Tema sull'amore

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Olympia78
00giovedì 30 luglio 2009 14:56
(I.Calvino)
L’amore. La parola amore ha moltissimi significati e moltissime forme. Probabilmente è una delle parole più abusate al mondo. Comunemente l’amore è un sentimento che si prova verso qualcuno o qualcosa. Dovrebbe essere considerato come il sentimento più bello in assoluto, anche se molte volte è considerato il più brutto. Forse perché è quello che più ci fa soffrire. Quello che ci mette in dubbio come persone. Ci fa chiedere cose come: “ Cos’ho io di sbagliato? Cosa c’è che non va in me? ” e ci fa sentire cosi male, cosi annullati, cosi inutili, cosi niente che ognuno di noi vorrebbe non aver mai provato l’amore. L’amore non fa parte della mente, ma del cuore. Non può essere controllato. Non può essere manovrato. Non può essere altro se non amore. L’amore ha moltissime forme. C’è amore e amore a questo mondo. L’amore per la famiglia, l’amore per la patria, l’amore per il prossimo, l’amore per l’ambiente, l’amore per gli animali, l’amore per gli amici. Anche se, comunemente, quando si parla di amore, ognuno di noi pensa a quel lui o a quella lei che si vorrebbe avere accanto a se o a quel/la lui/lei che, quando si è veramente fortunati, si ha gia vicino. Dell’amore si parla gia dall’antichità, attraverso le poesie, i sonetti, le opere degli artisti. Basti pensare all’Orlando e Beatrice.. A Marco Antonio e Cleopatra, a Romeo e Giulietta… Anche al giorno d’oggi si parla di amore, che viene espresso in moltissime forme. Attraverso canzoni, canzoni d’amore…parole e note che si intrecciano e creano qualcosa di straordinario che può sconvolgere completamente l’animo di qualcuno che soffre, per un amore troppo grande, non corrisposto, tradito, sofferto, complicato o irraggiungibile… Attraverso film, attraverso sms, attraverso una scritta sul muro fatta da un giovane ragazzo per la propria amata. Se ci pensiamo per un attimo l’amore fa parte di tutte le nostre giornate, continuamente. Ma cos’è che rende speciale l’amore? Forse poterlo guardare negli occhi e non aver bisogno di altro…forse amare chi hai sempre amato, anche dopo averlo/a perso/a…Forse aprire un cassetto dopo anni e ritrovarsi tra le mani la sua fotografia e sentire il cuore impazzire, come se tutto quel tempo trascorso senza lui/lei non fosse mai passato. E allora capisci che l’amore vero non finisce mai…forse rende speciale l’amore quella sensazione che ci fa sentire bene quando apriamo gli occhi al mattino e troviamo il suo buongiorno sul telefonino…sapere di essere il suo primo pensiero la mattina…forse a rendere speciale l’amore è capire che non hai sofferto inutilmente quando, dopo tante lacrime, lui o lei è di nuovo accanto a te. Forse l’unica verità è che nessuno può davvero esprimere a parole cos’è che rende speciale l’amore. Perché l’amore è pazzia. Amore è dire: " PER TE FAREI DI TUTTO "…amore è fare DAVVERO tutto per stare con lei, per parlare con lei, per guardarlo negli occhi anche solo per un secondo…amore è morire al solo pensiero che un altro possa stare al posto tuo…amore è quella sensazione che ti fa stare in pace con il mondo intero, quel pensare che, anche se crollasse il mondo in quel momento che tu stai con lei, non te ne importerebbe niente perché è lei il tuo mondo. Quando si è innamorati si vede. Sembra quasi di camminare ad un palmo dal terreno. Si vede il mondo tutto rosa e fiori. Ma poi…come in tutte le cose, specie in questa forse, c’è il risvolto della medaglia. Un amore che finisce. Forse senza un vero e proprio motivo…Ma che comunque finisce e se è stato veramente importante ci lascia dentro un senso di rabbia ed impotenza. Ritrovarsi senza quella persona che per tanto tempo è stata il nostro punto di riferimento, ci da un senso di grande solitudine. Ci fa sentire improvvisamente NIENTE. Forse per un po’ crediamo addirittura di odiare quella persona che