Temperatura media del Mar Ligure in aumento...

Steneve
00sabato 9 luglio 2016 19:38
"I robot dicono che la temperatura del nostro mare è salita

Nel quartier generale della Nato, i glider del CMRE certificano il mutamento: a circa 200 metri di profondità con valori di 0,5-1,0 °C superiori a quelli precedentemente misurati nella stessa zona tra il 1970 e il 2014.


La Spezia - Un aumento sorprendentemente alto della temperatura dell’acqua a profondità intermedie (circa 200 metri) nel Mar Ligure, tra la Corsica e la costa ligure e toscana, è stato rilevato dai glider del CMRE (l'ex Nurc, per intendersi) durante la recente campagna ambientale LOGMEC 16 (Long-term Glider Missions for Environmental Characterization), la più lunga mai realizzata dal Centro spezzino della NATO. Un aumento sorprendentemente alto della temperatura dell’acqua. I glider sono robot subacquei ecologici e senza motore che si muovono semplicemente sfruttando piccoli cambi di assetto interno, (che ne variano baricentro e quindi galleggiabilità) e che possono così restare in mare anche per lunghi periodi. La campagna per l’appunto è stata la più lunga mai effettuata dal CMRE in acque italiane: tre glider hanno percorso in totale 1454 miglia in 55 giorni.

I risultati preliminari di LOGMEC hanno svelato un aumento della temperatura a circa 200 metri di profondità con valori di 0,5-1,0 °C superiori a quelli precedentemente misurati nella stessa zona tra il 1970 e il 2014. Da una prima analisi si potrebbe ipotizzare che il riscaldamento anomalo sarebbe causato dall’incremento di temperatura delle acque di media profondità provenienti dal Mar Tirreno e che si originano nel Mediterraneo orientale. Anche a profondità maggiori, è stato rilevato un aumento di temperatura e salinità delle acque provenienti dal Mediterraneo orientale. Se confermati, questi risultati potrebbero dimostrare che nell’arco di alcuni anni la variabilità climatica del Mediterraneo orientale è in grado di influenzare in maniera significativa il Mediterraneo nord-occidentale, con impatti sulle acque intermedie e profonde (e, di conseguenza, sugli ecosistemi marini) maggiori rispetto a quanto stimato fino a oggi.

Lo studio mira a registare la variabilità nel tempo e dei modelli di previsione delle caratteristiche acustiche e oceanografiche dell'ambiente marino. LOGMEC 16 si è svolta nel Mar Ligure dal 1 maggio al 30 giugno 2016. I glider del CMRE hanno operato per due mesi in maniera autonoma assistiti solo in alcune fasi dalla nave da ricerca costiera Leonardo, gestita dalla Marina Militare Italiana per conto del CMRE. Alla campagna hanno partecipato ricercatori provenienti da diverse nazioni NATO e da centri di ricerca come CLS (Francia), DSTL (UK), INGV (Italia), ISMAR (Italia), MIT (USA), MWC (UK), OGS (Italia), ONR (Stati Uniti d'America), UEA (UK), UNIBO (Italia), USAM (Italia).

I parametri oceanografici provenienti dai glider durante la campagna LOGMEC sono stati integrati, per la prima volta, quasi in tempo reale, nei sistemi di Comando e Controllo impiegati durante l’esercitazione Coalition Warrior Interoperability eXploration, eXperimentation, eXamination, eXercise (CWIX) tenutasi nel mese di giugno presso il Nato Joint Force Training Center (JFTC) a Bydgoszcz in Polonia (a circa 2000 km di distanza). Questo tipo di sperimentazione era volta a dimostrare le possibilità che i veicoli autonomi offrono per supportare le Marine Militari della Nato. Durante la campagna, si sono persi i contatti con uno dei glider. Per garantire la continuità dell’esperimento si è reso necessario l’impiego di un nuovo glider che ha poi portato a termine regolarmente la missione. Tutte le attività in mare sono state condotte grazie al supporto e in coordinamento con la Marina Militare Italiana, ed in particolare con il Comando Marina Nord della Spezia.

Che cos’è lo STO-CMRE? Ex NATO Undersea Research Centre (NURC), lo STO-CMRE (Science and Technology Organization – Centre for Maritime Research and Experimentation) si occupa di ricerca scientifica, innovazione e tecnologia, in settori come la difesa delle installazioni e delle forze marittime da terrorismo e pirateria, la costruzione di reti sicure, lo sviluppo delle componenti marittime di supporto alle operazioni e di quadri operazionali integrati, i sistemi di contromisure mine, la protezione non letale dei porti, la lotta antisommergibile, modellazione e simulazione, e la mitigazione dei rischi per i mammiferi marini. Il Centro si avvale quotidianamente di due unità, la nave da ricerca NRV Alliance, 93 metri di lunghezza per 3180 tonnellate di dislocamento, in grado di navigare anche in oceano aperto, e il CRV Leonardo, vascello più piccolo, particolarmente adatto per le operazioni costiere. Il CMRE ha in dotazione strumenti e sensori per attività di ricerca in mare di primaria importanza a livello scientifico. "

Fonte: Città della Spezia news.
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