Storiaaaa

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Lupo Cima
00lunedì 11 aprile 2005 18:41
Come avevo gia previsto, il compito di storia mi sta occupando un bel po' di tempo. [SM=x346114] Voi di cosa avete parlato?

Io ho parlato della massificazione della società, connessa alla manipolazione di quest'ultima in chiave politica (partiti di massa), allo sviluppo industriale, ai sindacati, ecc.
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 18:43
Io...
...ho parlato della guerra nel secolo delle masse. Ho finito qualche minuto fa ma temo che non sia il massimo...
Magari lo posto così mi dite che cosa ne pensate, ok?

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Lupo Cima
00lunedì 11 aprile 2005 18:44
Non so se avrei il coraggio di postare il mio, tra l'altro mi manca ancora la conclusione. Ho scritto circa 26 righe.
Volant
00lunedì 11 aprile 2005 18:45
io non lo posto[SM=x346167]
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 18:46
MMhh...
Io 34 righe, il problema è che ho scritto a grandezza 10...uff...secondo me è troppo lungo. Comunque, volete leggerlo?

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Volant
00lunedì 11 aprile 2005 18:47
va bene..il mio lo hai letto?
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 18:48
Ma guarda Emanuela...
..che il tuo, a mio parere, è fatto bene!! [SM=g27811]

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Lupo Cima
00lunedì 11 aprile 2005 18:49
Non so come sia venuto, non ho nemmeno attinto da internet.. [SM=x346146]
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 18:50
Ora lo posto...
Sperando che Guaiz non arrivi e lo scopiazzi!!! No, scherzo!
Ecco qua...

La Guerra nel ‘900, Secolo delle Masse:

Che cosa è il Novecento? Secondo Eric Hobsbawm esso va definito come “Secolo Breve” ed è evidente nell’omonimo libro dello storico inglese quanto esso possa essere pure definito il Secolo delle Guerre. Vi è la necessità, però, di precisare tale definizione in quanto essa assume il suo vero significato se aggiungiamo il termine “di massa”. E’ questo, infatti, il denominatore comune di ogni aspetto del XX° Secolo: la massa diventa il soggetto stesso della storia (prima ogni cosa era organizzata da elite). Sul piano bellico, il ‘900 è caratterizzato da eventi di immane violenza ed atrocità, in particolare da guerre e conflitti che hanno addirittura interessato popoli e nazioni di tutto il pianeta, fin troppo note le due Guerre Mondiali (rispettivamente 1914-1918 e 1939-1945) e le conseguenti due Guerre Fredde (1949-1986). Come si diceva, anche in questo caso si può notare un carattere di massa del fenomeno. Basti pensare al numero di morti che entrambe le Guerre Mondiali, la seconda più della prima, hanno prodotto. Nella I° Grande Guerra furono uccisi 9 milioni di persone, per la più parte soldati che morivano in guerra, al fronte (in trincea); nella II°, addirittura, furono 50 i milioni di morti e la cosa sconvolge perché è in questo scontro planetario che si esprime più che mai il coinvolgimento delle masse civili, colpite dai bombardamenti, vittime della deportazione e protagoniste di fenomeni come la Resistenza Partigiana. Le cose non cambiarono durante le Guerre Fredde; nonostante non vi furono aperti conflitti fra le due parti (U.S.A. e U.R.S.S.) e non si scatenò mai un vero e proprio scontro, l’opinione pubblica fu quasi costretta a schierarsi ideologicamente con l’una o l’altra fazione. Le Guerre furono anche teatro di nuovi armamenti, sistemi di trasporto e comunicazione. I primi sempre più perfezionati e, per questo, distruttivi come, ad esempio, la bomba atomica o la più recente bomba H capaci di distruggere intere città (il caso di Hiroshima e Nagasaki). Oppure, per quanto riguarda le comunicazioni, si pensi ad Internet. Esso, inizialmente, fu un sistema di comunicazione interno all’esercito Americano od utilizzato fra università e centri di ricerca che lavoravano a progetti di natura militare. In seguito esso si è allargato ed ha assunto sempre più un carattere di massa, un media. La stessa politica venne influenzata da quei violenti scontri armati tanto che quel carattere che oserei definire “aggressivo” fra schieramenti politici è tutt’ora una realtà. Vi è, infatti, da dire che le guerre stesse si combinano alle ideologie, di più, furono il risultato di scontri di ideologie delle masse e, poi, fra i partiti di massa (si ricordi il nazionalismo che infiammò l’Italia nella I° Guerra Mondiale). Vi è pure il carattere economico da sottolineare, anch’esso si dovette piegare davanti ai conflitti del novecento. In questo periodo si era affermato un metodo di produzione “in serie” che venne sfruttato oltre ogni misura per la costruzione di macchinari bellici. Vi è inoltre da sottolineare il fatto che il secolo novecento ed in particolare la sua politica sono stati “costretti”, per così dire, a tener conto delle masse popolari. Negli stessi totalitarismi (come quelli che si sono costituiti durante il secolo) è essenziale il far leva sulle masse, sul popolo che, dunque, rappresenta la forza della nazione.
Per concludere vorrei sottolineare, comunque, una tendenza recente ad allontanare la possibilità di scoppio di guerre, la società è più aperta che nel passato appena trascorso, molto più tollerante verso il diverso o meglio, per la maggior parte è tale (il razzismo, come è tristemente noto, è stata una caratteristica basilare del nazismo), il sistema totalitario è stato in gran parte sostituito da un modello democratico e, cosa molto importante, vi è stato (il processo continua ancora) un allargamento dei diritti.
Che cosa è il Novecento? La parola agli storici di domani.

