Strade provinciali Genova

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AMTGenova4ever
00mercoledì 13 febbraio 2008 22:15
Apro queesta nuova discussione. [SM=g27987]
Gran parte delle strade intorno a Genova sono della provincia. Ad esclusione delle comunali e della SS45 della Val Trebbia.
Che ne pensate? Sono tenute bene?
Attendo risposte e poi esprimerò la mia opinione...
chicc0zz0
00giovedì 14 febbraio 2008 16:20
La strada che porta al passo dei Giovi mi sembra in buone condizioni.
euge1893
00giovedì 14 febbraio 2008 16:32
ex Strada Statale 456 del Turchino (SS 456), ora Strada Provinciale 456
Conosco abbastanza bene questa importante strada che, a dire il vero, mi pare molto meglio manutenuta in Provincia di Genova che in Provincia di Alessandria.

Un articolo fresco fresco su questa strada, tratto dal Secolo XIX


3 febbraio 2008
Una vasta frana devasta l’ex statale del Turchino
Bruno Mattana

La collina si è spaccata improvvisamente, con una “ferita” vasta. Sono caduti massi enormi accompagnati da una pioggia di detriti. Il tutto accompagnato da un boato profondo. Ecco quello che è successo la notte scorsa lungo l’ex statale 456 del Turchino. Una grossa frana ha ostruito completamente la sede stradale bloccando totalmente il traffico all’altezza del 72 + 800, in località Ciutti di Ovada. L’intero traffico è stato dirottato sull’autostrada e per mantenere aperti i collegamenti con i popolosi centri della valle Stura (Rossiglione, Campoligure e Masone) è necessario percorrere la A26 servendosi dei caselli di Masone e di Ovada.

Alcuni grossi massi, ciascuno del peso di diverse tonnellate, si sono abbattuti sulla sede stradale come enormi magli, hanno sfondato l’asfalto e addirittura mandato in briciole la parte terminale di un muro di cemento armato che era stato costruito un paio d’anni fa proprio per contenere eventuali movimenti franosi sulla spalla della collina che sovrasta la ex statale. «Non riusciamo a capire che cosa ha causato questa frana in un periodo dell’anno che è scarso di piogge», ammettono i tecnici della Provincia.

Massi e detriti sono caduti pochi metri prima del semaforo che regola il senso unico alternato in un tratto di strada dove è in atto da alcuni mesi un altro movimento franoso, questa volta sotto strada, verso il torrente Stura. «È andata bene, perché se al semaforo ci fossero state auto ferme in coda sarebbero state letteralmente schiacciate», dicono gli stessi tecnici. Sulla cima della collina ci sono alcune costruzioni: si tratta di locali utilizzati come magazzini e ripostigli. Al momento non corrono rischi di crollo. Sul posto da ieri mattina all’alba sono al lavoro grossi escavatori e ruspe che in lotta con il tempo cercano di ripulire dal materiale franoso la “ferita” della collina.

Altri mezzi sono utilizzati per spaccare e frantumare i massi caduti e portarli via per riaprire al traffico, almeno parzialmente, l’importante via di comunicazione, alternativa all’autostrada. I residenti dispongono di un’altra alternativa che crea, però, problemi alla viabilità di Belforte. Una stretta strada che da Pian Carpeneto (vicino all’ex statale) raggiunge attraverso i boschi il paese e di qui torna a collegarsi con la 456.

E consigliabile percorrerala solo in caso di necessità. Quanto andranno avanti i lavori, che sono controllati anche dalla polizia provinciale? Al momento è difficile ipotizzare una data di riapertura della strada, perché molto dipenderà dalla consistenza e dalla stabilità del movimento franoso. È comunque possibile che già in mattinata la viabilità venga ripristinata almeno con un senso unico alternato, allungando il tratto di strada già regolato dal semaforo per la precedente frana.
em66
00giovedì 14 febbraio 2008 17:31
chicc0zz0
00giovedì 14 febbraio 2008 20:59
E invece l'aurelia inagibile dalle parti di Capo Noli?
em66
00venerdì 15 febbraio 2008 09:18
E` un po' [SM=x1177061] visto che si trova in Provincia di Savona.
chicc0zz0
00venerdì 15 febbraio 2008 11:13
ops hai ragione!
em66
00lunedì 3 marzo 2008 11:05
da www.ilsecoloxix.it

28 febbraio 2008
Una valle tradita dal navigatore
Francesca Forleo
«Tornate indietro quando potete, poi girate a sinistra». Solo chi ha provato a contraddire le istruzioni di un navigatore satellitare può capire quanto sia fastidiosa la vocina petulante del computer che ti invita a seguire pedissequamente l’itinerario calcolato per te. «Tornate indietro quando potete, poi girate a sinistra».

