Sui generis

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Zeman81
00venerdì 26 marzo 2010 13:20

Oh zeman erano almeno 18 minuti abbondanti che non polemizzavi per qualcosa, mi stavo preoccupando.
Il tuo discorso non ha senso, se seguiamo il tuo ragionamento non ha proprio senso il gioco in sè, non ha senso confrontare niente a prescindere dal genere, ad alcuni piacerà un gruppo ad altri piacerà l'altro e ciascuno avrà ottimi motivi "razionali" a supporto della propria scelta, e avranno ragione tutti (e quindi nessuno). Il confronto ignorante è proprio il succo del gioco (di QUESTO gioco), cioè schierarsi a sentimento da una parte o dall'altra senza stare a fare della filosofia o delle pippe mentali, sennò non se ne esce. Ma cazzo, E' OVVIO che razionalmente confrontare Daft Punk e Deus non ha senso, ed è lì il divertimento, sparare uno dei due perchè irrazionalmente mi va di fare così. Mi è stato chiesto di dare 16 nomi, l'unico discrimine era che non fossero inglesi o americani. Punto. Di mio ci ho aggiunto che fossero più eterogenei possibile, come genere come provenienza e come "tipo di pubblico", per coinvolgere più gente possibile nel gioco. Perchè se ci metto Vitalic e giochiamo io te e Berta non è molto divertente.
Oh poi se vogliamo possiamo fare una sfida tra gruppi musicalmente affini e sarà divertente uguale, però per come la vedo io è proprio un altro gioco.



Se tutto vale, niente vale.

Black Francis
00venerdì 26 marzo 2010 14:01
Re:
Zeman81, 26/03/2010 13.20:


Oh zeman erano almeno 18 minuti abbondanti che non polemizzavi per qualcosa, mi stavo preoccupando.
Il tuo discorso non ha senso, se seguiamo il tuo ragionamento non ha proprio senso il gioco in sè, non ha senso confrontare niente a prescindere dal genere, ad alcuni piacerà un gruppo ad altri piacerà l'altro e ciascuno avrà ottimi motivi "razionali" a supporto della propria scelta, e avranno ragione tutti (e quindi nessuno). Il confronto ignorante è proprio il succo del gioco (di QUESTO gioco), cioè schierarsi a sentimento da una parte o dall'altra senza stare a fare della filosofia o delle pippe mentali, sennò non se ne esce. Ma cazzo, E' OVVIO che razionalmente confrontare Daft Punk e Deus non ha senso, ed è lì il divertimento, sparare uno dei due perchè irrazionalmente mi va di fare così. Mi è stato chiesto di dare 16 nomi, l'unico discrimine era che non fossero inglesi o americani. Punto. Di mio ci ho aggiunto che fossero più eterogenei possibile, come genere come provenienza e come "tipo di pubblico", per coinvolgere più gente possibile nel gioco. Perchè se ci metto Vitalic e giochiamo io te e Berta non è molto divertente.
Oh poi se vogliamo possiamo fare una sfida tra gruppi musicalmente affini e sarà divertente uguale, però per come la vedo io è proprio un altro gioco.



Se tutto vale, niente vale.





Ciro Cumulo
00venerdì 26 marzo 2010 14:15
Polemica sterile, che figata! Continuate!
Black Francis
00venerdì 26 marzo 2010 14:31
ciao sono zeman e dato che non so replicare me la cavo con un "moglie e buoi dei paesi tuoi".
jonathangrass
00venerdì 26 marzo 2010 14:50
se l'obiettivo era fare incazzare musicalmente bruttoformo e loro ci sono riusciti per me hanno vinto
Bruttoformo
00venerdì 26 marzo 2010 14:57
Re:
jonathangrass, 26/03/2010 14.50:

se l'obiettivo era fare incazzare musicalmente bruttoformo e loro ci sono riusciti per me hanno vinto


Non solo me, ci siamo incazzati un po' tutti e per questo hanno vinto!
jonathangrass
00venerdì 26 marzo 2010 15:24
Re: Re:
Bruttoformo, 3/26/2010 2:57 PM:


Non solo me, ci siamo incazzati un po' tutti e per questo hanno vinto!




io non mi sono incazzato, a me piacciono questi tornei che sanno di ignoranza.
Zeman81
00venerdì 26 marzo 2010 18:46
Allora, l’apologia alla mia idea.
SI parla per parlare.
Se poi volete davvero confrontare l’Elisa Adragna VS RAge Against the Machine, io continuerò a votare Maradona.

