Stile troppo "semplice"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Cendrillon89
00lunedì 19 settembre 2016 15:26
Salve a tutti, ammetto che è un po' che vorrei chiedere un parere su questa questione, e finalmente mi sono decisa.

Nelle recensioni mi hanno spesso detto che ho uno stile "semplice", talvolta in positivo, talvolta in negativo.
Quelle in positivo elogiavano uno stile semplice sì, ma chiaro e pulito.
Quelle in negativo (che ho ricevuto solo nei contest), indicavano uno stile "semplice" e un lessico (così come mi hanno scritto l'ultima volta un mese fa) scarno.
Non ritengo il mio lessico così povero, ma di fronte a una critica così dura (non che la giudice sia stata maleducata, tutt'altro), qualche dubbio mi è venuto.

A voi è mai capitato di trovarvi in situazioni simili?
Io sto leggendo dei libri sulla scrittura creativa, e in quasi tutti (On writing di S.King tanto per citarne uno) viene detto di non esagerare. Di usare un linguaggio pulito e di non perdersi a cercare sinonimi esagerati.

Anni fa lessi una Fanfic di non ricordo bene quale fandom, nella quale l'autrice usava, secondo me, espressioni ridicole, considerando il contesto e lo stile stesso della storia.
Qualcosa come "eclissò a se stesso" o "mise l'anello al penultimo dito della mano sinistra" o giù di lì. Quando glielo feci notare sembrava che avessi fatto chissà cosa, sentendomi dire che ero troppo giovane per capire le sue espressioni poetiche e ricercate, che in soldoni, dato che non avevo molte recensioni, non ero nella posizione di poter giudicare ecc.
La mia paura, nel cercare di adottare uno stile "meno semplice", è di finire come quella ragazza e di scegliere uno stile esagerato, non adatto a ciò che voglio raccontare.

