Stanley & Us

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
:Bacco:
00mercoledì 24 agosto 2005 10:51
Da un rapido scambio di ffz mail tra me e
ongii nasce questa discussione su Stanley Kubrick.
Con questa si vogliono raccogliere le nostre opinioni
sul regista e sulle sue opere. I dubbi e le interpretazioni
dei suoi messaggi, o presunti tali. Le sue tecniche, i personaggi
dei film. Il cinema, che, come sostiene Ghezzi nel suo Castoro
(piccoli gioielli di critica cinematografica), è il vero protagonista
all'interno dei film. Per ora apro la discussione poi con più
calma vi racconterò del mio rapporto con quest'uomo, che avvicino
da sempre, al carisma di un Napoleone (della pellicola).

A ruota libera, tutto quello che vi viene.

[Modificato da :Bacco: 24/08/2005 10.51]

ongii
00mercoledì 24 agosto 2005 11:04


L'alba del mondo.
Gli errori "umani" di HAL.
Il latte +
Il mattino ha l'oro in bocca _detestabile traduzione italica_
Il negozio di costumi tenuto dallo slavo in quel di New York.

Attendent Napoleon, questo e' cio' che a mente mattutina mi sovviene.

ah, la prima inquadratura di Barry Lyndon.

:Bacco:
00mercoledì 24 agosto 2005 11:17
Aggiungiamo intanto una filmografia, che mi pare
utile al districarsi della discussione, soprattutto
per la successione temporale di riprese iniziali e finali
di ogni film.


(1999) Eyes Wide Shut
(1987) Full Metal Jacket
(1980) Shining
(1975) Barry Lyndon
(1971) Arancia meccanica
(1968) 2001: odissea nello spazio
(1964) Il dottor Stranamore
(1962) Lolita
(1960) Spartacus
(1957) Orizzonti di gloria
(1956) Rapina a mano armata
(1955) Il bacio dell'assassino
(1953) Paura e desiderio
(1952) The seafarers
(1951) Il padre volante
(1951) Il giorno del combattimento

...sì col tempo ci districhiamo
ongii
00mercoledì 24 agosto 2005 17:51


Se si guarda Rapina a mano armata si vede Tarantino da dove viene.

Tanto per cominciare: la teoria ghezziana sul cinema che parla di Cinema, beh, per me non è affatto facile da comprendere. Bacchus docet, in questo caso.
K. ha avuto la strana e diabolica intuizione di riversare tutte le possibilità e i limiti del fare cinema in tutti o quasi i suoi film.

Da dove cominciare ?

Boh, da una battuta, indelebilmente ficcata nella mia memoria, tanto siamo a ruota libera

"DA DOVE VIENI SOLDATO!?"
"SIGNORE, TEXAS, SIGNORE!"
"STRANO! IO SAPEVO CHE DAL TEXAS VENGONO SOLO TORI E CHECCHE! TU L'ARIA DEL TORO PROPRIO NON CE L'HAI, QUINDI IL CERCHIO SI RESTRINGE!!"

L'elmetto del soldato statunitense con il simbolo del pisendlovve......e qui K. già dava delle interpretazioni al di sopra delle parti di quella che era la guerra e di quello che si stava respirando in Usa durante il conflitto vietnamita, quando una grossa parte della popolazione si oppose grazie alle immagini televisive dei primi reporter che provenivano dal vietnam.....


Tullabeg
00mercoledì 24 agosto 2005 19:46
Ruggero Eugeni
Ciò che dice Ghezzi lo dice anche Ruggero Eugeni nel suo "Invito al cinema di Kubrick", nell'ultimo capitolo, al termine di un'analisi strutturale attenta... Comunque concordo con Ghezzi, spesso il cinema è il protagonista...


amboy
00mercoledì 24 agosto 2005 21:14
Io non mi prendo tutta questa confidenza... Ongii, che è molto più estroverso di me, probabilmente lo chiama "Stan" nelle sue discussioni psichedeliche.
Io, molto formalmente lo chiamo "Kubricche".

Ci sono fondamentalmente due film che amo di lui perché in quei casi ha tradotto inimmagini una parte di me.

