Tibet..

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M@§§IMO
00domenica 16 marzo 2008 14:30
Che ne pensate del conflitto in atto in Tibet? conoscete la questione? pensate che sia giusto boicottare le olimpiadi di Pechino?
!silvieta!
00domenica 16 marzo 2008 15:55
Ammetto di non essere troppo informata, ma credo che il problema dei giochi possa passare un attimino in secondo piano rispetto al genocidio culturale, religioso ed economico che sta avvenendo in Tibet...
Certo per le cerimonie d’inizio e fine dei Giochi sono previste performance di danzatori tibetani sorridenti sotto la bandiera cinese..e questo non so effettivamente come potrebbe succedere [SM=g27825]
Io credo che i Tibetani,per quello che so, rivendichino il giusto.. forse nel modo sbagliato..
Le alte terre himalayane, ricche di minerali, sono piene di scienziati cinesi che ricercano miniere di rame, uranio e alluminio, mentre ai locali non resta che l’abbandono dei loro pascoli e il lavoro nelle fabbriche cinesi. [SM=g27816] Il turismo è tutto in mano ai milioni di coloni cinesi, che si giustificano con "è tutto fatto per lo sviluppo", ma la relligione e la cultura Tibetana, per esempio?
nessun insegnamento della religione e della lingua tibetane; nessuna esibizione del Dalai Lama, controllo monasteri e sui civili grazie agli oltre 100 mila soldati cinesi.
Peraltro ho anche letto che dallo scorso settembre, tutte le reincarnazioni dei buddha, per essere “vere”, devono avere l’approvazione del Partito” [SM=g27820] .
Tutto questo per dire che secondo me la "violenza"dei Tibetani è solo frutto della disperazione di un popolo che lentamente vede morire la propria cultura e cerca di rivendicare la propria leggittima indipendenza.
Io crdo, inoltre, che la Cina dovrebbe aprirsi maggiormente al dialogo e dimostrare la sua modernità [SM=g27812]
M@§§IMO
00lunedì 17 marzo 2008 14:05
Ho letto anche che il Tibet era uno stato indipendente, che è stato invaso e annesso unitaralmente alla cina negli anni 50.. quindi in pratica avrebbero tutto il diritto di rivendicare la propria indipendenza, invece si limitano a rivendicare una maggiora autonomia.. praticamente la cina li sta colonizzando in massa, e non permette l'insegnamento della loro lingua.. in pratica, sta facendo scomparire la loro cultura.. "stranamente" visto che di mezzo c'è la cina, che oltre ad essere una potenza mondiale è anche il maggior partener commerciale di unione europea e stati uniti, nessuno pensa di andare ad esportare la democrazia ai cinesi, nè tantomeno ad embarghi o altre sanzioni..
+Tiberius+
00lunedì 17 marzo 2008 14:15
Re:
M@§§IMO, 17/03/2008 14.05:

Ho letto anche che il Tibet era uno stato indipendente, che è stato invaso e annesso unitaralmente alla cina negli anni 50.. quindi in pratica avrebbero tutto il diritto di rivendicare la propria indipendenza, invece si limitano a rivendicare una maggiora autonomia.. praticamente la cina li sta colonizzando in massa, e non permette l'insegnamento della loro lingua.. in pratica, sta facendo scomparire la loro cultura.. "stranamente" visto che di mezzo c'è la cina, che oltre ad essere una potenza mondiale è anche il maggior partener commerciale di unione europea e stati uniti, nessuno pensa di andare ad esportare la democrazia ai cinesi, nè tantomeno ad embarghi o altre sanzioni..


Purtroppo la Cina, essendo uno stato TOTALITARISTA e non nuovo a certe repressione, gode di appoggi della comunità internazionale che sono vittima della paura di altre guerre...
Non si fece nulla durante il massacro di piazza Tien an men e lo stesso faranno in Tibet... [SM=x770044] [SM=x770044] [SM=x770044]

+Tiberius+
00lunedì 17 marzo 2008 14:16
Aggiungo:
Bush e company sono bravi ad attaccare quando vogliono il petrolio..ma non lo fanno mai per aiutare dei paesi veramente in difficoltà....
!Zorro82!
00lunedì 17 marzo 2008 20:53
La situazione in atto è molto grave, si tratta di un vero e proprio genocidio! Addirittura i cinesi stanno togliendo di mezzo ogni mezzo di informazione per oscurare ciò che accade. E se i filmati diffusi su Internet raccontano altro, ecco che la censura prova ad imbavagliare anche il Web: dopo la diffusione di video che mostra le sanguinose manifestazioni a Lhasa, l'accesso a Youtube è stato bloccato in Cina.

