Torna Niccolò Fabi

Samus--Aran
00domenica 31 maggio 2009 12:59
Niccolò Fabi torna con 'Solo un uomo': 'Un disco nato quasi per caso'


I suo famosi capelli sono sempre ribelli ma un po’ più grigi, l’anagrafe dice che ha passato i 40, e che ora ha un figlio. Ma lo sguardo schietto è sempre quello. Niccolò Fabi torna un con un nuovo album, “Solo un uomo” che è l’inizio di una seconda vita, come dice “Attesa e inaspettata”, la seconda canzone del disco.
“Non è che mi sono detto ‘adesso voglio iniziare qualcosa di nuovo’. Semplicemente sono successe alcune cose, tra cui alcune questioni personali e anche la fine di un contratto discografico, quello con la Virgin, che mi ha ridato quasi una sensazione di verginità e per un po’ di tempo lasciato libero anche di pensare a opere come “Violenza 124", disco che ho inciso ad altri 7 artisti e ho distribuito solo sul Web”.
“Solo un uomo” è un disco “regolare” nella carriera di questo artista sulla scena da più di 15 anni ormai, anche se è nato in maniera del tutto singolare, in solitudine e in assenza di un contratto discografico. “Non c’è stato il meccanismo di aspettative creato da qualcuno che aspetta un tuo disco”, racconta Fabi, "perché la Universal è arrivata in seguito. Così ho iniziato da solo, poi ho coinvolto un po’ di amici. Ho scelto di non andare in studio per un paio di settimane, ma di rendere i provini già delle registrazioni definitive, a cui sovrapporre in seguito altre registrazioni, incisioni di altri musicisti; grazie alle tecnologie è facile e possibile. Così il disco è nato senza essere ‘IL disco', cosa che mette il musicista in una condizione particolare, di pressione. Invece ho registrato tutto in maniera rilassata... Il contratto è arrivato a lavoro finito, e la Universal ha sposato il progetto così com’era”.
Alle prime registrazioni si sono poi aggiunti diversi amici, romani ovviamente, ma anche milanesi, in buona parte provenienti da quel nucleo di musicisti che nella città del nord gravita intorno alla Via Ripamonti e alla Casa 139, come Enrico Gabrielli, già negli Afterhours. “E’ un incontro avvenuto da diverso tempo, quello tra la scuola romana e quella Milanese, per esempio con Rodrigo D’Erasmo che arriva da Roma e dal Collettivo Angelo Mai, e ora suona negli Afterhours… E’ un gemellaggio di cui sono sempre stato un fautore, ho sempre pensato che non avesse senso metterla sul piano della rivalità…”, spiega Fabi.
Il disco si chiude con “Parole che fanno bene”, una canzone che affronta in maniera molto diretta alcune contraddizioni attuali della società: "E’ una canzone che ha una preparazione minima, nata da un groove fatto per provare la strumentazione di studio… poi ho improvvisato alcuni appunti di pensieri vari, che si sono trasformate quasi in un flusso di coscienza di quasi 6 minuti. E’ una sorta di monito alla responsabilità dell’uso delle parole, che faccio soprattutto a me stesso, perché mi sembra che oggi manchi”.
“Nella scrittura i pensieri che uno come monito a sé diventano una condivisione con gli altri”, continua Niccolò, passando a parlare della title track, la canzone che dà il tono al disco, oltre che primo singolo. “L’essere umano è alla base dei miei pensieri, come di quelli di tutti, tanto quando si parla di un emendamento o di una legge, o di un tuo amico che ha tradito una tua amica. Alla base c’è sempre un uomo, le sue azioni, le conseguenze che esse anno sugli altri. A maggior ragione se quell’uomo ha un ruolo politico…".


fonte: rockol
Dr.Stewart2
00lunedì 1 giugno 2009 00:35
Avevo letto su Myspace aveva fatto uscire un singolo, però l'ultimo cd non è che mi era piaciuto molto, ora vediamo se questo sia migliore.
A me Niccolo Fabi piace parecchio, speriamo che il nuovo cd non mi deluda.
miss hayes
00lunedì 1 giugno 2009 16:38
Niccolo Fabi in verità non mi dispiace... [SM=x927310]
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