Storia e saggezza dei popoli

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The Soul Ghost
00martedì 16 maggio 2006 00:27
Un popolo con molta storia è un popolo saggio?
Ovvero, la storia di un popolo gli da saggezza?

Vorrei fare qui un'indagine, possibilmente con un minimo di serietà, sul legame fra storia, "anzianità" di un popolo e la sua (forse) derivante saggezza.
Un parallelismo fra la parte ed il tutto se volete, fra il popolo e la singola parte che lo rappresenta, cercando di individuare se, come gli uomini, più si è vecchi, più si ha storia, più si è saggi.

Si dovranno ovviamente escludere casi molto particolari frutto di interazioni aberranti con esterni (per esempio un paese conquistato da Roma diventava romano e perdeva nel giro di pochi decenni la propria identità diventando di fatto Provincia di Roma anzichè ciò che era magari solo un secolo prima, vedi Gallia, Grecia o Egitto).

Non posso continuare la mia dissertazione perchè a quest'ora sto perdendo lucidità, (mi scuso se per caso ci sono nonsense nel testo causati dal mio rincoglionimento serale [SM=g27822]), perciò spero in un vostro contributo costruttivo.
AmunKhef
00martedì 16 maggio 2006 10:35
L'esperienza (o "anzianità") implica saggezza solamente se si è disposti ad ammettere i propri errori e cabiare di conseguenza registro per poi trasmettere agli altri il "Nuovo" che andrà a modificare il "vecchio"!
Se non vi è questo meccanismo non ci sarà mai un rinnovamento (che può voler dire anche ritornare sui propri passi), e si impedirà così l'evoluzione delle cose!
axdeb
00martedì 16 maggio 2006 15:15

questo post non ha senso...
innanzitutto cosa significa anzianità di un popolo?

dobbiamo considerare cosa? il tempo da cui una zona è stata abitata o le migrazioni di popolazione?

gli italiani sono un popolo antico che ha legami con gli etruschi o derivano dalle megrazione di epoca medievale?

dobbiamo considerare gli irachenni il popolo piu antico al mondo?

servono piu elementi..

in secondo luogo cosa significa saggezza?
AmunKhef
00martedì 16 maggio 2006 15:21
E' ciò che ho pensato anche io...ed è per questo che ho messo una generica risposta sul come si trasmettono le conoscenze, senza parlare nello specifico di niente in quanto la tematica dell'argomento non mi era molto chiara...
axdeb
00martedì 16 maggio 2006 15:31

piu che altro bisogna definire quello che si consideriamo saggezza..
AmunKhef
00martedì 16 maggio 2006 15:51
Credo intenda conoscere le cose ed affrontarle nella maniera più opportuna possibile grazie alle "esperienze di vita vissuta"
KIsaragi
00martedì 16 maggio 2006 15:58
io invece non capisco perchè la definizione vecchio=saggio? cioe e necessario essere vecchi per essere saggi??
axdeb
00martedì 16 maggio 2006 16:10

vi faccio un esempio..

il concetto di nichilismo può essere considerato saggezza in quanto razziionlizzazione della vita o va considerata non saggezza in quanto problematico all' agire sociale?


l' animismo o il politesimo non andrebbero considerate saggie?
eppure presentano una maggiore liberta sociale..
AmunKhef
00martedì 16 maggio 2006 16:13
Re:

Scritto da: KIsaragi 16/05/2006 15.58
io invece non capisco perchè la definizione vecchio=saggio? cioe e necessario essere vecchi per essere saggi??



Io sono dell'idea: Bisogna cosiderare il messaggio, non il messaggero!
KIsaragi
00martedì 16 maggio 2006 16:14
uhm ormai l'appellativo giovane e sciocco si tramanda da generazione a generazione
axdeb
00martedì 16 maggio 2006 16:15

non sempre a volte il messaggero aiuta a capire il messaggio...

AmunKhef
00martedì 16 maggio 2006 16:32
Era inteso in maniera diversa:
Se io 17enne dico "A" (e la cosa è "A") non vengo preso in considerazione in quanto giovane anagraficamente
Su una persona adulta (35-40 anni) dice "B", nonostante la cosa sia palesemente "A", viene preso in considerazione comunque e viene anche sostenuto da qualcuno, mentre la mia affermazione, anche se sostenuta da incofutabili prove, viene scartata solo perchè detta da me come giovane! [SM=g27826]
axdeb
00martedì 16 maggio 2006 19:39

ho capito benissimo, ma te la pongo diversamente:


Quello che dici è vero, am aci sono delle situazione in cui il rapporto può essere invertito...
KIsaragi
00martedì 16 maggio 2006 21:21
i due lati della medaglia
axdeb
00martedì 16 maggio 2006 21:24
Ying e yang allieva
AmunKhef
00martedì 16 maggio 2006 21:25
Ok, capito [SM=g27811]
KIsaragi
00martedì 16 maggio 2006 21:40
[SM=g27817]
axdeb
00mercoledì 17 maggio 2006 00:26
[SM=g27811]
KIsaragi
00mercoledì 17 maggio 2006 15:37
comunque anche questa è una specie di discriminazione
AmunKhef
00mercoledì 17 maggio 2006 23:28
Re:

Scritto da: axdeb 16/05/2006 21.24
Ying e yang allieva



Yin [SM=g27811]
KIsaragi
00giovedì 18 maggio 2006 21:05
no yang...
AmunKhef
00venerdì 19 maggio 2006 00:19
Era una correzione grammaticale... [SM=g27829]
martygrissom
00venerdì 19 maggio 2006 10:33
filosofie orientali eh?
AmunKhef
00venerdì 19 maggio 2006 11:02
Già [SM=g27830]
KIsaragi
00venerdì 19 maggio 2006 15:53
si un pò a colazione..
AmunKhef
00venerdì 19 maggio 2006 15:54
[SM=g27828] [SM=g27829]
KIsaragi
00venerdì 19 maggio 2006 16:00
come inizio di giornata..
axdeb
00sabato 20 maggio 2006 16:59
fa sempre bene la filosofia
martygrissom
00domenica 21 maggio 2006 19:29
si e a questo proposito.....lucano era anche filosofo?
axdeb
00lunedì 22 maggio 2006 13:03

difficile a dirsi...

cicerone era un filosofo?
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