Sulle vette, libertà di rischio...

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(Lorenzo79)
00giovedì 4 novembre 2010 10:44
Salve a tutti! Che ne pensate di questo articolo pubblicato stamattina sul corriere della sera? Buona giornata!

www.corriere.it/cronache/10_novembre_04/montagna-rischio-libero_9d97a630-e7da-11df-a6d6-00144f02aa...

alverspir
00giovedì 4 novembre 2010 12:55
Mi vien da pensare...
Premesso quanto poco possano essere attendibili, completi ed esaurienti certi articoli di giornale sul tema montagna, incidenti e sicurezza.
Ma chi vuole essere sempre libero di fare tutto ed in ogni condizione un pensiero su chi poi rischia la vita per soccorsi vari(volontariamente, aggratiss e senza escort e veline varie!!!), lo rivolge o pensano che tutto sia dovuto?
Lo so che non è proponibile e resta solo una provocazione ma che figo stabilire che: se sei fulminato e ti comporti da irresponsabile, ti lascio nella m**da!
Più plausibile far pagare salato un intervento di soccorso quando le info, disposizioni, ordinanze, ecc... dicono ad esempio: rischio valanghe, sentiero dismesso, brutto tempo in arrivo o quando affronti cose senza il minimo di attrezzatura.

Su una cosa non ho dubbi: tanti pontificano pubblicamente (tv, giornali, talk show,...) su cose che non conoscono adducendo libertà ed affini.
Bene: si facessero conoscenza e magari esperienza in situazioni di incidenti, soccorso, e/o recupero e poi ne riparliamo.

"I più grandi sostenitori di ogni guerra sono sempre quelli che mandano avanti gli altri!"
muress
00giovedì 4 novembre 2010 14:04
Oltre al ciclismo, mi piaciono altre due attività che possono essere definite "pericolose". La montagna e i viaggi (specialmente in posti non proprio turistici). Chi ama la montagna mi dice: guarda quei coglioni che vanno in vacanza in Yemen e si fanno rapire, poi dobbiamo pagare noi. Chi ama i viaggi all'avventura mi dice: guarda quei coglioni che vanno ad ammazzarsi in montagna e poi i soccorsi dobbiamo pagarli noi. Io, quando posso, quando me lo consentono le finanze e gli altri impegni, faccio tutte e due le cose. Mi assumo i miei rischi. Ne sono consapevole. E per questo giro assicurato (anche in bici).
Chi va in montagna non può pretendere di rischiare come e quanto gli pare, perchè la sua scelta non riguarda quasi mai solo lui ma anche chi poi dovrà andarlo a tirar fuori dai guai. Se qualcuno (un sindaco, un prefetto...) decide di chiudere un percorso perchè è pericoloso, non lo si fa. Punto. Perchè a pagare non è solo chi va a rischiarci il collo ma anche altri.
E in montagna io non vado mai da solo per il più semplice dei motivi: ho paura. Ammiro e rispetto chi lo fa. Io però non ci riesco. Portate pazienza.
Come sempre il soldo è il più grande deterrente che esista. Se ne è già parlato da altre parti in questo forum. Fossi io a decidere, metterei a pagamento tutti gli interventi di soccorso! E chiaramente assicurazione obbligatoria. Se non ce l'hai pazienza. Il pagamento in comode rate è accettato ugualmente....
franzk2
00giovedì 4 novembre 2010 15:44
Concordo con Alverspir quando dice: che figo stabilire che: se sei fulminato e ti comporti da irresponsabile, ti lascio nella m**da!
Più plausibile far pagare salato un intervento di soccorso quando le info, disposizioni, ordinanze, ecc... dicono ad esempio: rischio valanghe, sentiero dismesso, brutto tempo in arrivo o quando affronti cose senza il minimo di attrezzatura.

Se fosse per me farei pagare tutti gli interventi, dalla chiamata per una cavolata, alla chiamata di soccorso serio.

Ognuno è libero di fare quel che vuole. Però fate attenzione,
le percentuali di chiamate al 118 da persone esperte è molto inferiore di quelle fatte da neofiti della montagna o alpinisti della domenica!


Vertimax
00giovedì 4 novembre 2010 21:48
Sono decisamente allineato con tutti gli interventi precedenti.
Vorrei provare a vedere la questione in modo più ampio.
Voglio dire: ti si allaga la casa ed hai bisogno dell'idraulico, ti fa il lavoro, lo paghi. Non era colpa tua? Lo pagherà un'altro.
Ci sono strade e sentieri sicuri per spostarsi, vuoi fare un percorso pericoloso? Fallo, se poi hai bisogno, paghi.
Il fatto è che in italia non basta mettere un cartello di avviso per un dato pericolo, devi anche produrre degli impedimenti oggettivi a che nessuno ci arrivi distrattamente.
Andate in australia su una bella spiaggetta dotata di cartelli 'attenzione coccodrilli', ve ne fregate e vi fanno fuori una gamba? Cavoli vostri, eravate avvisati, se siete distratti e non avete letto, cavoli vostri lo stesso.
In italia, invece, si andrebbe a ricercare la responsabilità di qualcun'altro che non ha messo anche delle transenne, barriere etc.. etc..
Ecco allora che chi ha un minimo di responsabilità (sindaco, prefetto...) tende a pararsi il c...o ed a porre divieti al primo accenno di un qualche pericolo.
Non sarà sempre così ma vedo sempre più spesso questo allargamento delle responsabilità.
Mettiamocelo in testa una volta per tutte, la legge non potrà MAI porre rimedio alla demenza umana, è assurdo introdurre nuovi limiti e regolamentazioni per cercare di ovviare alla carenza di buon senso.
La stessa cosa uno la può fare perchè ha esperienza e capacità, un'altro no perchè non ne ha. La legge non può e non deve limitare il primo, nè discriminare il secondo. Questo è compito esclusivo del buon senso di cui sopra.
E qui mi fermo perchè altrimenti finisco per parlare della selezione naturale e forse sono già andato abbastanza OT.
Buone vie a tutti
franzk2
00venerdì 5 novembre 2010 07:20
Re:
Vertimax, 04/11/2010 21.48:


La stessa cosa uno la può fare perchè ha esperienza e capacità, un'altro no perchè non ne ha. La legge non può e non deve limitare il primo, nè discriminare il secondo. Questo è compito esclusivo del buon senso di cui sopra.




A mio parere questo post si potrebbe chiudere cosi'.
Quoto vertimax su tutta la linea.
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