Tolleranza verso gli immigrati. Cosa sta cambiando in Olanda...

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mauro.68
00giovedì 17 febbraio 2011 13:40
Mio cugino un giorno mi parlò della troppa libertà che vige, anzi che vigeva in Olanda, lui è emigrato alcuni anni fa, ora ho anche nipoti a Rotterdam. Quando entrò in Olanda dovette solo dichiararsi al comune come immigrato, gli fu dato subito un mensile di 1200 eruo circa e una casa in affitto, dopo alcuni giorni gli trovarono un lavoro, lì puoi rifiutarne uno al massimo di tre volte, poi perdi tutto, c'è la libertà al consumo di droghe leggere, facile, entri in uno dei tanti cafè shop, vai la banco ordini, ti siedi ai tavoli e consumi, ma niente spaccio, c'è la prostituzione legale, ma ora qualcosa è cambiato, leggete un pò questa notizia, alcune cose sono vergognose...

Fece scalpore due anni fa, quando fece il giro d’europa la notizia secondo cui per entrare in olanda si doveva superare un test di lingua e cultura generale al telefono: l’immigrante candidato doveva dimostrare “la sua capacità di adattarsi alla vita olandese” affrontando delle prove di integrazione, un esame sulla cultura e i valori fondanti della società olandese.

Ancora più polemiche per test per gli immigrati con bacio gay. Il filmato che si voleva mostrare agli stranieri che chiedevano il visto d’ingresso, doveva comparire anche una donna in topless.

Dopo il test a punti per vagliare una conoscenza minima del popolo e della lingua olandese, nella seconda parte si doveva mostrare un filmato per stabilire in modo obiettivo l’adattabilità degli immigrati, la loro preparazione alla transizione al nuovo stile di vita, e la loro disponibilità a integrarsi.

Con questi provvedimenti, secondo una ricerca presentata da ‘Le Figaro‘, il Paese più severo d’Europa contro gli immigrati è incredibilmente proprio l’Olanda, infatti, la legge olandese mira principalmente a frenare l’arrivo di immigrati dal Marocco e la Turchia.

In Olanda, la difficile convivenza tra le varie etnie è dovuta alla tensione che si è creata dopo l’uccisione del leader populista Pim Fortuyn e del regista Theo Van Gogh ad opera di estremisti islamici.

In questa terra vivono già circa 3,1 milioni di immigrati (dei quali circa un milione di turchi e marocchini sono di religione musulmana) su una popolazione di 16 milioni di abitanti e ogni anno ci sono circa 15 mila extracomunitari pronti a fare il test, molti dei quali hanno già mariti, mogli o parenti residenti nei Paesi Bassi.
Gli olandesi stanno cercando in tutti i modi di venire incontro alle esigenze degli immigrati riservando loro servizi e ospitalità eppure l’emarginazione è forte davvero in tutti i sensi, i bambini non avendo l’appoggio familiare adeguato non riescono a finire la scuola e molti si dedicano al crimine ancora prima di compiere 10 anni.

Ma perchè questo atteggiamento europeo nei confronti degli immigrati, ed in particolare degli islamici ?

La risposta a questa domanda forse potrebbe essere:

Perchè in Olanda hanno timore di perdere quella liberalità che ha da sempre contraddistinto la sua cultura, se al potere andassero gli stranieri o comunque chi sostiene le loro idee ?

Anche nel Paese della libertà verso qualsiasi dottrina, la tolleranza si sta approssimando vicino allo zero ma non per una condanna per chi professa dottrine e culture differenti da loro, visto che da sempre hanno accettato qualsiasi diversità ma per il rischio che venga tolta a chi abita in Olanda quella libertà che tanto amano e che da sempre hanno difeso anche per gli altri.

Il problema dell’immigrazione è sempre stata al centro di accese discussioni politiche.