abbiamo tanto amato. E vorremmo bruciare attimi e ricordi felici, vorremmo affogare nel nostro dolore, ci sentiamo come se quel dolore fosse soltanto nostro. E non abbiamo più fame, sete o freddo. Non abbiamo più voglia di continuare a vivere...a lottare. Quello che ci rendeva forti, quello che ci faceva sentire sicuri e invincibili se n’è andato. Ci ha lasciate con un “non ti amo più” o peggio, senza alcuna spiegazione. E mentre gli altri continuano a vivere, noi ci chiediamo che senso ha avuto tutto questo, ci chiediamo: " DI CHI è LA COLPA? ". Ma forse dovremmo chiederci se è davvero giusto parlare di colpe. I sentimenti cambiano. Maturano nel tempo e poi si manifestano di botto sconvolgendoci. E ci sembra che tutto sia cambiato troppo in fretta ma sembra a noi che soffriamo. Purtroppo in quei momenti non riusciamo a comprendere che il cambiamento dei sentimenti fa parte del corso della vita. E tutto ciò va accettato ringraziando quella persona che c’è stata accanto per tutto quello che ci ha donato e non odiandola per il male che ci ha provocato lasciandoci. Una volta qualcuno mi disse "Non puoi odiare qualcuno solo perché non ricambia il tuo amore perché tutto questo passerà, tutto passa ci vuole solo un po' di tempo.” E invece non è vero che il tempo cancella le cose perché esso le nasconde soltanto. Delle cose che non sono più come prima ma che noi vorremmo tornassero indietro. L’amore è un emozione e le emozioni per essere definite tali, restano indelebili. Solo quelli che non ci sono passati credono che una storia possa essere dimenticata con facilità. Ma non è cosi se quella storia è stata importante. Perché ogni gesto, ogni oggetto, ogni canzone, ogni parola, ti ricordano quanto ti manca e quanto vorresti non averla mai persa…Ma come è dolce soffrire di quella tristezza. Romantica nostalgia di un amore passato e finito. Eppure ancora cosi vivo. Soffrire e non voler smettere. Soffrire e non voler dimenticare nulla. Nulla di quegli attimi insieme. Dalle parole più fragili ai sorrisi più nascosti. Nulla. Nemmeno i suoi sguardi. Uno dei miei scrittori preferiti dice che " l’amore nella nostra vita non è previsto da contratto…non c’è tassa nè tangente nè alcuna assicurazione che te lo può garantire. L’amore è quel regalo che qualcuno ti fa a sorpresa quando meno te lo aspetti..e non c’è niente di più vero ". Perchè l’amore supera ogni barriera, ti fa piangere, sorridere, cantare e ballare. E anche se un amore finisce tutti noi dovremmo avere la forza di ritentare e di buttarci di nuovo. Anche a costo di soffrire ancora una volta. Ma c’è chi purtroppo non accetta la fine di un amore. E questo sfocia nella violenza, come spesso purtroppo abbiamo sentito alla televisione; o peggio...Sfocia in problemi come la depressione e talvolta porta a gesti estremi come il suicidio. Questo purtroppo accade sempre più spesso al giorno d’oggi. Forse perché quella persona si sente cosi sola che non riesce a chiedere aiuto a nessuno. Anche a me ogni tanto capita di sentirmi solo con me stesso. Anche se ho molte amiche e amici che potrebbero risollevarmi il morale. Ma ci sono momenti in cui una persona non vuole sentire nessuno e in quei momenti l’unico aiuto che cerco è quello della musica e poi sto meglio. Io ho 17 anni e tra un po arrivo alla maggiore età. Dicono che a 17 anni l’amore non esiste. E allora mi chiedo: " Cos’è quello che provo io per lei ora...se non amore? Come si chiama quel sentimento che non mi fa dormire la notte? Che mi fa pensare a quegli occhi dolci 24 ore su 24? Solo a lei e nessun’altra? " E per chiudere con una citazione d’autore “..due modi ci sono per non soffrire d’amore. Il primo riesce facile a molti: accettare quell’inferno e diventarne parte fino a non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continuo, cercare chi e che cosa vogliamo, in mezzo all’inferno, facendo in modo che non sia l’inferno a farlo finire o a togliergli spazio…”.

