TV Koper Capodistria

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djufo
00venerdì 26 marzo 2010 17:27





TV Koper Capodistria conosciuta anche come Tele Capodistria, è un bel pezzo di anni 70/80 della nostra televisione.
Insieme a TMC e la tv svizzera faceva parte di quei canali "stranieri" ma per metà italiani.
La qualità dei programmi di Koper Capodistria era molto simile a quella della RAI dell'epoca, comunque non mancavano programmi per ragazzi e tanti cartoni animati!
Purtroppo oggi Koper non è più visibile. In compenso abbiamo le tv di Berlusconi...

Sito ufficiale: www.rtvslo.si/capodistria/


La storia, tratta da Wikipedia:


TV Koper Capodistria, conosciuta in italia come Tele Capodistria, è un'emittente televisiva in lingua italiana con sede a Capodistria, pochi chilometri a sud di Trieste, in territorio sloveno. Opera nell'ambito del servizio pubblico radiotelevisivo della Slovenia e svolge il suo ruolo primario di emittente al servizio della Comunità nazionale italiana in Slovenia e di quella slovena in Italia.

Le sue due stazioni di trasmissione (CH 27, Monte Nanos e CH 58, Croce Bianca) ne permettono la visione, oltre che in Istria, anche nel Friuli Venezia Giulia.

La televisione riceve gran parte dei finanziamenti dallo Stato sloveno nel quadro della protezione delle minoranze presenti nel territorio, altri dalla regione autonoma Friuli Venezia Giulia.


La storia

Le trasmissioni ebbero inizio il 6 maggio 1971, quando ancora in Italia non esistevano televisioni private via etere. Per questo, e per il fatto che i programmi erano trasmessi interamente a colori, utilizzando il sistema PAL (la RAI ci sarebbe arrivata solo nel 1977), attrassero l'attenzione del grande pubblico. In occasione delle Olimpiadi del 1972, del Campionato mondiale di calcio 1974, nonché del Campionato europeo di calcio 1976 e delle Olimpiadi del 1976. Fu la prima emittente ricevibile in terra italiana a trasmettere a colori e, fino alla nascita dei network privati, le emittenti estere rappresentarono l'unica alternativa ai programmi Rai.


Il dramma della guerra in Jugoslavia

Anche la storia di Tv Koper Capodistria è segnata dai tristi avvenimenti legati alla guerre nei Balcani. Il 26 giugno 1991 alle ore 15:30 mentre stava andando in onda una trasmissione in diretta sulla guerra civile Jugoslava, i trasmettitori dell'emittente vennero bombardati. Il segnale si interruppe, mentre la sede dell'emittente rimase intatta. Le trasmissioni ripresero poi, qualche settimana più tardi, solo per il Friuli Venezia Giulia.


I programmi

Il palinsesto di Tele Capodistria prevedeva un film a sera (quando la Rai ne trasmetteva uno alla settimana), sport, informazione, documentari nonché cartoni animati. I film erano trasmessi in lingua originale con sottotitoli divisi in due righe, sopra sloveno e sotto italiano.

Dal 1974 l'emittente ebbe un telegiornale prodotto in proprio, "Notiziario" (nei primi anni invece le notizie erano fornite da Radio Capodistria).

Alla fine degli anni settanta Tele Capodistria era visibile solo nel nord Italia (oltre che lungo la costa adriatica), dove era la terza emittente televisiva più seguita. Con l'affermarsi delle tv private perdette una parte del proprio pubblico e quindi decise di acquistare nuovi ripetitori per allargare la ricezione su quasi tutto il paese. I quotidiani e i settimanali nazionali che riportavano i programmi delle televisioni estere in lingua italiana cominciarono a pubblicare anche quelli di Tele Capodistria, assieme a Telemontecarlo e alla tv della Svizzera Italiana TSI.

Nel 1985 si trasformò in emittente commerciale e strinse un'alleanza con il gruppo Fininvest, il quale assunse la gestione della raccolta pubblicitaria per l'Italia con Publitalia 80. In cambio Tele Capodistria gli cedette la propria rete italiana di ripetitori.

Nel 1988, in virtù dell'accordo con la Fininvest, Tele Capodistria diventò una televisione interamente sportiva. Il segnale venne sdoppiato: sui ripetitori italiani andarono in onda le trasmissioni in lingua italiana, sui ripetitori sloveni le trasmissioni in lingua slovena.