La crisi che paralizzò il governo olandese fu provocata da una mozione parlamentare di sfiducia nei confronti di Rita Verdonk.
Mozione approvata perche’ la Verdonk si era rifiutata di bloccare le espulsioni degli immigrati irregolari

Ma già in passato l’ex ministro degli Interni olandese fu protagonista di una controversa vicenda che aveva causato le dimissioni della Coalizione del Centro Destra Olandese, vicenda nella quale fu coinvolta Ayaan Hirsi Ali, la ex-parlamentare di origine somala

Comunque anche altre nazioni non fanno eccezione, ad esempio, nella stessa ricerca de ‘Le Figaro0′ viene documentato come in Germania, dove circa l’8,9% della popolazione è composta da stranieri, nel gennaio 2005 è stata approvata una legge che limita fortemente l’ingresso dei lavoratori altamente qualificati, rendendo più complicato presentare una domanda di regolarizzazione e facilitando le espulsioni. Addirittura, nel Land di Bade-Wurtemberg è stato introdotto un trattamento specifico che valuterà “caso per caso” se concedere la cittadinanza tedesca ai musulmani.
Anzi si sta pensando ad un test con immagini di nudita’ sullo stesso modello olandese.

In Danimarca la nazionalità si acquisisce solo dopo un test molto difficile di lingua e cultura generale ed è sufficiente una condanna superiore a 18 mesi di carcere per perderla definitivamente. Alle coppie ‘miste‘ viene chiesto di avere un alloggio, un reddito sufficiente e di depositare almeno 8.000 euro su un conto che rimane bloccato per sette anni, la somma è maggiore dei 350 Euro chiesti invece dagli olandesi per il test.

In Austria, 3 anni fa è stato allungato il periodo necessario per chiedere asilo e sono state inasprite le pene per i matrimoni banchi, celebrati solo per ottenere la cittadinanza.

Più delicate la Gran Bretagna dove è al vaglio un piano di controllo elettronico delle frontiere con un sistema a punti per cercare di privilegiare gli immigrati considerati più ‘utili‘ e la Spagna in cui si pensa anche di dividere i permessi di soggiorno per settori economici, favorendo quelli più bisognosi di manodopera.

Per finire ecco un’esperienza di Rossella, un’altra italiana in Olanda che ho avuto modo di conoscere attraverso questo stesso blog.

La lettura non è una delle più piacevoli, probabilmente non era un bel giorno per Rossella ma in qualche modo esprime i sentimenti e le sensazioni di alcuni nostri italiani che vivono in terra straniera.. infatti sono proprio queste le parole che lei usa, quando, parlando in particolare del comportamento della polizia olandese nei controlli su permessi di soggiorno,. si sente per la prima volta straniera.. ma non dovrebbe essere così se siamo tutti cittadini di una grande Europa

E poi la cultura degli olandesi nei confronti di chi straniero in realtà non lo è, è davvero così inflessibile e rispettosa di tante regole, nessuna esclusa ?

Vi copio ciò che ho scribacchiato in treno nella tratta che ho percorso giovedì, ovvero da Hengelo ad Alkmaar, passando e ripassando per Amsterdam. Vivo in una regione isolatissima e la vita non è affatto facile come me la aspettavo.

Da Hengelo, Alkmaar, Amsterdam

Vorrei sempre vederla così, l’Olanda, dal finestrino di un treno. Per ammirare la sua superficiale perfezione. Per non dover subire le piccole angherie e gli sguardi malvagi delle piccole persone di una provincia lontana, di periferia e confine, dove gli stranieri non vengono accettati. Dal treno caldo vedo le vacche grasse, le pecore, le papere sul canale ordinate, come quelle che si mettono nel presepe a Natale.
I giardini ugualmente perfetti e decorati sono spesso facciate di case sporche, polverose, piene di scarafaggi, vermi e topi.
L’Olanda di provincia è molto dura ed io non me l’aspettavo.
Oggi scappo, al nord, a un convegno internazionale di persone come me. Non vedo l’ora di confrontarmi. E poi un paio d’ore ad A’dam mi rinfrancheranno un po’. Ho bisogno di respirare aria di città. Voglio dimenticare, per oggi, la mia villetta lontana dal mondo, lontana dalle fermate del bus, dai negozi, dalla stazione, da qualunque spazio sociale. Voglio dimenticare i cani lasciati sciolti da padroni stronzi, che mordono. Ti strappano il giubbino. E nessuno ti chiede scusa. Voglio dimenticare la polizia di notte, che circonda la casa e sale sul tetto. Che ti sveglia con le torce puntate in faccia. Carta d’identità, contratto di lavoro, contratto di affitto di casa.
Io sono straniera, mi sento per la prima volta straniera, quando da sempre mi sono considerata europea.
Grazie, contadini del Twente.