Punto primo. In un contesto esaltato come quello di FB mi sono messo a “urlare” anche io, tanto per fare della samana. Ovvio che non ho nulla di personale contro nessuno e poi c’era bisogno di qualcuno che puntasse i piedi dove lo scandalo era più palese. Se dovevo fare del casino dovevo aspettare il momento buono.

Punto secondo. Le band battles sono tutta la mia vita, Jean. Non è una gara cazzona. E’ una cosa maledettamente seria.

Io ho solo sostenuto che magari, nel momento in cui si sceglie un riferimento geografico, che sia l’Italia, l’Inghilterra o gli USA, se ne coglie comunque una matrice comune. Vuole dire che c’è una linea che attraversa ogni gruppo ed è la stessa. Anche per contrasto: quello che non capite è anche questo. Per dire: se io facessi una selezione dei dieci gruppi emiliani metto sia Liga che i CCCP perché possono essere completamente diversi, ma lo sono come lo sono due fratelli che tifano due squadre diverse, una in A e una in B. Sono figli della stessa terra, cantano nella stessa lingua, suonano per lo stesso motivo. Poi che abbiano uno una chitarra e l’altro un sintetizzatore non mi importa proprio niente.
Il problema è che questo discorso è applicabile a buona parte dello stivale. Chi c’è in Italia cha fa elettronica a livello planetario? E a livello nazionale? I Motel Connection? Non è che me ne vengano in mente tanti. Alla fine fanno tutti le stesse cose. Per dire, Rino Gaetano e gli Afterhours possono stare insieme. Prova ne è MIO FRATELLO E’ FIGLIO UNICO. Dicasi lo stesso per FInardi: CANZONE POPOLARE. Eppure a orecchio disattento risulterebbero mondi lontani. I CCCP stanno benissimo con Gianna Nannini. Prova ne è AMANDOTI. I Subsonica coi CCCP, pensate alla cover di TU MENTI. I Matia Bazar stanno benissimo con Antonella Ruggero e gli stessi Subsonica: PER UN’ORA D’AMORE. Brutto da dire, ma Vasco con De Gregori (GENERALE), gli 883 con Liga (LEGGERO), Mina con gli AFterhours (TRE VOLTE DENTRO TE), Giuliano Palma con Paoli (MESSICO E NUVOLE). Vado avanti? Estrazioni diverse della stessa terra. Tanti fratelli. Troppi? Forse. Ma tutti più vicini tra loro di quanto sembri.

Cosa diversa è l’Inghilterra, molto più eterogenea, e infatti io, quando mi è toccato scegliere i miei gruppi inglesi, ho scartato a priori l’elettronica. E se ci pensate avrei avuto mille motivi per non farlo. Chemical e Noel, Prodigy e Liam, Massive e Blur, Portishead e Radiohead: mille mila collaborazioni. E poi, porco diaz, ce la vedete qui la POESIA –con tutte le lettere maiuscole- o no? Se ci sono incroci tra electro e rock sound, in Inghilterra sono maestri. E che cazzo di incroci sono? Allora: voi dovete immaginarvi un musicista che per 20 anni suona la sua cazzo di chitarra in garage e dopo 20 anni, 20 anni in cui si è giurato che mai e poi mai sarebbe sceso a compromessi con i “ciocchi”, si trova uno dei Chemical che gli dice:”Posso remixarti un pezzo?” Magari vien da Dio, e da lì nasce un nuovo filone musicale. Da lì, Simone Zeman Ferrari che fino ad allora era più musical-fondamentalista di Albertobruttoformo, decide che può essere interessante anche ascoltare musica elettronica, ma più l’ascolta più si rende conto, proprio in funzione dei feat che ha sentito, di aver visto la collisione di due mondi diversi. UN’esplosione fantastica di musica e idee, ma un’esplosione che è bella se circoscritta al momento, alla contingenza, che deve limitarsi a sé, perché è stupenda solo in funzione dei due mondi che sono venuti a contatto. Fine. I due mondi devono tornare a dividersi. SONO VICINI COME DUE SATELLITI, che per caso e contro ogni legge ogni tanto si scrociano. In quei momenti bisogna essere lì. Altrimenti bisogna scegliere non a quale appartenere, ma almeno capire che non è uno solo, il mondo da esplorare.

