St. Gree' di Viola

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(dado78)
00martedì 5 dicembre 2006 16:32
pista di pattinaggio su ghiaccio
Purtroppo l'otto dicembre la pista di pattinaggio su ghiaccio non aprirà perchè la ditta è in ritardo con la consegna dei lavori, ma l'impianto è quasi pronto e bisogna solo aspettare.....speriamo! sm35
simolimo
00giovedì 28 dicembre 2006 08:50
da LA STAMPA del 28/12/2006
VIOLA. TRIBUNALE DI MONDOVI’


Il sindaco Rossi


Saint Grée, 5 anni per bancarotta


«Tante iniziative
per il rilancio»





Francesco Picciotto ha legato per anni il suo nome a Saint Grée, nota stazione turistica del Cebano, compromessa nel tempo da una serie di vicende giudiziarie, che hanno portato via via al declino del «paradiso» dei turisti genovesi. L’ultimo domicilio del finanziere messinese è registrato in Svizzera, in una località probabilmente conosciuta, in questo momento, soltanto dal suo avvocato difensore: ora l’uomo d’affari è stato condannato in primo grado, dal tribunale di Mondovì, a cinque anni di reclusione per bancarotta fraudolenta.
Francesco Maria Celsa Picciotto, 64 anni, era accusato di una serie di irregolarità nelle vicende societarie fallimentari legate alla gestione del villaggio turistico Saint Grée, frazione del Comune di Viola (2000 abitanti), in Valle Mongia. I fatti contestati si riferiscono agli anni che vanno dal 1986 al 1991, quando ancora gli impianti del Cebano erano conosciuti in tutto il Nord Italia: sulla località e le sue potenzialità si puntava dal punto di vista imprenditoriale, tanto da giustificare un boom edilizio senza precedenti per la zona. Ma iniziarono i «guai».
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vicenda giudiziaria riguarda un sistema basato su credenziali fasulle, per ottenere finanziamenti dalle banche. Il meccanismo prevedeva l’acquisizione di società dissestate da riavviare e presentare come garanzia. Salvo, poi, far fallire le aziende e sparire con i soldi. Si andrebbe dalle cambiali false a firme e garanzie fasulle per il rilancio del turismo montano, dalla compravendita di azioni a società fantasma, legate una all’altra come scatole cinesi. In questo «caos» finanziario è finita Saint Grée, già in declino, trascinata dai fallimenti delle società a cui, via via, passava di mano: Nevelandia, East, Consulta European Consulting Group, Aster, tutti «strumenti operativi» per la gestione del complesso turistico. Nel corso del procedimento, sono state definite «truffe in doppiopetto»: le società erano «fatte a pezzi» sulla carta per essere presentate alle banche, al fine di ottenere prestiti miliardari, investiti da Picciotto - secondo l’accusa - in ville, palazzine, alloggi, Rolls Royce, Jaguar e Austin Martin.
Il finanziere condannato dovrà scontare la pena, a meno che la Corte d’Appello, cui ha fatto ricorso con il legale Franco Sotgiu del foro di Milano (che sostiene anche l’esistenza un vizio procedurale legato alla richiesta di estradizione), non capovolga la sentenza.
La Procura di Mondovì, nel corso di indagini lunghe e complesse, ha analizzato le perizie dei tecnici, studiato libri contabili di decine di società, verificato centinaia di documenti. Titolare dell’inchiesta, negli ultimi anni, è stato il sostituto procuratore Riccardo Baudinelli, che l’ha «ereditata» da altri colleghi. «Procedimenti cominciati dieci anni fa per fatti risalenti a un decennio precedente - sottolineano in Procura -. Si è riusciti ad arrivare a una sentenza dopo enormi problemi di calendarizzazione delle udienze, rinvii, richieste di estradizione». Il pm ha chiesto 5 anni di reclusione: un’istanza accolta dal giudice Natalia Fiorello (giudici a latere Simonetta Boccaccio e Paolo Demarchi).
Nella relazione di uno dei consulenti tecnici (Marco Lagomarsino), citata più volte nel processo, si legge che «è del tutto evidente il ruolo egemone svolto da Picciotto nell’effettiva conduzione delle società controllate. La caratteristica più evidente delle società gestite dal finanziere appare essere l’estrema inconsistenza patrimoniale delle stesse che, malgrado ciò, sono riuscite ad ottenere consistenti crediti sia dal sistema bancario che dai fornitori, con effetti economici molto pesanti per gli stessi creditori». Erano imputati anche amministratori considerati «teste di legno» delle società: tutti prosciolti, perché nelle perizie contabili «non si sono ravvisate responsabilità soggettive».
«Il rilancio della frazione servirà a tutto il Cebano e alla vallata». Il sindaco di Viola Paolo Rossi guarda con fiducia al futuro del paese che amministra dal 2004. «Ci sono – dice - 900 condòmini che aspettano che il paese decolli grazie a tanti soldi pubblici spesi per le infrastrutture: 1,5 milioni di euro per la pista di pattinaggio, che sarà aperta a giorni, 2 milioni per la nuova seggiovia biposto di Pian del Bal, in procinto di essere collaudata grazie a un mutuo di 150 mila euro, acceso dal Comune. Non intendo rivangare le vicende del passato che per Viola sono ancora molto dolorose. Voglio guardare avanti, con fiducia e rispetto per i violesi».

simolimo
00domenica 14 gennaio 2007 21:51
da LA STAMPA del 14/1/2007
“Prima di costruire altri impianti
studiamo piani di riconversione”



«Scelte sbagliate» contro modelli virtuosi di sviluppo sostenibile in altri angoli del Paese. Questa la storia di Saint Grée, ieri, nella puntata di «Ambiente Italia», su Raitre. È andato in onda lo squallore dell'ex comprensorio sciistico, con riprese impietose sugli edifici degradati. Definiti «ecomostri» (e «da dimenticare») e in parte sotto sequestro della Finanza, appartenevano alla società Inimont, ora fallita. Ai microfoni di Raitre il sindaco di Viola, Paolo Rossi ribadisce la «volontà di andare avanti, nonostante i personaggi che hanno segnato in negativo la storia del paese». Diversa l'opinione della Commissione Italiana per la Protezione delle Alpi: «Il clima cambia, sta diventando irrazionale costruire impianti dove non ci sarà neve naturale».
Denuncia l'alpinista Fausto De Stefani: «Si fanno megaimpianti con denaro pubblico a quote a rischio, per poi chiedere lo stato di calamità se non nevica». Bruna Sibille promuoverà un confronto, e Mercedes Bresso parla di «piani di riconversione» turistico-economica per non far dipendere le località dal fattore neve. Per ora a St.Grée ci sono una seggiovia da ultimare e una pista da pattinaggio che ha suscitato forti critiche dell'opposizione: «Costa 1,5 milioni di euro. Finita non in tempo per il collaudo e quindi ferma».
Il sindaco difende la vocazione di St. Grée: «Nata come stazione sciistica, non vogliamo snaturarla nè deturparla. Si lavora per il bene della zona». Regione e Provincia valuteranno gli investimenti prima di rispettare impegni finanziari assunti nel 2003. Giorgio Ferraris, consigliere regionale: «Studiamo un riordino ambientale, prima di proseguire con impianti da neve».