Fonte: www.blogolanda.it/2009/08/10/tolleranza-verso-gli-immigrati-cosa-sta-cambiando-in...
Elyy.
00giovedì 17 febbraio 2011 15:48


Ormai la pacchia è finita un pò dappertutto, ogni Paese prende provvedimenti per non andare verso il collasso, è un pò una forma di autodifesa. Peccato che questa chiusura fa crescere l'egoismo e il razzismo e la società invece di evolversi verso la tolleranza e la condivisione si rinchiude nel suo riccio e "guai a chi mi tocca".

E' anche vero che più peggiorano le condizioni in certe nazioni e più gente si sente spinta a emigrare e quando sono tanti sono tanti, un qualche provvedimento bisogna pur prenderlo.

Simpatico quello della donna in topless! Una regola ingegnata ad hoc per rifiutare essenzialmente una certa categoria di immigrati che, se rimanesse fedele alla propria religione, non accetterebbe mai certe condizioni a costo di rimanere fuori dal Paese, così farebbe il loro gioco.

Penso che l'Italia sia ancora uno di quei Paesi che accoglie tutti senza particolari "test di prova", tanto che problema c'è, qui c'è lavoro e casa per tutti, ce lo possiamo permettere...


Ely




lovelove84
00giovedì 17 febbraio 2011 16:49
Tolleranza va bene,. ma no che si devono prendere tutto il braccio, ma in Italia si permette anche questo, e quindi noi ci evolviano e loro rimango gli stessi e prendono quello che è nostro...prima al tg uno si lamentava che mangiavano panini e da quando è arrivato solo oggi gli hanno portato la pasta e per questo facevano lo sciopero della fame,... ma non ho capito che voglio il vin brulè e nouvelle cucine? ma c'è tanta gente che magariii tutti i giorni mangiasse un panino, ed è per questo che sono un po intollerante.poi ora hanno combattuto per far andare via mustafa, e perchè non rimangono e li e cercano di rimettere le cose apposto e ricostruire la propria dignità? no se ne vengono qui, e non ha senso, non ha senso, come si dice "lavoro sprecato..."

e alla fine siamo sempre noi italiani scemi a rimetterci, perche quando i nostri antenati immigrarono, se li sognavano ad avere le stesse condizioni e aiuti dei stessi cittadini residenti.


io da credente penso che Gesù disse di amare il prossimo, ma no a tal punto da farci calpestare e mandare al collasso e parlo per tutte le nazioni...
mauro.68
00giovedì 17 febbraio 2011 17:00
Non per essere razzista, ma io un sussidio non ce l'ho...