Il primo (banale) è 2001, in special modo il discusso, stradiscusso anzi, finale, fonte di dubbi per molti ma per me chiarissimo.
e' un rapimento, mistico e sensuale, dalle immagini senza tempo, senza spazio, anzi rappresentazione dell'iperspazio, del goffo tentatico del cervello di visualizzare il salto quantico dell'evoluzione.
Kubrick ha una sensibilità aliena, per me molto affascinante perché non è la classica psichedelia fattona dei Pink Floyd: è la psichedelia dell'esaltazione della razionalità, della percezione iper-amplificata.

In secondo luogo amo Shining e anche qui Kubrick dona al cinema l'unica scena veramnte inquietante che ci sia. Nel finale, dove si intravedono scene immotivate e inquietanti tipo quella del cameriere e dell'uomo in costume da orso.
King non sarebbe stato capace di concepire una scena simile: King non fa paura, non attinge all'irrazionale in modo così scientifico.

Kubrick sì: il suo cinema è uno sguardo metodico sull'inconscio.
bb2004
00mercoledì 24 agosto 2005 22:03
The New York Times
4 gennaio 1972

(...)

"Penso che il pubblico che guarda un film o assiste a un dramma teatrale si trovi in uno stato molto simile a quello dei sogni e ritengo che l'esperienza drammatizzata diventi una specie di sogno controllato. Ma il punto importante qui è che il film comunica ad un livello inconscio e che il pubblico risponde agli snodi basilari della storia ad un tale livello, come farebbe appunto con un sogno."

(...)

io quando si tratta di kubrick,
non discerno non preferisco, mi abbandono e basta

tra i più visti sicuramente Barry Lindon
simmetrie, luci, gesti sgruardi e sequenze perfette
gusto sublime.
:Bacco:
00mercoledì 24 agosto 2005 22:33
Ecco, la discussione è partita...ma le cose da
scrivere anche per me sono troppe (overflow di dati),
quindi l'unico gesto mi sembra quello di contribuire
a sto gran calderone, con istantanee impressioni.
Poi preso da raptus, mi fionderò qui a scrivere
quando mi tornano a mente.

Una cosa con cui ho a che fare stando di fronte ai
film SUOI, è che c'è una simmetria nelle riprese
statiche. Grandangolate dannatamente perfette,
in questi mille ambienti che ho vissuto uno per uno e che
oramai mi porto dentro come se ci fossi stato.
Il bagno rosso e la hall di Shining. I quadri di Barry Lindon.
Korova Milkbar, la camerata di F.M.J. la stanza settecentesca
con il monolite in asse centrale, inquadrato da un quadrilatero
perfetto. E quante altre ve ne potrei citare...
Sta sensazione me la da solamente Kubrick. E' come se sentissi "la stasi"
di quel momento e di quel luogo, animata da piccoli movimenti o da dialoghi
tra persone quasi immobili.
Per ora questo...

PS: concordo con Amboy sul fatto dell'inquietudine trasmessami,
da sempre, da quei personaggi in costume nell'Overlook Hotel.
Pochi nanosecondi e un brivido lungo la schiena. Questa è potenza.
(Su sta cosa dell'inquietudine e del "perturbante" si potrebbe switchare
pure su un'altra discussione da aprire: D. Lynch)



[Modificato da :Bacco: 24/08/2005 22.34]

Mr. Arkadin
00mercoledì 24 agosto 2005 23:57
Bella l'idea di una discussione sul cinema di Kubrick, ha solo uno svantaggio a mio mado di vedere: ci sarebbero talmente tante cose da dire che, a parte non sapere da dove iniziare, o si scrive un saggio e poi lo facciamo pubblicare oppure si possono dare solo impressioni frammentarie. Macchisenefrega, magari piano piano.
Intanto inizio col dire i miei film preferiti:
Rapina a mano armata
Shining
2001: Odissea nello spazio
Orizzonti di gloria
Spartacus
Full metal jacket

GLi altri non li ho ancora visti, sì lo so, è imperdonabile.
Due cose prima di concludere:
1- assolutamente d'accordo con a.m. boy: la scena del tipo vestito da orso è davvero inquietante, mi sciocca ogni volta che la vedo. Pensate che tempo fa nella biblioteca del dipartimento di cinema c'era una rivista con l'immagine dell'inquadratura di quella scena in copertina, bè non sono riuscito mai a leggere quel numero della rivista perché mi inquietava troppo proprio la copertina.
2-Ongii, non vorrei essere pedante, ma credo che la traduzione italiana di "il mattino ha l'oro in bocca", l'abbia scelta proprio Kubrick che ne ha curato le diverse traduzioni con diversi modi di dire nelle diverse lingue in cui il film è stato tradotto, almeno per quanto ne so io.
ongii
00giovedì 25 agosto 2005 10:05

Ora Amboy non tentare di affossare la psichedelia dei Pink Floyd, che non e' assolutamente da fattoni, per giunta in una discussione su K.