simolimo
00venerdì 26 gennaio 2007 08:14
da LA STAMPA del 26/1/2007
Task force per salvare St Grée



«Qualcuno si assumerà le sue responsabilità su Saint Grée». L'opposizione chiede di discutere in Consiglio comunale, dopo la trasmissione di Raitre sul degrado dell'ex stazione sciistica. Ma dopo la puntata «calda» di «Ambiente Italia», Regione, Provincia e Comune di Viola hanno raggiunto un accordo: la Regione incaricherà un «pool» di tecnici di tracciare le linee del riordino ambientale.
«Si vuole rendere St. Grée di nuovo accettabile e fruibile, perché non sia più additata ad esempio negativo di fronte al Paese», spiega il consigliere regionale Giorgio Ferraris. Torino intende mantenere gli impegni finanziari (per ora 4.800.000 euro), ma si stabilirà «una programmazione con priorità» e la possibile «rivisitazione di progetti in cantiere». Ribatte la minoranza: «Gli amministratori finora non hanno seguito una programmazione, non chiariscono come intendono gestire o far gestire strutture onerose in costruzione e manutenzione». La contestazione non riguarda le opere in sé, «studiate per creare turismo», senza dipendere solo dal fattore «neve»: una pista di pattinaggio in materiale sintetico e una seggiovia biposto serviranno in estate e inverno. In cantiere: aree attrezzate, giardino botanico, laghetto per l'innevamento artificiale e sport estivi, percorsi naturalistici. «Vogliamo la rinascita della vallata» dice il sindaco Paolo Rossi, il cui progetto di rilancio ha ricevuto una lettera di sostegno di tutti i sindaci della valle Mongia e Ceva. Un segnale di ripresa servirebbe anche ai proprietari che pagano le tasse su alloggi privi del valore iniziale. «Chiedono di realizzare qualcosa, per avere motivo di venire a Viola e veder rivalutata la loro proprietà», spiega Rossi.
Su 1400 alloggi, 300 appartenevano alla fallita Inimont, come il complesso «Porta della Neve», definito da Raitre «ecomostro», che Legambiente ha auspicato «venga al più presto abbattuto». Al curatore fallimentare spetta trovare acquirenti, ma possono servire tempi lunghi. Nel comitato dei creditori, nominato per legge nei casi di fallimento, compare anche Giancarlo Rossi (vicesindaco ed ex sindaco), come amministratore di condominio.
Sull'«immobilismo» contestato dalla minoranza, il sindaco: «Una commissione di vigilanza allargata si è riunita periodicamente, ci sono i verbali. Il fallimento ora non ci permette di agire sulle parti sequestrate». La minoranza: «Auspichiamo, anche quando appoggiamo un intervento, che lo scopo sia rivitalizzare la vallata, oltre a Viola, inducendo gli abitanti a rimanere. Attivare solo un meccanismo per far risalire i prezzi del mercato immobiliare corrisponderebbe alla solita speculazione per pochi. Per la zona sarebbe l'ennesimo nulla di fatto».




Dopo l’accordo, il fallimento del partner privato



Nel 2003 Regione, Provincia, Comunità montana di Ceva e Comune di Viola firmano un accordo di programma per rilanciare la stazione. I partner privati sono Inimont Spa, che compra gli immobili, e la finanziaria Calfin. Ma il privato non rispetta gli accordi. Nell'autunno 2005 la Finanza sequestra a St Grée i beni Inimont, poi fallita: alloggi e alberghi - ora in carico a un curatore fallimentare - sono rimasti senza ristrutturazione. Del piano, finora è stata realizzata una seggiovia (la pista di pattinaggio è finanziata da un Docup europeo), da mettere a norma e collaudare: il 30% era finanziato da Calfin. Il Comune cerca un nuovo partner privato. Si progettano una seconda seggiovia a monte, uno skilift e altre opere. Legambiente: «Ci ostiniamo a investire in un modello di turismo fallimentare, in nome del quale abbiamo cementificato le montagne. Gli enti che elargiscono denaro pubblico dicano basta e sostengano chi cerca di tornare ai valori delle nostre terre attraverso colture di qualità e la produzione di beni legati al territorio».







[Modificato da simolimo 26/01/2007 8.15]

simolimo
00sabato 10 febbraio 2007 09:36
da LA STAMPA del 10/2/2007
VIOLA. CONSIGLIO COMUNALE


“Decideremo su Saint Grée
dopo la visita della Regione”



Le sorti del comprensorio turistico di Viola St. Grée sono state rimandate a dopo il 15 febbraio, quando è previsto un sopralluogo dell’assessore regionale alla Montagna Bruna Sibille e dei tecnici, per capire «da vicino» com’è la reale situazione nell’ex stazione sciistica. Il Consiglio comunale, convocato giovedì sera su proposta della minoranza, aveva come punto all’ordine del giorno l’istituzione di un «tavolo di studio» e di una «commissione consiliare per lo sviluppo di St. Grée». Inoltre chiedeva la sospensione delle procedure previste dall’accordo di programma, con un progetto di recupero ambientale.
Maggioranza lascia l’aula
Il punto non è stato votato perché la maggioranza ha abbandonato l’aula, dopo un’ora e mezza di dibattito. Il sindaco Paolo Rossi: «Il punto proposto doveva essere soltanto un atto d’indirizzo. L’ordine del giorno non poteva essere votato così com’era. Non ci è pervenuta alcuna proposta di deliberazione. Noi non abbiamo partecipato al voto perché è giusto e fondamentale attendere la riunione del 15 febbraio, dove saranno acquisiti i pareri tecnico-contabili. Dopo il responso della Regione saremo favorevoli a un tavolo di lavoro con la convocazione di un altro Consiglio». Piermario Begliatti, capogruppo di opposizione: «L’abbandono dell’aula è un fatto irresponsabile e politicamente immaturo, un passo indietro nei confronti della Regione. Non riusciamo a capire quali siano gli interessi e le intenzioni della maggioranza: se tengono alla ripresa di St. Grée e Viola o ad affondare definitivamente i progetti. Il Comune deve stare attento a non perdere l’occasione che gli viene offerta dalla Regione».
Legambiente: «Si abbatta»
Fra il pubblico c’era Michele Bertolino di Legambiente, che ha spiegato dopo il Consiglio: «L’unico aspetto positivo del Consiglio è la proposta della minoranza che gli enti pubblici acquistino Porta della Neve dal fallimento, per poterne ipotizzare la demolizione selettiva. L’investimento sarebbe di 500 mila euro o forse meno».
Simona Ghislieri da settembre abita a Viola, dove ha acquistato il ristorante di St. Grée «Bucaneve», che ora si chiama «Locanda alpina I Folletti». Dice: «Gestisco locali da qualche anno e ne ho venduto appena uno in Liguria. Per ora abbiamo clienti al bar e nell’albergo-ristorante, ma il margine d’incremento è ampio. Credo nel progetto di rinascita».