Diamo sussidi a 13.000 immigrati E incassa pure chi vive all’estero

Ora ci diranno che siamo cinici e senza cuore. E che ce la prendiamo con la povera gente extracomunitaria. Ma in tempi di coperta corta dare a tutti non si può, specie se non è dovuto. E il caso che stiamo per raccontare, segnalato da un lettore piemontese, è reale e la dice lunga su come, ormai, gli stranieri conoscano meglio degli italiani le pieghe delle leggi previdienzali.
Prendiamo gli assegni sociali, quelli per cui non c’è obbligo di versamento di contributi: sono esentasse e si ottengono semplicemente se hai superato i 65 anni e vivi una condizione economica disagiata. Spetta di diritto agli anziani italiani, ma non solo. Vale anche per gli immigrati indigenti che hanno un permesso di soggiorno regolare e vivono in Italia. Dove sta il problema, visto che tra poveri non si deve far distinzione di razze? Nel fatto che ci sono anche i poveri- furbi. Come nel caso del marocchino segnalatoci dal lettore. L’anziano signore ha aggirato elegantemente la legge italiana in questo modo: si è fatto chiamare in Italia dal figlio che lavora da noi ed è in regola. Ha chiesto e ottenuto il ricongiungimento familiare e poi, essendo indigente, ha chiesto l’assegno sociale. Ma non si è trattenuto a lungo nel nostro paese. Una volta intascato il primo assegno, ha fatto i bagagli e se n’è tornato nel suo paesello dove, con l’assegno mensile vive da pascià. Già, perché i 411 euro mensili saranno pure una miseria per chi vive in una metropoli italiana, ma sono soldi preziosi in un paesino del Marocco.
Del resto, il titolare della pensione sociale non è neppure obbligato a presentarsi di persona a ritirare l’assegno mensile. Basta mantenere un conto corrente con delega a un parente e l'Inps continua a versare la somma pattuita. Nessuno controlla nessuno. In teoria, infatti, è il comune di residenza che dovrebbe verificare, attraverso il servizio anagrafe, se l’anziano risiede effettivamente nel luogo dichiarato. Ma quali comuni hanno la possibilità di spedire periodicamente un vigile presso l’abitazione per effettuare l’accertamento? Probabilmente nessuno, al massimo si fa il primo sopralluogo per il rilascio della residenza. E se in casa c’è un parente a testimoniare che l’interessato è fuori per lavoro...
Dunque, il giochino per il passato ha funzionato e delle 13.050 pensioni agli extracomunitari erogate dall’Inps (in testa albanesi e marocchini) chissà quante sono state elargite in modo irregolare e chissà quanti vecchi se la ridono al loro paese con i soldi che piovono dall’Italia con tanta facilità.
Se n’è reso conto anche l’Inps che sta correndo ai ripari. Da gennaio dell’anno scorso ha stabilito che per aver diritto alla pensione sociale occorre aver soggiornato legalmente e in via continuativa in Italia per almeno dieci anni (prima non c'era un limite minimo di tempo). Un passo avanti nella via della legalità e dell’eguaglianza, è il caso di dirlo, nei confronti dei nostri anziani a cui farebbero comunque comodo quei 5 milioni e rotti di euro all’anno erogati a chi non ha lavorato neppure un giorno nel nostro paese e non ha versato un euro di tasse.
Ma probabilmente non basterà. Ci vorrà solo più tempo per arrivare a mettere le mani sugli assegni. In Svizzera, dove i servizi sociali funzionano ma con i soldi non si scherza, la soluzione l’hanno trovata. Al di là delle Alpi, per riconoscere pensioni sociali o indennità di disoccupazione si deve firmare con frequenza lo stato di disoccupazione e di residenza. Di persona. Come accadeva tanto tempo fa anche in Italia, dove ogni settimana ci si doveva presentare di persona al collocamento e certificare il proprio stato. Ma erano altri tempi.

Fonte: www.ilgiornale.it/interni/diamo_sussidi_13000_immigrati_e_incassa_pure_chi_vive_allestero/18-11-2010/articolo-id=487717-page=0-co...
deep-blue-sea
00giovedì 17 febbraio 2011 18:36
Soggetto delicato
per il quale è ovvio che vi siano i partiti per e quelli contro.

Io penso che se viviamo in una casa con 3 camere da letto e una sola persona che lavora per i 5 o occupanti, si mette a dura prova la pazienza e la sopravvivenza della famiglia il giorno che si presentano 10, 15 parenti bisognosi.

Dunque, un paese come gli occupanti di quella casa, deve premunirsi con leggi ben studiate per non diventare cosi 'ospitale' da farsi schiacciare e invadere dai visitatori.
È vero che ormai é divenuto un problema globale, ma ci son bisogno di regole e limitazioni.