A mio parere, 2001 e' un film che vuole trascendere i limiti dell'umano, in mezzo a molteplici contraddizioni( nel film ci sono oggetti volanti verso qualcosa e altri verso destinazioni ignote) e vuole portare in primo piano la misera ragione umana, che per quanto abbia potuto partorire astronavi viaggianti e macchine computerizzate speciali e parlanti, ad un certo punto decade.
Hal decade per errori che Ghezzi definisce umani, Hal comincia a soffrire la propria "umanita'"
Hal comincia ad abbandonarsi, dopo aver tenuto alla catena due astronauti
HAl, a mio modo di vedere, e' il limite della razionalita' umana.
C'e' sempre, in K., la pretesa e/o la possibilita', di scovare in ogni positivismo della ragione, il suo lato oscuro e irrazionale.
E' bellissimo per questo.


Concordo con Bacchus sulle prospettive centrali nei "quadri fotografici", ma anche nei quadri stessi. Si pensi al Korova Milkbar o alla casa deilla coppia Kidman/Cruise, e il dipinto di una donna nuda che sta su un divano...mi ha sempre colpito quel quadro, tra la'ltro dipinto da sua moglie.


Faccio cosi', un po' per gioco. Ogni volta, una segnalazione.

LA luce azzurra dietro Nicole Kidman, in piedi,
mentre comincia a parlarsi con Tom Cruise, nella notte che li vedra' protagonisti

[Modificato da ongii 25/08/2005 10.15]

:Bacco:
00giovedì 25 agosto 2005 10:18
Sì, non facciamoci prendere da scrupoli,
buttiamo dentro quello che ci pare, perchè
sta discussione ha preso il via ed è una delle
più belle a cui ho mai partecipato (per forza!
è una delle mie passioni).

Checce frega della critica e se son giuste le nostre
interpretazioni. Più ne sento e più mi gaso.
Ne possiamo discutere per una vita...d'altronde
l'opera di S.K. è veramente tra le più discusse
e questo è, di per sè, indice di quanto valga,
di quanto sia potente, di quanto abbia inciso nelle
nostre vite e nella nostra cultura.

to be continued...

[Modificato da :Bacco: 25/08/2005 10.19]

:Bacco:
00giovedì 25 agosto 2005 11:11
Prospettive
Scusate sono ossessionato da questa cosa.
Vi metto alcune immagini,sulle inquadrature (lo rifarò spesso).













[Modificato da :Bacco: 25/08/2005 11.42]

ongii
00giovedì 25 agosto 2005 11:58


Aspettiamo questo autunno per la mostra a roma delle scenografie dei film di kubrick.
Ecco, li' forse potrei morire.
Se mi fanno montare sul discovery.


in trepidante attesa scorrono le immagini di bacchus
quella stanza di shining dove lo scrittore dovrebbe comporre il romanzo....

ma shining e' un film sulla mente umana ?


OVERLOOK: essere orientati verso, guardare verso, "comandare".