simolimo
00giovedì 15 febbraio 2007 10:31
da LA STAMPA del 15/2/2007

Abbattere l’ecomostro
per rilanciare St Grée



Abbattete l’«ecomostro». Un appello emerso durante la trasmissione di Raitre «Ambiente Italia» e ribadito, ora, da Legambiente. La «Porta della Neve» di Saint Grée, un tempo fiore all’occhiello della stazione sciistica, ne è diventato il simbolo in negativo.
«La demolizione selettiva del complesso edilizio Porta della Neve, mirato a un reale ripristino ambientale e una valorizzazione di ciò che gli enti pubblici hanno fatto di positivo, è la strada migliore da intraprendere», spiega Michele Bertolino, rappresentante del circolo «Alex Langer» di Legambiente, in una lettera al primo cittadino di Viola, Paolo Rossi.
«La proposta della minoranza avanzata nell’ultimo Consiglio comunale - continua Bertolino - di verificare la possibilità che gli enti pubblici acquistino il complesso dal fallimento Inimont mi pare estremamente interessante, perché sarebbe forse l’unico mezzo per chiudere definitivamente le storie passate di Saint Grée e consentire una programmazione seria e globale».
Stamane è previsto a Saint Grée un sopralluogo dell’assessore regionale alla Montagna, Bruna Sibille, con tecnici qualificati, per verificare la situazione nell’ex comprensorio sciistico. «Attendiamo - ha spiegato il sindaco Paolo Rossi - il responso del sopralluogo: soltanto dopo potremmo sapere come muoverci e agire. Certo è che per Porta della Neve bisogna fare qualcosa indipendentemente dai privati. Speriamo che la Regione possa trovare la giusta soluzione».
Bertolino ricorda anche un Consiglio comunale aperto, il 20 marzo ‘98: «In quella sede si illustrò il programma di rilancio di St. Grée previsto dalla società Liamco, a cui un decreto ministeriale aveva assegnato il complesso edilizio di Porta della Neve. Si prevedeva, come illustrò il progettista, la realizzazione, tra albergo e minialloggi, di 370 posti letto, una sala per gli spettacoli, un cinema, una sala congressi da 70 posti, una kinder house, una palestra-fitness con oltre 15 sale, un centro salute, bar, ristorante, pizzeria, una decina di negozi, il tutto collegato con ascensori e scale mobili e due piscine. Da quel giorno ad oggi nulla è stato fatto dai privati e l’ecomostro versa in uno stato di degrado ovviamente peggiore di quello del ’98».

simolimo
00venerdì 16 febbraio 2007 10:52
da LA STAMPA del 16/2/2007
“St Grée vuole rinascere
nonostante l’ecomostro”


La “Porta della Neve” sarà abbattuta o ristrutturata




Il peggior «biglietto da visita» a St Grée è il complesso «Porta della neve». Gli ambientalisti lo hanno chiamato «ecomostro», definizione che gli amministratori locali respingono. Non possono, però, negare che il rilancio della stazione sciistica, gioiello degli Anni ‘80, deve necessariamente fare i conti con la riconversione o l’abbattimento del complesso privato, in stato di pesante degrado. Lo ha sottolineato anche l’assessore regionale alla Montagna, Bruna Sibille, che ieri mattina ha guidato il sopralluogo con i tecnici Chiabrera e Piovano, esperti dei siti olimpici Torino 2006.
L’accordo
Regione, Provincia e Comunità montana sono legate al Comune da un accordo di rilancio degli impianti, firmato nel 2003 con «Inimont», poi fallita. Del progetto, una seggiovia è quasi terminata, lo è la pista di pattinaggio. Ma non basta: preoccupano gli immobili del fallimento (il 20% di 1400 alloggi), gli spunti di richiamo turistico, i fondi privati venuti meno, la viabilità.
La strada di Lisio
Il vicepresidente della Provincia, Emilio Lombardi, ha rimarcato: «Ciascuno deve fare i conti in casa. La variante di Lisio è legata alle prospettive della stazione, ma è importante per la sicurezza stradale». Il presidente Costa ha scritto agli enti, confermando che l’intervento (3 milioni) è «molto significativo», pur a fronte «delle difficoltà di bilancio». C’è la disponibilità a impegnarsi, «a condizione che tutti i firmatari dell’accordo si comportino allo stesso modo».
«Non vi abbandoniamo»
Decisa la Sibille: «Tutti devono fare la loro parte, senza tirarsi indietro, perché non è corretto lasciare a se stessa una vallata. Ipotizziamo come si possa intervenire, ragionando sullo stato attuale e un modello turistico valido d’estate e inverno». Con il sindaco Paolo Rossi e il vice Giancarlo Rossi, c’era il consigliere regionale Giorgio Ferraris: «Ci sono molti elementi di negatività, portati soprattutto dal degrado del privato. Conosciamo le vicende giudiziarie che hanno colpito St Grée: occorrono sforzi per trovare partner privati ‘’ per bene’’. Ma ci siamo tutti».
Poi la visita alla «Porta della Neve», definita in tv l’«ecomostro»: ha serramenti divelti, solette pericolanti, interni davastati (visibili dall’esterno anche se per sicurezza il Comune ha ottenuto di transennare gli accessi). In parte il complesso ospita alloggi di privati estranei alla «Inimont»: la decisione di abbattere o modificare dipenderà anche da ciascuno di loro.





“Abbiamo chiesto
il dissequestro
di case e garage”



Elena Cabutti è contitolare dello studio professionale di Cuneo e Alba, che cura il fallimento della «Inimont spa». La società è il partner privato nell’accordo di programma che riguarda il rilancio di Saint Grée. «Inimont» è stata coinvolta, un anno fa, in una maxi inchiesta della Procura di Roma, che portò al sequestro di tutte le proprietà immobiliari societarie nell’ex stazione sciistica.
Com’è la situazione?
«E’ stata presentata all’autorità giudiziaria l’istanza di dissequestro per le 513 unità immobiliari. Non abbiamo ancora ricevuto, però, la notifica ufficiale. Fin quando non avverrà, non abbiamo neppure il diritto di visionare i locali. Soltanto a quel punto verrà presa in carico la procedura. Cancelliere e curatore, con il comitato dei creditori e i periti, saranno incaricati dal giudice delegato Rodolfo Magrì del tribunale di Mondovì di redigere un inventario».
Tutte le proprietà sono interessate?
«La Banca d’Etruria e del Lazio, come istituto di credito fondiario, si è opposta a che la propria competenza fosse acquisita dal fallimento, dunque procederà a parte. La banca di Trento e Bolzano, invece, ha ricondotto la propria ipoteca al fallimento».
Quale valore ha il patrimonio Inimont?
«E’ da determinare, secondo le valutazioni tecniche e le indagini di mercato affidate ai periti, anche alla luce delle condizioni degli immobili».
Un’indicazione di massima?
«Non è proprio possibile, prima di un’analisi. Ragionevolmente si cercherà di vendere le proprietà al miglior prezzo, a tutela del ceto dei creditori, fra i quali figura, peraltro, anche il Comune di Viola, per ampi importi relativi all’Ici».
Come avverrà la vendita?
«Occorrerà valutare, sempre di concerto con i periti, se si tratterà di un progetto globale o della possibilità di suddividere le proprietà in lotti separati. Ma per ora è prematuro parlarne. Tutto avverrà, comunque, attraverso una vendita pubblica».
Esistono tempi prestabiliti?
«Non c’è un tempo prefissato dalla legge, se non quello richiesto, in concreto, dalla procedura di liquidazione. Con il buon senso di tutti».



