Tra ordini e troppo alcool [RIPOSO INISYL 1/1]

Variniel
00mercoledì 17 luglio 2013 13:24
RIASSUNTO:
Inisyl si reca a palazzo del governatore.Variniel l'accoglie e nella sala del trono,tra bicchieri di vino,cominciano a discutere.L'Elite racconta di un incontro imminente con il Supremo dei cavalieri,e invita Variniel ad andare con lei.Il Governatore,all'inizio restio,accetterà di accompagnarla sull'isola.
In seguito i due si sposteranno alla dimora dei Maestri dei mestieri,dove Variniel lascerà un ordine ad Iliham,mentre Inisyl deciderà di dimezzare le scorte di assenzio dei forgiatori.




PALAZZO DEL GOVERNATORE:




INISYL (Esterno|Palazzo)Si presenta a Palazzo e la sola cosa che le dispiace è di non poter entrare direttamente a cavallo. Perchè quand'è in sella la sua singola forza è moltiplicata. E comunque non ci riuscirebbe. Lo stallone sembra mezzo impazzito, lei ritiene che oltre al suo solito carattere l'abbia punto una vespa sulla groppa. Si agita, si impenna, morde il morso, scalcia...non vuole saperne di starsene là buono buono. ''Ronzino, ti venderò al macellaio!'' impreca, serrando le redini nella mano. Come al bosco oscuro quando andò da Carnard o in bettola ogni tanto. E' decisamente una bestia poco elegante. Lo ancora un pò più giù e per fortuna non ha l'armatura addosso perchè si sente stanca. Sa perchè: il sangue ha abbandonato il suo corpo, stillando di poco, in un bacio d'ombra.Si sente leggermente stanca ma non spossata, come se fosse divenuta in grado di sopportare quelle perdite, come se fosse fisiologico. Incredibile che Ithilbor avesse ragione...e si ritrova a pensare a lungo a quegli istanti e al sangue fluire da lei all'altra, dalla sposa a lei. No, non è nostalgia, sono solo ricordi, giusto? I ricordi di una notte che è stata così intensa, come ricordi di una notte che è stata così intensa, come ricordi di alcova. Se solo lei avesse mai assaggiato l'alcova con quel sapore dolce anzichè con quello ben più cupo e selvaggio che ha appreso. ''SONO IO! L'ELITE DEL CAOS, IL CAVALIERE OSCURO, APRITE!'' esclama a gran voce, incredibilmente forte, piccolo torace ma polmoni forti. Se sapesse cantare sarebbe eccelsa, peccato sia stonata come una campana.Decisa come un mulo. Caparbia come una tenia aggrappata con le zanne alle viscere dell'esistenza.

VARINIEL [Esterno - H]L'odio profondo per il giorno è indescrivibile.Porta una camicia bianca aperta all'altezza del petto,dove ora,oltre a un laccio d'oro senza ciondoli e fronzoli,si intravede anche il medaglione del drago.Avanza svelto per la piazza verso il palazzo,e gia da lontano potrà intravedere una figura davanti all'entrata.Pantaloni scuri e scarponi,nonostante il caldo.Il suo pugnale è sempre nascosto,nello stivale dx.E in tutto ciò,tra cavalli,grida e vociare dei mercanti,è solo la luce quella che gli da piu da fare.Gli occhi piccoli e stretti,ridotti a una fessura,indugiano su Inisyl.Spunta alle spalle e forse la bestia che la donna cavalca,sarà la prima ad accorgersi del suo arrivo,infastidita dalla sua presenza.''Non gridate''Allarga le braccia,spuntando alle spalle della caotica e massaggiandosi la fronte.Supererà l'Elite e aprirà il portone.''Entrate.''.

INISYL Raccatta dal cavallo le sue due spade e le fissa ai fianchi ''Mors vobis, Governatore.'' esclama con un cenno del capo, quasi divertita, vedendolo dopo aver cercato di trattenere la redine che assicura il cavallo, completamente rimbecillito che cerca di impennarsi. ''E' solo una puntura di vespa stupido animale da soma...'' ringhia, scegliendo di mollarlo là per fare come Variniel suggerisce.E' fortunata che lui sia appena arrivato, ha rischiato di stare mezzora a discutere con il portone. Non dice nulla sulla frase che la invita a non gridare, è nettamente brava a glissare quando un argomento la annoia, ma parla a voce normale adesso ''Sono grata che la fobia delle armi che hanno gli isolani - razza di vili codardi dato che in fondo nemmeno queste possono ucciderli- qui non pervada l'aria. La loro manìa mi impedisce sempre di andare in certi posti senza le mie...estensioni. Sono protesi alla felicità quelle irrinunciabili per me...'' commenta canzonatoria ''Non vi spiace se le tengo vero? Per protesta sono entrata praticamente nuda nel tempio. Dovevate vedere la faccia del guardiano.'' ironizza. Ha addosso un corpetto di pelle castano e pantaloni stesso colore di fustagno, stivali marroni. In tono. ''Non devo fare lo stesso a mia memoria, qui...'' scherza. O forse no. ''Pensa se avessi avuto l'armatura...'' smette di dire futilità quando cerca l'ampia schiena dell'homid, o meglio i suoi occhi se lo riesce a raggiungere ''Vi cercavo.'' Stavolta seria, stavolta aspettando che sia lui a scandire ritmo, momento, inviti. E' a lui che sono deputati e lo sa benissimo. Una cosa che sa fare è stare al suo posto, anche se non si direbbe. La sua irriverenza è solo un connotato della sua sicumera sfondante, non una mancanza di rispetto.

VARINIEL [Atrio - H]''Si...''Replica alle parole sulla puntura di vespa.Sa benissimo che non è per quello,ma non dirà nulla ora.''Gli isolani....manco a dirlo....''Varca la soglia del palazzo e le fredde mura accoglieranno il lupo.Il contrasto tra il torrido caldo dell'esterno e il fresco dell'interno rinvigorirà sin da subito la mente del lycan.''Potete entrare e tenere quello che volete.Se foste venuta a uccidermi non vi sareste di certo messa a urlare.''Abbozza un sorriso,aspettando che la donna entri e richiuda la porta alle sue spalle.Farà poi strada veros la sala del trono,dove,lesto e deciso,si avvierà verso la credenza,versando del vino in due calici.''Allora...a parte che gli isolani non comprendono la differenza tra,portare armi e utilizzare armi....di cosa volevate parlarmi?''Poggia un claice sul tavolo grande in legno,cominciando a sorseggiare dal suo.