Insomma, non so se devo affidarmi di più ai consigli che ho trovato nei libri, o se affidarmi alle critiche che ho ricevuto.
-Harue-
00lunedì 19 settembre 2016 18:43
EH, la tua è una domanda da un milione di dollari. Ed è una prova che scrivere bene non è facile come sembra!
Penso che scrivere bene non significhi per forza usare paroloni e metafore esagerate (ho letto anch'io molte storie così, pure in libri pubblicati ed effettivamente sono ridicole oltre che pesanti e lente da leggere, quasi come se fosse un saggio piuttosto che un'opera di narrativa) ma neppure usare uno stile troppo semplice, scarno e lineare, l'ideale è la via di mezzo, i bravi scrittori in genere (almeno secondo il mio gusto) sono quelli che sanno gestire le parole in modo fluido ma allo stesso tempo non banale, che sanno rendere la lettura piacevole ma anche suggestiva inserendo delle parole ricercate quando servono.
Ci vuole quel pizzico di talento innato che, secondo me, o uno ce l'ha o non ce l'ha. Ovviamente, anche senza avere il fuoco sacro della scrittura, si può comunque migliorare il proprio stile, e la cosa migliore è leggere tanti libri dei più disparati autori, per capire come effettivamente si esprima un scrittore di professione, e scrivere tanto, l'esercizio aiuta tanto a migliorare.
Questo almeno è come la penso io, che sono essenzialmente lettrice e molto saltuariamente autrice [SM=g27987]
WhatHasHappened
00lunedì 19 settembre 2016 18:54
Ciao!
Ti scrivo brevemente perché vado un po' di fretta, ma secondo me uno stile semplice e pulito è un ottimo punto di partenza.
Per quanto riguarda il lessico, non preoccuparti di usare chissà quali termini: in ogni frase che scrivi, cerca di capire quali siano i termini più precisi e adatti al contesto e allo stile, non cercare sinonimi strampalati per cercare di "dare un tono" al tuo stile: le tue storie potrebbero sembrare ridicole e fuori luogo a chi le legge. Ricordati di non perdere di vista il tuo obiettivo, che è raccontare e non piazzare termini aulici a caso nel tentativo di alzare il livello dello stile. Non serve, davvero, di solito si fanno più danni che altro.
Personalmente, penso che una storia abbia un "lessico scarno" quando l'autore usa dei termini troppo generici, oppure dei termini impropri o delle perifrasi strane, magari per indicare cose semplicissime - ad esempio, il classico "era una mezza specie di strada simile a un sentiero"... ecco, per me questo è proprio brutto da vedere e, anche se non ho letto On Writing, penso che qui King abbia perfettamente ragione: non si deve strafare.
Personalmente ti consiglio di curare il lessico più che puoi, di usare parole precise per indicare quello che descrivi e di evitare le ripetizioni dove puoi (ma attenta a non peggiorare la situazione: è molto peggio un sinonimo strano o una perifrasi brutta di una ripetizione). Se vuoi rendere lo stile un po' più complicato, prova a fare periodi un po' più lunghi e a usare di più la subordinazione [SM=g27989]
Saga.S
00lunedì 19 settembre 2016 21:34
Per quello che riguarda la mia opinione, credo che le scelte stilistiche e di lessico debbano essere coerenti con l'atmosfera che si vuole ricreare nella storia e con l'impatto che si vuole avere sul lettore.
Scelte lessicali troppo articolate per descrivere (per esempio) una persona che va a fare la spesa risulteranno, nella maggior parte dei casi, fuori luogo, a meno che la storia non sia scritta in prima persona ed il personaggio non sia uno fuori di testa a cui piace elencare il nome latino degli ortaggi (in questo particolarissimo caso un linguaggio complesso serve, perché aiuta a caratterizzare il personaggio).
Io credo che se ti senti più sicura ad utilizzare uno stile semplice e pulito è la cosa migliore per ora, ma ti consiglio anche di 'osare' ogni tanto (magari chiedendo poi l'opinione di un beta) giusto per vedere cosa ne esce e magari riuscire a migliorare.
Per quello che riguarda i contest sicuramente la 'prestazione' della tua storia risente sia della sensibilità del giudice stesso, sia della qualità delle altre storie presenti in gara, qui purtroppo c'è poco da argomentare.
In definitiva io ti consiglio comunque di provare ad usare un lessico più ricco o qualche artificio stilistico diverso da quello a cui sei abituata, magari scopri di essere più brava di quello che pensi!
Non ti buttare giù mi raccomando, l'unico modo per migliorarsi nella scrittura è scrivendo!
Hadako ne neko
00martedì 20 settembre 2016 08:17
Ecco, penso che non si debba mai andare oltre le nostre possibilità. Uno stile chiaro, semplice e comprensibile è perfetto, per chi non ha raggiunto una maturità vera e propria, letteraturalmente parlando. Poi ci sono quelli che adottano modi troppo astrusi e complicati. Ci si rende subito conto, che queste eccessive ricercatezze, non sono altro che mere contraffazzioni che non rispecchiano per niente la natura dell'autore. Credo si debba andare per gradi, e dare forma ai pensieri mettendoci tutto il nostro bagaglio di esperienza personale, e la cura necessaria perché sia alla portato di tutti. Personalmente preferisco lo stile semplice, senza troppi ghirigori. Penso che non dovresti farti influenzare troppo, se non sei soddisfatta allora lavoraci di più, ma resta fedele a te stessa. Più che una mancanza, nel tuo caso; potrebbe essere un punto di forza. [SM=g28002]
NekoRika
00martedì 20 settembre 2016 08:56
Penso sia tutto un discorso di preferenze personali.
A me lo stile chiaro, semplice e diretto piace. Ovviamente non deve essere piatto né dare l'effetto "tema delle scuole medie", ma lo stile simil-aulico con paroloni e frasi poetiche non mi vuole proprio piacere. Non mi piace nemmeno nei libri, e nelle fanfiction a volte lo trovo davvero fuori luogo. Capisco usarlo se si sta scrivendo qualcosa di genere epico, ma a volte l'ho trovato persino nelle lemon o nelle storie con una trama che di "poetico" non ha nulla...
In compenso so che ci sono persone che la vedono nel modo opposto al mio. In caso di contest è quindi relativo, dipende da chi ci si trova di fronte come giudice. E' inevitabile che i gusti personali influiscano.
Cendrillon89
00martedì 20 settembre 2016 10:25
Grazie a tutte per i consigli, temevo che il topic sarebbe passato inosservato [SM=g27985] e invece son stata davvero fortunata ^^.


Ci vuole quel pizzico di talento innato che, secondo me, o uno ce l'ha o non ce l'ha. Ovviamente, anche senza avere il fuoco sacro della scrittura, si può comunque migliorare il proprio stile, e la cosa migliore è leggere tanti libri dei più disparati autori, per capire come effettivamente si esprima un scrittore di professione, e scrivere tanto, l'esercizio aiuta tanto a migliorare.


Non potrei essere più d'accordo: si può sempre migliorare, basta dedicare un po' di tempo alla lettura e alla scrittura.