funtus
00venerdì 16 febbraio 2007 13:35
ci penso da tempo.....
xche non fare di Viola una località "only snowboard"???
un immenso snowpark con tutte le minchiate possibili e immaginabilie, mille fuoripista, secondo me non sarebbe male come idea....xche riaprirla come stazione "normale" non servirebbe a niente....porterebbe via qualche sciatore alle altre "piccole" che gia stanno messe male e sicuramente non riuscirebbe a tirare avanti.....a voi piace come idea???
DieGO!!!!!!
00venerdì 16 febbraio 2007 14:52
a me non sembra niente male come idea... ovviamente lo snowpark lo farei all'arrivo della seggiovia, mi sa che giù è troppo basso per la neve.

Come comprensorio sciistico farei qualcosa di piccole per principianti e famigliole con bambini, mentre per l'estate magari cavalli e mtb...tanto da "sopravvivere" [SM=g27823]

ciao
funtus
00sabato 17 febbraio 2007 14:43
Re:

Scritto da: DieGO!!!!!! 16/02/2007 14.52


Come comprensorio sciistico farei qualcosa di piccole per principianti e famigliole con bambini, mentre per l'estate magari cavalli e mtb...tanto da "sopravvivere" [SM=g27823]

ciao



ma secondo te è adatto x principianti????
visti i pendii mi ha sempre dato l idea di una località da sciatore medio-alto.....
DieGO!!!!!!
00lunedì 19 febbraio 2007 08:36
non ne ho idea perchè l'ultima volta che sono stato a viola ero troppo piccolo.... e non ricordo neanche quanto spazio ci sia all'arrivo della seggiovia
Ho letto che a viola c'è una via ferrata...la rocca dei corvi

L'importante è che se decidono di fare qualcosa... lo portino a termine!!!

ciao [SM=g27823]
simolimo
00martedì 6 marzo 2007 15:20
da LA STAMPA del 6/3/2007
VIOLA. POTREBBE ESSERE ABBATTUTO


“Diteci quanto vale ora
l’ecomostro di St Grée”


Fra 20 giorni valutazione del curatore fallimentare




Entro una ventina di giorni si conoscerà l’attuale valutazione economica del complesso immobiliare «Porta della Neve», a Viola St. Grée, al centro del fallimento della società «Inimont spa».
«La curatrice fallimentare Elena Cabutti - spiega il sindaco, Paolo Rossi - ha dato priorità assoluta all’esame della ‘’Porta della Neve’’. Una volta stimato il valore, la Regione potrà meglio valutare come procedere per i progetti di sviluppo della stazione turistica, ancora in sospeso». Il complesso immobiliare, transennato per ragioni di sicurezza, ha serramenti rovinati, solette pericolanti, interni danneggiati, anche per anni di degrado e abbandono: tanto che la tramissione «Ambiente Italia», in onda su Raitre, l’ha definito un «ecomostro». Una definizione che le istituzioni locali hanno respinto, pur ammettendo che le condizioni dell’edificio «non sono il migliore biglietto da visita per Saint Grée». Con la Regione, durante il sopralluogo di 20 giorni fa, il Comune ha stabilito di valutare con il curatore fallimentare la possibilità di intervenire per migliorare la situazione: abbattendo il complesso (ma ci sono anche alloggi di privati estranei al fallimento Inimont) o recuperandone una parte.
«Conosciuto il prezzo attuale della ‘’Porta della Neve’’, potremo decidere sul suo destino - prosegue Rossi -. Tanto dipenderà anche dagli alloggi privati. Il 1° marzo abbiamo avuto un nuovo incontro a Torino all’assessorato alla Montagna. Erano presenti il curatore fallimentare, l’assessore Bruna Sibille e il consigliere Giorgio Ferraris, con i tecnici esperti dei siti olimpici Torino 2006 Piovano e Chiabrera. La situazione si sta evolvendo. Sono convinto che i tasselli per risolvere la situazione sono stati posati, con passi giusti ed efficaci».
«Riteniamo positivo l’ultimo incontro a Torino - spiega Piermario Begliatti, capogruppo d’opposizione -. La Regione ha confermato la volontà di considerare l’acquisto del complesso. Altra nota positiva è la decisione di sospendere i progetti e le procedure in atto, per riesaminare da capo le opere ancora da realizzare. Lo avevamo chiesto nel precedente Consiglio. Aspettiamo di conoscere nel dettaglio gli indirizzi proposti dai tecnici regionali e ci riserviamo di analizzare in commissione consiliare i progetti e le proposte. Ma ribadiamo fin d’ora la nostra fiducia nelle soluzioni individuate dalla Regione».
simolimo
00lunedì 19 marzo 2007 12:30
da LA STAMPA del 17/3/2007
Il tavolo di confronto
e una commissione
per salvare St. Grée





Maggioranza e opposizione unite per il futuro della stazione sciistica di Viola St. Grée. E’ emerso nell’ultimo Consiglio comunale, l’altra sera, con la costituzione di un tavolo tecnico di studio e l’approvazione del regolamento della commissione che vigilerà sugli interventi a St. Grée.
«Del tavolo tecnico - ha spiegato il sindaco Paolo Rossi - fanno parte i tecnici della Regione Piovano e Chiabrera, il nostro tecnico comunale Maestro, il tecnico della Comunità montana di Ceva Demaria, il geologo Galliano e l’agronomo Basilio». I componenti della commissione consiliare saranno invece proposti durante una riunione dei capigruppo nei prossimi giorni. Le indicazioni saranno poi portate in Consiglio (a fine mese) per l’approvazione e la costituzione ufficiale della commissione, che dovrà essere composta da quattro rappresentanti della maggioranza e due della minoranza.
«Stiamo andando avanti bene - continua il primo cittadino -. E’ positivo che maggioranza e opposizione siano in sinergia su queste due iniziative, perché procedere in modo unitario non può che fare bene al futuro di St. Grée».
Soddisfatto anche Piermario Begliatti, capogruppo di opposizione, che ha spiegato: «Siamo riusciti ad ottenere che cosa avevamo già chiesto invano nel corso del Consiglio di un mese fa. Noi siamo d’accordo con le direttive della Regione e siamo d’accordo con la maggioranza, se questa ovviamente continuerà a mantenere questa linea».
Tavolo tecnico e commissione consiliare hanno ottenuto il voto favorevole da tutti i consiglieri presenti, tranne che dall’assessore Roberta Maestro, astenuta. «Non ero d’accordo - spiega - con la costituzione della commissione consiliare, quindi mi sono astenuta. Ma sono contenta che abbiano proceduto, perciò non ho votato contro». «Ci ha stupiti - dice Begliatti - l’astensione dell’assessore Maestro. E’ un atteggiamento strano, che esprime la mancata volontà di collaborare con noi».