La cosa che mi fa ridere è che i potenti del mondo che cosa chiedono? Che si riapra il dialogo. La Russia, storicamente schierata con i cinesi, praticamente dice a tutti di farci i cazzi nostri. Penso sia semplicemente vergognoso!

Per quanto riguarda il discorso Olimpiadi: eticamente, penso che sarebbe giusto boicottare le Olimpiadi. Ma sono sicuro non se ne farà niente, visti gli spaventosi interessi economici che ci sono di mezzo...in fondo...ekkissenefrega di qualche persona massacrata qua e là in Tibet!
juanes.elcubanito
00martedì 25 marzo 2008 11:53
Beh, penso dovrebbero bloccare in toto le Olimpiadi. E la cosa bella è che solo lo stato può farlo, e non lo fa, anche se i soldi che vengono erogati dal Coni sono quelli nostri. In sostanza quindi dovremmo essere noi a dire "STOP". Il che è impossibile.

Ad ogni modo a mio avviso si doveva scegliere un altro paese dove fare i giochi, assurdo portare i giochi in un posto dove non sono rispettate le principali leggi sul lavoratore, o meglio dire sullo sfruttato.
fremina
00mercoledì 26 marzo 2008 23:01
Lettera del presidente cinese Hu Jintao a Richard Gere, Beppe Grillo, Nancy Pelosi e altri.

“Ritengo di grande importanza che i leader che influenzano l’opinione pubblica, come voi siete, conoscano la verità sul Tibet.
L’antica città di Lhasa è ricoperta da decorazioni di gala con bandiere rosse al vento nella piazza Potala e il fiume Yarlung Zambo gorgoglia deliziosamente. Noi membri della delegazione del Governo Centrale, insieme ai quadri e alla gente di tutti i gruppi etnici tibetani, stiamo tenendo questa grande celebrazione per rimarcare il 57 anniversario della pacifica liberazione del Tibet con gioia e esultanza.
57 anni fa, il Comitato Centrale CPC e il compagno Mao Zedong, avendo correttamente valutato la situazione, hanno preso una previdente, risoluta e significativa decisione politica di liberare pacificamente il Tibet. Il Governo Centrale del Popolo e il precedente Governo locale del Tibet firmarono l’ “Accordo sulle Misure per una Pacifica Liberazione del Tibet”. La liberazione pacifica del Tibet è stata uno degli eventi più importanti nella Storia moderna della Cina e un punto di svolta epocale per lo sviluppo del Tibet. Simbolizza che il Tibet, una volta per sempre, si è liberato dalla schiavitù dell’aggressione imperialista e che la grande unità della nazione Cinese e la sua grande volontà di riunificazione sono entrati in un nuovo periodo di sviluppo. Ci ha introdotto in una nuova era in cui il Tibet passa dal buio alla luce, dall’arretratezza al progresso, dalla povertà all’abbondanza, dall’isolamento all’apertura.
Durante gli ultimi 57 anni, il Tibet ha fatto un balzo in avanti nello sviluppo storico di sistemi sociali per camminare nella via del socialismo. Con l’abolizione della servitù feudale, sotto la quale il popolo tibetano è stato a lungo soffocato e sfruttato, milioni di servi di allora, che non avevano neppure i minimi diritti umani, si sono ora alzati in piedi e sono diventati padroni delle loro vite. Oggi tutti i gruppi etnici godono pienamente dei diritti politici, economici, culturali e di altri ancora con un controllo completo del loro destino.
Durante gli ultimi 57 anni, il Tibet ha fatto sostanziali progressi nel suo sviluppo economico, e il tenore di vita della gente è migliorato significativamente. Attraverso riforme democratiche, trasformazioni socialiste e aperture, le forze sociali produttive del Tibet si sono emancipate e sviluppate senza precedenti.
Durante gli ultimi 57 anni, la civilizzazione spirituale socialista in Tibet è stata fermamente diffusa e la società si è sviluppata in ogni aspetto. Iniziative nell’educazione, scientifiche, tecnologiche, nella salute pubblica e altre di indirizzo sociale sono state sviluppate vigorosamente. Le popolazioni di tutti i gruppi etnici in Tibet hanno in generale aumentato la consapevolezza politica, più alti standard etici e livelli scientifici e di educazione. La meravigliosa tradizionale cultura in Tibet non solo è stata protetta, ereditata e trasmessa, ma anche sostanziata per riflettere la nuova vita delle persone e andare incontro alle nuove richieste di sviluppo sociale.
Durante gli ultimi 57 anni, la solidarietà tra tutti i gruppi etnici in Tibet è stata costantemente rinforzata ed è stata mantenuta la stabilità sociale nel suo complesso.La libertà religiosa del popolo è stata pienamente rispettata e protetta. Tutti i gruppi etnici hanno lavorato in unità e hanno avuto successo nel mettere in luce le attività separatiste e distruttive della cricca del Dalai e delle forze contrarie alla Cina, e così salvaguardando la stabilità in Tibet e l’unità nazionale e la sicurezza dello Stato.
Il corso di questi 57 anni di tempeste e vicissitudini ha portato alla luce una grande verità: soltanto sotto la guida del Partito Comunista Cinese, solo nell’abbraccio della madrepatria e solo mantenendo la via socialista con le caratteristiche cinesi, il Tibet può godere oggi della prosperità e del progresso e pensare a un domani persino migliore. Questa è la nostra più importante conclusione dopo 57 anni di sviluppo del Tibet e anche il principio fondamentale da seguire nella costruzione e nello sviluppo del Tibet nei giorni che verranno.
Il Tibet è una bella regione, riccamente dotata, della nostra grande madrepatria. La gente industriosa e di talento di tutti i gruppi etnici del Tibet ha, in un lungo storico sviluppo, dato contributi eccezionali alla creazione di una cultura gloriosa della nazione Cinese e di una civiltà multi etnica. Nell’ultimo mezzo secolo, in particolare, il popolo tibetano ha scritto brillanti capitoli nello sviluppo e nel progresso del Tibet e ha aggiunto nuova gloria alla grande famiglia della nostra madrepatria socialista.
Io sono orgoglioso di invitarvi personalmente a Pechino per i Giochi Olimpici. Sarà una grande opportunità per vedere insieme i progressi e lo sviluppo della Cina. Grazie.” 胡锦涛 Hu Jintao
fremina
00mercoledì 26 marzo 2008 23:12
Al mio pauese uno che manda questo genere di lettere si chiama parac [SM=g27816] [SM=g27816] o! "Io sono orgoglioso di invitarvi personalmente a Pechino per i Giochi Olimpici. Sarà una grande opportunità per vedere insieme i progressi e lo sviluppo della Cina." Ridicolo...Io non andrei mai alle olimpiadi...Secondo me dovrebbero essere i governi dei vari paesi a boicottarle, anche se non penso che lo faranno [SM=g27826] ...
!silvieta!
00giovedì 27 marzo 2008 11:42
Re:
fremina, 26/03/2008 23.12:

Al mio pauese uno che manda questo genere di lettere si chiama parac [SM=g27816] [SM=g27816] o! "Io sono orgoglioso di invitarvi personalmente a Pechino per i Giochi Olimpici. Sarà una grande opportunità per vedere insieme i progressi e lo sviluppo della Cina." Ridicolo...Io non andrei mai alle olimpiadi...Secondo me dovrebbero essere i governi dei vari paesi a boicottarle, anche se non penso che lo faranno [SM=g27826] ...




assolutamente d'accordo [SM=x770081] [SM=x770081] [SM=x770081] [SM=x770081] [SM=x770081]
M@§§IMO
00martedì 1 aprile 2008 21:15
Il capitano della nazionale Bhaichung Buthia risponde così alle proteste
"E' un modo per essere vicino alla popolazione tibetana, alla loro lotta"


Olimpiadi, star del calcio indiano
"Mi rifiuto di portare la fiaccola"


NEW DELHI - Non porterà la fiaccola olimpica, in segno di solidarietà con le sofferenze del popolo tibetano. Una delle star del calcio indiano, Bhaichung Bhutia, buddista, originario di uno stato, il Sikkim, incuneato tra Cina e Nepal, ha annunciato la sua clamorosa protesta con una lettera all'Associazione Olimpica Indiana. "Sono solidale con la causa tibetana", ha scritto in una lettera pubblicata dal 'Times of India'. "Ho molti amici buddisti nel Sikkim. Questo è il mio modo di essere accanto alla popolazione del Tibet e alla loro lotta". "Penso che non sia giusto quel che sta accadendo in Tibet e, nel mio piccolo, voglio mostrare la mia solidarietà", ha spiegato, sottolineando che la sua decisione è "assolutamente personale".

La fiaccola olimpica arriverà in India il 17 aprile: Bhutia era uno degli atleti prescelti a portare per un tratto la torcia lungo il percorso. Il 31enne capitano, che è stato insignito della terza carica onorifica più importante indiana per aver contribuito a diffondere la passione per il calcio in un Paese, in cui lo sport nazionale è il cricket, ha giocato tra l'altro anche con una società inglese, il Bury Footbal Club.

Ieri un gruppo di esuli tibetani aveva manifestato a Nuova Delhi chiedendo ai tedofori di professare solidarietà verso la loro causa rinunciando a portare la torcia, oppure sventolando la bandiera tibetana durante la corsa o facendo dichiarazioni pro-Tibet prima di partire. La rinuncia del capitano della nazionale di calcio è la prima risposta concreta all'appello.
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