Chi sulla strada vive e lavora, però, tendenzialmente si affida alle vie scelte dai cervelli digitali, in genere le più brevi, non sempre le più agevoli. La fede dei camionisti europei nel satellitare ha fatto scattare di recente la protesta di alcuni villaggi rurali inglesi che hanno chiesto di essere cancellati dalle mappe dei navigatori proprio per evitare il transito dei camion.

Succede anche in Liguria, dove il caso si ripropone in fotocopia sulla provinciale 333 della Val Fontanabuona. Ai camionisti (e ai guidatori in generale) che vogliano raggiungere la Val Fontanabuona dall’autostrada Genova-Livorno, il satellitare consiglia l’uscita a Recco. Il transito di mezzi pesanti sulla provinciale ha già causato diversi incidenti, l’ultimo il 21 gennaio quando un camion troppo alto ha colpito in pieno il tetto di una palazzina facendo franare una dozzina di tegole.

La reazione dei residenti (e dei politici) locali non si è fatta attendere molto, anche se è stata meno radicale di quella dei cugini d’Oltremanica. Proprio ieri in Consiglio provinciale si è discussa l’interpellanza di un consigliere di Forza Italia, Giuseppe Tassi. Proposta: la giunta chieda alla società Autostrade per l’Italia di piazzare cartelli che suggeriscano, per chi è diretto in Val Fontanabuona, l’uscita a Lavagna o a Genova Est. L’assessore alla viabilità, Eugenio Fossati, spiega che il problema è già stato sollevato e la richiesta inoltrata. Ma l’occasione - per Tassi - è ghiotta per puntare ancora più in alto: non alla cancellazione dell’uscita stradale di Recco, ma alla chiusura di alcuni tratti della provinciale della Fontanabuona al traffico dei mezzi pesanti che tanto avvelena i residenti. In questo caso, però, i navigatori non c’entrano.


titoit
00mercoledì 23 aprile 2008 09:42
SS Turchino
Ho letto ieri un trafiletto sul Secolo che sarebbero stati avviati i lavori per la nuova galleria del Turchino. Qualcuno sa di cosa si tratta? Allargano quella attuale o ne costruiscono una nuova?
em66
00mercoledì 23 aprile 2008 09:57
da ProNo Provincia Notizie

PROVINCIA. APPROVATO PROGETTO DEFINITIVO NUOVO TUNNEL TURCHINO

A maggio la gara pubblica per assegnare l’appalto. I lavori inzieranno a fine estate e dureranno due anni

Genova, 6 - Una nuova galleria e un rinnovato assetto stradale, per la strada provinciale 456 del Turchino si prospettano grandi cambiamenti. La giunta provinciale ha infatti approvato martedì scorso il progetto definitivo che ridisegna la viabilità nel tratto stradale che collega i comuni di Mele e Masone, all’incrocio tra la provinciale del Turchino e quella del Faiallo. Il vecchio traforo, che obbligava i mezzi al senso unico alternato, regolato da un semaforo, sarà sostituita da una nuova galleria a due corsie, costruita una decina di metri sotto l’attuale.
“Questa è un’ulteriore promessa mantenuta – ha dichiarato il Presidente Repetto – un altro prezioso tassello che rafforza la rivisitazione della viabilità intermedia che come Provincia di Genova ci siamo posti tra gli obiettivi primari. La nuova galleria del Turchino è un importante progetto, atteso da molto tempo, che potrà decongestionare l’autostrada dei Trafori, spesso a rischio di collasso in ogni stagione dell’anno, e proporsi come valida alternativa in caso di chiusura per incidenti o altra cause. Inoltre la sua migliore e più sicura percorribilità potrà diventare un fattore di promozione del territorio “.
L’intervento, inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2005-2007, ha un costo di 7.500.000 euro, dei quali 1.800.000 destinati all’acquisizione di terreni, verifiche e collaudi. Sarà finanziato dalla Provincia di Genova per 3.646.000 euro e dalla regione per 3.854.000 euro.
“La buona collaborazione tra Provincia, Comuni di Mele e Masone, Comunità Montane Argentea e Valle Stura e Orba e la disponibilità dei proprietari a cedere i loro terreni con accordi bonari ha consentito che il progetto del tunnel fosse pronto in anticipo sui tempi previsti dall’accordo di programma- spiega l’assessore alla viabilità Piero Fossati- Entro la prima decade di maggio dovremmo essere in grado di bandire la gara d’appalto dei lavori, che dovrebbero iniziare alla fine dell’estate per durare circa due anni”.
Il progetto, elaborato dagli uffici tecnici della provincia, prevede la realizzazione di una variante di 450 metri, di cui 300 metri in galleria con due corsie di 3,25 metri ognuna e due percorsi pedonali di sicurezza larghi un metro.
.Per migliorare l’imbocco tra le provinciali del Turchino e del Faiallo, nel versante di Mele sarà anche costruita una rotatoria. Durante i lavori, la viabilità non sarà modificata né interrotta.