Personalmente ti consiglio di curare il lessico più che puoi, di usare parole precise per indicare quello che descrivi e di evitare le ripetizioni dove puoi (ma attenta a non peggiorare la situazione: è molto peggio un sinonimo strano o una perifrasi brutta di una ripetizione). Se vuoi rendere lo stile un po' più complicato, prova a fare periodi un po' più lunghi e a usare di più la subordinazione


Cercherò di farlo e di prestare sempre più attenzione a ciò che scrivo. Per le ripetizioni ci sto lavorando XD.
In genere è il mio ragazzo che mi controlla i testi, e spesso, anche se di meno ultimamente, mi sistema le frasi mal poste, le ripetizioni inutili e la punteggiatura.



In definitiva io ti consiglio comunque di provare ad usare un lessico più ricco o qualche artificio stilistico diverso da quello a cui sei abituata, magari scopri di essere più brava di quello che pensi!
Non ti buttare giù mi raccomando, l'unico modo per migliorarsi nella scrittura è scrivendo!


Proverò quindi a modificare un pochino lo stile: finché non si prova, finché non si sperimenta, non possiamo sapere fin dove possiamo arrivare.
Credo che buttarsi giù ogni tanto sia normale, l'importante è non arrendersi mai!


Penso che non dovresti farti influenzare troppo, se non sei soddisfatta allora lavoraci di più, ma resta fedele a te stessa. Più che una mancanza, nel tuo caso; potrebbe essere un punto di forza. [SM=g28002]


Io cercherò di migliorare in quei punti dove non sono ancora del tutto soddisfatta, e ce ne sono di cose da migliorare, ma sì... resterò sempre fedele a me stessa. [SM=g27985]



Ovviamente non deve essere piatto né dare l'effetto "tema delle scuole medie"


Quello senz'altro!
Non credo di aver adottato quel tipo di stile, ma cercherò di fare molta più attenzione. Vorrei evitare il più possibile certi strafalcioni XD.


Grazie ancora a tutte per aver risposto.
Cercherò di tenere a mente tutto quello che mi avete detto e di metterlo in pratica. [SM=g27985]
A furia di scrivere prima o poi migliorerò... credo di avere ancora una settantina di anni per farlo [SM=g27987]
Tide-EFP
00giovedì 22 settembre 2016 11:28
Ciao .
Il mio parere è personale e decisamente non professionale.
A me piace il lessico ricco, le immagini evocative, ma il più delle volte non ne faccio uso. Credo che serva molta abilità per scrivere in maniera, diciamo, "meno semplice". Capita spesso di trovare espressioni ricercate che assolutamente risultano ridicole anche in autori professionisti, purtroppo.
Inoltre oserei dire che gli utenti di EFP in linea di massima non sono scrittori a tempo pieno ... Per cui le critiche che ricevi credo abbiano un valore inferiore ai consigli di un libro specifico per la scrittura creativa.
E la questione principale è se ti piace il tuo stile. Se non ne sei soddisfatta e vorresti essere un po'più ricercata, c'è sempre tempo per fare esperienza, ma se credi di aver trovato il tuo stile non sforzarti di cambiarlo.
Spero d'esserti stata almeno un po'utile :)
A presto
Tide-EFP
00giovedì 22 settembre 2016 11:28
Ciao .
Il mio parere è personale e decisamente non professionale.
A me piace il lessico ricco, le immagini evocative, ma il più delle volte non ne faccio uso. Credo che serva molta abilità per scrivere in maniera, diciamo, "meno semplice". Capita spesso di trovare espressioni ricercate che assolutamente risultano ridicole anche in autori professionisti, purtroppo.
Inoltre oserei dire che gli utenti di EFP in linea di massima non sono scrittori a tempo pieno ... Per cui le critiche che ricevi credo abbiano un valore inferiore ai consigli di un libro specifico per la scrittura creativa.
E la questione principale è se ti piace il tuo stile. Se non ne sei soddisfatta e vorresti essere un po'più ricercata, c'è sempre tempo per fare esperienza, ma se credi di aver trovato il tuo stile non sforzarti di cambiarlo.
Spero d'esserti stata almeno un po'utile :)
A presto
Cendrillon89
00giovedì 22 settembre 2016 11:38
Re:
Tide-EFP, 22/09/2016 11.28:

Ciao .
Il mio parere è personale e decisamente non professionale.
A me piace il lessico ricco, le immagini evocative, ma il più delle volte non ne faccio uso. Credo che serva molta abilità per scrivere in maniera, diciamo, "meno semplice". Capita spesso di trovare espressioni ricercate che assolutamente risultano ridicole anche in autori professionisti, purtroppo.
Inoltre oserei dire che gli utenti di EFP in linea di massima non sono scrittori a tempo pieno ... Per cui le critiche che ricevi credo abbiano un valore inferiore ai consigli di un libro specifico per la scrittura creativa.
E la questione principale è se ti piace il tuo stile. Se non ne sei soddisfatta e vorresti essere un po'più ricercata, c'è sempre tempo per fare esperienza, ma se credi di aver trovato il tuo stile non sforzarti di cambiarlo.
Spero d'esserti stata almeno un po'utile :)
A presto



Ciao. Anche a me piacciono alcune espressioni più ricercate, ma cerco di capire dove posso usarle o meno.
In linea di massima sono contenta del mio stile, cerco di usare al meglio i sinonimi, ma non uso espressioni arcaiche, o termini oramai in disuso (a meno che non voglia cimentarmi in qualcosa di più, dove è davvero necessario l'utilizzo di termini precisi).
Ogni consiglio è sempre d'aiuto :D
Grazie ancora.
AtobeTezuka
00sabato 24 settembre 2016 14:05
Personalmente non amo troppo gli stili estremamente superficiali, non intendo quelli semplici, ma proprio quelle storie di scrittori alle prima armi.
Per farti une esempio: "Si alzò, si lavò, fece colazione e andò scuola/lavoro/"
Questa non è semplicità, ma è dato dalla scarsa esperienza, io comunque non li critico ma cerco di dare gli stessi consigli che ho ricevuto io all'inizio.
Ho anche difficoltà con stili troppo pensati, tipo quello d Tolkien nel "Signore degli anelli" io il romanzo comunque l'ho apprezzato ma era davvero pesante leggere tutte quelle descrizioni e ci ho messo anni per finire il suo romanzo.

Io scrivo da parecchi anni, anche più di dieci e ho riscontrato un netto cambiamento dalle mie primissime storia, ma già dalle storie pubblicate nel 2014 riesco ad individuare un lento nello stile narrativo che non ho ancora finito di perfezionare.
Se vedi che le mie storie storie usavo lo stile a copiane ad oggi, c'è un comabiamente radicale, ammetto che all'inizio mi è stato d'aiuto ma man mano ho incominciato ad evolverlo arrivando fino ad oggi.
Moti giudici mi hanno dato opinioni discostanti sul mio modo di scrivere, così ho capito che alla fine che le loro valutazioni siano spinte dal loro gusto personale, come del resto tutti i vari punti.
Cendrillon89
00sabato 24 settembre 2016 15:46
Re:
AtobeTezuka, 24/09/2016 14.05:

Personalmente non amo troppo gli stili estremamente superficiali, non intendo quelli semplici, ma proprio quelle storie di scrittori alle prima armi.
Per farti une esempio: "Si alzò, si lavò, fece colazione e andò scuola/lavoro/"
Questa non è semplicità, ma è dato dalla scarsa esperienza, io comunque non li critico ma cerco di dare gli stessi consigli che ho ricevuto io all'inizio.
Ho anche difficoltà con stili troppo pensati, tipo quello d Tolkien nel "Signore degli anelli" io il romanzo comunque l'ho apprezzato ma era davvero pesante leggere tutte quelle descrizioni e ci ho messo anni per finire il suo romanzo.

Io scrivo da parecchi anni, anche più di dieci e ho riscontrato un netto cambiamento dalle mie primissime storia, ma già dalle storie pubblicate nel 2014 riesco ad individuare un lento nello stile narrativo che non ho ancora finito di perfezionare.
Se vedi che le mie storie storie usavo lo stile a copiane ad oggi, c'è un comabiamente radicale, ammetto che all'inizio mi è stato d'aiuto ma man mano ho incominciato ad evolverlo arrivando fino ad oggi.
Moti giudici mi hanno dato opinioni discostanti sul mio modo di scrivere, così ho capito che alla fine che le loro valutazioni siano spinte dal loro gusto personale, come del resto tutti i vari punti.




Lo stile copione, e quello "superficiale", credo che siano una delle tappe di partenza quando si comincia a scrivere. Non tutti ci passano, ma molti sì, inclusa la sottoscritta.

Credo sia normale che, dopo tanti anni, uno stile possa cambiare, anzi, credo sia inevitabile.
Non tutti i giudizi scaturiscono dal gusto personale, secondo me, alcune sono opinioni oggettive. Poi, ovviamente, dipende da persona a persona.

