Tiromancino

Amore Impossibile

Rimani qui, scende la sera
sopra di noi, si poserà
e aspetteremo così, la primavera
solo se vuoi, ci troverà

Mi perdo dentro ai tuoi occhi
che sorridono, ma ora so
E' amore impossibile quello che mi chiedi
sentire cio' che tu sola senti
e vedere cio' che vedi
Chiudere la realtà, dentro la tua isola
ma non perdere la voglia di volare
perchè l'amore è amore impossibile
quando non riesce a inseguire è irraggiungibile
Senso di libertà, oltre le stelle e il cielo
che è nascosto sul fondo dell'anima

Rimani qui, non sei da sola
se partirai, ti seguirò
e ce ne andremo così senza paura
tempo per noi, si troverà
mi perdo, dentro ai tuoi sogni
che mi avvolgono, ma ora so
E' amore impossibile quello che mi chiedi...
sentire cio' che tu sola senti
e vedere cio' che vedi
Chiudere la realtà dentro la tua isola
ma non perdere la voglia di volare
perchè l'amore è amore impossibile
quando non riesce a inseguire è irraggiungibile
Senso di libertà oltre le stelle e il cielo
che è nascosto sul fondo dell'anima

Chiudere la realtà, dentro la tua isola
ma non perdere la voglia di volare
perchè l'amore è amore impossibile
quando non riesce a inseguire è irraggiungibile
senso di libertà, oltre le stelle e il cielo
che è nascosto sul fondo dell'anima
che è nascosto sul fondo dell'anima
che è nascosto sul fondo dell'anima
che è nascosto sul fondo dell'anima

non l'ho ancora sentita, ma immagino sia bella dato che il testo è molto bello!

Illusioni parallele, questo il titolo del nuovo album dei Tiromancino in pubblicazione il 1° ottobre 2004.

Del nuovo album della band di Federico Zampaglione si potrebbe dire che è un disco di elettronica suonata.
Pur senza abbandonare la sperimentazione e l’impiego di effetti in fase di registrazione c’è l’utilizzo di strumenti elettronici anni ’70 quali il Moog e il piano Rhodes.

Il concetto su cui ruota l’album sono le illusioni inserite nella realtà di tutti i giorni. I testi evidenziano un immaginario più ampio, una ricerca non solo rivolta verso l’interiorità ma pure verso l’esterno, verso quello che avviene intorno a noi.

INTERVISTA:

Incontriamo Federico Zampaglione, il non-divo dei Tiromancino, colui che è riuscito (da solo o meno) a resuscitare vecchie vertigini battistiane in brani splendidi come "La descrizione di un attimo", "Due destini" o anche nell'ultimo hit del suo gruppo (il reggae cammuffato di "Amore Impossibile"), in un'elegante caffè-libreria di Milano. Il clima è cordiale e delicato, esattamente come la musica dei Tiromancino che, per la cronaca, pure nel nuovissimo Illusioni Parallele - alla maniera della migliore Margaret Mazzantini - riusciranno a commuovere l'Italia intera grazie a canzoni che conoscono a fondo ("Imparare dal vento" su tutte) il linguaggio dei sentimenti più comuni. Ascoltiamolo perchè di argomenti interessanti e, forse, un po' spinosi se ne sono affrontati granchè...

Innanzitutto partiamo da una bella notizia: "Illusioni Parallele", ancor prima della sua uscita nei negozi, è già disco d'oro (50 mila copie prenotate)...
"Non c'è che dire: una bella soddisfazione per la band. Si vede che abbiamo lavorato in maniera minuziosa... Io, ad esempio, ho ascoltato molto questo cd, soprattutto al mattino presto, sul computer o in macchina la sera, per vedere che effetto avrebbe fatto sulle persone comuni che lo avrebbero acquistato.".

Mi sembra una degna conclusione per una vicenda, quella dei Tiromancino, che (forse) ai tempi di "In Continuo Movimento" era ancora in una fase di transizione...
"Mmh... Eppure, aldilà delle tensioni che ci possono essere state in quel periodo, io ho sempre considerato i Tiromancino un progetto molto coeso: ecco perchè 'Illusioni Parallele' non è il disco della ritrovata serenità ma, più semplicemente, il terzo capitolo di una trilogia iniziata con 'La Descrizione Di Un Attimo' e proseguita col boom di 'In Continuo Movimento'...".

A partire dal nuovo millennio non avete mai sbagliato un colpo: prima invece...
"Prima non eravamo granchè a fuoco. I Tiromancino degli anni '90, purtroppo, non avevano uno stile granchè definito. Ci mancava quel filo conduttore che abbiamo cominciato a 'tessere' solo da tre dischi a questa parte...".

Difatti, anche in "Illusioni Parallele", il vostro sound non aggredisce mai l'ascoltatore ma lo lascia galleggiare tranquillamente tra le nuvole...
"Si, pure stavolta il nostro motto è stato: 'Ottenere il massimo con il minimo'. Non mi piacciono quelle produzioni che abbondano in particolari e finiscono con l'infarcire una canzone a più non posso... Credo che il segreto per rendere ariosa la musica sia togliere tutto il superfluo ma lasciare le cose essenziali al proprio posto".

Sulla copertina compare una tua foto in movimento, ma non sono riuscito a decifrare cosa hai scritto sulla maglietta...
"Ah, quella... Beh, nessun messaggio subliminale: su quella t-shirt c'è scritto semplicemente 'Hi, Mom!', ovvero 'Ciao, Mamma!' in inglese...".

