Terzo pianeta, su Rai Tre, questa sera parla di Egitto

Alle 21.30 di questa sera (12 gennaio) Mario Tozzi ci guida in un affascinante viaggio in Egitto, nella Valle dei Re.
Si parlerà, in particolare, degli enigmi che riguardano una delle mummie più famose, quella della leggendaria regina egizia Nefertiti.

L'argomento mi interessa molto, ma ho paura che un geologo, a digiuno di egittologia, possa fare qualche confusione. A domani i commenti.

Il promo della trasmissione dice che Tozzi è coadiuvato da archeologi, storici, biologi e antropologi. Speriamo bene!

Sono d'accordo con Antonio... non credo sia pratico di egitto...
comunque speriamo bene... a domani i commenti
ciao da cennis. :D

-francis-, 12/01/2008 13.35:

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Il promo della trasmissione dice che Tozzi è coadiuvato da archeologi, storici, biologi e antropologi. Speriamo bene!

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Prima di tutto grazie per l'informazione! Senza di te, distratta come sono ultimamente, l'avrei perso. Però faccio miei i dubbi espressi da Cennis e da Antonio...Chissà...

ps se dice le solite cose sull'Egitto gli mando sopra di tutto

Trasmissione di Tozzi del 12/1/08

Solita trasmissione a senso unico, nella quale vengono esposte ipotesi come fossero verità rivelate, senza alcun commento né esposizione di ipotesi contrarie.
Continua sulla RAI la divulgazione delle idee di Hawass. E noi paghiamo!!!

Grazie all’apparato per la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), che Tozzi chiama semplicemente Scanner, Hawass ha di recente sottoposto a esami accurati tre delle mummie che più hanno fatto discutere in questo ultimo secolo: due delle terna misteriosa trovata nella KV 35 e lo scheletro trovato nella KV 55.

Gli esami sono stati affidati a due radiologi egizi, senza nominare una commissione internazionale , che avrebbe dato più garanzie sui risultati.

Donna giovane

Hawass ha in vari modi contestato l’individuazione di questa mummia nella regina Nefertiti, è arrivato a dire che la mummia doveva essere di un uomo e ha persino pubblicizzato un esame del DNA che avrebbe confermato il sesso maschile. Di recente era tornato sui suoi passi confermando che si trattava di una donna. Gli esami medici avevano evidenziato un’età di 30-35 anni, compatibile con Nefertiti.

La TAC avrebbe evidenziato che si trattava di una donna, dell’età compresa fra i 22 e i 40/45 anni, che sicuramente aveva partorito e, cosa importantissima, che la deturpazione sul volto doveva risalire a prima della morte.
Vista l’impossibilità di utilizzare l’esame radiologico per contestare l’individuazione di Nefertiti, Hawass ha fatto analizzare il braccio destro della mummia, che risultava spezzato e conservato fra le bende che avevano avvolto la stessa. Questo braccio era piegato e presentava la mano chiusa come se avesse tenuto uno scettro, così da far ipotizzare che la mummia fosse quella di una regina. Gli amici radiologi hanno, a denti stretti, asserito che questo braccio era differente per lunghezza rispetto all’altro, per cui Hawass ha dedotto che, in mancanza di un braccio piegato in posizione semi-osiriaca, non poteva trattarsi della mummia di Nefertiti.
Ammesso e non concesso che il braccio appartenga a un’altra mummia, Hawass non ha presentato il braccio mancante, ma ha comunque asserito che la mancata postura reale poteva al più far pensare alla mummia di una principessa di Akhetaton. Infine egli ha presentato un’analogia del cranio col cranio di Tutankhamon e ha asserito che doveva trattarsi della mummia di Kiya, madre di Tutankhamon intorno alla metà del regno di Akhenaton e scomparsa nel 12 anno di regno.

Donna anziana

Dopo aver presentato la storia dell’individuazione di questa mummia e il riconoscimento di Tiye grazie al confronto dei capelli con quelli di una piccola teca trovata nella tomba di Tutankhamon, Tozzi si è dimenticato di dire che gli esami medici avevano assegnato alla mummia un’età intorno ai 35 anni, che sembrava contraddire l’esame dei cappelli effettuato con una “sonda elettronica” i cui risultati erano stati contestati in campo scientifico. D’altra parte benché sul piccolo scrigno contenete la ciocca di cappelli si leggesse il nome di Tiye, non era certo che i cappelli fossero i suoi.
La TAC ancora una volta ha individuato un’età più alta suggerendo una forchetta di 40-60 anni, che secondo Hawass era sufficiente a confermare l’individuazione di Tiye.

Scheletro della KV 55

La TAC ha evidenziato un’età compresa fra i 25-40 anni, ha confermato che il cranio è pressoché identico a quello di Tutankhamon e ha evidenziato ancora una leggera scoliosi e la stessa palatoschisi del cranio di Tutankhamon. Hawass ha pertanto ristretto le varie possibilità di rapporto di parentela strettissimo, padre-figlio o fratelli, e ha asserito che la mummia della KV 55 doveva essere quella di Akhenaton, padre di Tutankhamon.