Grazie per essere passata ^^
Dian87
00lunedì 7 novembre 2016 12:27
Il mio parere è semplice: bisogna scegliere il linguaggio adatto al target che si vuole raggiungere (che poi è quello che ci hanno insegnato al corso di "Laboratorio di scrittura" all'università ^_^ ).
Quindi se hai in mente di scrivere per la "Confraternita degli ampollosi rompitori di scatole nonché osannatori degli antichi autori" sceglierai un linguaggio più aulico, invece se vuoi scrivere per un target più leggero aggiusterai il tiro ^_^
LadyBlack89
00domenica 13 novembre 2016 15:42
Re:
Saga.S, 19/09/2016 21.34:

Per quello che riguarda la mia opinione, credo che le scelte stilistiche e di lessico debbano essere coerenti con l'atmosfera che si vuole ricreare nella storia e con l'impatto che si vuole avere sul lettore.
Scelte lessicali troppo articolate per descrivere (per esempio) una persona che va a fare la spesa risulteranno, nella maggior parte dei casi, fuori luogo, a meno che la storia non sia scritta in prima persona ed il personaggio non sia uno fuori di testa a cui piace elencare il nome latino degli ortaggi (in questo particolarissimo caso un linguaggio complesso serve, perché aiuta a caratterizzare il personaggio).




Sono perfettamente d'accordo.
Per quanto l'autore abbia sicuramente un suo stile, penso che la bravura stia soprattutto nell'adattarlo al contesto. E con contesto intendo situazione, personaggio, epoca storica, fandom... giusto per fare un mio personalissimo esempio: tempo fa scrissi alcune OS sul fandom di Sherlock Holmes (i film della Warner, non la serie) e ho dovuto "modellare" il modo di scrivere sul periodo storico e, cosa ancor meno facile, su un personaggio eccentrico come il protagonista.
È ovvio che non userei mai lo stesso lessico se mi dovessi trovare a scrivere su, non so, Sailor Moon o Pokemon, per esempio. Non perché questi fandom siano inferiori o altro, mai pensato, ma semplicemente perché ogni contesto ha un linguaggio che gli appartiene o che, perlomeno, più gli si adatta.
Così come penso che scrivere una storia ambientata nell'età classica sia cosa ben diversa rispetto a una ambientata nel ventunesimo secolo, ma perché semplicemente si parla in modo diverso.
Questo penso aiuti già molto a decidere la direzione da prendere nel momento in cui si vuole scrivere.

È chiaro che lo scrittore dovrebbe comunque avere un suo stile personale. Prendi me, già prima ancora di trovarmi su EFP tendevo a mettere subordinate come se piovessero, poi mi sono resa conto di quanto questo appesantisse la lettura e ho fatto parecchio labor limae, negli anni. Sicuramente non sono una fan dello stile troppo scarno, anzi, ma apprezzo ancora meno l'uso ingiustificato di paroloni altisonanti solo perchéssì, perché fa più figo e magari non se ne conosce nemmeno il significato.
Cioè, è come accompagnare un panino con la mortadella con un Moët&Chandon da migliaia di euro. Saranno buonissimi entrambi da soli, ma non c'entrano nulla l'uno con l'altro. [SM=g27994]

Ti posso solo consigliare di "buttarti", tentare di scrivere qualcosa arricchendo un po' qua e là, inserendo qualche termine più ricercato, qualche descrizione in più. Alla fine sarai tu stessa, rileggendo, a capire se il risultato ti piace oppure no, potresti scoprire di non averlo fatto finora solo per timore che il tutto risultasse troppo carico e magari invece ti piace di più, chissà. [SM=g27987]
L'importante è non forzare mai troppo, alla lettura le forzature si avvertono eccome.
zorrorosso@EFP
00mercoledì 16 novembre 2016 17:42
non ho letto tutti i posts, ma solo quello principale.
Da sempre mi è stato insegnato che la scrittura piú giusta é quella semplice e fin troppe volte mi è stato detto che scrivo in modo troppo contorto, che devo semplificare i miei paragrafi. Quindi, dal mio punto di vista, é la scrittura piú semplice quella migliore. In generale, da vecchiaccia quale sono, posso garantire che ci sará sempre qualcuno pronto a criticare la scrittura semplice come quella contorta: sta anche a te decidere quale stile adottare. Riguardo a certi autori che usano forme strane di scrittura, dipende molto dalla musicalitá e le ripetizioni, senza fare la cattiva contro certa gente, se hai notato e ricordato quei termini strani nella storia che stavi leggendo, significa che stonavano con il testo che li circondava.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:53.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com