Ripeto e lo faccio giusto per il pubblico a casa. In Inghilterra sono maestri di queste cose.
Ma attenzione. Se sono maestri è perché ci sono degli scolari che devono imparare, e se una cosa va imparata significa che non è così nota, non è così assodata, non è così POPOLARE. E se non è POPOLARE non è qualificabile insieme alle altre cose che invece sono più di uso/ascolto comune.

E poi ho pensato: e i Daft Punk, gli Air, Dimitri from Paris, VItalic? I francesi? I Royksopp e Trentemoller? I norvegesi? Ma ‘sta gente? E qui torna fuori la geografia che voi proprio non avete chiara. Cioè, immaginatevi i Roysopp sperduti a Tromso, sopra il circolo polare artico. Ma secondo voi a loro cosa cazzo glie ne frega di Manu Chao e i Mano Negra? ‘sti qua han troppo freddo per andare al parco e suonare i bonghi, ‘sti qua devono attaccarsi a un mixer e a un computer e starsene in casa, dio mè. Anche perché ‘sti qua un parco non ce l’hanno neanche, hanno una pista da hockey sì e no, quando va bene. Han troppo freddo anche solo per pensarci? I loro suoni saranno freddi, sintetici per forza. Mi vergognerei per loro se suonassero le maracas. Magari mi starete dando del matto, ma niente di più facile che sia veramente così. REMIND ME dei Royskopp come noi la conosciamo l’ha messa a posto Trentemoller. E’ un caso? No, ‘sti qua sono ancora più avanti che in Inghilterra. Là gli elettronici per divertirsi devono prendere dei pezzi rock. In Norvegia prendono solo roba purissima. Dal produttore al produttore. Da DJ a DJ. E allora i ragazzini in Norvegia, magari avranno come idoli DJ e musicanti di mixer e daranno vita a una tradizione, una tradizione a sé stante, pari in tutto e per tutto a quella cui hanno dato vita a Parigi o a Bristol o nella Manchester meno conosciuta i gruppi precedentemente nominati.

Pensate ai Daft Punk di Aerodynamic. Quante idee di “musica classica” ci sono? Le scale sintetizzate nei singoli? Sono scale che si sentivano nel glam anni’80. Ora: è straevidente che non si tratta di un omaggio, che non si tratta di uno sfregio, che non si tratta di un cazzo di niente. E’ UN’ALTRA COSA. Semplicemente ‘sti qua hanno scoperto “ex-electronico-novo” come suonare note velocemente.

O ancora. Andiamo in Islanda, va là, un po’ di sano Islandismo.
Sigur Ros, Amina, Bjork. I Mùm son di lì? Ma ‘sti qua è solo un caso che abbiano basi musicali completamente diverse dal resto del mondo? Ma ‘sti qua che cazzo di influenze hanno? NON HANNO PARAGONI, non ce li hanno. La cosa cui s’arvisano di più sono i gruppi post rock dei posti più strambi. La Scozia dei Mogwai, l’Irlanda dei God is an astronaut, la Reggio Emilia dei Giardini di Mirò, la California sconosciuta degli Explosions in the Sky.
Non possono finire contro gli U2. E' illegale mettili nella stessa risma. Cazzo.

Quando mi chiesero di fare una lista dei dieci brani più belli che conoscessi dissi: ok, ma per categoria.

italia.
inghilterra suonata.
america.
elettronica.
post rock.
altro.

