“Testimoni di Geova perseguitati da nazisti, sovietici e oggi in Russia”. La protesta degli attivisti dei diritti umani
Appare per questo sorprendente che ci siano degli attivisti dei diritti umani che si definiscono antifascisti, i quali protestano spontaneamente e pubblicamente contro le autorità russe per il trattamento riservato ai testimoni di Geova in Russia.
Gli attivisti si piazzano con cartelli che riportano contenuti di questo tipo:
“I testimoni di Geova erano al bando ai tempi di Stalin ed Hitler. Ora con Putin siamo in buona compagnia”.
Oppure: “Dennis Christensen – 6 anni di carcere per la fede. I testimoni di Geova venivano incarcerati nell’Unione Sovietica e nella Germania nazista”. “Non sono testimone di Geova. Sono cristiana.
Quale sia la vera fede lo stabilisce Dio, non il governo” si legge in un altro cartello. E con significativi richiami ai Triangoli Viola, ovvero i testimoni di Geova perseguitati dai nazisti si legge: “Il nazismo tedesco è stato vinto nel 1945. I testimoni di Geova in Germania non minacciano nessuno. E in Russia?” oppure “Lo rifacciamo? In Germania dal 1933 al 1945 da 6 a 10 mila testimoni di Geova furono vittime del nazismo. 6262 incarcerati, 8322 nei campi di concentramento”.
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