Tozzi ha concluso che, secondo Hawass, Tutankhamon, successore di Akhenaton, dovette riportare nella Valle dei Re le mummie dei parenti sepolti ad Akhetaton e riunirsi così per l’eternità con la nonna (Tiye), il padre (Akhenaton) e la madre (Kiya).

Commenti

E’ evidente che Tozzi non è stato in grado o non ha voluto controbattere alle molte inesattezze asserite da Hawass. Per inciso le sue collaboratrici sembrano dei pupazzi messi nel camper per riempire i vuoti. Non parlano e pendono dalle labbra del padrone.
Si sarebbe invece potuto dire che:

- se la ipotizzata mancanza del braccio destro faceva escludere l’identificazione di Nefertiti avrebbe dovuto escludere anche quella di Kiya;
- non esiste nessuna prova archeologica che Kiya abbia dato un figlio ad Akhenaton;
- Tutankhamon è quasi sicuramente figlio di Maketaton, secondogenita di Akhenaton, morta a seguito del parto e sepolta nella tomba reale di Akhetaton;
- Hawass non ha spiegato perché Kiya sarebbe stata uccisa, anche se Tozzi ha lasciato intravedere un omicidio per gelosia ordinato da Nefertiti;
- in merito al personaggio della KV 55, Hawass non ha detto che la maggior parte degli egittologi ritiene che possa trattarsi di Smenkhkara, padre o fratello di Tutankhamon;
- sicuramente Smenkhkara e non Tutankhamon successe ad Akhenaton e che, quando Tutankhamon asserisce di essere salito sul trono di suo padre, quasi sicuramente si riferisce a Smenkhkara.

Se avesse interpellato infine dei radiologi non prezzolati, Tozzi avrebbe potuto dire che l’individuazione dell’eta delle mummie sulla base dello stato delle ossa (scoliosi) oltre a contraddire l’età rilevata per via medica (situazione dentaria, stato del cranio, ecc.) era quanto meno dubbia.

In conclusione se si eliminano gli interventi di Hawass e quelli di Tozzi rimangono le splendide immagini della tomba di Ramesse VI e del suo cielo astronomico che da solo ripaga la serata.

Grazie per la precisa relazione. Purtroppo ho fatto in tempo a vedere solo l'ultima parte.

Me la sono persa.... cmq grazie Anto....

Fantastico Antonio! Grazie del riassunto!
Ho capito, avendo perso l'appuntamento perchè ero fuori a cena, che si tratta del documentario andato in onda su SKY solo pochi giorni fa, credo di NGC, se non di DC...(se non è zuppa, è pan bagnato!) e che avevo visto. Ricordo bene tutta la puntata e ricordo anche di aver fatto le medesime considerazioni finali!
Insomma, concettualmente non è cambiato nulla e nutro seri dubbi che cambierà qualcosa a breve.
Comprendo la spinta di Hawass a cercare di dare maggiore risalto al lavoro degli scienziati egiziani, ma è pur vero che un confronto a livello internazionale (di teste, intendo!) è assolutamente necessario in queste circostanze. Lo stesso problema, come ben sappiamo, sta toccando tutti gli scavi e gli studi in corso su tutto il territorio egiziano, con la conseguenza che molti ottimi studiosi vengono messi alla porta senza troppi complimenti e, forse offesi o per ripicca, negano di primo acchito qualunque cosa venga prodotta dallo SCA a livello di pubblicazione ..."scientifica". Anche questo atteggiamento non è molto serio. Il risultato? Confusione totale sui risultati dei test, sulla conduzione delle indagini per gli scavi e quant'altro.
Leggo altrove che c'è un'aria terribile in campo accademico. Grazie ad Hawass. Per quanto possano essere nobili le sue intenzioni nei confronti dei suoi conterranei, sta trattando la Scienza Egittologica come un "Affare di Stato egiziano", cosa che non è....

Io e due miei amici egittologi abbiamo scritto sull'argomento un articolo:

Prime conferme della malattia di Akhenaton

che abbiamo presentato a una rivista e che è ancora in lista di attesa.
Era il seguito di un nostro primo articolo:

La sindrome di Marfan, indicatore genealogico

già pubblicato sulla rivista Hera e sul mio sito web.
Vista l'occasione e le fantasiose teorie di Hawass ho ritenuto opportuno anticipare la sua pubblicazione sul mio sito.
Do l'anticipazione a questo forum, nella speranza che esso possa innescare una fattiva discussione e che l'eco di questa possa rimbalzare fino a Tozzi e Hawass.

Forse hai già segnalato in altre discussioni, mi puoi dire dove si possono trovare i tuoi articoli?

Il mio sito è facilmente rintracciabile tramite una ricerca su google o libero, ne ricorto comunque il link:

www.ugiat-antoniocrasto.it

In conclusione se si eliminano gli interventi di Hawass e quelli di Tozzi rimangono le splendide immagini della tomba di Ramesse VI e del suo cielo astronomico che da solo ripaga la serata.