[Modificato da simolimo 19/03/2007 12.31]

simolimo
00sabato 9 giugno 2007 10:16
da LA STAMPA del 9/6/2007



“St Grée, piste da sogno
oggi lasciate al degrado”



«Gli sciatori ricordano di aver sciato almeno una volta sulle piste di St Grée: fastosi e moderni condomini, piste bellissime servite da sciovie all’avanguardia, complessi con servizi di tutti i tipi, scale mobili che portavano gli sciatori fino ai vari livelli. Ora, da circa un decennio, è un cimitero abbandonato. Sono andato a guardare: degrado completo e totale, infissi asportati, detriti e rifiuti ovunque, decreti di sequestro». Il racconto è di Roberto Nicolick, consigliere provinciale della Lega Nord a Savona. Oggetto del resoconto, la stazione di Viola St Grée (costruita da genovesi e savonesi), inattiva da dieci anni e ancora ai «blocchi di partenza», nonostante una cordata di istituzioni e privati da tempo tenti il grande rilancio.
Nel sopralluogo, Nicolick ha scattato foto che documentano scorci di pesante degrado. «Non conoscevo la situazione - racconta l’amministratore ligure -. Avevo il ricordo di St Grée legato a quando, anni fa, come tanti savonesi ci andavo a sciare. Era una perla, l’alternativa ad Artesina e Limone. Siccome mi occupo di portare all’attenzione casi di abbandono, sono ritornato là. Ma non mi aspettavo questo. Credo che invierò il mio dossier anche al presidente della Provincia di Cuneo, Raffaele Costa».
St Grée in realtà non è abbandonata, perchè continuano gli sforzi degli enti locali per «reinventare» il futuro della stazione e rilanciare tutta la valle Mongia. Tentativi difficili, dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto, via via, le società partner privati nei progetti di rilancio. L’ultima: il fallimento della «Inimont», sulla quale si erano fondate tante speranze, e il sequestro delle sue proprietà. Un «nodo» che ha rallentato e ancora influisce sui progetti della parte pubblica.
«Si è creato un tavolo tecnico - spiega il sindaco, Paolo Rossi - e i nostri esperti lavorano con la Regione. Faremo un incontro, perchè perdere tempo significa precludere tutta la prossima stagione, anche se potremo già inaugurare la pista di pattinaggio». Più complessa la questione degli impianti: c’è da chiarire la proprietà di terreni e strutture. La Regione sta valutando tutti gli aspetti «con grande attenzione», come ha sottolineato l’assessore alla Montagna, Bruna Sibille, che ha già compiuto un sopralluogo a St Grée, per verificare la situazione, non soltanto sulle carte.
Per il recupero è fondamentale definire il «nodo» della «Porta della neve», il complesso dov’è più evidente il degrado. «Il curatore fallimentare ha dato disponibilità a creare un lotto con complesso e terreni - conclude Rossi -, perchè si possa pensare a un’acquisizione e un intervento».








funtus
00lunedì 23 luglio 2007 05:58
ho trovato anche questa......
e ho pensato di metterla!!!!
monolocale a 1000 euro!!!!
[SM=g27837] [SM=g27825]

www.asteimmobili.it/PortaleAsteImmobili/webapp/Dettagli.aspx?...
simolimo
00mercoledì 15 agosto 2007 10:54
da LA STAMPA del 15/8/2007
Viola St. Grée aspetta 4 milioni





Popolazione e politica a confronto su Saint Grée, la località turistica sospesa tra crisi e rilancio: l’incontro è organizzato per venerdì sera dall’Associazione culturale «Viola Vive». «In tanti si rivolgono allo sportello - dice il presidente Gianni Maestro -: ecco la tavola rotonda con Comune, Comunità montana, Provincia e Regione. Attendiamo anche l’assessore alla Montagna Bruna Sibille».
«E’ ora che la gente abbia un faccia a faccia con chi prende le decisioni - dichiara Piermario Begliatti, capo dell’opposizione comunale. - Si rimpallano le responsabilità, tutto è fermo». In mezzo al pubblico ci saranno tanti villeggianti: il valore dei loro appartamenti è crollato con la decadenza della stazione sciistica. Il rilancio, partito nel 2003, ha subìto poi un’ulteriore battuta d’arresto. «Ben venga l’incontro se serve a smuovere la burocrazia, ce n’è troppa, e frena idee e iniziative - dice il sindaco Paolo Rossi. - Non voglio fare opere grandiose, vorrei mettere in uso quelle realizzate da poco».
C’è la pista di pattinaggio (anche estivo) non ancora in funzione perché il Comune non trova un gestore. Una seggiovia da adeguare e collaudare, sulla cui proprietà pendono dubbi. Si prevede la pulizia delle piste. La Regione, quando avrà la perizia dal curatore fallimentare, potrebbe acquistare il disastrato complesso «Porta della Neve». Da Palazzo Lascaris, Viola attende un contributo di 4 milioni di euro. «Dobbiamo decidere insieme, allo stato attuale, com’è meglio usare i soldi, per rendere di nuovo appetibile e vivibile la zona» dice il consigliere regionale Giorgio Ferraris. «Con il Comune - spiega Bruna Sibille - abbiamo aperto un dialogo. Ogni aspetto della vicenda dev’essere molto chiaro per poter procedere. Ed è necessario che ogni Ente faccia la sua parte». Giancarlo Rossi, presidente della Comunità montana Valli Mongia, Cevetta e Langa cebana, ex sindaco: «Per noi le cose sono molto chiare, mi auguro che l’incontro produca risultati definitivi».
Gli amministratori ripongono aspettative anche nella Provincia, il cui impegno riguarda le infrastrutture. Per il sindaco Rossi e per Dino Robaldo, ex presidente montano «le varianti previste servono al territorio indipendentemente dalla presenza di impianti turistici. La viabilità della Val Mongia è stata trascurata». Il presidente della Provincia Raffaele Costa: «Intendo far rispettare gli impegni». All’incontro ci saranno i due assessori Sebastiano Massa e Simona Rossotti.
funtus
00mercoledì 15 agosto 2007 21:52
anche a Viola casini senza fine.....
[SM=g27813]
simolimo
00domenica 19 agosto 2007 17:37
da LA STAMPA del 19/8/2007
Viola, scoppia la rabbia dei villeggianti




