Rossi cade e ''cede'' la vettura in palio per il pilota più veloce al compagno di squadra. Piove, e sulla pista allagata scivolano anche Hopkins, Checa e Roberts. Trionfa la Yamaha, in crisi la Honda, in stallo la Ducati
Barcellona (Spagna) - Un acquazzone trasforma l'ora di "superpole" a beneficio delle tv e del fantastico pubblico, ben 35.000 appassionati a fare il tifo sotto la pioggia, in una specie di mundialito di acquaplaning. Moto che slittano a metà rettilineo nel passaggio da quinta a sesta, se i piloti aprono tutto con decisione, Cardoso che lotta con Gibernau, Ellison che diventa il riferimento nella prima parte di prove.
Però, in palio c'è una BMW Z4 e una classifica, tanto basta a scatenare gli animi. Si lotta e si rischia, ma il risultato non cambia, quindi anche oggi ci sono tre Yamaha nei primi quattro. Miglior crono per Colin Edwards che gioisce per un successo dopo anni di digiuno e siamo tutti contenti così, perché il ragazzo merita e adesso ha il morale a mille. Dietro di lui si piazza Hayden che, dopo 200 e passa giri in due giorni, trova ancora la forza di impegnarsi. E' evidente che alla Honda questo test non serve a nulla, ma almeno si è scoperto che, sotto la pioggia, la nuova 211 funziona.
Rossi è terzo, a causa di una scivolata a pochi minuti dalla fine che lo ha fatto ruzzolare nella via di fuga. Inutile dirlo, ma anche sul bagnato, Vale ha messo a paura a tutti, confermando uno stato di forma spettacolare e un feeling assoluto con la moto. Che la Yamaha vada subito forte su ogni pista lo si è visto in questo week-end, anche sotto la pioggia. E non dimentichiamo che il quarto posto va alla M1 gommata Dunlop di Ellison, mentre Checa, a causa di una scivolata butta via la possibilità di andare sull'ideale podio.
Quindi Yamaha superstar, con gli altri che inseguono. Siamo sinceri, oggi non abbiamo scoperto nulla di nuovo e non lo hanno fatto nemmeno i tecnici dei vari team. Tanto lo sappiamo che le squadre aspettano solo i test di Jerez dalla prossima settimana dove dal 10 al 12 marzo ci sarà la vera prova d'orchestra della Moto Gp. Magari non ci saranno tutte le TV, nemmeno la diretta a Italia 1, però arriveranno indicazioni davvero interessanti in vista del mondiale.
Quindi la Ducati dovrà cercare di nuovo il setting di base, la Honda sarà finalmente costretta a decidere con quale moto correre e quali gomme far preparare alla Michelin... Problemi che restano sul tavolo, come la superiorità della Yamaha e del suo pilota numero uno.
Intanto, sul bagnato si duella per portare a casa la BMW Z4, premio per il più veloce in questa ora che ha il sapore della sfida paesana.
Di tecnica non se ne parla nemmeno, ovviamente. Piloti che fanno qualche giro, si fermano al box, stanno sulla sedia qualche minuto e poi ripartono, senza che nemmeno un tecnico tocchi qualcosa della moto, magari un click a una forcella... E' show e va bene così, l'unica utilità, a parte l'autostima del pilota, può essere forse la raccolta dati per monitorare il comportamento sotto la pioggia.
Vanno bene le Dunlop, la vera sorpresa di questi test, anche la Michelin va vedere di aver una buonissima rain e poi c'è lo spettacolo delle cadute, tutte alla stessa curva e per lo stesso motivo: ingresso deciso, frenata, un avvallamento che poi scarica la forcella e lo sterzo che si chiude. Volano Hopkins, Checa e Roberts che stava facendo bene con la KR Honda malinconicamente con la carena prima di sponsor. Fa un dritto Melandri che sfoggia un casco dedicato all'associazione umanitaria Emergency.
Barcellona ci ricorda che il punto debole di Pedrosa è il bagnato, infatti il piccolo spagnolo naviga sul fondo a 10 secondi e passa da Edwards. Questo per Pedrosa è un problema serio: in caso di gara bagnata non è decisamente all'altezza della situazione.
La Ducati conferma il segno meno in questi test. Gibernau, solitamente uno degli uomini da battere nell'umido, è molto indietro, facendo peggio persino di Capirossi ancora debilitato dall'intossicazione di due giorni fa.
Mentre Edwards saltella come un folletto con le chiavi dell'auto nella mano destra, ai box si ricomincia a lavorare: prove sul bagnato per chi ne ha bisogno, ma la testa è già a Jerez dove da dal 10 al 12 marzo la Moto Gp farà l'ultima prova prima del mondiale. Da adesso è vietato sbagliare. I giochi sono finiti.
Barcellona: I tempi della superpole
1. Colin Edwards (USA) Camel Yamaha 1.57.102
2. Nicky Hayden (USA) Honda 1.58.921
3. Valentino Rossi (ITA) Camel Yamaha 1.59.360
4. James Ellison (GBR) Yamaha 1.59.619
5. Chris Vermeulen (AUS) Suzuki 2.00.001
6. Marco Melandri (ITA) Honda 2.00.218
7. Kenny Roberts (USA) KR-Honda 2.00.225
8. Carlos Checa (SPA) Yamaha 2.00.551
9. John Hopkins (USA) Suzuki 2.00.621
10. Randy De Puniet (FRA) Kawasaki 2.01.249
11. Shinya Nakano (JPN) Kawasaki 2.02177
12. Makoto Tamada (JPN) Honda 2.02.177
13. Alex Hofmann (GER) Pramac-Ducati 2.04.003
14. Loris Capirossi (ITA) Ducati 2.05.073
15. Toni Elias (SPA) Honda 2.05.961
16. Sete Gibernau (SPA) Ducati 2.06.724
17. Josè Cardoso (SPA) Pramac-Ducati 2.06.846
18. Dani Pedrosa (SPA) Honda 2.07.326
Catalunya Lap Record: Valentino Rossi (Yamaha) 2005 – 1’43.195
Catalunya Best Lap: Sete Gibernau (Honda) 2005 – 1’42.337
tratto da motonline.com
[Modificato da Enro 06/03/2006 14.32]