Comunque, essendo questo un disco che parla di parallelismi, mi è sembrato inevitabile che sulla copertina ci finisse un "doppio te" rispetto alle nature morte, agli oggetti inanimati degli scorsi album...
"Interessante questo confronto tra le copertine del passato e quest'ultima: sai che non ci avevo mai pensato? Beh, mi piace la tua analisi ma quel termine - 'Oggetti Inanimati' - mi sembra troppo il titolo di un cd di Piero Pelù (ride, NDR)...".

Il disco comincia con "Pericle il Nero": ma questo brano non doveva finire in una colonna sonora?
"In effetti l'idea iniziale era quella di registare 'Pericle' per la soundtrack del prossimo film di Francesco Patierno, il regista di Pater Familias che, tra parentesi, è anche uno dei miei cineasti preferiti... Il problema è che la produzione, ad un certo punto, ha bloccato tutto e così ci siamo tenuti il pezzo per l'album. Peccato: pensa che per la parte di 'Pericle' era stato contattato Pietro Taricone e gli era stato espressamente chiesto di ingrassare trenta chili per l'inizio delle riprese...".

Beh, a guardare le foto recenti di "O' Guerriero" gonfio e adiposo, pare proprio che il progetto sia ripartito...
"Davvero? Beh, sarei contento se Francesco ( Patierno, NDR) riuscisse a terminare la sua opera. A quel punto non avrei problemi a restituirgli la canzone per la colonna sonora: anzi, sarebbe un onore per me.".

Quando scrivi un brano come "Imparare dal vento", "La descrizione di un attimo" o "Per me è importante" ti rendi subito conto di aver composto un "classico"? Ti coglie mai quella vibrazione?
"All'inizio quasi mai perchè sono ancora troppo concentrato su quello che sto facendo... Non parto mai dal presupposto che una canzone possa essere, come dici tu, un 'classico' però - ci riflette su, NDR - dopo, quando la faccio sentire agli amici e sento le loro reazioni, beh a quel punto un piccolo sopetto viene anche a me...".

Quando comincerà il tour? Ma soprattutto, stavolta suonerete nei locali o ritieni che abbiate ormai raggiunto uno status da palasport?
"I primi concerti partiranno nel 2005 e, prima, ce ne staremo quieti a vedere come sarà accolto il disco. Solo a quel punto prenderemo in considerazione dove esibirci, anche se a me i palasport non piacciono: per una questione di acustica, sai...".

Senti Federico, nonostante tu abbia tutte le ragioni di questo mondo per sentirti stufo dai ripetuti paragoni con Lucio Battisti, anche in "Illusioni Parallele" c'è un pezzo ("L'autostrada") che più battistiano non si può... Non ti manca mai Lucio come artista? Ti sarebbe piaciuto ascoltare qualche sua altra sperimentazione?
"Mi manca? Eccome se mi manca... Vedi, io non sono mai stato un fanatico di Battisti, da giovane preferivo suonare Hendrix, Clapton, gli AC/DC invece che le sue opere, ma il carisma che aveva quell'uomo ogni volta che si avvicinava ad un microfono non l'ho mai più ritrovato in nessun altro. E poi amavo il suo alone di enigma, la sua distanza da tutto l'ambiente musicale: chi lo farebbe più al giorno d'oggi un disco come 'Hegel'?".

Forse Riccardo Sinigallia, tra qualche anno, se glielo lasceranno fare... A proposito: che ne dici del suo esordio solista?
"E' un disco molto interessante, profondamente 'suo': Riccardo è un'artista in gamba, non ho nessun problema ad ammetterlo...".

Ok, ultima domanda: venendo alla tua squadra del cuore, la Roma...
Federico diventa scuro in volto: "Lassa perde, vah... Non è periodo questo: forse quest'intervista dovrebbe terminare qua...".

"Amore Impossibile",è anche un video ispirato a Diabolik e con Claudia Gerini nel ruolo di Eva Kant il cui regista è Lamberto Bava

Io questo brano l'ho sentito nella web radio di Frabby80.Ottima canzone!Ma secondo me e anche secondo Frabby,poco adatta per il lancio di un album....poco orecchiabile,ma come sempre stupenda!W TIROMANCINO!!!!

Ho da sempre apprezzato questo gruppo per la grande sensibilità dei testi e dei suoni. Credo rappresentino una delle ultime certezze e garanzie della musica italiana. Non era facile bissare la qualità dei precedenti "La descrizione di un attimo" e "in continuo movimento".Questo è un lavoro diverso, ma con picchi di intensità notevoli ad esempio in "Cosa cerchi veramente" oppure "Verso Nord". Ora il gruppo, che in passato dopo il grande successo riscosso da "la descrizione di un attimo" ha registrato una scissione (Riccardo Sinigallia è diventato solista con un album d'esordio secondo me straordinario), sta ottenendo dopo anni di gavetta, il successo che merita ma che non ne ha snaturato l'essenza, e questo non è cosa da poco.
Un album che come i precedenti consiglio caldamente. Oggi comprare cd di qualità è molto raro, a volte bisogna scavare nel sottobosco della musica, dove si possono trovare sconosciuti artisti che fanno veramente dischi di grande valore qualitativo ed emotivo.