«Fate qualcosa oppure ridateci la montagna com'era». La rabbia dei villeggianti di Saint Grèe, dopo anni di degrado, è venuta fuori tutta l'altra sera, all'incontro con gli enti locali promosso dall'associazione «Viola Vive». Tante domande, poche risposte. Accuse di inerzia hanno bersagliato l'amministrazione comunale, ma pure i rappresentanti di Provincia e Regione si sono scontrati col clima di sfiducia. Sui 300 presenti in sala, molti erano proprietari di seconde case nel comprensorio sciistico in crisi dagli Anni ‘80. «Nel '70 ho comprato 24 metri quadrati nella Porta della Neve, per 20 milioni di lire - racconta una di loro. - Se avessi investito in Liguria ora sarei ricca. Speculazione, fallimenti, e il mio alloggio oggi vale sì e no mille euro. Subiamo atti di vandalismo, ma Comune e forze dell'ordine ci abbandonano». I condomini pagano l'Ici al 6 per mille (la più alta), spazzatura, spese condominiali anche per la parte dei privati falliti, «ma - dicono - i servizi minimi scarseggiano». Di curatori fallimentari, chi è lì da 30 anni, ne ha visti «davvero troppi». Ora a pesare sul futuro è il crack della società che aveva assunto sostanziosi impegni di ristrutturazione nel 2003, in un accordo di programma con tutti gli enti locali.
«C'era il modo per verificare la solidità della società partner, non l'avete fatto». L'accusa, diretta all'ex sindaco Giancarlo Rossi, oggi presidente della Comunità montana, è ribadita da Michele Bertolino, di Legambiente, e dalla minoranza. Rossi: «Abbiamo lavorato al meglio possibile». Hanno confermato gli impegni finanziari la Provincia (tramite l'assessore Sebastiano Massa) e la Regione (con l’assessore alla Montagna Bruna Sibille e il consigliere Giorgio Ferraris): l'una nel 2008 farà una variante stradale in Valle Mongia, attesa dai residenti, l'altra farà arrivare 4 milioni a Viola. Manca il capitale privato. «Senza un attore basilare, ci sarebbero le condizioni per mandare all'aria l'accordo, ma per il territorio abbiamo accettato la pesante eredità. Non farò facili promesse - ha detto Bruna Sibille a chi chiedeva risposte immediate, - la matassa è intricata».
Ad esempio, la seggiovia costruita tre anni fa non può essere collaudata perché non più a norma, il conto del costruttore non è stato del tutto saldato, il Comune dice di averne la proprietà, ma ci sono pareri legali in ballo. La platea: «Come potete ancora essere a questo punto?». È difficile, nel generale degrado, trovare chi venga a gestire impianti, come sta succedendo alla nuova pista di pattinaggio. La Regione per questo ha affidato a due tecnici un piano di risistemazione di Saint Grèe, orientato alla fruibilità turistica 365 giorni all'anno, tenuto conto anche dei mutamenti climatici.
Si attende la perizia dal curatore fallimentare sulla Porta della Neve, per capire se recuperla o abbatterla. Il sindaco Paolo Rossi ha detto: «Un piccolo comune ha enormi difficoltà, stiamo facendo tutto il possibile. Mi impegno a far funzionare ciò che c'è. Non cedete al pessimismo».
simolimo
00mercoledì 22 agosto 2007 13:44
da LA STAMPA del 22/8/2007
VIOLA. DOPO LE ACCUSE DEI VILLEGGIANTI


Ex sindaco difende St. Grée
“Qui ci sono tutti i servizi”




«Alcune domande, nel dibattito concitato, non hanno avuto risposte definitive, ma nessuna è stata elusa». Giancarlo Rossi, attuale vicesindaco di Viola e sindaco dal 1990 al 2004, vuole dire la sua sulle lamentele di popolazione e villeggianti che, all'incontro pubblico di venerdì scorso, avevano accusato il Comune di offrire loro «poche risposte». In una platea di 300 persone i turisti si sono scagliati contro l’Amministrazione per lo stato in cui versa Saint Grée (punto sul quale anche gli altri enti locali presenti hanno «incassato» attacchi) e per la «poca attenzione ricevuta anche sulle piccole cose», pur pagando le tasse, fra le quali l’Ici su immobili «gravemente svalutati per il fallimento della località».
«Negli ultimi 18 anni abbiamo investito molte risorse per dare servizi e opportunità a Viola e non solo a Saint Grée - dice Rossi. - Nuovi esercizi pubblici, aree sportive, centro tennis, giochi per bimbi e ragazzi, sala polivalente. Abbiamo poi fornito il metano e potenziato il trasporto pubblico. Un tratto di strada può richiedere manutenzione o un punto luce essere fuori uso, ma i servizi essenziali ci sono e non certo solo quelli». Rossi inoltre sottolinea: «L’Ici al 6 per mille che pagano i proprietari non è stata mai ritoccata e in alcuni paesi limitrofi è più alta. Sui servizi pubblici c'è impegno costante e i costi sono ripartiti in base a consumi e presenze. Il Comune non risponde del pagamento, lamentato da quache villeggiante, di oneri condominiali anche per la parte fallita di uno stabile di loro proprietà».
E ancora: «La proprietà comunale della seggiovia, non ancora collaudata per ragioni tecniche che supereremo con l’aiuto della Regione, non è in dubbio: gli atti si possono consultare. Sulle opere da fare, siamo aperti a nuove considerazioni che porteranno a scelte condivise. Ogni nostro sforzo è da sempre teso a rilanciare il territorio. La critica facile non fa che dare un'immagine negativa di Viola e non aiuta nessuno, tanto meno quelle persone che rispetto per l'amore che ancora manifestano per la nostra realtà».
Il sindaco Paolo Rossi, in carica dal 2004, non ha dubbi: «Mi associo alle argomentazioni del mio vice». «Lo stato di abbandono e degrado messo in luce durante l’incontro - replica l'opposizione - è sotto gli occhi di tutti e più volte l'abbiamo denunciato in Consiglio. I servizi sono spesso difficili da dare in gestione e hanno costi elevati di manutenzione. Nonostante il clima teso in cui si è svolta, la riunione è servita da stimolo per tutte le istituzioni coinvolte nel rilancio. Speriamo che la Regione riesca a realizzare il risanamento della Porta della Neve. Non intendiamo dar vita a polemiche sterili. Chiederemo di affrontare in Consiglio gli interventi più urgenti messi in evidenza venerdì, così da migliorare la qualità della vita di residenti e turisti».








simolimo
00sabato 20 ottobre 2007 09:48
da LA STAMPA del 20/10/2007
LA "PORTA DELLA NEVE" A SAINT GREEE ANDRA' PRESTO ALL' ASTA


