Tradita dal prete,incendia canonica

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pranzo
00mercoledì 13 settembre 2006 09:54

Messina, in manette una ex suora
Licenziata, ha tentato di incendiare la casa del suo datore di lavoro: don Carmelo Mantarro, 70enne parroco del Messinese. E poi ha tentato di ammazzarlo con un machete. Sembrava la reazione di una donna disperata per aver perso il lavoro. E invece, davanti al giudice, Silvia Gomes De Sousa, ex suora 39enne, ha spiegato che era gelosa: il prete sarebbe stato il suo amante, e lei l'avrebbe sorpreso con un'altra.


La donna, una 39enne, dopo aver smesso l'abito da suora anni fa si era sposata trasferendosi Roccalumera, nel Messinese, grazie all'aiuto di un amico. E qui aveva iniziato a lavorare come badante, assistendo un anziano non più autosufficiente. Il parroco avrebbe conosciuto la donna proprio durante la visite fatte all'anziano per confessarlo, e l'avrebbe scelta come perpetua, pagandola 700 euro al mese.

La relazione tra il prete e la ex suora sarebbe iniziata poco dopo l'assunzione della donna, che al giudice ha anche mostrato una lettera d'amore scrittale dal sacerdote raccontando di aver dovuto abortire due volte per evitare uno scandalo. Ma quando ha scoperto che l'anziano parroco la tradiva con un'altra donna, anch'essa sposata, i rapporti tra i due si sono incrinati, come dimostra la corrispodnenza sequestrata dai carabinieri. E la tensione è sfociata nel licenziamento dell'ex suora.

Un trattamento che Silvia Gomes, però, non ha proprio mandato giù: e così lunedì ha dato fuoco all'abitazione del sacerdote a Nizza di Sicilia. Le fiamme sono state domate poco dopo dai vigili del fuoco, avvertiti dai vicini che hanno chiamato anche i carabinieri. E nonostante la presenza dei militari, l'ex suora, armata di un machete e di un coltellino, ha continuato a minacciare il prete fino a che i militari non l'hanno arrestata con l'accusa di incendio doloso e detenzione di arma bianca.

Dopo l'interrogatorio, il giudice monocratico di Messina, Antonino Giacobello, ha deciso di rimettere la donna in libertà con obbligo di firmare tre volte alla settimana nella stazione dei carabinieri di Roccalumera. Il parroco, da parte sua, si è trincerato dietro un riserbo totale, senza dare spiegazioni né difendersi dalle accuse della sua ex perpetua.

pannok
00mercoledì 13 settembre 2006 12:40
Ovvio che era una suora dai bollenti spiriti [SM=x344120]
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