Supertramp

Non una band seminale per la storia della musica, ma che sicuramente ha dato alla luce lavori interessanti a cavallo tra gli anni 70 e 80...
Nascono in Gran Bretagna per merito di un milionario olandese che a Monaco assiste al concerto di un gruppetto prog, i Joint, impressionato dalle qualità del tastierista e cantante Rick Davies gli offre l'opportunità di formare una sua band, Davies a questo punto pubblica un annuncio sulla rivista Melody Maker, tra i primi a rispondere il polistrumentista e cantante Roger Hogdson, che ben presto diventerà l'altra mente del gruppo ed il chitarrista Richard Palmer-James, che (oltre a scrivere in seguito le lyrics di numerose songs dei King Crimson, tipo Red o Starless And Bible Black), prendendo spunto da un romanzo di W.H. Davies (solo omonimo di Rick) "Autobiography Of A Supertramp", dà il nome al gruppo...
I dischi dell'esordio non sono entusiasmanti, nè l'omonimo del 1970, nè il successivo Indelebly Stamped (che vede l'uscita di Palmer-James, con Hogdson che subentra alla chitarra lasciando il basso) riscuotono un successo apprezzabile, sono troppo distanti da mostri sacri del prog come Yes, Genesis o king Crimson, ed in più hanno una produzione troppo artigianale per gli standard del prog...
A questo punto avviene un incontro decisivo, quello col produttore Ken Scott, già con David Bowie, che rivitalizzerà il gruppo, completamente rinnovato (ai superstiti dei 2 primi album Davies e Hogdson si uniscono Doungie Thomson al basso, Bob Benberg alla batteria e soprattutto John Halliwell al sax) e pronto a dare alle stampe (dopo 6 mesi di isolamento in una fattoria) Crime Of The Century (1974), col singolo Dreamer (che mostrerà i trademarks dei Supertramp, cioè l'uso del piano elettrico Wurlitzer, la voce in falsetto di Hogdson, influenzata largamente da Jon Anderson degli Yes, a fare da contraltare a Davies, e la miscela tra le sonorità prog e quelle easy-listening) e soprattutto con la ballad School e con le suite Rudy e Crime Of The Century...
Un anno dopo arriva Crisis? What Crisis?, sempre incentrato sul duo Davies-Hogdson, e su un mood beatlesiano che grazie alle songs Lady, Ain't Nobody But Me e A Soapbox Opera dà alla band un considerevole Airplay...
A questo punto Davies e Hogdson sentono che la band è matura per tentare il salto verso il pubblico USA, dove viene nel 1977 registrato Even In A Quietest Moments che, nonostante in tutto il mondo stia imperando la furia iconoclasta e minimalista del punk (cazzo da quanto tempo volevo scrivere sta frase fatta... ) ha il suo apice nella lunghissima Fool's Overture (grandissima a mio giudizio), dove appare anche parte di un discorso di Churchill, ma anche nel singolo Give A Little Bit e nella ballad From Now On, l'album ha un discreto successo...
E siamo al 1979, il ciclone punk è passato non senza lasciare segni nel mondo della musica, anche i gruppi prog come Genesis e Yes si danno all'easy listening (nei Genesis Phil Collins, reduce da un boom come solista prende il posto di Peter Gabriel alla voce, negli Yes di lì a poco entreranno addirittura i Buggles Trevor Horn e Geoff Downes) i Supertramp fanno uscire quello che rimarrà il loro album più venduto, ossia Breakfast In America, che resta al n.1 delle classifiche USA per 6 bsetimane e vende 18 milioni di copie in tutto il mondo, album per me imperdibile, da Gone Hollywood a Goodbye Stranger a The Logical Song, alla Title Track, fino alla malinconica Take The Long Way Home...
Nel 1980 esce il live Paris che ne consacra lo status di star internazionali, mentre si attendono 3 anni per vedere il successore di Breakfast In America, cioè ...Famous Last Words, che nonostante l'hit It's Raining Again non riesce a ripetere il successo del disco precedente, anche per una virata bluesy e americaneggiante al suono imposta da Davies e mal digerita da Hogdson, più orientato verso territori folkeggianti e british...
La conseguenza logica di tutto ciò è la fuoriuscita di Roger Hogdson dal gruppo, che di fatto sancisce la fine dei Supertramp, che pur continuando ad incidere album, sfornano lavori deludenti e passati sotto silenzio, come Brothers Where You Bound (1985, Cannonball come singolo) e Free As A Bird nel 1987, Some Things Never Change, fatto uscire nel 1997 dopo 10 anni di silenzio (e dopo aver reclutato il chitarrista e cantante Mark Hart, dal timbro molto simile a quello di Hogdson) e Slow Motion nel 2003...
Insomma uno degli ascolti extra rock preferiti dal sottoscritto, se non li conoscete per nulla, consiglio Breakfast IN America, se invece conoscete solo quest'ultimo, vi rimando a Crime Of The Century e Crisis? What Crisis? o Even In A Quietest Moments...