Una realtà é che sarai sempre straniero in un paese che non é tuo, anche se ottieni il passaporto con l'andare degli anni. Per di più, quando ritorni al tuo paese, ti chiameranno anche li: 'la straniera', dunque si deve fare i conti per tutta la vita con questo status, per alcuni é difficile accettare tutto quello che comporta essere straniero, per altri diventa un po piu facile con l'andare degli anni.

Io son daccordissimo con le varie leggi che regolamentano l'entrata di uno straniero nel proprio paese. Anzi trovo che il governo italiano potrebbe fare molto di più per averne il controllo. Vedi l'esempio della pensione sociale al povero marocchino che appena ottenuta se ne torna al suo paese facendo il pascià coi soldi di un paese per il quale non ha mai contribuito nulla.

Ma dico: Non sa il governo prendere esempio da altri paesi?
Mio marito dovette lasciare l'Italia, a causa di quella che era chiamata 'la neutralità', altrimenti avrebbe dovuto affrontare ripetute volte il carcere perché quelle erano le leggi in quel tempo.
Si trasferì in Svizzera, senza conoscere né lingua, né leggi, ne abitudini, ma se la cavò! Quando dovevamo sposarci, io non potevo entrare nel paese e installarmi come farebbe qualsiasi sposa (ricongiungimento familiare????? Cos'é?????)
Mio marito dovette attivarsi a trovarmi un lavoro, ottenere il permesso di lavoro per me e con quel lasciapassare potei quasi entrare nel paese. Quasi? Si, quasi perché arrivati in treno alla frontiera, si doveva scendere e passare una visita medica accurata incluso radiografie. Se si era a posto in salute si poteva proseguire il viaggio.

Un appartamento si poteva ottenerlo solo se ammobiliato, non si otteneva il permesso di prendere un appartamento senza il beneplacito del comune.
Il permesso di lavoro era la chiave per rimanere nel paese, se si perdeva il lavoro, le autorità ne erano messe al corrente e si teneva sotto controllo la persona, che se non ne trovava un altro doveva lasciare il paese.
Il permesso di soggiorno era da rinnovare ogni anno e solo dopo 5 anni si otteneva il permesso di residenza, Per fare domanda di cittadinanza non ne parliamo, bisognava aspettare molti anni, ora ridotti a 12 sempre nello stesso cantone.

Non mi dilungherò su tutte le difficoltà della vita da straniero, la vita con gli anni si é molto semplificata, a tutto vantaggio dei nuovi aspiranti all'immigrazione.

Dunque, é vero si ha un po di pena per quella povera gente, per di più la loro religione non facilita l'integrazione.
Perché non si spostano in paesi più consoni alle loro credenze???
Vogliono venire in Europa? Beh che pedalino...come abbiam pedalato noi.... [SM=g7474]
Elyy.
00giovedì 17 febbraio 2011 18:48
Re: Soggetto delicato
deep-blue-sea, 17/02/2011 18.36:

per il quale è ovvio che vi siano i partiti per e quelli contro.

Io penso che se viviamo in una casa con 3 camere da letto e una sola persona che lavora per i 5 o occupanti, si mette a dura prova la pazienza e la sopravvivenza della famiglia il giorno che si presentano 10, 15 parenti bisognosi.

Dunque, un paese come gli occupanti di quella casa, deve premunirsi con leggi ben studiate per non diventare cosi 'ospitale' da farsi schiacciare e invadere dai visitatori.
È vero che ormai é divenuto un problema globale, ma ci son bisogno di regole e limitazioni.

Una realtà é che sarai sempre straniero in un paese che non é tuo, anche se ottieni il passaporto con l'andare degli anni. Per di più, quando ritorni al tuo paese, ti chiameranno anche li: 'la straniera', dunque si deve fare i conti per tutta la vita con questo status, per alcuni é difficile accettare tutto quello che comporta essere straniero, per altri diventa un po piu facile con l'andare degli anni.