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Volant
00lunedì 11 aprile 2005 18:51
Re: Ma guarda Emanuela...

Scritto da: Johan 11/04/2005 18.48
..che il tuo, a mio parere, è fatto bene!! [SM=g27811]

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§



temoche sia la tua estrema gentilezza a parlarem ,a in ogni caso non lo rifarei.Tra l'atro ci ha a malapena accennato come farlo..
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 18:52
Io ho letto qualcosa...
...dal sito che vi ho postato nell'altra sezione, ma c'era scritto davvero poco...no, io ho preso solo dal c5.

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 18:53
Effettivamente...
...nemmeno io ho capito bene che cosa volesse che facessi, vabbè, io gli porterò quello che ho fatto.

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Volant
00lunedì 11 aprile 2005 18:55
Grandissimo Ghebbo.Bravo.[SM=x346169]
Lupo Cima
00lunedì 11 aprile 2005 18:56
Da finire e risistemare
Alla nascita della “società di massa” che ha caratterizzato il XX secolo contribuirono sicuramente diversi fattori e processi storici, alcuni dei quali erano gia avviati da decenni. Tra questi possiamo includere sia una forte crescita demografica sia la radicale diffusione del modello urbano, a sua volta innescata da una nuova ed epocale trasformazione dell’organizzazione del lavoro. Lo sviluppo dell’indutria tra il XIX ed il XX secolo non solo decretò una rivoluzione sul modo di produzione delle merci e sull’allargamento dei mercati, ma ebbe importanti ripercussioni sullo stile di vita dei lavoratori. Con l’introduzione del nuovo modello di produzione si avviò un generale peggioramento delle condizioni di lavoro, il quale, unito ad un aumento dello sfruttamento ed alla diffusione della figura dell’operaio-massa, diede origine sia in America che in Europa ad un ulteriore inasprimento del conflitto sociale. In particolar modo, la rigidità di questo sistema è stata alla base di un processo di omogenizzazione sul piano culturale e sociale che negli anni futuri concorrerà a delineare il profilo di una società uniforme, anonima e facilmente manipolabile dalle ideologie di massa.
I principali centri urbani delle aree italiane più industrializzate, nelle quali risiedevano grandi concentrazioni operaie (Torino, Genova, Milano), fecero da traino per la nascita delle Camere del lavoro e dei sindacati (la CGL nel 1906) e per lo sviluppo del PSI, che costituirà, pur nelle sue diverse articolazioni interne, il primo partito di massa. E’ una forma di politica che differisce da quella antecedente: il “partito” politico esistente fino ad allora, pur basandosi anch’esso su di una vasta partecipazione della base popolare resa possibile attarverso un allargamento del suffragio, si fondava su di una organizzazione interna che permetteva una differenziazione dei compiti e delle funzioni, sulla redazione di un programma amministrativo, sulla funzione da intermediario tra cittadini ed istituzioni. Il partito di massa “socialista” tende invece a configurarsi esso stesso come istituzione, è sempre volto al raggiungimento di un alto numero di iscritti, e tende a rafforzare ed identificare la propria identità ideologica per mezzo di simboli e date. All’interno dei principali partiti socialisti europei si potevano scorgere due principali componenti, una più moderata o “riformista”, ed un’altra “rivoluzionaria”, di coloro che ritenevano possibile una trasformazione della società soltanto attraverso un esito rivoluzionario.
Un’altra importante “ideologia di massa” che si era sviluppata in quegli anni è quella nazionalista, che trae in parte le proprie origini dallo sviluppo industriale dei primi anni del‘900, e quindi dal desiderio di supremazia e di conquista di nuovi mercati. Le teorie nazionaliste, del tutto ostili alle idee socialiste e volte a scelte di tipo militaristico, avevano trovato terreno fertile nella nuova “società di massa” attraverso la propaganda nazista e fascista.


