Teo Teocoli

Si forma come cabarettista al Derby di Milano. Insieme a Cochi e Renato, Enzo Jannacci e Massimo Boldi. Fa anche parte del clan di Adriano Celentano. Sempre negli anni '60 canta con altri gruppi come I Camaleonti e I Quelli (che in seguito divengono Pfm).
I suoi esordi televisivi sono con Boldi su Antenna 3. Nel programma Non lo sapessi ma lo so del 1982. Dopo Drive in e Una rotonda sul mare, nel 1989 da vita, in Emilio al personaggio di Peo Pericoli. Un irriducibile tifoso rossonero. Nel 1991, con Gene Gnocchi, partecipa a Il gioco del nove condotto da Jerry Scotti. Ed è tra i protagonisti della sit-com I vicini di casa di Gino e Michele. Il suo personaggio è quello di Teo Bauscia. Milanese e milanista. L'esordio cinematografico avviene nel 1975. Col film Raiuno Raidue Il padrone e l'operaio. Nel 1979 insieme ad Anna Oxa è protagonista in teatro di uno show musicale.

Nel 1991/1992 conduce Striscia la notizia. Nel 1992 inaugura le candid camera sui vip, con Scherzi a parte. In Mai dire gol della stagione 1992/1993 crea esilaranti personaggi di commentatori sportivi, abbandonando la trasmissione solo nel 1995. Nel 1994 pubblica un libro comico, Frittura totale globale. Nello stesso anno vince il Telegatto. Nel 1996 conduce su Canale 5 il varietà Il boom insieme a Gene Gnocchi e Simona Ventura. Ripropone i suoi personaggi sportivi in EuroPeo, trasmesso su Italia 1 in occasione dei Campionati europei di calcio.

Nel 1997 conduce su RaiUno il varietà Faccia tosta, insieme a Wendy Windham. Nello stesso anno è uno dei protagonisti di Fantastica italiana. Dopo alcune partecipazioni alla trasmissione domenicale Quelli che il calcio, di e con Fabio Fazio, ne diviene ospite fisso nelle stagioni 1998-1999 e 1999-2000. Nel febbraio 1999 dal Teatro Casinò Municipale di Sanremo, insieme a Fabio Fazio e Orietta Berti, conduce Sanremo Notte, l'appuntamento che accompagna la 49 a Edizione del Festival . Nell'ottobre 1999 è ospite fisso di Adriano Celentano nella trasmissione Francamente me ne infischio.
Affianca Fabio Fazio e Luciano Pavarotti nella conduzione del 50o Festival di Sanremo.

LA comicità dei "milanesun" abbinata ad un fisico , una cultura cabarettistica non indifferente fanno di lui un successo sicuro.