The Walking Dead: La gente deve morire!

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Il secondo episodio dello zombie drama di AMC The Walking Dead ha visto Rick Grimes (Andrew Lincoln) stabilire il nuovo accampamento nella prigione. E per “stabilire” si intende assicurarsi di togliere di mezzo gran parte dei detenuti i quali erano letteralmente spuntati fuori al termine della puntata precedente. “In The Walking Dead, la gente deve morire!”, ha detto sghignazzando il produttore esecutivo Robert Kirkman, autore del fumetto che ha ispirato la serie. Nonostante non abbia torto, l’apparente condannato Hershel (Scott Wilson) è riuscito a farla franca entro la fine dell’episodio, sebbene non proprio “intatto”. In questa seconda intervista di Entertainment Weekly, che sta esplorando con il produttore il processo creativo attorno alla terza stagione, Kirkman spiega le ragioni dietro la decisione di non far morire Hershel, e perché Rick è diventato l’ultima persona che vorreste bussasse alla vostra porta.

Hai detto in passato che avevi pensato di uccidere Hershel nella scorsa stagione, e che poi avevi cambiato idea. In questo episodio sembrava come se l’avessi cambiata di nuovo.
Sì, adoriamo non uccidere Hershel. Adoriamo andarci vicino. Ma siamo d’accordo sul fatto che questo personaggio non debba morire.

Questa è la prima volta in cui la serie stabilisce che amputare un arto infetto può fermare la diffusione del virus, giusto?
Sì, è esatto. Questo è evidentemente un nuovo elemento tratto dai fumetti. Quella scena è avvenuta realmente nel fumetto, ma coinvolge un personaggio diverso da Hershel. Uno dei ragionamenti che stanno dietro questa scena è che un sacco di tempo è trascorso [tra le stagioni], quindi è qualcosa che probabilmente non hanno fatto prima, ma è qualcosa su cui, nel corso dell’inverno, forse hanno ragionato.

Aiutaci a capire, i detenuti che abbiamo visto in tv sono gli stessi personaggi che si trovano in prigione nel fumetto?
C’è sicuramente un cenno al nucleo originario dei detenuti. Nella serie c’è un Andrew che è in prigione [nel fumetto]. Axel è un detenuto del fumetto che ritroviamo nella serie. Scopriremo tante cose di lui nei prossimi episodi. Thomas era un altro personaggio del fumetto che nello show è noto come Tomas. Uno dei principali detenuti presenti nel fumetto si chiama Dexter, nome che gli è stato dato prima che arrivasse in tv la serie Dexter, perciò abbiamo pensato che non potevamo usare quel nome. Ma, in definitiva, sì, sono in gran parte i detenuti dei fumetti.

Non si offende nessuno dicendo che The Walking Dead non è fondamentalmente uno show che fa ridere. Ma la scena in cui i detenuti rompono i ranghi per attaccare gli zombie è semplicemente dissacrante. Dev’essere divertente confrontarsi con situazioni di questo tipo.
Già. Voglio dire, molti attori nello show sono persone davvero divertenti - Steven Yeun è il trascinatore del gruppo. Devo ammettere che, situazione dopo situazione, in questa stagione troverete tanti piccoli momenti d’ironia. La scena forse più divertente della stagione era nel primo episodio, ma è stata tagliata. Probabilmente la vedrete nel DVD.

Ha a che fare con un cuscino scorreggione?
Non ha a che fare con un cuscino scorreggione.

Uno dei passaggi migliori della seconda sceneggiatura è la discussione tra i due detenuti sul fatto che fossero rinchiusi da 292 o 294 giorni. Immagino che avrebbero continuato a discuterne per ore.
Già, non c’è molto di cui parlare in un’apocalisse di zombie. Cose piccole e banali come queste sicuramente si trasformano in dibattiti accesi piuttosto rapidamente.

Rick sembra diventato una specie di pazzo omicida.
Stiamo parlando di un personaggio il quale è stato cambiato e radicalmente alterato dalle circostanze in cui si trova. Nella prima stagione lo abbiamo visto come il poliziotto di una piccola città, incapace di capire davvero cosa stesse accadendo. Ora lui è un uomo che ha dovuto uccidere il suo migliore amico per il bene di sua moglie, del figlio e di un gruppo di sconosciuti. Per dirla con altre parole, non ha più intenzione di ricevere m***a da nessuno. Stiamo parlando di un uomo molto diverso, disposto a oltrepassare ogni limite se questo vuol dire proteggere le persone che gli sono vicine.

E’ anche l’ultima persona che vorresti bussasse alla tua porta. Gli abitanti della fattoria Hershel se la passavano bene prima del suo arrivo - stessa cosa per i detenuti del carcere.
The Walking Dead è, tra le altre cose, la storia di come Rick Grimes rovina le vite di tutti. Ma la sua gente è a posto. E per lui significa, ottimo! Penso sia questa la cosa più importante da tenere a mente.

Al contrario dei compagni di viaggio di Rick, quelli rimasti, i quali fanno la propria parte e si comportano bene, ce ne sono altri certamente meno disposti a obbedire e subire i suoi nuovi modi risoluti. Uno in particolare sarà introdotto nel terzo episodio in onda questa sera alle ore 22:45 su Fox. Si tratta del Governatore (David Morrissey), il super cattivo di questa stagione, il quale ha una definizione diversa, ma non meno dispotica, per la parola “casa”, che nel suo mondo risponde al nome di Woodbury, una piccola città in Georgia. “E’ qualcuno con il pugno di ferro e il guanto di velluto nel suo modo di governare”, ha detto Morrissey a TV Guide. “Se c’è bisogno di essere duro con il prossimo lo fa, ma è anche qualcuno che non ci pensa due volte a mettere il braccio attorno agli altri per ottenere il meglio da loro... Quando lo incontriamo, Woodbury è tutto per lui. E’ un luogo davvero meraviglioso. E’ un luogo sicuro, dove si può lasciare la porta aperta e i bambini possono uscire a correre in strada, che in un mondo simile è inconcepibile. La sicurezza è tutto per lui. Perciò, chiunque la minaccerà sarà trattato con fermezza”.

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Coming Soon SerieTv

E' sempre bello sapere cose riguardanti il fumetto diverse comunque dalla serie più o meno! Ottima intervista!