«Noi ci siamo. I soldi sono a bilancio. Ma per intervenire è fondamentale che si sblocchi la vicenda della seggiovia. Si deve uscire dal groviglio sulla questione della proprietà, che blocca il collaudo». Lo dice l’assessore regionale alla Montagna, Bruna Sibille. Il contenzioso è fra la ditta costruttrice e una società coinvolta nel piano di rilancio, che dovrebbe ancora pagarle 600 mila euro. E incombe un decreto ingiuntivo. Sibille: «Non possiamo muoverci finchè mancano le condizioni giuridiche per poter intervenire».Gli amministratori di Viola e gli abitanti non hanno mai accettato che lo si chiamasse «ecomostro». Anche se la «Porta della neve», il complesso nella stazione turistica di Saint Grée, è passato da fiore all’occhiello a «pugno nell’occhio» per chi arriva. Più di un decennio di degrado ha trasformato il palazzone e gli spazi comuni, un tempo impreziositi da impianti sportivi e scale mobili per raggiungere le piste. La «Porta della neve», prima orgoglio e ora grattacapo nel piano di rilancio della stazione, sarà quasi certamente la prima parte delle proprietà Inimont (già partner privato - ora fallito - degli enti pubblici nell’accordo di programma) ad andare all’asta.
Il complesso rappresenta uno dei «macroblocchi» che compongono i lotti per l’incanto. I periti hanno depositato nei giorni scorsi le relazioni introduttive. Entro fine mese, poi, il liquidatore - la dottoressa Elena Cabutti - presenterà il piano all’approvazione del comitato dei creditori. Nella procedura, uno degli ultimi passaggi prima di poter procedere all’asta.
Le date in cui si svolgeranno le vendite e l’«abbinamento» dei vari lotti non sono ancora stati fissati, ma è stata segnalata da più parti l’opportunità di dare la precedenza alla «Porta della neve», per una serie di ragioni. Prima fra tutte, non ostacolare, per quanto possibile, i progetti di recupero e rilancio di Saint Grée, che da anni vedono impegnati e coinvolti Comune, Regione, Comunità montana. Non troppo fortunati, per la verità, nella scelta dei partner privati. La storia di St Grée, infatti, è costellata da una lunga serie di problemi con le società che si sono susseguite, garantendo di «avere a cuore» la ripresa del «gioiellino» della Valle Mongia. Impianti e strutture realizzati oltre vent’anni fa e frequentati soprattutto da turisti e sciatori liguri, fino alla chiusura delle piste e degli skilift, non più a norma.
Anche con la Inimont, a cui appartiene una parte di unità immobiliari, oltre alla «Porta della neve», il «matrimonio» non è stato fortunato e si è concluso, alcuni anni fa, con una clamorosa vicenda giudiziaria, partita dalla Procura di Roma. Ma l’impegno e la tenacia degli amministratori locali non si sono fermati, con incontri, sopralluoghi e tante telefonate: «Non lasciateci soli».
La messa in vendita della «Porta della neve» è motivo di sollievo, e nessuno lo nasconde. «La vendita avverrà attraverso incanto», ha spiegato la curatrice del fallimento. Probabilmente servirà l’ausilio di un notaio, indicato dal tribunale. La prima asta potrebbe avere luogo già entro la fine dell’anno, ma rimane una possibilità sulla carta, difficilmente applicabile in concreto: i tempi tecnici, infatti, renderebbero più praticabile fissare la data all’inizio del 2008.
Intanto giovedì la dottoressa Cabutti firmerà con il Comune l’atto di cessione volontaria del terreno (espropriato dall’ente) su cui è stata realizzata la pista di pattinaggio. Lo ha confermato il sindaco, Paolo Rossi: «Un atto redatto con il segretario comunale. Stiamo lavorando, continuiamo a sperare che gli enti superiori non ci lascino soli. Abbiamo bisogno del reale impegno di tutti quelli che si sono dati disponibili nei vari incontri».
simolimo
00mercoledì 2 gennaio 2008 07:23
da LA STAMPA del 2/1/2007
Ci sono i villeggianti
ma non gli impianti



«In mancanza di situazioni giuridiche chiare, le mani sono legate». A quasi 5 mesi da un'accesa assemblea pubblica con i rappresentanti degli enti locali, a Saint Grèe violesi e condomini attendono ancora un segno del rilancio turistico. Comune e Regione avevano fissato a settembre l'avvio comune di una «riprogrammazione» degli interventi, «ma - spiega l'assessore alla Montagna Bruna Sibille - la Regione non può intervenire senza certezze sulla proprietà degli impianti. I tempi della magistratura non aiutano». Pende sulla seggiovia Pian del Bal l'intrico di nodi legali in attesa di sentenza. Il Comune doveva riceverne la proprietà al termine del collaudo, mai avvenuto. Il costruttore con un decreto ingiuntivo rivendica i diritti: il suo conto non è stato saldato dalla Calfin, società privata che, firmando un contratto di sponsorizzazione col Comune, aveva appaltato i lavori. Tra Calfin e Comune è in corso un arbitrato; il sindaco Paolo Rossi attende la sentenza a marzo. Più «dirimente» è l'esito che avrà la vertenza tra costruttore e sponsor insolvente. Calfin è collegata alle società coinvolte nel fallimento immobiliare di Saint Grèè. Su questo fronte, il curatore fallimentare ha depositato la perizia del primo monoblocco riguardante la Porta della Neve. «Stiamo valutando le opportunità in Finanziaria per procedere a una riqualificazione dell'area - dice Sibille -. Quanto si poteva è stato fatto, ma ci sono nodi che vanno sciolti. Viola è costantemente tra i miei impegni». Molti villeggianti hanno iniziato l’anno a Saint Gréè. Il Comune ha cercato di aprire la pista di pattinaggio, il primo frutto, finito e collaudato, dell'epoca del rilancio. «Abbiamo emesso il bando - spiega il sindaco -, e compiuto ogni sforzo per dare in gestione l'impianto, munito di bar, convinti di dare un segnale e un servizio. Non abbiamo trovato nessun valido gestore. Una pizzeria: per i condomini è troppo poco, non lo nascondo. Continiamo a compiere ogni passo possibile a fianco della Regione, il cui appoggio è essenziale».
maccarma
00martedì 12 febbraio 2008 11:45
Re: ci penso da tempo.....
funtus, 16/02/2007 13:35:

xche non fare di Viola una località "only snowboard"???
un immenso snowpark con tutte le minchiate possibili e immaginabilie, mille fuoripista, secondo me non sarebbe male come idea....xche riaprirla come stazione "normale" non servirebbe a niente....porterebbe via qualche sciatore alle altre "piccole" che gia stanno messe male e sicuramente non riuscirebbe a tirare avanti.....a voi piace come idea???




Gozzovigliavo su vecchie discussioni del forum, ed ho ritrovato questo post di Funtus....
Io ricordo di essere stato a ST GREE nel 1980...era estate e una mia fidanzatina sanremasca dell'epoca aveva la casa li...
Ricordo una stazione ridente, come si puo' vedere sulle cartoline dell'epoca....