INISYL (Atrio) Inarca le sopracciglia in una sorta di emulato disappunto che non combacia con il suo reale stato d'animo compiaciuto di sè ''Voi non mi conoscete bene, lord Variniel!'' esclama in una risata divertita che suona sulle sue labbra decisamente carnose quasi incantevole, leggiadra, stonando con il tono smargiasso del discorso ''A proposito di Isolani...'' sussurra ''Avete mai conosciuto il Supremo dei Cavalieri?'' domanda di punto in bianco osservando il vino nel calice e non resistendo un istante dallo scolarselo tutto d'un fiato senza alcuna capacità di assaporarne i contorni. Si lecca le labbra ''O, in generale, altri cavalieri?'' fa un focus più preciso, perchè a lei di quelli non è capitato affatto finora di riuscire a farsene un'idea. E poi c'è dell'altro, è chiaro dall'impostazione con cui esordisce, ma per ora lascia che a parlare sia quell'uomo che per quanto ha potuto vedere è sempre estremamente sagace, dietro occhi come fonda oscurità. Lo fissa con i suoi che sono blu ma con quella sfumatura inconfondibile di glicine, o malva o qualche altra sorta di viola a renderli meno comuni, quasi estranei. Una maledizione di inconfondibile individualismo, che è in grado di far risalire a lei persino fra centinaia di altri. Un peccato,un difetto, che si porta addosso con deciso accanimento e furore.

VARINIEL [SdT - H]Osserva la donna in silenzio,mandando giu il suo vino e prendendo posto sul trono.Spaparanzandosi letteralmente,rilassandosi al fresco che quelle mura sanno donargli.Sospira,facendo un gesto con la mano sx all'elite,indicandole di prendere posto li vicino a lui.''No...mai visto...mai sentito....''Manda giu altro vino.''Ma ho conosciuto un certo Sandmar dei Guardiani....''Poggia il calice sul bracciolo dx dello scranno,cosi come il suo gomito.Il braccio si alzerà e la mano dx andrà ad accogliere la testa del lycan.''Ditemi pure..ci sono problemi con i cavalieri?Per il momento non voglio avere niente a che fare con gli isolani...devo occuparmi della città.A parte la festività del clan mediterraneo,non ho intenzione di aprire le porte della terraferma per nessun altro,al momento.''Conclude.

INISYL (SdT) Và verso Variniel, quasi accoccolandosi sulla sedia da lui indicata, le ginocchia sulla seduta, le gambe reclinate di lato, ci entra dentro tutta e una mano tiene il calice, l'altra è posata fra le cosce. ''Proprio lui, sì.'' riferendosi al nome del guardiano sopracitato. A lei le caratteristiche organolettiche dell'alcool, del vino, di qualsiasi cosa possa rendere ubriachi non interessano minimamente. Per la ragazza, dopo un sospiro di lieve stanchezza che si altalena con i suoi stati d'animo baldanzosi, non c'è altro che arraffarne quanto più può. Per sua unica fortuna il discorso traina la sua mente verso altro. Sposta una ciocca di capelli rossi dietro la schiena, le ricade di nuovo sulla spalla, la lascia là. Non è trascurata la sua acconciatura, i capelli che in volute sopra al capo salgono, fissati e ricadono in piccole ciocche. Anzi è anche nell'aspetto molto curata a volte e molto trasandata delle altre, quasi anche in quello non seguisse un registro netto. Capace dell'eleganza che ha visto solo in Eilantia o nella Sposa o della totale mancanza di igiene del ductor. Dipende cosa la muove. E, verso il palazzo,non l'ha scossa un brio di tormento ma una volontà quasi diplomatica - o sarebbe meglio dire un tesser trame- che include un acconcio aspetto. Per questo non è elegante, ma curata. ''Peccato, vi avrei detto il contrario, Lord Variniel. Vi avrei detto: venite a conoscere il Lord dei Cavalieri. '' fa una pausa fissando attentamente il mannaro ''Venite a vedere chi è, come è fatto. Venite a parlargli e se è vero brio di tormento ma una volontà quasi diplomatica - o sarebbe meglio dire un tesser trame- che include un acconcio aspetto. Per questo non è elegante, ma curata. ''Peccato, vi avrei detto il contrario, Lord Variniel. Vi avrei detto: venite a conoscere il Lord dei Cavalieri. '' fa una pausa fissando attentamente il mannaro ''Venite a vedere chi è, come è fatto. Venite a parlargli e se è vero che siete stato Caotico, siate al mio fianco.'' attende, riprende ''Non è rimasto nessun altro, del Caos...'' sussurra stavolta con qualcosa di vicino alla paura. Può averne ? Il suo cuore mortale non è immune, anche se non è neppure incline. Quel sentimento non è per lei, è per la sua congrega ''Ma io andrò. In rocca egli mi ha invitato a un incontro e io non ho un cuore pavido. Sarò là.'' fa una specie di inutile giro con il calice osservandolo malinconicamente già vuoto e aggiunge ''Feste..mph...le feste piacciono al popolo. No non credo che si parla di un incontro su Barrington...figurati se vengono. Ma andare all'approdo potrebbe rivelarsi interessante. I cavalieri sono diventati persino più invisibili dei caotici. Potrebbe...essere divertente. Sempre se il Caos è ancora nelle vostre vene.'' non c'è di sicuro una sfida involontaria nelle sue parole ma la provocazione sì. Perchè si chiede come possa essere stato un suo superiore, ma ora avere lasciato tutto, tutto, per la politica. Non ha alcun diritto di domandarlo, ma nel suo discorso è quasi implicito quel quesito, la cui risposta non lascia sia delegata a inutili rassicuranti promesse...ma a un fatto, singolo e comprovante.

VARINIEL [SdT - H]Si massaggia le tempie con due dita.Sospira e scuote la testa.E questo incontro a che serve?Pensano di diventare nostri amici dopo tutti i torti che ci hanno fatto?''Ora lo sguardo si fissa in quello della donna.''Tempo fa è venuto Sandmar in questo palazzo,a chiedermi il permesso di poter operare su barrington...è inutile dire che rifiutai la proposta..almeno per il momento.Dovrnano prima guadagnarsi la mia fiducia...e uno scambio di favori mi è sembrato il minimo per riprendere i rapporti....''Sospira.''Quindi ditemi...questo incontro con il supremo..a che serve?Vi stanno forse attirando sull'isola?Che vengano qui,sarò felice di incontrarlo,ma alle nostre condizioni.''Fa una pausa,alzandosi e afferrando una bottiglia di vino.Tornando a sedere sul trono,riempirà nuovamente i calici.''Ne ho visti fin troppi di incontri poco amichevoli.Se hanno le palle e tutta questa voglia di parlare,allora lasceranno la loro isoletta felice e verranno qui.Do la mia parola che nessno li toccherà.Verrò anche io,al vostro fianco...ma qui.''Manda giu del vino.''E a proposito di Caos....sapete dirmi dove si è cacciata Eilantia?''.

