The Great Qin Warriors

>RECENSIONE< PC

Prendete dei mega-robottoni in stile Mech Warrior e catapultateli nell'antica Cina per ottenere Great Qin Warriors con cui fantascienza e dettagli storici si mescolano creando un'atmosfera davvero particolare.

Dopo l'installazione del gioco, abbastanza lunga, il gioco parte automaticamente mostrandoci un filmato che ci fa credere, data la sua indubbiamente ottima fattura (se non fosse per le animazioni facciali dei due uomini che compaiono), di essere davanti a un gioco veramente interessante. Sarà davvero così?

Dall'introduzione filmata veniamo a conoscenza degli eventi precedenti alla storia del gioco. Nel 2159 viene inventata una rivoluzionaria macchina capace di creare tunnel spazio-temporali simili a buchi neri. Ma un gruppo di sovversivi cattura la base spaziale orbitante dov'è alloggiato il generatore di whorm-hole che però viene distrutto quando i proprietari vanno a reclamare ciò che era loro. In seguito alla tremenda esplosione, la base lascia il posto a un passaggio di enormi dimensioni verso un mondo sconosciuto. Strani alieni meccanici, i replicatori, dopo 24 ore, costruirono una nuova Terra, identica a quella che conosciamo noi. In un disperato tentativo di porre fine alla guerra che si era scatenata, una bomba ad energia negativa venne sganciata per annientare i nemici dell'umanità. Una nuova tremenda esplosione che questa volta ha risultati diversi... ovvero mandare, nell'antica Cina, dodici grandi Mech che sono stati venerati con il nome di “Great Qin Warriors”. L'avventura comincia! E invece no, perché nonostante la prospettiva di combattere con questi giganteschi mech nel medioevo cinese fosse allettante, i programmatori ci hanno preparato un'altra avventura, dalla trama ben più blanda.
Noi facciamo parte di un'altra divisione dell'esercito terrestre che combatte sulla Terra “clonata” dagli alieni con il solo scopo di finire il lavoro che i nostri “colleghi” non sono riusciti a termine.

Si parla di mech e si pensa subito a Mech Warrior, ma le somiglianze tra quest'ultimo e Great Qin Warriors (GQW) sono davvero poche. È difficile dire quale sia il genere a cui GQW appartenga; a prima vista sembrerebbe un simulatore di mech ma dopo poco tempo si rivela come un semplice sparatutto. Infatti la gestione del mech è quasi inesistente nella campagna per il giocatore singolo e appena abbozzata nella modalità multigiocatore. Il gioco è troppo semplificato per poter rientrare nella categoria dei simulatori: nella modalità “giocatore singolo” non sarà possibile scegliere il mech da usare, equipaggiarlo a piacimento, eccetera eccetera. Semplicemente partiremo col nostro bel robottone per la missione corrente e, una volta sul campo, troveremo armi nuove in sostituzione di quelle vecchie. Alla partenza infatti avremo una sorta di ascia (avete capito bene) e un mitragliatore con le canne rotanti (il solito machinegun), ma via via troveremo lanciamissili, armi che sparano cristalli congelanti, pseudo fucili da cecchino. A bordo del mach si ha posto solo per quattro armi: due leggere su un braccio, l'ascia sull'altro e una pesante sulla spalla. Quindi quando raccogliamo una nuova arma, se lo spazio a cui è destinata è già occupato, l'arma vecchia verrà sostituita dalla più recente. Tutte queste armi, seppur non molto varie, saranno abbastanza efficaci contro i nostri nemici che, guada caso, sono robot pure loro.
Ma GQW non è nemmeno uno sparatutto completo, visto che giocando si sente la mancanza di importanti fattori quali l'”atmosfera” e il “coinvolgimento”.
In GQW è possibile giocare ai livelli destinati al giocatore singolo anche nella modalità multiplayer. I livelli non appaiono però adatti a nessuna delle due modalità dato che sono sempre caratterizzati da un edificio (o un gruppo di edifici) centrale che bisognerà raggiungere per portare a termine gli obiettivi. La missione tipo consiste nel percorrere interminabili strade a piedi per raggiungere l'insediamento sopra citato. Qui dovremo uccidere tutti i nemici oppure far saltare qualcosa in aria, ma c'è anche qualche eccezione: in un paio di missioni dovremo solamente distruggere una gran quantità di avversari, mentre in altre dovremo proteggere dei convogli.
I nemici sono dotati di un'intelligenza artificiale a dir poco deludente. Questi, infatti, non saltano, ma corrono incontro al nostro cannone. Nel primo livello raccoglieremo un'arma a raggi che dovrebbe funzionare da fucile da cecchino e dovremo liberarci di diversi nemici a guardia dell'entrata di un edificio. Più o meno lo scontro si svolgerà così: ci appostiamo su una collinetta (ce ne sono talmente tante!) e spareremo un colpo ad un nemico a caso. Questo ci correrà incontro in linea retta e così potremo abbatterlo facilmente con un secondo colpo. Ora tocca al prossimo nemico, che nel frattempo non si era accorto di nulla. In tutti i livelli, raccolto questo fucile, potremo comodamente uccidere la quasi totalità dei nemici senza correre il benché minimo rischio. Anche se il gioco potrebbe sembrare semplice, in realtà non lo è, poiché i nemici sono comunque impegnativi per via del loro numero! Infatti, non agendo come appena descritto, ma passando attraverso gli edifici dell'agglomerato urbano, ci troveremo anche dieci nemici da affrontare contemporaneamente. Alcune situazioni del gioco risultano così decisamente frustranti dato che dovremo obbligatoriamente ricominciare da capo il livello in caso di morte prematura.