06/04/2007 - 14:28 - Pro.No. 2007 359/71/7 - VIAB - AR/ar

AMTGenova4ever
00sabato 6 dicembre 2008 14:03
Un ringraziamento deve andare agli operai e dirigenti dell'area viabilità della provincia di genova molto impegnati in questo periodo causa frane (ultima quella di ieri in Val Graveglia) e neve (al Faiallo si è dovuti intervenire con le turbine). [SM=x1567328] [SM=x1567327]
La provinciale del Monte Penna è chiusa per la consueta chiusura invernale.
AMTGenova4ever
00mercoledì 10 dicembre 2008 14:51
NEVE: LA SITUAZIONE E GLI INTERVENTI SULLE SULLE PROVINCIALI
Più di mezzo metro la neve caduta finora in alta Valle Stura e in Val d’Aveto, e il manto raggiunge o supera già i quaranta centimetri in altre zone, come la Valle Scrivia, dove agli spazzaneve della Provincia, in azione senza soste da ieri sera su tutto l’entroterra, si sono aggiunte le turbine, i mezzi in grado di aspirare e “soffiare” via dalle carreggiate anche i cumuli più alti di neve che le pale e i vomeri degli spazzaneve non riescono a spostare. Per caduta alberi a Mainetto (nel Comune di Serra Riccò) è stata chiusa la provinciale 3 di Crocetta d’Orero e su tutte le provinciali delle zone in quota delle Valli Scrivia, Stura e Orba, Polcevera, Aveto si transita con catene montate. L’assessore Piero Fossati, che coordina gli interventi con lo staff tecnico della viabilità, ricorda ancora una volta “l’obbligo di catene a bordo, che hanno drasticamente ridotto il numero di incidenti per neve e ghiaccio, istituito su tutte le provinciali dell’entroterra dal 1^ novembre al 31 marzo.” Questa la situazione alle 12 dal centro operativo viabilità della Provincia: in Alta Valpolcevera, dove proseguono gli sgomberi degli spazzaneve, per caduta di alberi è al momento chiusa la provinciale 3 di Crocetta d’Orero a Mainetto di Serra Riccò. “Alcuni grossi alberi - spiegano i tecnici provinciali - sono ancora in bilico sul versante e siamo in attesa dell’intervento dell’autoscala da venti metri, che abbiamo chiesto ai Vigili del Fuoco, per poter liberare la strada”. Nella stessa vallata si transita con catene montate sulle provinciali 52 di Nostra Signora della Guardia (dalla località San Bernardo al Santuario) e 4 dei Piani di Praglia; Turbine e spazzaneve sono in azione anche in tutta l’Alta Valle Scriva, dove continuano le forti nevicate che all’alba hanno provocato anche cadute di alberi sulle provinciali 53 di Bastia, tra Busalla e Ronco e 35 dei Giovi, all’altezza del cimitero di Ronco, dove sono subito intervenute, riaprendo il transito, le squadre della Provincia. Sgomberi degli spazzaneve sempre in corso e situazione sotto controllo in Alta Val Trebbia, dove il manto della neve è tra i trenta e i quaranta centimetri e interventi anche delle turbine in Val d’Aveto, la valle più imbiancata nel Levante insieme al Passo del Bocco, dove l’altezza della neve supera il mezzo metro. Analogo il dato per l’alta valle Stura e la Val d’Orba dove le turbine affiancano gli spazzaneve negli interventi. In queste vallate sono chiusi un tratto - dal terzo chilometro a fine strada - della provinciale 73 del Faiallo, per il rischio di slavine dovuto ai cumuli di neve alti diversi metri, formati dal vento sui versanti che rendono molto rischiosi gli interventi di sgombero, e per la caduta di alberi la provinciale 76 di Olbicella, nel Comune di Tiglieto. In Val Fontanabuona sulla provinciale 21 di Neirone si transita a senso unico alternato perché sono in corso gli interventi per liberare la carreggiata dagli alberi caduti. “La stragrande maggioranza di questi casi - dice l’assessore Piero Fossati – riguarda terreni privati intorno alle strade provinciali. Il pericolo di caduta alberi è dovuto agli effetti del vento, del peso della neve o alla galaverna, ma anche alla mancanza di potature e di tagli preventivi da parte dei proprietari delle piante sporgenti sulle carreggiate. E’ un problema molto serio che riguarda la sicurezza della circolazione e l’incolumità pubblica delle persone. La Provincia da molti anni provvede alle potature degli alberi sulle aree di cui è proprietaria, ma servono informazione capillare e provvedimenti incisivi ed efficaci anche per i terreni privati confinanti con le strade pubbliche. E’ un problema che tutti gli enti locali e le istituzioni devono rapidamente affrontare e risolvere congiuntamente”
AMTGenova4ever
00mercoledì 17 dicembre 2008 14:42
STRADE, SP 226 VALLE SCRIVIA: LAVORI DI AMMODERNAMENTO AL PONTE DI AVOSSO
Due mesi di lavori, sulla provinciale 226 della Valle Scrivia, per l’ammodernamento e la risistemazione del ponte di Avosso (al km,. 13,5 tra i Comuni di Casella e Montoggio) correggendo anche le due insidiose curve attuali ad angolo retto ai due estremi dell’infrastruttura. Per la realizzazione di questi interventi, finanziati dalla Provincia con 927.000 euro, nel tratto del ponte sarà istituito un senso unico alternato con semafori nei feriali dal 22 dicembre al 27 febbraio prossimi (escluso il periodo natalizio, dal 24 dicembre al 4 gennaio ). I semafori all’altezza del cantiere saranno in funzione dal lunedì al venerdì nell’orario 8-16 durante i periodi indicati.