INISYL (SdT) ''Mph...'' commenta con una scrollata di spalle elegante, a voce alta ''Lasciatevelo dire, sembra quasi che abbiate paura che tutta l'isola ci si rovesci addosso. Ah certo tutto può essere, ma è improbabile un agguato. Io ho sfidato a presentarsi il loro Supremo e lui ha accettato. Io andrò e voglio sapere se verrete. E' una risposta semplice, si o no.'' lo osserva con un sorrisetto Sistemandosi con una mano sulle caviglie, quasi allacciate.'' O non schiodate più il vostro deretano dalla terraferma? Credevo che questi problemi li avessero ricchi grassoni, non uomini con un fisico da guerriero come voi. Io non dò affatto la mia parola che nessuno toccherà Gianpher il Supremo, perchè sarebbe...falso...'' sussurra. ''Certo non è detto che sia un'occasione propizia. Ma davvero non me la sento di giurare a un cavaliere che sarò brava buona e non lo toccherò con un dito. Poi chissà forse sarà solo un bello scambio di parolone...però Ho rotto un braccio a un uomo solo per avermi sfidata. Lo ucciderò perchè continua a sfidare la sua sorte dopo che l'ho lasciato vivo, tacciandomi di avere avuto solo fortuna. Non ho un buon carattere.''Nè ho certo paura a giurare il falso ma...i Governanti hanno un certo loro obbligo di lealtà alle promesse e non vorrei mai costringervi a trovarvi dall'essere smentito dai fatti, a violare giuramenti. '' conclude tremendamente spassionata. ''Se i guardiani fossero venuti su Barrington o sarebbero stati macellati loro, oppure noi. In pratica guerra fra fazioni. Avete fatto bene. In fondo non se la stanno cavando affatto sulla loro isoletta, figurarsi qui. Ranger scannati dai lupi antropomorfi, caotici al tempio...sono decisamente segni che la fine della loro gloria o è vicina o è vicina la fine del mondo.'' ironizza.

VARINIEL [SdT - H]Si lascia andare ad una risata divertita.''La mia fede nel caos è immutata,da sempre.Ma purtroppo l'indole da guerriero non si addice piu al ruolo che or mi appartiene.''Manda giu altro vino.''Io mantengo la parola data...ma anche qui non so fin dove potrei spingermi....tutto dipende...da quanto mi conviene...se a posta in gioco è alta..o è misera,come le vite degli isolani.''Per un attimo l'attenzione vien rapita oltre la grande finestra della sala.''Se gli isolani non riescono a trovare la pace sulla loro stessa isola..allora avete ragione.O sarà la fine dle mondo...o la loro.''Sospira,e gli occhi tornano a indugiare sull'Elite.''Verrò con voi,sono curioso di vedere questo Supremo.''Poi poggia ancora il calice sul bracciolo.''Ora rispondete alla mia domanda.''Fissa in viso la donna.''Dove...è....Eilantia.''.

INISYL (SdT) Sorride ''Guardate...di Eilantia non so niente, non la sento da quando ha detto avrebbe incontrato Stavrogin lei al posto mio.'' commenta ''Però vi chiederei quasi di abbassarvi i pantaloni per controllare che non si sia reincarnata in voi, visto che mi dite che ora siete un diplomatico,non fate azioni, non vi si addice! Il potere vi rende una bella preda ma se vi comportate da preda allora ne siete schiavo e non padrone. Voi ne siete padrone.'' esala la sua bocca dalla piega sensuale ma crudele ''Tanto sarete ucciso ugualmente un giorno, quando aprirete il portone a qualcuno che vorrà scavalcarvi e i vostri alleati si scanneranno fra loro o vi volteranno le spalle prima che siate un corpo freddo. Non che abbiate tanti nemici, siete un bravo diplomatico e un bravo diplomatico ha molte tregue, molti alleati.'' lo osserva '' No, non vi ho chiesto certo di fare una passeggiata, vero. Ma neppure di venire in armatura, sono molto curiosa di ciò che possa uscire fuori dall'incontro... perciò la vostra presenza mi induce a dirvi che francamente, siete caotico ancora....e c'è ben più dello sprezzo della morte in voi. I tempi cambiano e i membri che lasciano non vengono puntualmente uccisi. Oppure semplicemente, non vengono più uccisi Puntualmente. Ma prima o poi sì. Se rinnegano. Il Mio Ductor è nell'ombra ma sono sicura che tornerà perchè qualcosa in palio lo ha. Io, invece,sono molto felice. Sarei stata decisamente delusa da un vostro no.'' Riflette un momento prima di ricordarsi che non ha chiesto quando Stavrogin tornasse. ''Stavrogin aveva dato appuntamento al caos alla torre oscura. Accettai ma Eilantia me lo vietò espressamente. Incontrai allora l'elfo che si dice apocalisse morte e lui il giorno dopo scrisse in rocca che avrebbe voluto parlare con qualcuno...di più ampie vedute...Tsk..Per quello credo che o Eilantia l'abbia incontrato oppure che non sia ancora andata...dove non so...da noi non c'è.'' conclude.

VARINIEL [SdT - H]''Sono un diplomatico per mia scelta...non dimenticatevelo.''Abbozza un sorriso.''So bene che se non saprò controllare il potere,questo mi consumerà,e finirò con un pugnale alla schiena,ma è solo cosi che potrò finire,perche i codardi abbondano oggi giorno,e in pochi hanno il fegato di sfidare il nemico faccia a faccia.''Sospira.''Non temete,tutto ciò a me non succederà,e se succederà,sarò pronto.Troppo potere logora...il giusto,rende immortali.''Fissa la giovane,legge nei suoi occhi la fame e la grinta,ma anche la spavalderia tipica di chi si sente imbattibile.''Se vedete Eilantia ditele che la sto aspettando.Ho ricevuto una sua missiva tempo fa ma non si è fatta viva,da allora.''Termina il vino.''Ho molte cose di cui discutere con lei,anche a proposito di questo Stavrogin.Cose che a tempo debito saprete anche voi..presumo.Tenete alto il nome del Caos,auspico un rinvigorimento del vostro esercito,grazie a qualcosa e a qualcuno di...inaspettato.''Si riferisce al Dio del Caos,ma non è tempo ancora di parlarne.''Verrò con voi...all'incontro...ora però dovete sucsarmi..se non c'è altro,dovrei far visita ai Forgiatori...volete accompagnarmi?''.