Il primo evento trasmesso in diretta sul suolo nazionale furono le Olimpiadi invernali di Calgary (1988). Presto seguì il campionato italiano di calcio: su Capodistria fecero le loro prime telecronache giornalisti poi diventati famosi come Guido Meda (poi passato al motociclismo) e Bruno Longhi. L'unico programma che si intervallò con lo sport fu il telegiornale "Notiziario", che andava sempre in onda dagli studi di Capodistria.

Nell'aprile 1990 le frequenze italiane vennero cedute alla nascente tv a pagamento TELE+. Terminò anche la trasmissione sul suolo italiano di "Notiziario".

Nel 1991 Tele Capodistria fu coinvolta nella guerra che comportò la disgregazione della Jugoslavia: i trasmettitori furono bombardati il 26 giugno 1991; fortunatamente la sede della rete venne risparmiata. Quando la guerra si concluse, Tele Capodistria tornò di nuovo a trasmettere, ma furono rimessi in funzione solo i ripetitori per l'Istria ed il Friuli. Le frequenze rimaste inutilizzate furono vendute nel 1995 alla Fininvest.

La programmazione odierna è tornata ad essere generalista (informazione, sport, film, documentari). Tele Capodistria trasmette per 10 ore al giorno, di cui 9 in lingua italiana e 1 in lingua slovena. È possibile anche vedere la rete direttamente da Internet.

Dal 1º settembre 2006 i programmi di TV Capodistria sono tornati ad essere visibili in tutta la costa Dalmata, oltre che in Italia ed in genere in Europa, grazie al satellite Hot Bird 8.

Dal 21 maggio 2008, a causa della partenza definitiva delle trasmissioni parlamentari slovene, le trasmissioni via satellite dell'emittente sono state interrotte. Dopo una breve parentesi, durante cui l'emittente italiana Viva l'Italia Channel (SKY 830) ha trasmesso il notiziario locale, l'emittente è tornata in onda dal 30 luglio 2009. Parte della programmazione è criptata in Viaccess 3.0 e disponibile free-to-view soltanto ai cittadini residenti in Slovenia.

Tra gli altri programmi, trasmette in italiano la finale dell'Eurofestival.




E ora una bella carrellata di filmati vintage di questo canale, che i più vecchietti molto probabilmente ricorderanno.


Cominciamo con il simbolo del canale, nonchè sigla di apertura della progammazione quotidiana, la statua del pifferaio:



dovete sapere che quando ero piccolo questo filmato mi TERRORIZZAVA!!!
Appena la statua si girava sul fianco, io mi nascondevo dietro i mobili o sotto il tavolo. Lo trovavo inquietante!


Ma ora proseguo con gli intermezzi animati pubblicitari, con la famiglia di coniglietti, denominati Zig Zag.
Appena li ho trovati, ieri sera, non potete capire cosa ho provato risentendo il jingle (che ricordavo perfettamente a distanza di 30 anni!). Lacrime!






Sembra un secolo fa!






Oxido
00venerdì 26 marzo 2010 18:00
:°°°(

la guardavo spessissimo
La Visione
00sabato 27 marzo 2010 06:19
Per poter vedere Capodistria (e TMC) nel nostro palazzo (case popolari) dovettero mettere l'antenna su un palazzo a fianco (20 metri davanti), e poi far passare il cavo sotto il manto stradale della via (facendo una traccia sull'asfalto), quindi collegarsi all'impianto d'antenna dei nostri portoni, ben 4 da 9 piani l'uno.

Sulla qualità dei programmi non concordo che fossero come quelli della Rai. L'ho sempre considerata molto scarsa come tv, infatti appena arrivarono le tv private italiane (perchè Capodistria e TMC erano pre-tv private locali) non la guardava più nessuno da noi.
Mentre TMC (Telemontecarlo) la guardavamo tutti lo stesso, trasmetteva i cartoni (Gundam e Astroganga), quiz (Paroliamo con Lea Pericoli), intrattenimento (i programmi musicali di Jocelyn), lo sport (avendo l'Eurovisione si potevano vedere le partite e gli avvenimenti sportivi), i telefilm (il Santo, Ivanhoe, I mostri). TMC era una tv valida.
Sinceramente, così al momento, non ricordo nessun programma di Capodisstria, tranne qualche cartone dell'est europeo, qualche flash d'immagine, tipo quello che penso s'intitolasse "Gustavo", ma non sono sicuro.
djufo
00sabato 27 marzo 2010 12:28
Sì, non aveva proprio gli stessi programmi della RAI, comunque esercitava chiaramente una specie di servizio da tv di stato.
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