Io son daccordissimo con le varie leggi che regolamentano l'entrata di uno straniero nel proprio paese. Anzi trovo che il governo italiano potrebbe fare molto di più per averne il controllo. Vedi l'esempio della pensione sociale al povero marocchino che appena ottenuta se ne torna al suo paese facendo il pascià coi soldi di un paese per il quale non ha mai contribuito nulla.

Ma dico: Non sa il governo prendere esempio da altri paesi?
Mio marito dovette lasciare l'Italia, a causa di quella che era chiamata 'la neutralità', altrimenti avrebbe dovuto affrontare ripetute volte il carcere perché quelle erano le leggi in quel tempo.
Si trasferì in Svizzera, senza conoscere né lingua, né leggi, ne abitudini, ma se la cavò! Quando dovevamo sposarci, io non potevo entrare nel paese e installarmi come farebbe qualsiasi sposa (ricongiungimento familiare????? Cos'é?????)
Mio marito dovette attivarsi a trovarmi un lavoro, ottenere il permesso di lavoro per me e con quel lasciapassare potei quasi entrare nel paese. Quasi? Si, quasi perché arrivati in treno alla frontiera, si doveva scendere e passare una visita medica accurata incluso radiografie. Se si era a posto in salute si poteva proseguire il viaggio.

Un appartamento si poteva ottenerlo solo se ammobiliato, non si otteneva il permesso di prendere un appartamento senza il beneplacito del comune.
Il permesso di lavoro era la chiave per rimanere nel paese, se si perdeva il lavoro, le autorità ne erano messe al corrente e si teneva sotto controllo la persona, che se non ne trovava un altro doveva lasciare il paese.
Il permesso di soggiorno era da rinnovare ogni anno e solo dopo 5 anni si otteneva il permesso di residenza, Per fare domanda di cittadinanza non ne parliamo, bisognava aspettare molti anni, ora ridotti a 12 sempre nello stesso cantone.



Come in Italia... uguale [SM=g8077]



Vogliono venire in Europa? Beh che pedalino...come abbiam pedalato noi.... [SM=g7474]




Eh no! è chi li ospita che si deve adeguare a loro, se no vivono male e questo non sta bene, bisogna seguire il corso dell'ospitalità in tutto e per tutto, mica caramelle! [SM=g6794]


Ely


lovelove84
00giovedì 17 febbraio 2011 18:53
un perchè dico che siamo scemi noi italiani...
non lo so perchè lo fanno, ma io al mondo non metterei un figli per farlo vivere in mezzo alla strada o andare a cercare l elemosina.. questo credo che è un pensiero di molti ed è anche per questo non si fanno più figli.... ma siamo scemi!!!! perchè i marocchini e altri fanno figli a volontà cosi avendo più figli hanno più diritti, quindi per punteggio sarà data a loro la casa, per numero del nucleo familiare avrà più alto il contributo affitto, e dato che lavorerà solo il maschio, e quindi dichiareranno poco, diminuzione delle bollette, scuola gratis (che poi non ci vanno e un ragazzo che veramente ci vorrebbe andare non ci puo andare...)e altri incentivi...

scusatemi
non è razzismo ma realtà!
lovelove84
00giovedì 17 febbraio 2011 19:01
Da molti sento dire, vengono tutti qui e c'è e tutto questo buonismo perchè c'è il vaticano...
secondo voi?
lovelove84
00giovedì 17 febbraio 2011 19:03

Mio cugino un giorno mi parlò della troppa libertà che vige, anzi che vigeva in Olanda, lui è emigrato alcuni anni fa, ora ho anche nipoti a Rotterdam. Quando entrò in Olanda dovette solo dichiararsi al comune come immigrato, gli fu dato subito un mensile di 1200 eruo circa e una casa in affitto, dopo alcuni giorni gli trovarono un lavoro, lì puoi rifiutarne uno al massimo di tre volte, poi perdi tutto, c'è la libertà al consumo di droghe leggere, facile, entri in uno dei tanti cafè shop, vai la banco ordini, ti siedi ai tavoli e consumi, ma niente spaccio, c'è la prostituzione legale, ma ora qualcosa è cambiato, leggete un pò questa notizia, alcune cose sono vergognose...