Se volete vado avanti ma ho scritto un sacco di cose e un sacco a vanvera.
Black Francis
00sabato 27 marzo 2010 09:58
Il confronto ignorante è proprio il succo del gioco (di QUESTO gioco), cioè schierarsi a sentimento da una parte o dall'altra senza stare a fare della filosofia o delle pippe mentali, sennò non se ne esce. Ma cazzo, E' OVVIO che razionalmente confrontare Daft Punk e Deus non ha senso, ed è lì il divertimento, sparare uno dei due perchè irrazionalmente mi va di fare così. Mi è stato chiesto di dare 16 nomi, l'unico discrimine era che non fossero inglesi o americani. Punto. Di mio ci ho aggiunto che fossero più eterogenei possibile, come genere come provenienza e come "tipo di pubblico", per coinvolgere più gente possibile nel gioco. Perchè se ci metto Vitalic e giochiamo io te e Berta non è molto divertente.
Oh poi se vogliamo possiamo fare una sfida tra gruppi musicalmente affini e sarà divertente uguale, però per come la vedo io è proprio un altro gioco.
Bruttoformo
00sabato 27 marzo 2010 12:57
Re:
Come ho già detto io sono pressoché totalmente (e sorprendentemente) in accordo con Zeman. In fatto di musica abbiamo gusti spesso molto divergenti, ma ora ho scoperto che in linea di principio la pensiamo uguale su un sacco di cose. L'unica differenza (grossa) è che io ripudio in toto l'elettronica, lui no, fine.

Non ho pertanto nulla da aggiungere al discorso che ha fatto lui, però la sua lista delle categorie:
Zeman81, 26/03/2010 18.46:

italia.
inghilterra suonata.
america.
elettronica.
post rock.
altro.


mi dà l'ispirazione per fare un discorso lungo e noioso di cui non gliene fregherà un cazzo a nessuno sulla mia personale idea di musica e le sue classificazioni.

Allora, il mio concetto di "musica", come ho detto, è più restrittivo rispetto a ciò che viene definito con questa parola nel linguaggio corrente. Per la precisione, per me la categoria "musica" non comprende l'elettronica. È un'affermazione un po' forte che mi fa spesso guadagnare vari punti-antipatia, ma ne sono troppo convinto. Le mie ragioni le ho esposte in qualche post vecchio e non sto a ripeterle, ma se volete posso andare a recuperarvelo. Faccio notare comunque che riesco a concepire l'elettronica come una forma di espressione a sé stante e naturalmente non metto in discussione il diritto di chiunque ad ascoltarla, però vederla mischiata alla musica "tradizionale" mi fa sempre un effetto strano, mi dà l'impressione di qualcosa che "tràsa".

Passando a quella che io definisco propriamente "musica", la mia suddivisione è molto più semplice e per certi versi drastica: Bruce Springsteen da una parte, il resto del mondo dall'altro. Se mi chiedete quali sono le mie canzoni/dischi/videoclip/concerti ecc. preferiti non posso mettere il Boss insieme a tutti gli altri, ma devo fare due classifiche separate. Per questo motivo non me la sono assolutamente presa quando ho visto che dalla lista degli artisti americani della Linda mancava proprio il Boss; anzi avevo già deciso che se ci fosse stato mi sarei astenuto da tutti i confronti che lo vedevano coinvolto, perché per me non ha senso inserirlo in una competizione di questo tipo. Come potete capire è una distinzione che ha una base fondamentalmente soggettiva, quindi vale solo per me e non pretendo che diventi un criterio universale.

Ecco, una distinzione decisamente più oggettiva è quella tra artisti italiani e internazionali, a cui ha accennato anche Zeman nel suo ultimo post. Io la penso così (non so se riassumo anche il suo pensiero): siamo cresciuti in Italia, mescolando artisti stranieri di fama internazionale (fondamentalmente anglofoni, ma non solo) e artisti italiani di cui solo una piccola parte è nota all'estero. Cosa avremmo conosciuto di questi ultimi se fossimo nati, che so, in Polonia o in Portogallo? Poco o niente, mentre avremmo conosciuto gruppi e cantautori polacchi o portoghesi probabilmente altrettanto validi. Capite il mio discorso? C'è un bias troppo forte. Non puoi metterti a confrontare una Servi della gleba o una Sfiorivano le viole con pezzi stranieri, perché a quel punto puoi domandarti se non ci sia per caso un qualche gruppetto lussemburghese noto solo in patria che ha cagato fuori un pezzo altrettanto bello.
Al massimo si possono gettare nel confronto i cantanti italiani noti anche all'estero, ma visto che noi - ahimè - esportiamo solo la merda tipo la Pausini e Ramazzotti direi che lo scontro è perso in partenza.