dall'area viabilità della provincia di genova
Flavio4687
00mercoledì 17 dicembre 2008 15:52
AMTGenova4ever, 12/17/2008 2:42 PM:

per l'ammodernamento e la risistemazione del ponte di Avosso correggendo anche le due insidiose curve attuali ad angolo retto ai due estremi dell’infrastruttura. ]

Ottima iniziativa! [SM=x1567327]
AMTGenova4ever
00venerdì 2 gennaio 2009 12:51
Galaverna, ancora qualche criticità in provincia di Genova
Ancora un po' di galaverna in giro per la provincia di Genova anche se la situazione è migliorata rispetto al 31 dicembre e al primo gennaio. Si tratta dell'alta val d'Aveto, Trebbia e Stura-Orba oltre ai piani di Praglia e la Valpolcevera alta. Molti gli interventi della Provincia in questi ultimi due giorni per alcune auto scivolate sulla strada con l'aiuto dei vigili del fuoco e alle forze dell'ordine. "Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato" ha dichiarato l'assessore provinciale alla viabilità Piero Fossati.

da primocanale.it

In particolare la situazione più critica nella notte di Capodanno è stata quella dei piani di Praglia-Caffarella-San Martino di Paravanico.

AMTGenova4ever
00mercoledì 7 gennaio 2009 07:53
Situazione neve su strade provinciali
Abbondante neve anche su tutta la provincia: 20-25 cm a 500m slm.
Strade tutte percorribili. Gli operai dell'area 12 viabilità in servizio tutta la notte con sgombri neve e spargimento sale.
Chiusa solo la prov. 72 del Faiallo per problemi di eccessivo accumolo di neve portata dal vento.
Altra rete percorribile con l'obbligo di catene montate.
AMTGenova4ever
00mercoledì 7 gennaio 2009 12:57
LA SITUAZIONE E GLI INTERVENTI SULLE PROVINCIALI ore 11.30
Più di un metro di neve al Tomarlo, oltre cinquanta centimetri nelle altre zone della Val d’Aveto e in alta Valle Scrivia e Val Trebbia, quaranta centimetri in Valle Stura e trenta in alta Val Polcevera e nelle altre zone dell’entroterra dove continua a nevicare a tratti e dalla notte scorsa prosegue l’azione dei centosessanta spazzaneve e spargisale della Provincia di Genova coordinati dall’assessore Piero Fossati e dallo staff tecnico della direzione viabilità dell’ente. La Provincia ricorda l’obbligo di catene a bordo fino al 31 marzo per transitare su tutta la rete interna, dove in tutte le zone in quota ora servono montate. Questa la situazione e gli interventi alle 11.30. E’ stata riaperta, con la rimozione del mezzo pesante in difficoltà al valico, la provinciale 35 al Passo dei Giovi, mentre restano chiuse, per pericolo di caduta slavine dovuto ai grossi cumuli di neve formati dal vento, le provinciali 73 del Passo del Faiallo e 76 di Olbicella nelle valli Stura e Orba e la provinciale 72 di Alpepiana, a monte del centro abitato, in Val d’Aveto. Chiusa, dopo il primo chilometro, anche la provinciale 87 di Propata Alta e sono segnalate difficoltà di transito, anche con catene montate, sulla provinciale 67 del Monte Fasce. Al momento sono tutte transitabili le altre strade provinciali, ma i tecnici della viabilità raccomandano di mettersi alla guida, specie nelle zone montane e in quota solo in caso di effettiva necessità anche per il rischio, favorito dalle temperature gelide e nonostante i costanti interventi dei mezzi spargisale, di possibili tratti ghiacciati sulle carreggiate.

