Rossi contro Pedrosa contro Stoner. Ma quest'anno c'è anche Lorenzo
Valentino Rossi la prossima settimana arriverà al Mugello in testa al mondiale, con appena 3 punti di vantaggio sulla scatenata coppia Lorenzo-Pedrosa. Un discreto passo in avanti per il pesarese che l’anno passato, dopo cinque gare, si presentò al Gran Premio d’Italia in seconda posizione alle spalle di Casey Stoner.
Ma quale era realmente la situazione del mondiale alla vigilia del Mugello nel 2007?
Semplice: l’australiano della Ducati guidava il campionato a quota 102, con Rossi a 81 e Pedrosa a 62. Se compariamo questi punteggi con quelli attuali ci accorgiamo che Valentino con 97 punti ne ha ben 16 in più della scorsa stagione, mentre Pedrosa è addirittura più avanti visto che attualmente ne ha 94, quindi è a +32 (62 nel 2007).
Non avendo alcun termine di paragone per Jorge Lorenzo, che è al debutto nella classe regina, non rimane altro che confrontare i 102 punti ottenuti da Stoner l’anno passato con i miseri 56 attuali: sono ben -46 punti in meno.
Il fatto che quest’anno si sia corso in Portogallo e non in Turchia, cambia poco, addirittura nulla per Dani Pedrosa che sia nel 2007 che quest’anno si è classificato secondo. Per Rossi e Stoner il discorso è diverso: Valentino nel 2007 in Portogallo aveva vinto, mentre quest’anno ha fatto il terzo posto, quanto a Stoner quest’anno ha totalizzato i 10 punti del sesto posto, mentre l’anno passato portò a casa i 16 del terzo. Dunque Rossi ha perso 9 punti, Stoner 6.
LA DOMANDA – Con 13 gare ancora da disputare e ben 325 punti ancora a disposizione, è necessario però fare qualche considerazione per andare oltre i numeri.
La prima domanda che ci si può porre, infatti, è: Stoner ce la può fare a ricuperare uno svantaggio di quasi due Gran Premi?.
La risposta è sì, soprattutto perché quest’anno, al contrario del 2007, c’è un avversario in più in grado di frapporsi fra i protagonisti: questi ovviamente è Jorge Lorenzo. Ovviamente però il pilota della Ducati deve tornare a vincere, perché solo centrando il bersaglio grosso – i 25 punti in palio – si può capitalizzare il vantaggio sugli inseguitori.
Del resto la vittoria di Stoner nel 2007 è stata schiacciante – ben 125 punti su Dani Pedrosa – ma sembra escluso, allo stato attuale delle cose, che quest’anno il campionato possa avere praticamente un unico protagonista.
PRO E CONTRO - Il fatto che in questo momento siano quattro i pretendenti al titolo può essere però letto anche in modo sfavorevole al ducatista. Qualora, infatti, Casey non riesca a ritrovare più lo stato di grazia che alla fine del 2007 gli ha consegnato il titolo, avrà un avversario in più fra sé e Valentino.
RECRIMINAZIONI – E’ troppo presto, comunque, per qualsiasi considerazione. Se non che l’australiano ha buttato al vento almeno 25 punti fra Spagna, Portogallo e Francia. Fosse stato più calmo avrebbe sicuramente raccolto di più, ed ovviamente la rottura di Le Mans è difficile da digerire. Però è anche vero che sia Rossi che Pedrosa nel 2007 si fermarono tre volte a testa. Senza quelle battute di arresto anche l’ultimo campionato sarebbe stato maggiormente combattuto.
BILANCIO - E’ presto però per fare un bilancio. Per questo sarà meglio attendere il Gran premio del Mugello, sesta gara del mondiale, al termine della quale la MotoGP sarà giunta appunto ad un terzo del cammino.