Si capisce abbastanza?
Von Wafer
00sabato 27 marzo 2010 13:59
Re: Re:
Bruttoformo, 27/03/2010 12.57:



Si capisce abbastanza?




Io ho capito abbastanza per poter affermare che sono fortunato a non aver condiviso i miei giochi d'infanzia con te e il Ferrari.

E ora voglio che te la prendi con loro:
translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en|it&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Sportsman_of_...

E con loro, via.
it.wikipedia.org/wiki/Premio_Oscar
Zeman81
00sabato 27 marzo 2010 14:36
Re:
Black Francis, 27/03/2010 9.58:

Il confronto ignorante è proprio il succo del gioco (di QUESTO gioco), cioè schierarsi a sentimento da una parte o dall'altra senza stare a fare della filosofia o delle pippe mentali, sennò non se ne esce. Ma cazzo, E' OVVIO che razionalmente confrontare Daft Punk e Deus non ha senso, ed è lì il divertimento, sparare uno dei due perchè irrazionalmente mi va di fare così. Mi è stato chiesto di dare 16 nomi, l'unico discrimine era che non fossero inglesi o americani. Punto. Di mio ci ho aggiunto che fossero più eterogenei possibile, come genere come provenienza e come "tipo di pubblico", per coinvolgere più gente possibile nel gioco. Perchè se ci metto Vitalic e giochiamo io te e Berta non è molto divertente.
Oh poi se vogliamo possiamo fare una sfida tra gruppi musicalmente affini e sarà divertente uguale, però per come la vedo io è proprio un altro gioco.



Checco, il giochino era irrazionale fin dall'esordio, ma meno di quanto uno credesse. Ed è quello che ho cercato di dire nel mio intervento precedente.
Con il resto del mondo, molto semplicemente, non aveva più regole, e se non ha regole non è un gioco.
Tutto lì!

Black Francis
00domenica 28 marzo 2010 10:56
Re: Re:
Zeman81, 27/03/2010 14.36:



Checco, il giochino era irrazionale fin dall'esordio, ma meno di quanto uno credesse. Ed è quello che ho cercato di dire nel mio intervento precedente.
Con il resto del mondo, molto semplicemente, non aveva più regole, e se non ha regole non è un gioco.
Tutto lì!





la regola base c'era e la gente ha giocato tant'è che abbiamo un vincitore, che poi a te non piacesse il gioco fatto così l'ho capito e ci sta. sono disponibile e carico a fare un giochino (anche solo tra di noi) con più regole, anche se come vedrai non sarà tanto facile. cioè dovremo fare un tot di compromessi, e uno zeman qualsiasi avrebbe tutte le ragioni per montare su come hai fatto tu.
Bruttoformo
00domenica 28 marzo 2010 11:37
Nessuno ha ancora postato questa?

[SM=x1647668]
Black Francis
00domenica 28 marzo 2010 11:52
c'ho una cosa da dire su Bjork, domani la dico.
Bruttoformo
00domenica 28 marzo 2010 12:00
Re:
Black Francis, 28/03/2010 11.52:

c'ho una cosa da dire su Bjork, domani la dico.


Molto bene, comincio a elaborare qualcuno dei miei salacissimi commenti.
elisa.adragna
00domenica 28 marzo 2010 14:34
Re:
Black Francis, 28/03/2010 11.52:

c'ho una cosa da dire su Bjork, domani la dico.





Black Francis, 29/03/2010 11.52:

Dov'è Bjork?



Sarà sicuramente questo.
Bruttoformo
00domenica 28 marzo 2010 15:24
Re: Re:
elisa.adragna, 28/03/2010 14.34:

Sarà sicuramente questo.


Qui mi hai fatto parecchio ridere.
Black Francis
00martedì 6 aprile 2010 13:45
su Elio siamo tutti d'accordo.

Elio unisce.
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