dal sito della provincia
AMTGenova4ever
00mercoledì 7 gennaio 2009 20:32
SITUAZIONE STRADE PROVINCIALI
Duemilacinquecento tonnellate di sale sulle carreggiate. Le ha sparse dall’inizio del 2009 la Provincia di Genova, che ne ha già ordinate altre duemila, mentre i suoi centosessanta mezzi spazzaneve e spargisale, coordinati dall’assessore Piero Fossati e dallo staff tecnico della direzione viabilità, continuano senza soste dalla notte scorsa gli interventi su tutta la rete stradale dell’ente, sotto fortissime nevicate. Il manto nevoso ha infatti già superato il metro e mezzo al Tomarlo e nelle zone più in quota della Val d’Aveto e i settanta centimetri in alta Valle Scrivia, ma anche al Passo della Forcella in Valle Sturla e la neve oltrepassa i sessanta centimetri in alta Val Trebbia, i quaranta nelle valli Fontanabuona e alta Polcevera e arriva a trenta centimetri in alta Val Bisagno e nelle altre zone dell’entroterra. La Provincia ricorda inoltre l’obbligo di catene a bordo fino al 31 marzo per transitare su tutta la rete interna, dove in tutte le zone in quota ora servono montate. Tutte transitabili le principali arterie provinciali, ma il continuo accumulo di neve rende più problematici e difficoltosi gli interventi dei mezzi operativi - che proseguiranno sgomberi e spargimento sale anche in serata e nella prossima nottata - e diversi tratti di strade locali montane sono al momento chiusi. Questa la situazione e gli interventi alle 16.30: restano chiuse, per pericolo di caduta slavine dovuto ai grossi cumuli di neve formati dal vento, le provinciali 73 del Passo del Faiallo (dal terzo chilometro al confine provinciale savonese) e 76 di Olbicella (dal km. 0,3 al confine alessandrino) nelle valli Stura e Orba e la provinciale 72 di Alpepiana, a monte del centro abitato, in Val d’Aveto. Chiusa dopo il primo chilometro la provinciale 87 di Propata Alta e chiusa anche la provinciale 16 di Casa del Romano, dove sono stati avviati gli interventi per la riapertura. Chiuso un tratto, privo di abitazioni, della provinciale 654 della Val di Nure (ramificazione della Val d’Aveto) verso il confine spezzino e un tratto, dove in serata sono previsti nuovi interventi di sgombero, della provinciale 27 di Cassego al Passo del Bocco. Chiuso al momento per la difficoltà degli sgomberi sotto le forti nevicate anche un tratto provinciale (come il precedente, già chiuso, nel Comune di Genova, da Apparizione al “Liberale”) della strada del Fasce, dal Liberale a Case Cornua. I tecnici della viabilità della Provincia terranno aperto per tutta la notte il centro operativo dell’ente (0105499730) per coordinare gli interventi sulle strade provinciali e raccomandano di mettersi alla guida, specie nelle zone montane e in quota, soltanto in caso di stretta ed effettiva necessità anche per il rischio, sotto le temperature gelide delle ore serali e della notte e nonostante i costanti interventi dei mezzi spargisale, di tratti ghiacciati sulle carreggiate.