A dire la verità, sarebbe possibile anche tentare un approccio ragionato al gioco, usando il radar e le armi a distanza, ma questo rende GQW molto monotono sin dalla prima missione. Avremo infatti a disposizione un radar e una piantina GPS che indicherà la nostra posizione, ma questi due strumenti saranno comunque solo elementi di contorno, dato che la piantina mostra solamente i nemici molto vicini.
Le ambientazioni, in cui l'avventura ha luogo, sono molto varie ma tutte le mappe hanno in comune, oltre alle generose dimensioni, la presenza di colline o vere e proprie montagne. Le texture che ricoprono le dune del deserto egiziano o le montagne innevate cinesi sono realizzate molto bene e rendono i paesaggi abbastanza suggestivi... ma solo a grande distanza; infatti, avvicinandoci agli oggetti, troveremo come le texture sgranino esageratamente. Le animazioni degli altri robot in gioco, siano essi amici o nemici, lasciano molto a desiderare anche se si potrebbe obbiettare che, essendo macchine, i loro movimenti non possono essere fluidi come quelli degli umani. Non è stata destinata molta cura al motore grafico che spesso si sbizzarrisce in errori di ogni sorta: veicoli simili a carro armati che salgono dei pendii rimanendo perfettamente orizzontali, ostacoli che compaiono solamente quando si è a 10 cm di distanza oppure superfici che perdono di dettaglio mano a mano che ci si avvicina.

Questa mancanza di caratterizzazione rende il gioco anonimo e poco coinvolgente. I programmatori avrebbero potuto sfruttare meglio quei pochi spunti positivi (come la storia), ma non l'hanno fatto!

GRAFICA : 5
SONORO : 5
GIOCABILITA' : 4
LONGEVITA' : 4,5


PREGI:
-Non ne ha...

DIFETTI:
-Un'ascia gigante come arma di un mech?
-Il Colosseo nel livello a Roma è bruttissimo.
-Monotono.


GLOBALE 47%
La monotonia regna sovrana e il gioco non risulta mai essere particolarmente divertente.


SCREENSHOTS:













TUTTO DA BUTTARE!!!!!!!!!!

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Ma ke roba è....
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nn chiedermelo!!!!! Bottino puro!!!

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PREGI:
-Non ne ha...
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(spiega tutto il gioco_il restp è marmotta)

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Scritto da: DR.SHADY 24/06/2003 20.30

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PREGI:
-Non ne ha...
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(spiega tutto il gioco_il restp è marmotta)

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CERTO.....ANKE PERCHE' TUTTO IL RESTO E' UN BOTTINO......................... CIOE' TUTTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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CERTO
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