The Witcher - il libro

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faerdal
00lunedì 17 maggio 2010 21:36
.. o meglio uno dei libri di Andrzej Sapkowski, l'autore dai cui romanzi e' stato tratto il videogame The Witcher.

Visto che tutti ne dicono un gran bene - almeno all'estero, visto che non era mai stato tradotto sino ad ora - l'ho ordinato.
Il titolo e' Il Guardiano degli innocenti, ed il protagonista e' proprio Geralt.

Vi faro' sapere.
Kharzak
00martedì 18 maggio 2010 18:44
Bravo, fammi sapere, perchè The Witcher è un ottimo GDR, uno dei pochi con tematiche crude e adulte.

Ciao

EDIT: a proposito, sapevi che il seguito è in fase di completamento?
faerdal
00mercoledì 19 maggio 2010 19:44
Re:
Kharzak, 18/05/2010 18.44:

Bravo, fammi sapere, perchè The Witcher è un ottimo GDR, uno dei pochi con tematiche crude e adulte.

Ciao

EDIT: a proposito, sapevi che il seguito è in fase di completamento?


The Witcher 2? Si' ho sentito. Ottima notizia.

Oggi e' arrivato il libro. Ho letto qualche pagina, ma e' troppo presto per esprimere giudizi.
Due note, una positiva ed una negativa: "Witcher" e' stato tradotto con "Strigo" [SM=x349533]. Mah.
La notizia positiva: Sapkowski pretende che tutte le edizioni per l'estero siano tradotte interamente dal polacco, senza passaggi per altre lingue. Spero che questo abbia portato ad una buona traduzione.




Kharzak
00mercoledì 19 maggio 2010 20:30
Re: Re:
Strigo? Pensare che era proprio il mostro cui dava la caccia nell'introduzione del gioco...

Ciao


faerdal
00giovedì 20 maggio 2010 19:33
Re: Re: Re:
Kharzak, 19/05/2010 20.30:

Strigo? Pensare che era proprio il mostro cui dava la caccia nell'introduzione del gioco...

Ciao


Esatto, e ti posso dire, senza rivelare niente, che l'inizio del libro si riferisce proprio a quell'episodio e il mostro e' infatti chiamato "striga".

Credo si tratti di tentativi di traduzione poco riusciti di "Witcher" e "Witch"

Kharzak
00giovedì 20 maggio 2010 20:48
Mi interessa, ma prima aspetto un tuo commento finale (anche perchè ora sono nel mezzo della saga di Eymerich).

Ciao
faerdal
00venerdì 21 maggio 2010 19:27
Re:
Kharzak, 20/05/2010 20.48:

Mi interessa, ma prima aspetto un tuo commento finale (anche perchè ora sono nel mezzo della saga di Eymerich).

Ciao


Dopo un 50 pagine la prima impressione e' che si lascia leggere bene senza lasciare niente di memorabile.

faerdal
00martedì 25 maggio 2010 22:45
Re: Re:
Finito.
Sapkowski scrive bene, se rapportato al livello generale della panoramica fantasy. Non e' Martin, tantomeno Tolkien, ma non ha nulla da invidiare al resto della marmaglia che popola questo settore.
Certo, non e' un grande scrittore in senso assoluto.
La lettura e' comunque scorrevole e in diversi punti abbastanza coinvolgente.

Il personaggio di Geralt e' abbastanza carismatico, come nel videogame del resto, ma ha un sentore di eccessivamente "politically correct".
Mi spiego. Il Witcher e' un cacciatore prezzolato di mostri: si fa pagare per toglierli di mezzo.
Tuttavia, nella foga di dimostrare che spesso il vero mostro e' l'uomo, l'autore tende a caricare di un eccessivo rigore morale il personaggio: Geralt non muove un muscolo se esiste il minimo rischio che la sua azione non sia assolutamente corretta e sempre rivolta a proteggere il piu' debole o chi e' nel giusto.
Per carita', magari le cose funzionassero in questo modo nella realta', ma e' evidente che personaggi cosi' moralmente retti diventano per forza di cose scarsamente credibili e, soprattutto, prevedibili. Dopo qualche pagina possiamo prevedere le azioni di Geralt a occhi chiusi.
Nel videogame il personaggio era piu' sfumato, aveva livelli di grigio o perlomeno la trama lo poneva davanti ad un ventaglio di scelte morali non cosi' ovvie come nel romanzo.

Secondo, trovo sforzato il riferimento che Sapkowski fa ad ogni tipo di leggenda/credenza medievale/fantastica nota in letteratura. Appare veramente di tutto: dai vampiri ai licantropi, dai folletti agli gnomi, dal troll a guardia del ponte al bardo cantastorie, dai maghi agli elfi con orecchie a punta, dal poveraccio trasformato in mostro - fino alla mezzanotte! - con un bieco incantesimo che si puo' spezzare solo in un certo modo, al genio della lampada costretto a esaudire tre desideri etc etc.
Pensate a una figura/situazione tipicamente fantasy e con ogni probabilita' la troverete.
Non e' un difetto in se', ma toglie realismo e credibilita' all'ambientazione, a mio parere.

Terzo, il romanzo non e' una storia articolata su un'unica vicenda. Si tratta di una serie di episodi che si dipanano intorno ad un tenue file conduttore. Quasi una serie di racconti, che per forza di cose diventano dispersivi e forzano una caratterizzazione 'minimale' dei personaggi di contorno.

Come sempre, ho cominciato dalle critiche; ci sono anche punti positivi. La lettura e' lieve ma non per questo noiosa; alcuni personaggi, pur riconducibili ai luoghi comuni di cui parlavo, sono azzeccati (il mostro simil-porcello che vive solitario in un castello, il diavolo cornuto, lo stesso genio della lampada); alcune situazioni sono avvincenti e/o divertenti, una mi ha strappato una grossa risata:
Testo nascosto - clicca qui


Infine, non si deve dimenticare che parliamo di letteratura d'evasione: per me entra in questa categoria tutto quanto serve a rilassarsi e non dare lavoro al cervello. Non si deve pretendere alta letteratura, insomma.

Finale: aspettatelo in edizione economica e leggetelo.
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