Stile secco, diretto e senza fronzoli

Io ho letto la strada ( Cormac McCarthy) ed ho scoperto casualmente che lo stile di scrittura utilizzato in quel romanzo si accosta di molto al mio.
Io ultimamente, scrivendo abbastanza perlopiù brevi racconti mai pubblicati (Fanfiction di videogiochi o la creazione di mondi per far pratica)
Mi sono reso conto che ho sviluppato uno stile secco, diretto e senza fronzoli ( quasi una sceneggiatura ), confrontandoli ai miei primi romanzi dove mi dilungavo abbastanza.
Infatti rileggendoli dopo svariati mesi, mi sembra che non sono fatti da me e mi vien voglia di modificare tutto con il mio nuovo stile.

Poi un giorno, dopo aver visto il film The Road, casualmente leggo questo romanzo e mi sono rivisto in quello stile. Sono rimasto davvero spiazzato, in senso buono. Pensavo che il mio stile di scrittura fosse errato in qualche maniera, visto che è molto secco.

Voi vi siete mai rivisti in uno scrittore, in uno stile, o altro?
Come vi sembra lo stile di Cormac McCarthy?
Fatemi sapere qual è il vostro stile? :D

Non vorrei rischiare di essere scortese, ma noto che, scrivendo di stile, nel tuo post hai ripetuto questa parola troppo spesso, praticamente in ogni riga. Se dovessi farlo anche nei tuoi racconti, sarebbe senz'altro un difetto... di stile.

Ahahaha no, tranquillo ;)
Non avendo riletto il testo, non mi sono accorto della ripetizione :D

Anche il mio stile è generalmente sintetico se devo principalmente narrare avvenimenti. Nel caso di racconti relazionali o introspettivi, invece, tendo a usare metafore e parallelismi tra lemmi e caratteristiche dei personaggi, meno ufficialmente.
Escludendo le descrizioni architettoniche, mi sono ritrovato nel dinamismo e nell'inganno al lettore, portandolo a dare per scontate informazioni che non ha mai esplicitato, tipico di Dan Brown. Per quanto non riesca a eguagliarlo in termini di personaggi, suspance, validità di avvenimenti non essenziali alla trama o informazioni culturali.

Hum... la tua domanda mi ha colta un pò alla sprovvista. Voglio dire, sebbene abbia letto una cospicua quantità di libri, non saprei dire a quale autore accostare il mio stile.
Forse perché non c'è nulla di definitivo: avendo ancora da imparare elaboro man mano testi strutturati in maniera, alle volte, completamente differente.
Ad ogni modo, quando rileggo i miei testi temo che ci possano essere troppe descrizioni o introspezioni: sarei capace di buttare giù pagine e pagine dilungandomi senza dare movimento alle scene.
Per far fronte a questo "problema" mi sto allenando con brevi descrizioni e più azione, un pò come fa James Dashner, credo. (Il primo che mi è venuto in mente.)