INISYL (SdT) Ricambia il sorriso ''D'accordo. Mi Sforzerò di essere diplomatica quanto basta per evitare il....caos?'' scherza ascoltando la sua voce. ''Stavrogin ci fà torto ma ha un fondo di verità in ciò che dice. Sono il terrore e la paura ciò che dobbiamo trasmettere noi caotici,non subirli.'' sentenzia. ''Riferirò.'' annuisce. ''E vi ringrazio.'' molto obbligata, lo dice, diretta. ''Vi accompagno volentieri.Non sarò un peso.'' promette. Non che lei le rispetti tutte, le promesse. Sempre e solo finchè le conviene farlo.

ILIHAM [Sala Comune | F.U.] E' in giornate calde come queste che rimpiange di aver lasciato l'Eire, la sua neve, il suo inverno. L'unica vetrata presente all'interno della Comune è aperta sui vicoli sottostanti per trascinare fra le pareti il retaggio di una brezza fresca che comunque non sembra raggiungere il profilo della montagna massiccia e alabastrina china su un mucchio di fogli cosparsi di inchiostro. Si sta occupando dei suoi soliti conteggi, niente più e niente meno di una pratica divenuta tanto usuale spontanea e necessaria quanto lo è respirare. Una camicia bianca dalla trama leggera ricopre il cospicuo reticolato dei muscoli sottostanti, mentre le maniche arrotolate grossolanamente fino ai gomiti lasciano scoperte le braccia adagiate sull'enorme scrittoio invaso di appunti che a tratti riescono a nascondere perfino il volto dai tratti nordici e definiti dell'Artigiano, lasciando intravedere solo una zazzera bionda dall'altra parte di quella catasta disordinatamente immota di oggetti. Lionel, ad un piano di distanza dal Lupo, si trova a poca distanza dal portone aperto della dimora, seduto su uno scranno nella placida attesa del nulla durante la quale non fa altro che sventolarsi ripetutamente uno straccetto sul volto, visto che soffre il caldo forse perfino più dell'irlandese e che da quelle parti non sembra tirare un filo d'aria. La fortuna vuole che, perlomeno, quest'oggi il sole abbia deciso di dimostrare clemenza visto come gioca a nascondino fra le nuvole.

INISYL (Esterno|Dimora mestieri) Niente carrozza e con grande dispiacere del Cavaliere oscuro, neanche niente cavalli. A parte il fatto che il suo è irrazionale come un maiale al mattatoio oggi, e che comunque anche se i maestri dei mestieri hanno le scale anche per i nani e i centauri lei è certa che non potrebbe farlo entrare lo stallone a defecargli nel salotto. E' nordica ma metà della sua vita 'ha vissuta sulle sabbie dell'egitto, ha un bennu tatuato sul polso a ricordarlo. Però oggi fa un caldo boia ma lei non se ne lamenta, come se non lo sentisse. Per tutti i vermi della terra ma cosa le ha fatto bere Ithilbor? Il suo sangue è ombra e non avverte neppure gli estremi di temperatura nè la fatica, solo quella sottile debolezza del sangue versato. (//res +1). Ovviamente anche non avere armatura indosso è un bel vantaggio in quel caso. ''Ben venga, non ho mai visto la loro dimora da dentro e non ho neanche mai visto uno di loro, nemmeno chi mi ha fatto le spade.'' dice con calma, tanto per conversare ''la sola cosa che ha capito dalle missive è che era una specie di cavallo anche costei. Un cavallo che fa le spade.'' aggrotta la fronte ''Non ricordo il nome della razza. Mia madre elfa me l'aveva insegnato...non mi ricordo. Comunque le spade sono fatte bene, per carità...'' si affretta a precisare. ''Anche se non dò mai alle armi bei nomi. Sono solo armi, si usano per ammazzare, si rompono, si perdono. Insomma spero di no, visto che costano care e tagliano bene le braccia degli idioti strafottenti'' LE HA TESTATE! ''ma meglio non farci troppo affidamento.fa discorsi belli contorti oggi eh? Più matta del solito. ''A voi l'onore...'' dice lasciando con un cenno plateale che sia il Governatore a bussare o annunciarsi. Lei tende a Urlare quando lo fa e non è proprio l'ideale, ne è stata appena ammonita.

VARINIEL [Esterno - H]Non si è dovuto abbigliare in maniera elegante.Indossa gli stessi abiti di quando,un momento fa,se ne stava spaparanzato sul torno a parlare con Inisyl.Una camicia bianca,semplice,senza ricami o disegni particolari.Pantaloni scuri e scarponi.Piu che il caldo a infastidirlo è la luce,come sempre.Insofferente percorrerà al fianco dell'elite,che par non avere voglia di smettere di parlare.''Centauri...si chiamano cosi....''Replica.''Non ho mai capito se siano umani nati sfortunati...con metà corpo di cavallo...oppure se sono cavalli nati fortunati,con metà corpo umano...''Abbozza un ghigno divertito,prendersi gioco di quell'abominio di razza lo ha sempre divertito.Varcherà quindi la soglia della dimora,annunciandosi con due tocchi sul portone.Da qualche parte all'interno deve esserci qualche finestra spalancata,poichè sente gia una corrente rinfrescante che lo accoglie.

