Tg1 Rai perde autorevolezza e imparzialità

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Etrusco
00domenica 11 dicembre 2011 15:28
Rimozione del Direttore Augusto Minzolini per migliorare Informazione pubblica.

11 dicembre 2011 | 8:57 ©  pubblicato sul Corriere della Sera (LINK)

Padiglione Italia

"Addio al re del più brutto Tg1 della storia Rai."

Gli ascolti perdono colpi, "L'imparzialità non è più una Virtù."

 

Le foglie che ingialliscono lungo i viali non ci danno il senso della caducità terrena quanto l'avvicendarsi dei direttori Rai.
Pare sia suonata l'ora per Augusto Minzolini, Direttore del Tg1. Pare che il suo futuro (peraltro dorato: stesso stipendio, stessi fringe benefit) sia stato deciso.

Dopo il rinvio a giudizio per peculato, il CdA Rai si riunirà martedì per rimuoverlo dalla carica. Peculato è un parola grossa: Minzolini, detto Minzo, avrebbe usato la carta di credito aziendale per pagare i ristoranti, frequentati in Italia e all'estero anche nei giorni di riposo. Sui «pasticci» delle note spese esiste un'ampia letteratura: per anni, sconosciuti e solerti contabili hanno dovuto fare i salti mortali per giustificare bottiglie di champagne, allegre signorine, gite in hotel a 5 stelle come rimborsi legati al mestiere dell'inviato, sfuggente e capriccioso come pochi. Una volta in Rai, così dicono, scoprirono che certe fatture del Dubai erano stampate da una tipografia di Trastevere. In un Paese in cui è tollerata la cresta, dall'amministratore delegato alla badante ucraina, solo Minzo deve diventare l'agnello sacrificale? Minzo è accusato di essere fazioso, berlusconiano di stretta osservanza.

Difficile però trovare un direttore Rai che non sia stato scelto per fedeltà politica, che non abbia in Parlamento un suo azionista di riferimento. È una consuetudine triste e antica: al vincitore delle elezioni spettano le spoglie di Viale Mazzini. A fazioso succede fazioso, al congenito opportunismo la vanesia disponibilità dei singoli, fino a quando la Rai non troverà una sua autonomia. Se mai la troverà.

E poi quegli editoriali, così urticanti, risentiti, irrituali! Sì, bisogna ammetterlo, l'editoriale non è stato il suo forte: per uno cresciuto a fare il bracconiere di notizie non dev'essere stato facile indossare le vesti di guardacaccia, come se il Tg1 fosse una sorta di Lady Chatterley di cui abusare.

Le foglie ingialliscono, gli ascolti del Tg1 perdono colpi, la concorrenza si fa sotto, l'imparzialità non è più una virtù, l'arte di nascondere le notizie più importanti prende piede,
i servizi sulle vacanze e sulle stravaganze inutili aumentano a dismisura.
E Minzo, che fa Minzo? Beh, una piccola colpa gliela si potrebbe imputare: ha fatto il più brutto Tg1 della storia della Rai.

11 dicembre 2011 | 8:57 © Articolo pubblicato sul Corriere della Sera (LINK)
Etrusco
00venerdì 27 luglio 2012 14:07
Per fortuna l'ammiraglia Rai è riuscita a liberarsi da Minzolini, ma nonostante sia già passato qualche mese, ancora non è riuscita a rimarginare le profonde ferite che ha lasciato... Ormai gran parte dei telespettatori più affezzionati al Tg1 si sono disaffezionati e passati irreversibilmente ad altri tg, come quelli offerti da La7, Sky e tanti altri, anche Mediaset e Rai.
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