Tonellotto il volontario

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
MoniGo
00martedì 19 luglio 2011 12:53
Tonellotto dai domiciliari: aiuterò i calciatori-detenuti
L’ex presidente della Triestina scrive a un’associazione di volontariato. Vuole dedicarsi ai giovani che giocano a calcio dietro le sbarre. Non manca la frecciata a Fantinel

di Corrado Barbacini

«A San Vittore ero in cella con il medico della clinica Santa Rita. Mi è sembrato una persona perbene, non quello che si leggeva sui giornali. A Ivrea c’erano ragazzi, finiti in carcere per piccole storie di droga. Ora sono a casa. Mi hanno concesso dei domiciliari abbastanza larghi, anche grazie alla legge Alfano. Ma ora voglio occuparmi di volontariato. Ho scritto una lettera all’associazione “Cad - Centro di ascolto del disagio”. Voglio offrire la mia esperienza ai giovani detenuti».
Chi parla è Flaviano Tonellotto, l’ex presidente della Triestina, che il 14 aprile scorso era finito in carcere per scontare una pena di un anno e otto mesi per appropriazione indebita dei beni della Triestina calcio. Per lui sono stati quasi quattro mesi di cella. Più di cento giorni causati da un ritardo nel deposito dell’appello contro la sentenza di secondo grado. Tonellotto è ai domiciliari nella sua casa in Brianza.
Com’è stata l’esperienza del carcere?
«Drammatica. Ho conosciuto un mondo che è bestiale. Dietro alle sbarre vieni annullato, cancellato. Quello che colpisce è la mancanza di speranza. È stata un’esperienza tosta, difficile. C’è gente che è disperata perché non ha più il presente. Ho visto con i miei occhi la sofferenza e questo mi ha profondamente cambiato».
In che senso?
«Perché cercherò di darmi da fare in quello che conosco per dare una mano a quella gente disperata. Non riuscirò mai a dimenticare la tanta angoscia che ho visto in poco più di cento giorni di reclusione».
Ricorda il giorno quando è finito in prigione?
«È stato il giorno più brutto della mia via. Non me lo aspettavo perché ero convinto che l’avvocato Luigi Colaeo, che mi assistiva in quel periodo, avesse presentato il ricorso nei termini di legge».
E invece cosa è successo?
«Mi hanno chiamato i carabinieri di Segrate. Avevano il mio numero di cellulare, in quei giorni ero fuori Milano. Al telefono non mi hanno detto il perché, ma quando sono arrivato in caserma il maresciallo mi ha detto che dovevo andare in carcere. Mi è caduto il mondo addosso. Così dopo mezz’ora sono stato accompagnato a San Vittore da un’auto dei carabinieri. Ci sono stato 19 giorni. Ero nella cella 235 del quarto raggio, poi il trasferimento a Ivrea. Lì era molto meglio, almeno c’era la doccia».
In questo periodo ha mai pensato a Trieste, a tutti i guai capitati alla Triestina anche a causa sua?
«Sì, molte volte la mente è tornata a quel periodo. Ora non voglio togliermi sassolini, accusare qualcuno. Dico solo che ho sempre avuto un profondo rispetto per questa città. Ripeto però quello che ho detto: alcuni personaggi di Trieste non mi sono mai stati molto simpatici».
A chi si riferisce?
«Non faccio nomi. Posso solo dire che quando c’ero io tutti hanno guadagnato bene. La squadra, quando l’ho lasciata, era a un buon livello. Ora le cose non stanno così».
Si riferisce alla retrocessione?
«Fantinel ha fatto quello che riteneva opportuno. Ma nel calcio a volte ci vuole qualcosa di più. Io, quella volta, ho salvato la squadra dalla serie C...».
Allora un po’ di polemica la vuole fare?
«No, ho chiuso con quel capitolo della mia vita. Faccio solo i conti con la mia coscienza. Qualcuno meriterebbe la galera che ho passato io».
E adesso cosa vuol fare?
«Lavorerò con mio fratello che ha una piccola azienda artigiana da queste parti. Ma il mio impegno sarà anche quello di dedicarmi al prossimo. Me ne intendo di calcio. E in carcere ho visto dei ragazzi che hanno buone potenzialità. Ne parlerò con le associazioni che si dedicano al recupero dei carcerati. L’idea è quella di offrire un futuro a chi di speranze non ne ha più. È un impegno che intendo portare avanti dopo aver visto e toccato con mano la disperazione che c’è dietro le sbarre».

ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/07/18/news/tonellotto-faro-il-talent-scout-per-i-calciatori-detenuti-...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:46.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com