Io scelgo la seconda…e voi?
Maia.
00giovedì 30 luglio 2009 15:46
Mi mette tristezza quella parte sull'amore che finisce... [SM=g27992]

Sulle due citazioni d'autore: se non si va d'accordo, a che pro vivere nell'assuefazione dell'inferno di coppia, trascorrere gli anni a rodersi il fegato? Meglio stare soli...

Nella seconda citazione, cosa s'intende per inferno?
Se riguarda le difficoltà della vita, la routine, le malattie e in generale gli ostacoli che si incontrano nel cammino a due, sta nella maturità dei partner saperli affrontare tenendosi per mano in mezzo alla burrasca.
La burrasca unisce o allontana...
mary la sanguinaria
00giovedì 30 luglio 2009 22:22
Re: (I.Calvino)
ma cosa c'entra italo calvino col diciasettenne innamorato ?
la domanda sorge spontanea...
Olympia78
00giovedì 30 luglio 2009 23:12
Re: Re: (I.Calvino)
mary la sanguinaria, 30/07/2009 22.22:

ma cosa c'entra italo calvino col diciasettenne innamorato ?
la domanda sorge spontanea...



e' un tema di un ragazzo di 17 anni che si chiama cosi


[SM=g27987]
Maia.
00venerdì 31 luglio 2009 11:45
Per essere un ragazzo di 17 anni, dimostra grande maturità.
Non mi sembrava scritto da un ragazzo.
L'impressione è che abbia integrato pensieri suoi con qualche copia incolla di pensieri tratti da saggi di psicologia sull'amore.
Di solito a 17 anni i maschi non hanno una tale capacità di guardarsi dentro ed esprimere sentimenti e sensazioni...
mary la sanguinaria
00venerdì 31 luglio 2009 13:18
Re: Re: Re: (I.Calvino)
Olympia78, 30/07/2009 23.12:



e' un tema di un ragazzo di 17 anni che si chiama cosi


[SM=g27987]


ahhhhhhhhhh..
grazie
chi sono i genitori pazzi che danno un nome del genere?
mi aspettavo un saggio freddo di calvino...
credo che la sostanza dell'amore sia uguale ad ogni età (pertanto non condivido l'opinione di maia) . anzi da adulti le delusioni, i blocchi psicologici, l'aridità portano a maggiori problemi.
le cose che riesci a fare da giovane diventano difficili per alcuni da adulti.
si dimentica quello che si riusciva a fare.
condivido l'idea pero' che l'immaturità odierna impedisce che un ragazzo di 17 anni si metta in gioco in questo campo. di solito ha una famigli alle spalle e vuole sperimentare.
potrebbe , pero', esseere un ragazzo particolare con un asensibilità particolare, con esperienze che lo hanno fatto maturare ed un gran bisogno d'amore.. oppure potrebbe essere una cotta adolescenziale che svanisce ...
la storia dell'infermo mica la capisco....boh!!!!


Olympia78
00sabato 1 agosto 2009 12:48
Re: Re: Re: Re: (I.Calvino)
mary la sanguinaria, 31/07/2009 13.18:



la storia dell'infermo mica la capisco....boh!!!!






penso si riferisse all'inferno nel parlare di questi momenti:

"....e questo sfocia nella violenza, come spesso purtroppo abbiamo sentito alla televisione; o peggio...Sfocia in problemi come la depressione e talvolta porta a gesti estremi come il suicidio. Questo purtroppo accade sempre più spesso al giorno d’oggi. Forse perché quella persona si sente cosi sola che non riesce a chiedere aiuto a nessuno. Anche a me ogni tanto capita di sentirmi solo con me stesso. Anche se ho molte amiche e amici che potrebbero risollevarmi il morale. Ma ci sono momenti in cui una persona non vuole sentire nessuno...."
[SM=g8431]


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