fine stagione
Ieri si è probabilmente conclusa la mia stagione sciistica sulle piste di Artesina.
Effettivamente non ha senso trascorrere i prossimi due week end su quelle piste.
Innanzitutto perché una località che chiuderà gli impianti 7 giorni dopo, avrà sicuramente le piste in condizioni cosi disastrate e poco innevate da mettere a rischio la mia sicurezza. Poi perché credo che chi chiude gli impianti cosi presto avrà sicuramente beneficiato di incassi più che sufficienti, meglio portare i soldi da altre parti, dove sicuramente sono più utili per il bilancio della stagione (visto che prosegue).
Veniamo quindi ai commenti.
Sul periodo pasquale c’è ben poco da dire, neve bella come da qualsiasi altra parte grazie alle basse temperature ben al di sotto delle medie stagionali. Chiunque abbia sciato in queste vacanze che sia andato a Monesi o a Zermatt, ha sicuramente trovato bella neve, quindi inutile soffermarsi più di tanto sui commenti di questi tre giorni. Riassumendo: bella neve, piste ben tenute grazie alle basse temperature.
Passiamo ai commenti sulla stagione. Una gran bella stagione direi !
I miglioramenti al comprensorio sono stati notevoli, molto bella la pista di Borrello, ottimo il lavoro di restyling sulla Gaviot, molto comode le stradine di collegamento, velocissima e futuristica la esposto di Prato, utile la nuova seggiovia di Malanotte; insomma, a livello teorico e visivo, finalmente il Mondolè si presenta agli occhi del turista occasionale come un comprensorio ! Ho detto a livello teorico perché ad un analisi piu attenta emergono le diversita. Sono 3 mondi diversi.
Artesina ha delle bellissime piste, curate in maniera quasi maniacale, ma un immagine tristissima a partire dal centro abitato per finire con la qualità degli impianti. Insomma buona sostanza, pochissima immagine.
Prato Nevoso è l’opposto… eventi, luci, colori, look… hai l’impressione di essere in una località da cinque stelle, prendi la migliore seggiovia (a livello tecnico) del Piemonte, scii di notte, leggi comunicati esaltanti… insomma tantissima immagine, tanto marketing. Però ci passi 3 ore e ti accorgi che stai sciando su piste corte, ti muovi su 400 metri di dislivello e alla fine sei su 3 impianti.
Ti poni una domanda: Prato Nevoso vuole arrivare al 13 aprile, ha un’esposizione rischiosa, non ha piu molta neve le temperature sono bassissime ma non spara. Artesina ha gia comunicato la sua intenzione di chiudere tra 2 settimane e spara…ti rispondi: Artesina vuole chiudere alla grande con le piste nelle migliori condizioni possibile, Prato non compie l’unica azione che gli consentirebbe di ridurre il rischio – figuraccia (quello di dover chiudere prima della data comunicata) quindi eccesso di zelo della prima, azione molto imprudente della seconda.
Franosa Soprana… beh non c’è molto da dire, le piste più impegnative e tecniche del comprensorio sono li, ma quote basse e 18 minuti per fare una risalita sono deterrenti sufficienti a non farti passare troppo tempo in quella località.
Comunque stagione positiva, io potevo scegliere se andare a Sestriere o al Mondole ed ho optato (fin’ora) quasi sempre per la seconda, questo prova quanto sia stata evidente la differenza di innevamento tra i 2 due comprensori, per questo mi amareggio quando vedo che un posto con delle potenzialità, è gestito da bracciocortisti come se avessero in mano un Rucas o un Monesi.
Contenti loro, ma l’amarezza di chi non smettera di amare questi luoghi resta. Cambiare la testa di persone della generazione scorsa purtroppo non è possibile… per sperare in una gestione piu spregiudicata e brillante bisogna solo contare su un molto improbabile passaggio di proprietà o su una diversa mentalità dei giovani imprenditori eredi degli attuali soci, ma il timore che la formamentis conservatrice e buia venga trasmessa generazionalmente stà diventando una quasi certezza…