Dal sito della provincia
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UN RINGRAZIAMENTO A TUTTA L'AREA 12 VIABILITA' PER IL SERVIZIO STRADE! [SM=g28002]
AMTGenova4ever
00lunedì 12 gennaio 2009 21:47
STRADE: RIAPERTE LE PROVINCIALI DEL FAIALLO E DI OLBICELLA
Saranno riaperte entrambe dalle 17 di questo pomeriggio le strade provinciali 73 del Faiallo e 76 di Olbicella che sotto le fortissime nevicate del 7 gennaio erano state chiuse per il pericolo di slavine. Uomini e mezzi della direzione viabilità della Provincia hanno infatti completato gli sgomberi della neve - che sotto il vento aveva formato cumuli alti diversi metri - ripristinando così le condizioni di sicurezza e transitabilità delle due strade. Sono quindi di nuovo percorribili la provinciale 73 del Faiallo che era stata chiusa dal chilometro 3 al confine con la provincia di Savona e la provinciale 76 di Olbicella che era chiusa dal km. 0,3 al confine

dal sito della provincia di genova
AMTGenova4ever
00lunedì 2 febbraio 2009 14:07
NEVE: LA SITUAZIONE E GLI INTERVENTI SULLE PROVINCIALI
La morsa del freddo e della neve stringe le vallate dove dalla notte sono in azione i mezzi spazzaneve e spargisale della Provincia di Genova, coordinati dall’assessore Piero Fossati e dallo staff tecnico della direzione viabilità dell’ente, per garantire il transito sulle strade provinciali e comunali convenzionate. Il manto bianco ha già superato i quaranta centimetri nelle zone più elevate dell’entroterra, con nevicate finora più intense a ponente, e i quindici centimetri alle quote collinari delle vallate. Al momento le strade provinciali sono tutte transitabili, con catene montate nei tratti montani e di valico, tranne le strada del Faiallo e di Olbicella (inalta Valle Stura) chiuse per il pericolo di slavine dovute ai grossi cumuli di neve, alti diversi metri, formati dal vento sui versanti ai lati della carreggiata. Difficoltà maggiori al momento sulle autostrade, segnalano i tecnici della viabilità provinciale, con transito bloccato sul tratto genovese della A26 in direzione nord e problemi per chi scende verso Genova sulla stessa arteria per incidenti sulla A10 che ostacolano la circolazione. Prosegue, per combattere i rischi del ghiaccio sotto le temperature in picchiata, anche l’azione degli spargisale della Provincia che “questa mattina è riuscita a rifornire nuovamente i magazzini di materiale antigelo – dice l’assessore Piero Fossati - grazie alla pronta collaborazione della Prefettura che ha autorizzato il transito dal porto dei mezzi pesanti carichi di sale verso i nostri depositi.” La direzione viabilità della Provincia raccomanda la massima prudenza nella guida e l’obbligo di catene a bordo fino al 31 marzo su tutta la rete stradale dell’entroterra.

dal sito della provincia
AMTGenova4ever
00lunedì 2 febbraio 2009 14:07
NEVE: LA SITUAZIONE E GLI INTERVENTI SULLE PROVINCIALI
La morsa del freddo e della neve stringe le vallate dove dalla notte sono in azione i mezzi spazzaneve e spargisale della Provincia di Genova, coordinati dall’assessore Piero Fossati e dallo staff tecnico della direzione viabilità dell’ente, per garantire il transito sulle strade provinciali e comunali convenzionate. Il manto bianco ha già superato i quaranta centimetri nelle zone più elevate dell’entroterra, con nevicate finora più intense a ponente, e i quindici centimetri alle quote collinari delle vallate. Al momento le strade provinciali sono tutte transitabili, con catene montate nei tratti montani e di valico, tranne le strada del Faiallo e di Olbicella (inalta Valle Stura) chiuse per il pericolo di slavine dovute ai grossi cumuli di neve, alti diversi metri, formati dal vento sui versanti ai lati della carreggiata. Difficoltà maggiori al momento sulle autostrade, segnalano i tecnici della viabilità provinciale, con transito bloccato sul tratto genovese della A26 in direzione nord e problemi per chi scende verso Genova sulla stessa arteria per incidenti sulla A10 che ostacolano la circolazione. Prosegue, per combattere i rischi del ghiaccio sotto le temperature in picchiata, anche l’azione degli spargisale della Provincia che “questa mattina è riuscita a rifornire nuovamente i magazzini di materiale antigelo – dice l’assessore Piero Fossati - grazie alla pronta collaborazione della Prefettura che ha autorizzato il transito dal porto dei mezzi pesanti carichi di sale verso i nostri depositi.” La direzione viabilità della Provincia raccomanda la massima prudenza nella guida e l’obbligo di catene a bordo fino al 31 marzo su tutta la rete stradale dell’entroterra.

