bentoribeiro
00mercoledì 31 ottobre 2007 17:15
MADRID- Il giorno della verità a Madrid. Il giudice spagnolo Javier Gomez Bermudez ha letto la sentenza nei confronti dei 28 imputati accusati delle stragi dell'11 marzo 2004 che provocarono 191 morti e 1.841 feriti, la più grave azione di terrorismo commessa in un Paese occidentale in nome di Al Qaeda dopo quelle dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti. Osman Rabei «Mohammed l'Egiziano» una delle presunti «menti» della strage, condannato in Italia a dieci anni e la cui pena è stata lunedì ridotta a otto, è stato assolto per mancanza di prove quale autore intellettuale degli attentati dell'11 marzo 2004. Il tribunale di Madrid ha condannando ventuno dei 28 imputati. Sette gli assolti. Tre imputati hanno avuto il massimo della pena, circa trent'anni per ciascuno dei 191 morti negli attentati, ma la legge spagnola fissa a quarant'anni il massimo della pena da scontare in carcere. Quanto ai tre, i marocchini Jamal Zougam e Otman el Gnaoui, sono ritenuti gli autori materiali dell'attentato e a loro sono stati comminati complessivamente 40.000 anni di prigione; Emilio Suarez Trashorras, spagnolo ritenuto complice per aver fornito gli esplosivi provenienti da una miniera, è stato condannato a 35.000 anni di carcere. Alla notizia dell'assoluzione Osman Rabei, che in aula a Milano seguiva in videoconferenza la lettura della sentenza, è scoppiato a piangere e si è inginocchiato brevemente per una preghiera. «Assolto, visto? Avete visto?» ha detto Rabei mentre gli agenti di polizia penitenziaria lo riconducevano in carcere.
«FU CELLULA ISLAMICA» - La Corte giudicante ha anche smontato uno ad uno tutti gli elementi - spesso ancora sostenuti dall’opposizione del Partito Popolare - che avrebbero potuto collegare le indagini al terrorismo basco dell’Eta piuttosto che all’estremismo islamico.
ZAPATERO - «Giustizia è fatta». È stato questo il commento del primo ministro spagnolo, Jose Luis Rodriguez Zapatero, alle condanne di 21 dei 28 imputati al processo per la strage terroristica dell'11 marzo del 2004 a Madrid, costata la vita a 191 persone.
RISARCIMENTI - Le vittime degli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004 saranno risarciti con somme che vanno da 30.000 euro a 1,5 milioni di euro. Ad annunciarlo il presidente del tribunale dell’Audiencia National, Javier Gomez Bermudez, durante la lettura della sentenza contro i 28 imputati.
IMPONENTE SPIEGAMENTO DI FORZE- Decine di agenti armati e con giubbotti antiproiettile, alcuni con cani al guinzaglio, sorvegliano i margini di un parco nella zona occidentale della capitale, agli accessi verdi del distaccamento dell’Audiencia Nacional, il tribunale antiterrorismo spagnolo, dove è stata emessa la sentenza. Molti giornalisti delle emittenti televisive hanno raggiunto la zona dalle prime ore del mattino. La zona è costantemente sorvolata da elicotteri.
SENTENZA ATTESA DA TRE ANNI E MEZZO - I tre giudici che formano il tribunale presieduto dal magistrato Javier Gomez Bermudez si sono riuniti alle 8.10 per firmare ufficialmente la sentenza attesa da tre anni e mezzo dalle famiglie dei dispersi e delle persone ferite negli attentati più cruenti mai vissuti dalla Spagna. L’11 marzo 2004, verso le 7.40, dieci bombe esplosero a bordo di quattro treni pendolari pieni di dipendenti d’ufficio, operai o studenti, diretti verso la stazione madrilena di Atocha.
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