Tutto decisamente capovolto nei giorni passati da Nicholson all'interno dell'albergo.
edorian
00giovedì 25 agosto 2005 12:15
sssiis
attendiamo trepitanti...
diè..mi sa che si skiatta insieme...
aahahah
ah il discovery...
:Bacco:
00giovedì 25 agosto 2005 12:40
Occhi
Direttamente coinvolto con la prospettiva
centrale è di sicuro l'occhio. Come non poteva
essere elemento centrale?
Tutto ritorna e tutto si richiama in Kubrick.L'occhio e Kubrick,
allora, che ce l'ho in testa da sempre
To overlook. Guardare, ma anche guardare malignamente,
qualcosa che sottende
L'occhio di HAL (precisamente una lettera prima di IBM)
che osserva assurgendo a ruolo di onnipresente controllore,
onnisciente, razionalità pura che verrà spento(a) proprio
dall'uomo stesso per arrivare là dove si deve andare oltre
il raziocinio, o in un iperraziocinio. HAL non ha un occhio
però, E' un occhio. L'occhio dell'uomo lo ritroviamo dopo in un
viaggio, se volete acido, psichedelico, verso l'"oltre".
E ancora Eyes wide Shut. L'occhio è direttamente titolo in questo
caso in un contrastante accostamento di realtà-supposizione.
L'occhio del capo Drugo in Arancia Meccanica, prima vezzosamente
dipinto e pieno di cattiveria e poi spalancato, divaricato per
esser bombardato dalla purga anti-iperviolenza.
Kubrick nasce fotografo, come occhio, col suo obiettivo da un suo
sguardo sul mondo.
Lo so è banale, dirvi che l'occhio è lo specchio dell'anima,
ma Kubrick secondo me divenne maestro anche nel cogliere gli occhi
dei suoi personaggi, gli sguardi, che sono la cosa più comunicativa
(fece ripetere a Jack Nicholson un'espressione una sessantina
di volte per ripetere quella fatta poco prima di una ripresa).

Alcuni... occhi...







:Bacco:
00giovedì 25 agosto 2005 12:50
Guardate cosa ho trovato...ehheheheh
bradiporosso
00giovedì 25 agosto 2005 16:52
discorso troppo vago... andrebbe aperta una discussione per ogni film, ma se ne perderebbe la visione globale (a suo tempo ci provai con eyes wide shut)...


per quanto riguarda me (non ho tanto tempo ora) dico solo... ok l'occhio specchio dell'anima...

ma le musiche?
ongii
00giovedì 25 agosto 2005 17:03


Non riesco a scrivere qui sopra se non per rimandi e flash mentali.

Quanta noia_nel senso di disturbo psichico_ mi da' la visione
delle due gemelline in fondo alla porta del corridoio di shining
la stessa porta dove di li' a poco scorrera' del sangue.

Quella sensazione di simmetria e' pazzesca e mi disturba a livello cervellotico.

Per selvadega: c'e' un'immagine che quando ero bambino mi faceva paura
un'immagine di simmetria spropositata

due suore, uguali, che camminano al centro di una strada
esattamente al centro
e si tengono per braccio
e tutto ai loro lati e' simmetrico


mi faceva paura
mi da ancora noia.

qualche neurologo mi spieghi perche' la simmetria provoca tali cose
:Bacco:
00giovedì 25 agosto 2005 20:08
Re:

Scritto da: bradiporosso 25/08/2005 16.52
discorso troppo vago...


per quanto riguarda me (non ho tanto tempo ora) dico solo... ok l'occhio specchio dell'anima...

ma le musiche?



Vai! ma che te frega! Se vuoi e quando vuoi scrivi quello
che ti passa per la testa.
Le musiche son davvero un capitolo a parte. Da Ligeti alla colonna
sonora di Arancia Meccanica. Direi che Ligeti si sposa perfettamente
con 2001, come i walzer spaziali. Che dire, impeccabile anche in questa
scelta... ah! e pure full metal jacket.
ongii
00venerdì 26 agosto 2005 10:15



Ah, i walzer spaziali................

un po' come ah, la tauromachia........................
:Bacco:
00venerdì 26 agosto 2005 10:24


... Lei fa affermato di preferire un pubblico che reagisca in modo emotivo. Lei crea forti emozioni, ma non vuole darci risposte facili.

Perché non ho nessuna risposta facile.
bradiporosso
00venerdì 26 agosto 2005 12:44
quando tornava nei cinema Arancia Meccanica avevo 14 anni (1998)

ci andai con mio padre... mi fu molto più chiaro allora di tutte le volte che l'ho rivisto dopo aver letto libro e critiche varie...


per poi inquietarsi scoprendo che il vecchio custode dell'overlook hotel è il padre di Alex...


che dire del doppiaggio dell'istruttore urlante di full metal jacket... l'effetto in italiano è superlativo rispetto al piattume anglofono riechecciante fuckismi...


e la mascherata di eyes wide shut? responsabile di tutte le mie rimuginazioni sul sommerso della società da qualche mese a questa parte...


e HAL (ibm traslato), il personaggio più umano di tutto kubrick...


a Stephen King Shining di Kubrick non piacque, infatti ne esiste un altra versione, ovviamente dimenticata dalla cinematografia
selvadega
00venerdì 26 agosto 2005 19:18
Re:

Scritto da: ongii 25/08/2005 17.03
Per selvadega: c'e' un'immagine che quando ero bambino mi faceva paura
un'immagine di simmetria spropositata

due suore, uguali, che camminano al centro di una strada
esattamente al centro
e si tengono per braccio
e tutto ai loro lati e' simmetrico


mi faceva paura
mi da ancora noia.

qualche neurologo mi spieghi perche' la simmetria provoca tali cose





allora diè
c'ho pensato, le cose son due:
1. ti affidi a Freud e allora ti chiamo io un strizzacervelli per un'analisi indolore
2. mandi a fanculo Freud ed entri nel meraviglioso mondo della filosofia indiana

quale delle due?[SM=g27833]
ongii
00venerdì 26 agosto 2005 23:49


Mando a fanculo la psicologia come scienza, questo nella mia ignoranza sul tema.

La filosofia indiana....mmmm

Gange Gange Gange Gange

la civiltà città mi affascina


oh selva, a calcutta i comunisti governano da 40 anni, se po ffà..[SM=g27824] [SM=g27824]
:Bacco:
00mercoledì 7 settembre 2005 12:09
Inadeguati
L'inadeguatezza, comunque e sempre, è uno stato
che mi riguarda e che spesso non traspare.
L'inadeguatezza secondo me, appartiene a molte
opere di Kubrick e ai loro protagonisti:
un po' forse spiega l'incanto che provo per
le sue opere.
Mi spiego meglio. Pensavo l'altro giorno a un po'
di personaggi della filmografia kubrickiana e del
loro essere inadeguati nel contesto in cui sono
posti. Non stavo cercando un filo conduttore che li
unisse, ma notavo come molti di loro vivono il
susseguirsi di eventi, scatenati e spronati dal proprio
essere inadeguati.
Pensavo a Joker, pacifista vestito
da soldato. A Danny, il bambino di shining, "diverso" e
"speciale" fin dalla nascita per i suoi poteri, che lo
condanneranno, anche se non lo vediamo, ad uno stato di
inadeguatezza per il resto della sua vita, nei confronti
del genere umano. E poi Barry Lindon, catapultato in una
società aliena, pressante, nella quale deve sopravvivere
e deve farsi valere. Anche Alex di Arancia Meccanica, a suo
modo (violento e prepotente), caccia fuori le sue pulsioni
umane ed è redento da una società che non lo accetta
così com'è (ma chi dei due sta fuori di testa?).
Ad un livello più alto e poetico, credo di poter includere anche
il totale smarrimento dell'essere umano di fronte all'ignoto
o davanti al "diverso" (alieno, divino?) che sta alla base di 2001.
Storie di disadatti che reagiscono in maniere differenti
agli eventi o che sono piegati,forzati, dall'esterno a finire in un
certo modo.
Joker s'arrende completamente al suo status di assassino per stare
insieme agli altri. Non bastano le file di morti o la sua brillante
e ironica intelligenza a combattere contro il cedimento finale:
tutti belli incolonnati per il vietnam a cantare viva viva topolin!
F.M.J. e Barry Lindon infatti son quelli che più degli altri
hanno questo tema centrale.
Io credo che questo sia un elemento accattivante, perchè
chi più, chi meno è catturato dalle passioni dei protagonisti
posti di fronte a situazioni "strette".

ongii
00mercoledì 7 settembre 2005 12:22

Ottima riflessione Bacchus!
Pensavo, mentre ti leggevo, se sono i personaggi ad essere inadeguati alle situazioni
o piuttosto il viceversa...
viva topolin,ai miei occhi, e' il segno di un profondo nonsense, che riguarda tutta la situazione bellica. K. non ci dice mai come realmente si sviluppi una guerra, al di la' di qualche inquadratura vagante. Gli preme piuttosto farci vedere cosa c'e' dietro ad una guerra (l'addestramento, il maltrattamento) per poi schizzare subito sul campo, un campo bellico su cui non spira quasi mai un vento di conflitto in corso, ma di dialoghi tra soldati, discorsi su crpiccole strategie da prendere...sembrano dei fuoriusciti, degli emarginati, degli "impazziti", i soldati di K.