dal sito della provincia
AMTGenova4ever
00lunedì 2 febbraio 2009 20:25
NEVE: LA SITUAZIONE E GLI INTERVENTI SULLE PROVINCIALI ore 18
Continua a nevicare nell’entroterra genovese e la Provincia ha fatto entrare in azione anche le turbine, i mezzi in grado di aspirare e soffiare via dalle carreggiate i cumuli di neve più grandi che i vomeri degli spazzaneve non riescono a spostare, per affiancare negli sgomberi gli spazzaneve che, coordinati dall’assessore Piero Fossati e dallo staff tecnico della direzione viabilità dell’ente, sono in azione dalla notte scorsa senza soste insieme agli spargisale per garantire il transito sulle strade provinciali. Il manto nevoso ha già superato i settanta centimetri nelle zone più elevate delle Valli Stura, Scrivia, Polcevera, Trebbia e i quaranta centimetri alle quote collinari delle stesse vallate. Meno intense le nevicate nel Levante, tranne in Val d’Aveto e sui passi in quota dove la neve ha superato i settanta centimetri. Al momento le strade provinciali sono tutte transitabili - con catene montate nelle vallate del Genovesato, in Val d’Aveto e sui valichi del Levante - tranne le strade del Faiallo e di Olbicella, in alta Valle Stura, chiuse per il pericolo di slavine dovute ai grossi cumuli di neve, alti diversi metri, formati dal vento sui versanti ai lati della carreggiata. Prosegue, per combattere i rischi del ghiaccio sotto le temperature in picchiata, anche l’azione degli spargisale della Provincia e i tecnici della sua direzione viabilità raccomandano di mettersi in viaggio solo in caso di effettiva necessità e con la massima prudenza nella guida, ricordando l’obbligo di catene a bordo – che oggi in molti tratti servono montate – su tutta la rete stradale dell’entroterra fino al 31 marzo. Il centro operativo viabilità della Provincia (0105499730) resterà aperto tutta la notte per coordinare gli interventi e monitorare la situazione delle strade provinciali.
em66
00mercoledì 4 febbraio 2009 10:38
Articolo sul sito del Secolo XIX
Ne, camion nel fiume
Polemiche per la sicurezza
AMTGenova4ever
00mercoledì 11 febbraio 2009 14:30
DOPO LA CHIUSURA PER FRANA RIAPERTA LA PROVINCIALE DELLA VALBREVENNA
Il divieto di transito sulla provinciale della Valbrevenna provocato da una frana che ha invaso la carreggiata è revocato. Da oggi, dopo gli sgomberi effettuati dai servizi tecnici della Provincia, tra i km 3,3 e 3,4 è istituito un senso unico alternato a vista che resterà attivo, con orario continuato, fino al ripristino delle preesistenti condizioni di sicurezza e transitabilità.

dal sito della provincia
em66
00giovedì 12 febbraio 2009 09:16
AMTGenova4ever
00mercoledì 4 marzo 2009 14:32
STRADE: LA PROVINCIA INAUGURA LA VARIANTE DI CASARZA
Venerdì 6 marzo alle 15 il presidente Alessandro Repetto e l’assessore alla viabilità Piero Fossati con gli amministratori locali taglieranno il nastro dell’opera che elimina dal centro urbano il traffico pesante diretto alle zone industriali.