ILIHAM [Sala Comune | F.U.] Il Lupo sbuffa..e no, quando parlo di lupi non mi riferisco solo ad un futile e semplice soprannome ma ad un animale in carne e ossa, anche se quell'ammasso ricoperto da una pelliccia chiara attualmente se ne sta al riparo da occhi indiscreti. Dove? Nella coscienza dell'uomo, ovviamente, che lo avverte come si fa con una cosa viva, con molta più impellenza di quanta non possa provarne nei riguardi del proprio stesso cuore. Quello, come un puntello minuziosamente regolato, quest'oggi scandisce il tempo di un ritmo quieto visto che l'Artigiano è calmo, differentemente dalla Bestia che non vede l'ora di uscire allo scoperto, correre, colpire, azzannare..uccidere. In risposta al frammento di quel pensiero condiviso che ha lo stesso colore e la stessa consistenza del sangue la lingua del nordico scivola fuori, guizzando rapidamente sul labbro superiore come per catturare, in un riflesso involontario, il gusto di un qualcosa che è inafferrabile e invisibile quanto il vento. Ma se vuole sperare di portare a termine quel tedioso lavoro sa anche che deve rinchiudere in un angolino l'idea della caccia e di tutte le brame che questa comporta,ecco perché, l'istante successivo, scrollando impercettibilmente il capo torna con l'attenzione sui suoi fogli, così come quella del Custode di gilda viene catturata da un rumore ben più che eloquente. Toh, finalmente qualcuno che si degna di visitare questo luogo anche in pieno giorno anziché quando tutta Barrington dovrebbe starsene sotto le coperte, pensa il povero Lionel, avvicinandosi al portone che subito dopo fa scattare verso l'interno, per consentire ai nuovi giunti di fare il loro ingresso all'interno della dimora a seguire una lunga e discretissima occhiata da parte sua..''Sid'' lo sguardo dell'anziano inserviente non riconosce le fattezze di nessuno dei due..cosa assai strana, a dirla tutta, visto che quegli occhi hanno visto più volti di quanti non ne abbia colti l'Oscura falce, in apparenza.

INISYL (Ingresso) ''Oh Governatore...non capite? Sono umani Fortunati...se nati con metà sotto, di cavallo...'' ironizza maliziosa. ''Centauri...'' annuisce fra sè e sè, lisciandosi il corpetto di cuoio nero fino ai pantaloni di fustagno, già pregustando un'altra bevuta gratis. Oggi le và di lusso. Ha l'effige in vista.Vede comparire sulla soglia la figura alta e decisamente prestante di Iliham. E' il terzo biondo con gli occhi azzurri che vede in un giorno o poco più e pensa che abbiano davvero aperto la scuderia degli stalloni imperiali! Comunque cerca di riservarsi nello scintillìo dello sguardo almeno un pò di compostezza ''Sid et Mors, a voi.'' e attende.

VARINIEL [Dimora - H]Varcata la soglia sarà una ventata di aria fresca a sopraffarlo.La bestia giace sopita,celata da involucro umano.Passerà la lingua sui denti,percorrendoli tutti,quelli davanti,alti,antico retaggio della sua reale natura selvaggia.Il massimo predatore fa il suo ingresso,con un mezzo ghigno stampato sul volto per via della battuta dell'Elite.Sorrisetto che si spegnerà subito,non appena si sarà accorto dell'inserviente che ha appena schiuso le porte.Ricambierà il saluto con un gesto del capo.Niente presentazioni al momento,l'effige sul petto rivela gia di suo il ruolo.''Cerco un maestro a cui affidare le mie richieste.''.Mentre parla,lo sguardo vira su altre mete,gli interni della dimora,i vestiti di Lionel e infine di nuovo il viso del giovane.potrebbe di gran lunga essere un abbordabile preda,quel ragazzino.

ILIHAM [Sala Comune | F.U.] Per quanto un elisir di giovinezza e lunga vita non gli dispiacerebbe affatto, il povero Lionel è tutto fuorché giovane..i due soli ragazzini che abitano questa dimora sono i garzoni, infatti, che in questo momento si trovano ovunque fuorché nell'atrio. Il Custode è, piuttosto, un umano notevolmente attempato, dal cipiglio severo e dallo sguardo profondo. Un paio di sopracciglia cespugliose nascondono per buona parte i due bottoni scuri che gli fanno da occhi ed i capelli che un tempo dovevano essere splendidamente neri ora sono ricoperti da una spolverata d'argento. E' vestito elegantemente ma pur sempre un vecchio rimane. Perfino la sua voce suggerisce quell'idea quando si eleva in risposta alla richiesta del governatore ''Certo, lo troverete ai piani superiori della dimora, vi accompagno'' e con un ultimo cenno del capo rivolto ad entrambi, dopo aver chiuso la porta alle loro spalle, incomincerebbe a risalire la lunga scalinata che dall'atrio li condurrà sul pianerottolo del secondo piano ed infine oltre l'uscio della Comune, laddove un Lupo, imperterrito, continua a lavorare silenziosamente oltre il bordo di una scrivania.

INISYL (Ingresso) Ha bevuto troppo alcool ultimamente, si sà che con l'alcool sembra figo anche un mattone della latrina. In effetti a ben guardarlo questo inserviente viene voglia di vomitargli sui piedi (o anche quello è il vino?) Insomma sono due ubriachi o due visitatori? Boh. Comunque lei il suo saluto l'ha fatto, gli omaggi resi e per la prima volta può lasciare che a parlare sia quel simpaticone di Variniel. Quando lo vede perbene a quel Lionel si copre gli occhi come un vampiro alla luce del sole mugugnando e la sola cosa percettibile nei suoi lamenti sarà ''...vino..''. Che non si capisce se sia una richiesta di rifocillarsi o una presa di coscenza d'averne sorseggiato troppo. Ai posteri l'ardua sentenza.Sussurra così al mannaro ''Speriamo non rantoli e muoia per le scale...se no ci cade addosso.'' com'è tenera.

VARINIEL [Sala comune - H]Ad un occhiata piu attenta,il garzone si rivela essere vecchio e pieno di rughe.Forse anche impacciato.Tanto meglio,nessuno verrà a cercarlo dopo che se lo sarà mangiato.Una volta accompagnati nella sala comune,il lycan si fermerà,dritto immobile sull'entrata della grande stanza.E' molto che non mette piede in questo posto,e a quanto pare non sembra essere cambiato piu di tanto.Un sorriso accennato alla battuta di Inisyl.''Avete promesso di fare la brava...''Le sussurra di rimando.La mole dell'anziano lupo si rivela in tutta la sua magnificenza.La camicia è aperta all'altezza del collo,mostrando due collane,dove in una è appeso il medaglione del drago,visibile parzialmente.Tutti questi convenevoli lo irritano,specialmente quando è lui che ha bisogno degli altri,quindi non sarà di certo dispiaciuto quando l'anziano custode lascerà la sala.''Sono Variniel,Il Governatore di questa città.''Ha le mani in tasca quando si presenta,e non mostra segni di tensione o espressioni facciali infastidite.Sa nascondere molto bene le emozioni,cosi come i sentimenti.''Voi siete?''Aggiunge,osservando Iliham.Nel mentre,il braccio dx si muove in avanti,con la mano aperta,in attesa che l'uomo gliela stringa,presentandosi.