Come a dirci, che gia' dietro lo scenario di un conflitto, ci sta tutto il suo nonsense.
Non e' pacifismo, e' proprio psicologia del conflitto bellico.
=LoBo=
00mercoledì 7 settembre 2005 21:38
"Tutti riconoscono che sia un maestro ma, lo stesso, questo non gli rende giustizia."
Jack Nicholson

:Bacco:
00mercoledì 5 ottobre 2005 01:48
Eh caro Stanley, non ci siamo dimenticati di te.
Non t'abbiamo messo nel cassetto...proprio pochi
giorni fa sfogliavo una tua biografia spettacolare.
C'era un capitolo che verteva su: il sesso prima della
prova di violenza.
Fantastico.
Non l'avevo mai notato e poi mi son tornati alla mente
i soldati alle prese con la "5 dolla" locale (altrove
sarebbe stato 1 hundred 1 fuck), oppure le evoluzioni
circensi a tripla velocità di Alex in cameretta? [SM=g27822]

Poi che non c'entra niente, ti volevo dire, qui nel
tuo confessionale, che un giorno mi comprerò tutta una
serie di quei divanetti rossi per arredarmi la casa,
sì, quelli che ti son avanzati dal set spaziale.
AAAAAAAAAH LI VOGLIOOOOOOOOOOO!!! [SM=g27819]

ongii
00mercoledì 5 ottobre 2005 13:33



notare: la biografia è quella di micheal ciment. foto e testi molto belli e che caratterizzano benissimo il personaggio.
:Bacco:
00lunedì 10 ottobre 2005 23:04
Il testo al contrario recitato nel brano Masked Ball


Il brano Masked Ball, presente come commento alla scena preparatoria dell'orgia di Eyes Wide Shut, deriva da un riarrangiamento di una precedente composizione di Jocelyn Pook, chiamata Backwards Priests, contenuta nell'album Deluge del 1997.

Alcune voci sui newsgroup davano per certo che il brano utilizzasse frammenti di una messa in latino (probabilmente gregoriana), riprodotta al contrario.
Ecco infatti un post dal newsgroup alt.movies.kubrick:



Guys, here's the definitive answer on the origins of the chant. No, it is NOT Hindi, or Indian, or anything like that. In fact, "Masked Ball" is NOT an original piece composed for the film, contrary to popular belief. It is a piece originally called "Backwards Priests," and was found on Jocelyn Pook's album "Deluge," available in the UK on Virgin Records. The chanting is a backwards sample of priests giving a Latin mass. Pook felt that by reversing the order of their speech, she would lend the preists a "diabolical" (her word) flavor. Kubrick emphasized this by having the red-robed guy walk around in a counter-clockwise path. For all this info and a lot more, you can listen to a RealAudio interview with Jocelyn Pook, as she appeared on a New York radio show. The web address is: http://wnyc.org/musicculture/newsounds/nsaudio/nsaudiomenu.html


Le informazioni contenute in questo post non sono del tutto corrette: le parole di Masked Ball infatti non fanno parte di una messa latina, ma appartengono ad un canto bizantino recitato da due preti rumeni. Questo canto, o più propriamente canone, detto anaphora, è l'ultima parte della messa bizantina ortodossa. Il testo recitato dal due preti è riportato di seguito completo di traduzione italiana. Sono disponibili anche due clip in RealAudio, contenenti la parte cantata del brano, riversata al contrario.

Voce profonda
Zisa Domnului catre ucenicii sai... Porunca noua dau voua...

Traduzione:
And God told to his apprentices... I gave you a comand...

Voce acuta
Domnului sa ne rugam pentru mila, viata, pacea, sanatatea, mantuirea, cercetarea, lasarea si iertarea pacatelor robilor lui Dumnezeu. Inchinatori, miluitori si binefacatori ai sfantului lacasului acestuia.

Traduzione:
Pray to the Lord for the mercy, life, peace, health, salvation, the search, the leave and the forgiveness of the sins of God's children. The ones that pray, they have mercy and they take good care of this holy place.


Il testo integrale dell'anaphora è disponibile sul
sito dei riti cattolici bizantini di Baia Mare
in Transilvania, Romania. Nonostante siano passati già alcuni anni dall'uscita del film, nel febbraio 2003 la Chiesa Ortodossa Rumena ha protestato per l'utilizzo di questi frammenti di testo sacro.

[Modificato da :Bacco: 10/10/2005 23.06]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:47.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com