anche a londra è cosi, ci sono stati due miei amici, poi se ne sono ritornati!
mauro.68
00giovedì 17 febbraio 2011 19:08
Re:
lovelove84, 17/02/2011 19.03:


Mio cugino un giorno mi parlò della troppa libertà che vige, anzi che vigeva in Olanda, lui è emigrato alcuni anni fa, ora ho anche nipoti a Rotterdam. Quando entrò in Olanda dovette solo dichiararsi al comune come immigrato, gli fu dato subito un mensile di 1200 eruo circa e una casa in affitto, dopo alcuni giorni gli trovarono un lavoro, lì puoi rifiutarne uno al massimo di tre volte, poi perdi tutto, c'è la libertà al consumo di droghe leggere, facile, entri in uno dei tanti cafè shop, vai la banco ordini, ti siedi ai tavoli e consumi, ma niente spaccio, c'è la prostituzione legale, ma ora qualcosa è cambiato, leggete un pò questa notizia, alcune cose sono vergognose...



anche a londra è cosi, ci sono stati due miei amici, poi se ne sono ritornati!



Lo so, stessa cosa in Germania

Mauro


opepo
00sabato 19 febbraio 2011 22:22
Sono d'accordo con tutto quello che avete riportato...aggiungo che è giusto aiutare chi ha bisogno ma bisogna salvaguardare chi già è sul territorio


Purtroppo lo stato fa schifo...gli incapaci abbondano...e così poi ci ritroviamo nella cacca fino al collo

C'è da dire che una parte di colpa è anche nostra....oramai noi italiani non ci pensiamo minimamente a mandare i nostri figli a lavorare...quando lo studio non fa per loro...vuoi mai che facciano i muratori....le donne delle pulizie....scherziamo
Nessuno pensa di iniziare con un lavoro qualsiasi e ...poi...magari migliorare....si... ci potremmo accontentare se nostro figlio facesse il ballerino...ma...sarebbe meglio il cantante...un lavoro dove ci si sporca le mani non fa per noi

E lì parte l'entrata... più o meno accettata... per gli emigranti ...accompagnati dalla feccia ...che gli altri stati non vedono l'ora di sbolognarci

Qualunque persona capisce benissimo che si può invitare una persona a casa propria a mangiare ...anche tutti i giorni...e se ne può invitare anche due...tre ...poi quattro...ma nel momento che ci si rende conto che il proprio figlio sta dimagrendo perchè il cibo che è sul tavolo non basta più....una quinta persona non sarà più invitata

Ma i nostri parlamentari non se ne accorgono...anzi...più caos c'è...meglio è...così non c'è tempo per accorgersi dei loro intrallazzi


Da un paradosso si va ad un altro...ad esempio...io tra circa 10 mesi potrei ospitare una persona extracomunitaria a casa mia dopo avergli trovato un lavoro...ebbene...se faccio le cose in regola la mia domanda verrà respinta perchè dovrò aspettare l'apertura dei flussi per poter far venire in Italia questa persona

E poi ...io...dovrei andare a votare? [SM=g7362]
mauro.68
00sabato 19 febbraio 2011 22:25
Re:
opepo, 19/02/2011 22.22:

Sono d'accordo con tutto quello che avete riportato...aggiungo che è giusto aiutare chi ha bisogno ma bisogna salvaguardare chi già è sul territorio


Purtroppo lo stato fa schifo...gli incapaci abbondano...e così poi ci ritroviamo nella cacca fino al collo

C'è da dire che una parte di colpa è anche nostra....oramai noi italiani non ci pensiamo minimamente a mandare i nostri figli a lavorare...quando lo studio non fa per loro...vuoi mai che facciano i muratori....le donne delle pulizie....scherziamo
Nessuno pensa di iniziare con un lavoro qualsiasi e ...poi...magari migliorare....si... ci potremmo accontentare se nostro figlio facesse il ballerino...ma...sarebbe meglio il cantante...un lavoro dove ci si sporca le mani non fa per noi