ILIHAM [Sala Comune | F.U.] Lionel alza appena un sopracciglio in risposta ai lamenti della caotica che chiede vino. E' circondato da alcolizzati, pensa fra sé e sé, in risposta al pensiero di tutte quelle notti in cui ha dovuto trascinare sulle sue spalle stanche un Lupo non esattamente sobrio. Questa città è ricca di insidiose stranezze, continua a riflettere, percorrendo lo stesso tragitto per l'ennesima volta in direzione del pianerottolo che raggiunge senza ostacoli o problemi di alcuna sorta..è vecchio ma non rachitico al punto da non sapersi muovere sulle sue stesse gambe, per la miseria! Fortunatamente - per chi? - non si rende conto del sussurro della succube..ecco perché raggiunge il centro della sala con un sorriso raggiante stampato sul suo volto rugoso e olivastro.China leggermente il capo in avanti, come si farebbe dinanzi ad un re, rivolgendosi all'Artigiano che, per giunta, in quel momento nemmeno si rende conto del suo gesto..ma la devozione di colui che è stato allevato fra queste mura è tanta, forse perfino eccessiva, traboccante dal verbo del Custode che finalmente riesce ad attirare l'attenzione di Iliham e così anche il suo sguardo di ghiaccio che, tuttavia, oltrepassa la figura dell'inserviente per soffermarsi dapprima su Variniel e poi su Inisyl, almeno il tempo necessario a memorizzare le fattezze di entrambi con tutta la curiosità che è propria di ogni lupo..e quando Lionel abbandona la sala l'irlandese riguadagna tutta l'altezza che gli appartiene, abbandonando flemmaticamente scranno e scrivania solo per avvicinarsi con pochi passi ai due e ricambiare la stretta del governatore, la stessa durante la quale la voce roca e baritonale del mutamorfa riemerge dall'antro di una gola apparentemente in disuso ''Iliham, il Capo Mastro di questa dimora'' non vi è l'ombra del minimo vanto in quei lemmi incolori, così come non vi è chissà quale particolare ossequia in quelli che li seguiranno ''Accomodatevi pure'' accompagnati dai gesti dell'irlandese con i quali va ad indicare due poltroncine nei pressi del caminetto. La sua prossima meta è il tavolino dei distillati e liquori, per la gioia della caotica.

INISYL (Sala comune) Fa un sorriso tiepido, abbassando le ciglia rosse, come i capelli bene acconciati, sullo sguardo a velarlo quasi di pudico pentimento. A crederle sembra vero. ''Avete ragione...'' ammette. Dovrebbe mandare tutto al diavolo, ma adora troppo quell'uomo per non dirgli di sì. In fondo è l'unico, l'unico che è stato Vivo e presente per accompagnarla, non c'è nessun altro. Niente e nessuno. Sono tutti ombre. La sola cosa vera nella sua mente sono proprio quelle...le ombre carnivore, la Sposa delle tenebre, l'unica sfida che lei ha affrontato pur senza armi che valessero contro di essa. ''Sono la Signora dei Parassiti, Cavaliere Oscuro.'' si presenta, un pò a modo suo. Solleva quegli occhi dai riflessi viola a studiare chi ha davanti. Variniel come d'accordo non la presenta cosa alla quale tiene. Ci tiene a essere lei a decidere quando dire o no il proprio nome Molto allietata nel vedere il Granmaestro dirigersi verso un promettente sollazzo fa un cenno del capo e siede su un posto qualsiasi ma alla sinistra del Governatore, scegliendosi almeno il lato e un pò defilata anzichè frontale rispetto all'Artigiano. Le parole non sono il suo mestiere, per quanto abbondino sulla sua lingua biforcuta. Saggia la sacchetta al suo fianco, si sistema ben eretta in attesa e da bravo soldato, tace.

VARINIEL [S.c. - H]Andrà a prendere posto su di una poltroncina.Lenti i gesti,ora che andrà ad accomodarsi.Per il momento non si curerà del custode,anche se è assai ben lieto del fatto che presto giungerà con vino o qualsiasi altra cosa con gradazione maggiore dell'acqua.''Era un po che desideravo fare la vostra conoscenza.Il vecchio Capo di questa dimora si mostrava di rado.''Appoggia i gomiti sui braccioli,unendo le mani,intrecciando le dita.''Ma sono qui piu che per mera conoscenza.''Andrà ad afferrare la collana che tiene appeso al suo collo il medaglione del drago,e una volta divincolato da quella posizione,andrà a mostrarlo ad Iliham sul palmo della propria mano dx.''Questo è un oggetto che sicuramente conoscerete,se non fosse per i suoi poteri,oscuri e misteriosi...ai piu.''Fa una pausa,lasciando che anche il Gran Maestro prenda posto,e che osservi bene il medaglione.''Vorrei salvaguardarlo,nonostante tutto.Non so fin dove le vostre abilità giungano ma...sarebbe mio desiderio farlo incastonare....in una fibia....''Indica con la mano sx libera,la propria cintura che porta ai pantaloni.''Una cintura simile a questa,con una fibia che regga il peso del medaglione.''.I suoi neri occhi tornano a fissare quelli dell'uomo.''E' possibile..?''.

ILIHAM [Sala Comune | F.U.] Sfiora con la punta delle dita i tappi di sughero della maggiorparte delle bottiglie che gli capitano sotto tiro prima di arrestare quelle movenze su uno dei suoi liquori preferiti: l'assenzio. Spera che la signorina dai capelli di fuoco sappia reggere il colpo, anche se, da come si atteggia e muove, non gli sembra proprio la classica damina di corte. Riempie due bicchieri dopo aver intrappolato con l'olfatto la fragranza sprigionata dall'apertura della bottiglia, porgendoli ad entrambi e occupandosi solo successivamente del suo..''Il vecchio..Capo? Sono giunto sotto questo tetto quando Rowan era al comando della gilda..'' specifica, solo per cercare di capire quanto vecchio fosse il Gran Maestro che Variniel ha avuto modo di conoscere.Torna con lo sguardo chiaro su entrambi quando si appropria di una poltroncina, armato di un bicchiere pieno dello stesso alcolico che ha destinato a loro ed è in quel momento che sofferma l'attenzione sul medaglione di cui il Governatore parla..la replica iniziale del Lupo è nient'altro che un cenno muto con il quale non fa altro che confermare le sue teorie..Appoggia un gomito su un bracciolo mentre con il braccio opposto e la mano relativa sorregge il bicchiere che fa danzare lentamente e circolarmente a poca distanza dai suoi tratti diafani. Non ha bisogno di riflettere chissà quanto per concedere una risposta a chi una conferma desidera ''Le nostre abilità giungono ben oltre..quindi sì, è più che possibile'' conclude, senza aggiungere nient'altro per ora.

