Tecniche per cavarsela - Doppia d'emergenza

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arteriolupin
00lunedì 15 dicembre 2008 09:16
Allora,

nel mondo dell'AF (Alpinismo Facile) e dell'EE o EEA (Escusionismo per Esperti o EE con attrezzature), spesso si incontrano casi di questo tipo:

roccette quasi verticali in discesa, primo con qualche passo di secondo grado... Piuttosto esposto, senso di vuoto, stiamo scendendo, attimo di panico soprattutto dei meno esperti e dei non avvezzi all'esposizione...

Il fattore psicologico influisce, e molto...


Secondo caso: dobbiamo affrontare un tratto di ferrata, duro, in discesa. Alcuni di noi non sono avvezzi all'arrampicata pura e in discesa subentrano fatica, male alle braccia, paura per il vuoto in discesa e quant'altro.

Urge, a questo punto, una scappatoia d'emergenza.

La corda doppia, in questo caso, magari unita alla capacità di calare col mezzo barcaiolo un insicuro, può "salvare" una gita e molto di più...

Filippo, calcolando che sto parlando di una gita di tre-quattro persone, su un sentiero con qualche roccetta o via ferrata, quindi non con l'attrezzatura "tipo" dell'alpinista, ma:

1 spezzone di corda 30 mt

3 cordini

4 moschettoni

(cioè quello che uno "un po' più esperto" si porta dietro quando gira con amici per sentiero alpinistici o ferrate "toste")

Ti chiedo di indicare la sequenza ed i movimenti da attuare per risolvere presto e bene la situazione...

Questo topic non è autoreferenziale... Serve a dare un'idea a chi vuol imparare di più sull'arte del "cavarsela"...

Capita di trovare tratti franati, cavi staccati, roccette in discesa...
Bisogna essere preparati al peggio per gustare in sicurezza un'uscita un po' più piccante...

Non sarà, comunque, sufficiente a garantire nulla finché resterà "scritta"... Dopo aver letto, gli interessat dovrebbero "provare" in palestra, in compagnia di un esperto, o durante un Corso d'Alpinismo (che, comunque, consigliamo a tutti e che nessuno scritto online potrà mai sostituire).

Grazie anticipate


Luca
lestofante77
00lunedì 15 dicembre 2008 14:11
Ottimo! Attendo la risposta di Filippo.
Prima si parlava di dissipatori. Non potrebbe essere utile trovare su internet una figura e mettere il link nella risposta sul forum.
Mi rendo conto che x chi sa le cose la spiegazione può bastare ed essere ovvia ma x chi nn sa o ha le idee confuse una figura può essere utile.
Io capisco che Filippo si possa irritare su certe affermazioni ma un neofita che non ha un Filippo a disposizione cosa deve fare se non affidarsi a libri, guide alpine, corsi CAI...??? che ne sapranno sicuramente meno di Filippo ma molto di + del neofita.

Ciao
Andrea
fedipos
00lunedì 15 dicembre 2008 18:22
emergenze
Prima voglio chiarire che non pretendo di essere sostitutivo di niente e di nessuno. Quando i corsi porteranno la gente sul 1°/2°e insegneranno come una volta ad andare in montagna anzichè in falesia io li ripenderò in considerazione. L'ultimo corso di alpinismo, in Liguria, che ho diretto tanti anni fa, aveva come ultima uscita la cresta est del Viso, una delle più belle vie facili in quota delle alpi! E sapete quanto ero bastardo? L'ho fatta fare anche in discesa a doppie, arrivando al rifugio con i frontali, ma hanno imparato cosa è una montagna. Quindi diciamo che quanto proposto da Arte mi rende molto handicappato,p erchè non so da dove partire. Esempio: sanno fare barcaiolo e mezzo? Sanno che devono fare i nodi sui capi della corda prima di calarsi? Sanno che se calano su mezzo barcaiolo devono fare nodi particolari perchè gli altri escono dal moschettone?Sanno come si recupera un capo di una doppia per evitare blocchi della stessa? Ecc. Ecc. Per conto mio ci mettiamo il culo nelle pedate anche con la massima buona volontà. Ritorno al solito discorso: non riusciamo a trovare un pezzo di capannone di qualcuno per iniziare almeno a maneggiare corde affini?
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