E lì parte l'entrata... più o meno accettata... per gli emigranti ...accompagnati dalla feccia ...che gli altri stati non vedono l'ora di sbolognarci

Qualunque persona capisce benissimo che si può invitare una persona a casa propria a mangiare ...anche tutti i giorni...e se ne può invitare anche due...tre ...poi quattro...ma nel momento che ci si rende conto che il proprio figlio sta dimagrendo perchè il cibo che è sul tavolo non basta più....una quinta persona non sarà più invitata

Ma i nostri parlamentari non se ne accorgono...anzi...più caos c'è...meglio è...così non c'è tempo per accorgersi dei loro intrallazzi


Da un paradosso si va ad un altro...ad esempio...io tra circa 10 mesi potrei ospitare una persona extracomunitaria a casa mia dopo avergli trovato un lavoro...ebbene...se faccio le cose in regola la mia domanda vetrrà respinta perchè dovrò aspettare l'apertura dei flussi per poter far venire in Italia questa persona

E poi ...io...dovrei andare a votare? [SM=g7362]





E poi ...io...dovrei andare a votare?



Ormai son passati diversi anni che non voto più.

Mauro
lovelove84
00domenica 20 febbraio 2011 18:55

Da un paradosso si va ad un altro...ad esempio...io tra circa 10 mesi potrei ospitare una persona extracomunitaria a casa mia dopo avergli trovato un lavoro...ebbene...se faccio le cose in regola la mia domanda verrà respinta perchè dovrò aspettare l'apertura dei flussi per poter far venire in Italia questa persona



questo è avvenuto a fine gennaio, dove hanno fatto domanda per 50 MILA extracomunitari, con cotratto di lavoro, anche se di sicuro molti anzi tanti tantissimi hanno pagato per farsi fare questo contratto solo per venire in italia, senza lavorare, perchè scherzi se si lavora perbene si perdono tutti i privileggi che la regione tida, piu visto l incontro avuto ad un patronato c'èerano 10 persone che erano li per sapere quando veniva confermata la domana dei flussi fatta nel 2007 e penso ma quanto c'è ne saranno a questo stato?ma sopratutto che ci fanno in italia?(parlavano l italiano quindi penso che c'erano da molto) ma per quest'anno era necessario fare una cosa del genere adesso? non si poteva rinviare? in più adesso ci mancano quelli che stanno arrivando ora, ma dove si mettono?anzi dove ce ne dovremmo andare noi italiani per far spazio a loro?
lovelove84
00domenica 20 febbraio 2011 18:59
Re: Re:
mauro.68, 19/02/2011 22.25:





E poi ...io...dovrei andare a votare?



Ormai son passati diversi anni che non voto più.

Mauro




i miei di meno, ma anch io nn sto votanto, a chi devo votare se nessuno mi ispira?
l unico che mi sta garbando è Renzi, che per adesso sta vedendo e dicendo le cose giuste, spinto anche dal fatto che vuole fare carriera ma fin che sarà su questa strada sarà [SM=g11112] !
mauro.68
00domenica 20 febbraio 2011 19:00
Secondo me, per essere un pò agevolati noi italiani è quello di chiedere cittadinanza estera e, ritornare qui da extracomunitari.

Mauro
lovelove84
00domenica 20 febbraio 2011 19:02
Re:
mauro.68, 20/02/2011 19.00:

Secondo me, per essere un pò agevolati noi italiani e quelli di chiedere cittadinanza estera e, ritornare qui da extracomunitari.

Mauro




[SM=g7405] ma hai la faccia da italiano quindiiiiii neanche se vai in africa e torni abbbbbbbronzatoooo
mauro.68
00domenica 20 febbraio 2011 19:05
Re: Re:
lovelove84, 20/02/2011 19.02:




[SM=g7405] ma hai la faccia da italiano quindiiiiii neanche se vai in africa e torni abbbbbbbronzatoooo



[SM=x2501969] beh, un pò di lampade e via [SM=x2501775] [SM=x2501959]

Mauro

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