INISYL (Sala comune) Osserva il medaglione del drago, riservandosi le domande sul monile sconosciute a dopo anche se la sua espressione interrogativa rivela che non ne sa assolutamente nulla. Guarda la cintura di Variniel. Non è una cattiva idea la sua anzi...sembra un posto perfetto per custodire qualche cosa di così prezioso. Se lo riserva per quando li avrà dei denari, dopo aver comprato il cavallo e l'armatura, come ordine. Agguanta avida l'assenzio con espressione famelica e si scola l'assenzio, senza nemmeno assaporare un pò. Giusto perchè si fida di Variniel. Non parla.

VARINIEL [S.c. - H]Un tacito assenso col capo,prima di lasciare il medaglione tra le mani di Iliham.''Preferisco il cuoio come materiale per la cintura.Il medaglione dovrà essere incastonato in una placca di di metallo.''Guarda Inisyl scolarsi l'assenzio.Afferra quindi il suo calice,saggiandone il contenuto lentamente,poi lo poggerà sul bracciolo sx della poltrona che lo accoglie.''Mi chiedevo inoltre...''Aggiunge,tirando fuori da una tasca interna della camicia due fogli di pergamena.Il primo mostra lo schizzo di un tirapugni,il secondo di una clessidra in miniatura,tascabile,di quelle che è possibile portarsi dietro.''Vorrei che fabbricaste per me questi due oggetti.Consegnerà quindi gli schizzi all'uomo,portandosi avanti col busto,leggermente.

ILIHAM [Sala Comune | F.U.] La caotica tace e per questo quasi tutta l'attenzione del nordico è rivolta al governatore..un altro lupo di cui Mahili non può rendersi conto, scambiandolo per un umano qualunque..la stessa sorte che, d'altronde, riservano sempre anche a lui. Asseconda le richieste del mannaro con un nuovo accenno del capo prima di allungarsi a sua volta in avanti con il busto per afferrare i fogli su cui le cristalline dell'irlandese ricadono immediatamente, studiando con accortezza il contenuto di quelle bozze. Un tirapugni ed una clessidra tascabile. Il simbolo della violenza e quello del tempo. Non si cura del perché..all'Artigiano interessa solo ed esclusivamente l'ingegno di cui dovrà servirsi, come di consueto, per conferire dal nulla una forma ben precisa ai desideri dell'acquirente che fronteggia ''Me ne occuperò personalmente'' conferma, piegando i fogli per assaporare il gusto dell'assenzio e di certo non con la stessa urgenza dimostrata dalla caotica..

INISYL (Sala comune) Sbircia gli schizzi e chiede con aria deliziata ''Posso avere altro assenzio? Davvero ottimo.'' ma ricordandosi in qualche modo che è bene moderarsi, specie dopo essersi bevuta il veleno di Eilantia. Sugli schizzi ''Mi chiedo cosa uno se ne faccia di un aggeggio misura tempo, che già il tempo di guardarlo fa perdere tempo. '' commenta ironica. ''Il tirapugni almeno ha un suo perchè sussurra ''Voi, ser Iliham..di cosa vi occupate? Forgia o Aphoteca?'' domanda con interesse come se quella distinzione scandisse una scelta di vita. Un pò come chiedere se un caotico è teoricum o pugna, un draconico della via del braccio o del cuore, un ranger delle ombre o dell'equilibrio. Il mondo è fatto di binomi e lei vuole scoprire almeno una cosa su quell'uomo che ha davanti, ignara che totalmente umano non sia. D'altronde nessuno là dentro lo è al 100 e quella che ci và più vicino è lei che di animo in realtà è forse persino più disumana rispetto agli altri predatori. Sono tre maschere a parlarsi.

VARINIEL [S.c. - H]Consegnate le pergamene il lupo andrà ad accomodarsi totalmente sulla poltroncina.Le sue richieste sono terminate.Appoggia e rilassa il braccio dx sul bracciolo medesimo che lo accoglie,mentre quello sx andrà ad appoggiarsi col gomito soltanto,con la mano sx intenta a reggere il calice di assenzio.Rimane quindi in silenzio assaporando di gran lena l'alcolico.Gli effetti su di lui saranno pressocchè nulli,niente a che vedere con gli sbalzi d'umore che Inisyl dovrà affrontare,se Iliham le riempirà nuovamente il calice.Il Lycan osserva e tace,nel mutismo piu totale ora si gusta la presa della scena da parte dell'Elite.Non sembrano essere cambiati i suoi vecchi compagni d'arme.Avvezzi all'alcool e alla trasgressione.In cuor suo si domanda come possano essere cosi curiose le donne.La sua natura selvaggia forse nasconde quel lato in lui.''Sapete..piu o meno...quanto mi verrà a costare..tutto...medaglione compreso?''.