Forse continua...

[Modificato da Lupo Cima 11/04/2005 22.02]

Johan
00lunedì 11 aprile 2005 18:56
Grazie.
[SM=x346169]
Vedremo domani...

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Lorentzgang
00lunedì 11 aprile 2005 18:57
tra quelli che ho letto finora il mio è il peggiore. bravo lorenzo! ma vai a rinchiuderti in una fogna va...[SM=x346179]
Lupo Cima
00lunedì 11 aprile 2005 18:58
Ho letto. Bravo Giebbo! [SM=g27811]
Lorentzgang
00lunedì 11 aprile 2005 18:59
non ti preoccupare per guaiz, ne ha fatti 15 e uno lo ha dato a me.
Volant
00lunedì 11 aprile 2005 19:00
Non avete ancora letto il mio(a parte ghebbo)
da ritiro..[SM=x346176]
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 19:00
Grande Albe!!
[SM=g27811]
Uff..non è giusto. Come faccio a prendere un voto decente quando si fanno dei compiti così???? Albe, abbruttiscilo!!!

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Lorentzgang
00lunedì 11 aprile 2005 19:02
in tutto questo tempo ho disimparato a scrivere. è pieno di frasi sconnesse e insensate, ma per fortuna ho quello di guaiz...
una cosa non ho capito, il titolo di questa cosa deve essere 900 scolo delle masse, oppure un titolo che rigu
Lupo Cima
00lunedì 11 aprile 2005 19:02
MA PER FAVOREEEEE !!! [SM=x346089]

So gia come lo userà il mio compito. [SM=x346104]

[SM=x346169]
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 19:03
Ovviamente scherzavo..
[SM=g27828]
Grazie Albe!
Comunque sia, non crederò mai che tu, Lorenzo, ne abbia fatto uno brutto...ci gioco i compottatoti!
Emanuela, il tuo non è brutto...il contrario, semmai!

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Lorentzgang
00lunedì 11 aprile 2005 19:05
i compottatoti? è pesante ve, nol farei. poi magari pensi troppo bene di me, potrei scrivere "comunisti di merda" e consegnare.
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 19:05
Anzi, no...
...l'ho riletto. No, devi abbruttirlo per forza. [SM=g27828]
Il mio fa schifo, altrochè!

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Volant
00lunedì 11 aprile 2005 19:07
bab..che bravi fanciulli..[SM=x346125]
Johan
00lunedì 11 aprile 2005 19:10
Ahahahah!!
Sarebbe uno spettacolo se lo facessi, Lorenzo!!! [SM=x346122]
Vabbè dai, non sacrificherò i compottatoti...allora ci gioco la mia pistola a gas, la 357 magnum.

[SM=x346125] [SM=x346160]
§Johan Razev§
Lupo Cima
00lunedì 11 aprile 2005 19:12
I compattatt.. CHE ?! [SM=x346089]
Lorentzgang
00lunedì 11 aprile 2005 19:13
quelli Ciuima...
okkei. se non riesco a scrivere qualocsa di meglio di quell oche ho fatto penso che farò così.
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