Sulla Gazzetta di domani Cunego si confessa

Vorrei sentire, adesso, tutti quelli che lo scorso anno e anche all'inizio di quest'anno dipingevano Damiano Cunego come un nuovo grandissimo fuoriclasse. Il veronese, dimostrando onestà, senso della realtà e maturità, ammette di essere stato sopravvalutato. Lui stesso, per la verità, s'era sempre schermito, ma la rovina dei nostri giorni sono i mezzi di comunicazione più ottusi che per fare baccano trovano mille pretesti. Basta vincere un Giro d'Italia. V'invito a leggere la pagina di ciclismo della Gazzetta dello Sport di domani, giovedì 2 giugno: Cunego si confessa, riconosce i suoi limiti e, in sostanza, spiega che non è colpa sua se qualcuno l'ha sopravvalutato. Anzi, questa perversa mania di voler costruire a tutti i costi dei personaggi e dei campioni ha finito per nuocergli.

Veramente nell'articolo Cunego non parla mai di sopravvalutazione ma piuttosto di troppa pressione e c'e' una bella differenza..
Illustra un inverno fatto di poche pause e vacanze ma troppo sollecitazioni mediatiche.
Con una testa da trentenne avrebbe superato questa pressione ma lui di anni ne ha solo 23
Andrei cauto a parlare di sopravvalutazione
In soli 6 anni di Bici Damiano ha già vinto un giro e un lombardia (e non è poco..)
I suoi dati fisici sono eccezzionali , questa sconfitta gli farà bene soprattutto nel mentale

Mah!!!

io ricordo che l'anno scorso in telecronaca bulbarelli continuava a dire "ecco, guardate cunego, l'erede di pantani"..

vincere un giro, tra l'altro quello dell'anno scorso che non mi sembra che era pieno di campioni (vedi honchar secondo, con tutto il rispetto ma un cronoman che arriva secondo al giro vuol dire che o gli scalatori erano in vacanza o le salite del non erano poi così impegnative, poi terzo il peggior simoni degli ultimi 5 anni), non ti fa un campione o un femoneno.
Ha ancora tanto da dimostrare se veramente lo è, è giovane e il tempo per le dimostrazioni c'è...staremo a vedere