ILIHAM [Sala Comune | F.U.] Assapora l'assenzio con una calma innaturale che a quanto pare, almeno nella propagazione di quell'atto, non appartiene a nessuno dei suoi due ospiti. Alla richiesta della donna accondiscende piegando leggermente il capo e raggiungendo il tavolino degli alcolici per appropriarsi della bottiglia che stavolta decide di portarsi dietro. Va a fronteggiare la seduta occupata dalla caotica per versarle dell'altro assenzio fino a riempirle quasi tutto il bicchiere, se Inisyl non gli farà cenno di arrestarsi prima. E' il primo a sottomettersi a quel vizio..non si appellerà di certo ad una morale di cui non si cura giudicando la volontà di una sconosciuta che si è autoproclamata Signora dei Parassiti. Non commenta nulla riguardo la clessidra,lasciando al governatore il compito di farlo al posto del Lupo dal momento che si tratta di uno degli oggetti che rientrano nel suo ordine, ritrovando la voce solo a seguire il suono di una domanda curiosa ''Entrambi, nella stessa misura e con la stessa passione'' è il ruolo che ricopre ora, fra questa schiera, ad averlo costretto in quel dualismo di cui in ogni caso non si pente, quasi come se un aspetto del mestiere fosse il completamento dell'altro ed entrambi contassero in egual modo per il mantenimento dell'equilibrio che finalmente ora sa di aver raggiunto. Proprio come è, contemporaneamente, sia un Uomo che un Lupo, è sia un Artigiano che un Fabbro, adesso. Torna a sedersi, non prima di aver lasciato la bottiglia sul tavolino che divide le loro sedute così che possano servirsi tutte le volte che lo vorranno, dopo aver riempito nuovamente il proprio bicchiere ed aver ricondotto gli occhi in direzione del governatore per rispondere alla sua ultima domanda ''Il totale dovrebbe aggirarsi attorno agli 800 denari, medaglione compreso'' ha applicato, mentalmente, come fa di consueto, anche un considerevole sconto, trattandosi di un ordine multiplo.

INISYL (Sala comune)Regge l'assenzio un pelo meglio di Iliham visto che è leggermente più coriacea, o almeno lo è il suo stomaco dopo aver ingerito quel sangue immortale. Certo non che ci sia da esserne particolarmente fieri. Poi che quello stato di grazia sia in funzione di tutto ciò che ingerisce e delle quantità c'è da vedere. ''Però...'' commenta sinceramente colpita. ''Con le stesse mani toccate sete pregiate e poi battete un martello sull'acciaio incandescente. Un dono non a tutti concesso.'' sussurra realmente con stupore. ''Con la stessa passione...'' ripete. Le piace ripetere le parole che la toccano, è come se se le appuntasse tutte dentro da qualche parte.Sta ancora riflettendo, forse un giorno converrà anche a lei farsi paramenti o addirittura armatura persino per il cavallo, perchè no. ''Dovreste fare la spilla clienti affezionati. Varrebbe la pena portarsi addosso il cammeo di ammiratori dei maestri dei mestieri pur di avere uno sconto...ops avrei dovuto dire il contrario. Riformulo: varrebbe la pena farsi fare uno sconto pur di avere l'onore di portare un monile con il vostro prestigioso simbolo.'' ironizza. ''Quando uno accumula un montepremi spesa singolarmente si potrebbe ottenere un condono di spesa per il futuro acquisto.'' sogghigna ''Ormai la concorrenza è spietata.'' si riferisce ai mercanti di frontiera. E' chiaro a tutti ma non viene detto. In fondo a buoni intenditori le parole non servono.

VARINIEL [S.c. - H]''Bene...''Sentito il prezzo,il Governatore lascia la poltrona.''E' stato un piacere conoscervi..fate recapitare tutto a palazzo,quando sarà pronto,provvederò a pagare colui che me li consegnerà.''Posa il calice sul tavolo che separa i posti a sedere.''Ottimo assenzio.''Un mezzo sorriso regala un espresisone sul viso al lupo.''Si vede..:''aggiunge,guardando Inisyl.Andrebbe a muoversi verso l'uscita della sala.La strada per uscire la conosce.''Andiamo,o preferite rimanere a fare domande?''Fa verso l'Elite,intenta nei suoi ragionamenti annebbiati dall'alcool.Le mani del governatore faranno nuovamente capolino all'interno delle rispettive tasche dei pantaloni,in attesa della caotica.

ILIHAM [Sala Comune | F.U.] La donna è sorpresa dalla dualità delle mansioni svolte dal Lupo, che un attimo deve servirsi di delicatezza e l'attimo dopo di ardore..è un pensiero, questo, che ha il potere di riportargli alla mente parecchie cose, molte delle quali indicibili e segrete, almeno per tutti fuorché per le pareti di questa stanza..''E che pochi sfruttano egregiamente. E' nelle mani che risiede la grandezza di ogni uomo..'' un guerriero attraverso le mani concede morte o clemenza e così un artigiano meraviglia o mediocrità. Poi le riserva l'ombra di un sorriso solo velatamente ironico al suono di quella proposta che sembrerebbe campata su due piedi ma che in realtà ha un senso tutto suo..e che sia dettata dall'alcool o dalla mente laboriosa della caotica poco importa,visto che al nordico non sembra dispiacere ''Se siete così abile nell'utilizzo della spada così come lo siete nei ragionamenti, i vostri nemici hanno ben poche possibilità di sopravvivenza'' ha colto appieno la parola contrabbandieri fra le righe, come se la Signora dei Parassiti l'avesse detta ad alta voce..''Invidio quasi il Caos'' e sul suono di quella frase il sorriso dell'irlandese si scontra con il vetro del bicchiere contro il quale deposita le labbra incurvate in un angolo per svuotare del tutto anche il secondo bicchiere d'assenzio. Lo stomaco gli brucia ma la mente è lucida, per ora. ''Il piacere è stato mio'' termina, alzandosi in piedi ma senza muoversi di lì, palleggiando con lo sguardo dal Governatore alla Caotica e mostrando una smorfia divertita in risposta alla provocazione del mannaro nei riguardi della rossa. A lui non sembra così brilla ma chi può dirlo, dal momento che non la conosce affatto.

INISYL (Sala comune)Il suo sorriso è di quelli che lambiscono lentamente il volto, bagnandolo di poca luce ma che restano un pò più a lungo in sospeso. ''Non siate troppo veloce a invidiare un adepto della morte.'' dice conciliante. ''Ma se per caso vi interessa scoprire quanto sono abile su un fronte che non sia all'ultimo sangue...io sono disposta. In cambio ovviamente di qualcosa. Nulla per nulla,Ser Iliham, è la legge del mercato. Magari scoprirete che le spade oltre a farle...vi piace usarle.'' Si alza di scatto in piedi quando un pò nei fumi alcolici si accorge che Variniel è già sulla soglia e lo raggiunge con leggeri saltelli. Cerca di prenderlo sottobraccio il tempo di domandare ''Approvvigionerete anche voi di Assenzio le scorte del Palazzo?'' come se stesse domandando a un padre di comprare un gattino.


Inisyl
00mercoledì 17 luglio 2013 14:44
Da approvare la ripresa punteggi di Inisyl dopo questa role:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10651156

Gildor86
00mercoledì 17 luglio 2013 18:29
Non c'è nulla da approvare.

Andava in cure. Ripristino i punteggi di Inisyl.

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