Un viadotto diagonale sul Petronio a sedici campate, lungo quattrocento metri e largo 7,5 che collega la provinciale 523 alla sponda sinistra del torrente dove prosegue con un tratto di seicento metri per innestarsi sulla viabilità comunale verso le zone industriali e i nuovi quartieri di Casarza Ligure. E’ la nuova variante, realizzata dalla Provincia, che venerdì 6 marzo alle 15 la inaugurerà con il presidente Alessandro Repetto, l’assessore alla viabilità Piero Fossati e i sindaci e le amministrazioni dei Comuni della Val Petronio (Casarza, Sestri Levante e Castiglione Chiavarese). Sulla provinciale 523 a Casarza Ligure transitano oltre 16 mila veicoli al giorno dicono gli studi dei tecnici della viabilità provinciale e la variante, eliminando anche la maggior parte dei Tir dal centro cittadino (sono 1.300 al giorno quelli diretti alle zone industriali sulla sponda sinistra del Petronio) potrà alleggerire moltissimo la pesante situazione attuale, migliorandola notevolmente anche sotto l’aspetto ambientale delle emissioni. E la necessità del nuovo by-pass per decongestionare Casarza è confermata anche dai numeri, perché è diretto proprio a questa cittadina circa il 70% dei 16.000 veicoli in transito quotidianamente sulla provinciale 523 che, a monte di Casarza, scendono invece a 5.000 a Castiglione e diventano 2.000 a Velva, al confine spezzino. La variante inizia con una rotatoria inclinata che i tecnici hanno sottoposto a ogni possibile verifica per garantirne l’attraversamento anche a mezzi come gli enormi autoarticolati da 16,5 metri, ed è stata intanto definita con i Comuni di Sestri Levante e Casarza la procedura tecnica di spostamento della cabina Enel per migliorare la visibilità dell’innesto della variante: la cabina attuale verrà demolita e ricostruita cinquanta metri più a valle, con un finanziamento della Provincia e la realizzazione tecnica del Comune di Sestri. Per la variante, sulla quale la Provincia ha installato anche pannelli fonoassorbenti e un moderno impianto di illuminazione, è già in corso – i tecnici stanno vagliando una serie di ipotesi - lo studio di fattibilità per una futura prosecuzione del tracciato verso il ponte Biggi.

dal sito della provincia
marcox2110.
00lunedì 27 aprile 2009 21:15
ss.45
volevo chiedere a qualcuno che magari è informato se c'è un piano provinciale, regionale e/o dell'anas per l'ammodernamento della ss. 45 nel tratto di competenza ligure.
grazie
AMTGenova4ever
00martedì 28 aprile 2009 14:11
La SS45 è di proprietà dell'anas. Da molti anni si parla di ammodernamenti soprattutto dopo Torriglia a causa di un tratto ricchissimo di curve. Comunque negli ultimi lustri la situazione è migliorata:
-Variante di Prato
-Apertura galleria "Madonna di Montebruno" che evita il passaggio per il centro di Torriglia
-Qualche eliminazione di tratti che seguivano il costone della montagna con la creazione di gallerie (esempio galleria Serra) o di Viadotti.
em66
00lunedì 4 maggio 2009 10:29
em66
00mercoledì 9 dicembre 2009 14:46
da www.regione.liguria.it

Genova, 4 DICEMBRE 2009
Infrastrutture, approvato il trasferimento ad Anas di 300 km di strade provinciali
La mitica Aurelia ritorna allo Stato

Ritornerà di proprietà dello Stato, cioé di Anas, la mitica strada Aurelia che da Ventimiglia taglia la Liguria fino a Sarzana e insieme a questa anche la strada provinciale 29 Colle di Cadibona, la strada provinciale 30 della Valbormida e la strada provinciale 62 della Cisa.
In totale 318 chilometri, suddivisi in quattro tratti che passeranno dalle province liguri all'Anas, così come era nel 2001. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Pianificazione territoriale, Carlo Ruggeri, recependo il decreto del presidente del consiglio dei Ministri che aveva dato il via al trasferimento. "In questo modo - spiega l'assessore Ruggeri - concludiamo l'iter di trasferimento a cui seguirà l'intesa Stato regioni che sancirà definitivamente il passaggio allo Stato di tutta la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade".
Quattro i tratti interessati:
la S.P n. 1 Aurelia da Ventimiglia a Sarzana
la S P n. 29 Colle di cadibona nella tratta da Altare a Piana Crixia in provincia di Savona
la SP n. 30 della Valbormida da piana Crixia fino ad Alessandria (SV)
la S.P n. 62 della Cisa da S. Stefano Magra fino al confine regionale
"Si tratta - ha aggiunto Ruggeri - di un passaggio molto importante perché una volta definito sarà possibile procedere con una serie di interventi soprattutto sull'Aurelia che non potevano essere fatti per mancanza di risorse". Attualmente Anas in Liguria gestisce 100 chilometri di strade che con questi ultimi 300 salgono a 400 km, facendo lievitare anche il potere contrattuale della Liguria rispetto al territorio nazionale.

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