Ma torniamo a "bomba"....l'idea di Funtus, sebbene un po' utopistica e non so quanto realizzabile, è peraltro davvero geniale!
Pensate: una stazione dedicata esclusivamente allo snowboard!!!
Park, fuoripista ecc ecc....
L'idea è "stuzzicante", pero' mi metto nei panni dei poveri villeggianti che sono anni che aspettano una rinascita della stazione.....
Non so fino a che punto apprezzerebbero tutti una stazione "esclusivamente" snowboard....

maurizio.SAVONA
00martedì 12 febbraio 2008 11:53
Re: Re: ci penso da tempo.....
maccarma, 12/02/2008 11.45:




Gozzovigliavo su vecchie discussioni del forum, ed ho ritrovato questo post di Funtus....
Io ricordo di essere stato a ST GREE nel 1980...era estate e una mia fidanzatina sanremasca dell'epoca aveva la casa li...
Ricordo una stazione ridente, come si puo' vedere sulle cartoline dell'epoca....

Ma torniamo a "bomba"....l'idea di Funtus, sebbene un po' utopistica e non so quanto realizzabile, è peraltro davvero geniale!
Pensate: una stazione dedicata esclusivamente allo snowboard!!!
Park, fuoripista ecc ecc....
L'idea è "stuzzicante", pero' mi metto nei panni dei poveri villeggianti che sono anni che aspettano una rinascita della stazione.....
Non so fino a che punto apprezzerebbero tutti una stazione "esclusivamente" snowboard....
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C'è un piccolissimo problema [SM=g27832] la neve! [SM=g27825]
funtus
00martedì 12 febbraio 2008 13:34
Re: Re: ci penso da tempo.....
maccarma, 12/02/2008 11.45:




Gozzovigliavo su vecchie discussioni del forum, ed ho ritrovato questo post di Funtus....
Io ricordo di essere stato a ST GREE nel 1980...era estate e una mia fidanzatina sanremasca dell'epoca aveva la casa li...
Ricordo una stazione ridente, come si puo' vedere sulle cartoline dell'epoca....

Ma torniamo a "bomba"....l'idea di Funtus, sebbene un po' utopistica e non so quanto realizzabile, è peraltro davvero geniale!
Pensate: una stazione dedicata esclusivamente allo snowboard!!!
Park, fuoripista ecc ecc....
L'idea è "stuzzicante", pero' mi metto nei panni dei poveri villeggianti che sono anni che aspettano una rinascita della stazione.....
Non so fino a che punto apprezzerebbero tutti una stazione "esclusivamente" snowboard....





ho smepre pensato di essere un genio!!!! [SM=g27828] [SM=g27830]
battute a parte.....
l idea mi era venuta pensando che un altra "piccola" sarebbe davvero di troppo.....nel senso che il cuneese non ha bisogno di un ulteriore stazioncina che sopravvive il sabato e la domenica, che in settimana deve chiudere.....non ha senso e porterebbe via quel poco lavoro che gia hanno san giacomo e garessio.....
quindi l idea di fare una stazione QUASI solo x snow mi sembrtava una genialata.....
l altitudine è comunqeu decente (come san giacomo e melgio di frabosa e lurisia) e poi si sa che la neve marcia x gli snow non è cerot un problema....
quindi porprio pensavo a solo 3-4 piste x sciatori e tutto il resto dedicato allo snowboard.....
seocndo me non sarebbe una cazzata e ne guadagnerebbe a mio avviso l immagine di tutto il cuneese.....
e ovvio che senza l innevamento programmato non si va da nessuna aprte....

MauriAsti
00martedì 12 febbraio 2008 14:05
Secondo me siete dei razzisti, ma visto l'oggetto in questione, sposo la tesi [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=x147692] [SM=x147693] [SM=x147691]


maurizio.SAVONA
00martedì 12 febbraio 2008 14:10
Re:
MauriAsti, 12/02/2008 14.05:

Secondo me siete dei razzisti, ma visto l'oggetto in questione, sposo la tesi [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=x147692] [SM=x147693] [SM=x147691]

______________________________________________________________________

[SM=g27832] già, cosi ce li togliamo dai maroni questi

tavolari [SM=x147658] [SM=g27828]

matteo.im
00martedì 12 febbraio 2008 14:28
Re: Re: Re: ci penso da tempo.....
funtus, 12/02/2008 13.34:




ho smepre pensato di essere un genio!!!! [SM=g27828] [SM=g27830]
battute a parte.....
l idea mi era venuta pensando che un altra "piccola" sarebbe davvero di troppo.....nel senso che il cuneese non ha bisogno di un ulteriore stazioncina che sopravvive il sabato e la domenica, che in settimana deve chiudere.....non ha senso e porterebbe via quel poco lavoro che gia hanno san giacomo e garessio.....
quindi l idea di fare una stazione QUASI solo x snow mi sembrtava una genialata.....
l altitudine è comunqeu decente (come san giacomo e melgio di frabosa e lurisia) e poi si sa che la neve marcia x gli snow non è cerot un problema....
quindi porprio pensavo a solo 3-4 piste x sciatori e tutto il resto dedicato allo snowboard.....
seocndo me non sarebbe una cazzata e ne guadagnerebbe a mio avviso l immagine di tutto il cuneese.....
e ovvio che senza l innevamento programmato non si va da nessuna aprte....





l'idea è bella [SM=g27811] ma, secondo me, il pubblico potenziale a cui ti riferisci tu è primariamente un pubblico di adolescenti [SM=g27811] , quindi per definizione non dotati di automezzo [SM=x147694] ........secondo me infatti snowboarders più "maturi" opterebbero per località più blasonate [SM=g27818] , con maggiori attrattive, ecc [SM=g27820] ....sarebbe un'ottima idea quella di avere una stazioncina ridotta all'osso come spese [SM=x147665] , in pratica un grande snowpark e un paio di piste, magari il tutto servito dallo stesso impianto più una manovia o un tapis-roulant [SM=g27820] [SM=g27811] ; costi bassi=prezzi bassi [SM=g27811] quindi sarebbe un'attrazione fantastica per tutti i giovanissimi appassionati di snowboard [SM=g1377164] . ma a viola come ci arrivano [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833] , è veramente in@@@@ta [SM=g27816] [SM=g27816] in fondo alla val mongia.........ci vorrebbee anche un bel servizio bus o simile, magari dalla stazione FS di ceva, così i giovani potenziali clienti non devono stracciare i maglioni ai genitori per farsi portare a viola [SM=x147694] [SM=x147694] e ci arrivano con le loro gambette [SM=g27811] [SM=g27811] aumentando così il potenziale della località, altrimenti, ahimè ormai tagliata fuori [SM=x147694] [SM=x147694] [SM=x147694] anche per lo snowboard......prato è vicinissima, e vale mooooolto di più [SM=x147694] [SM=x147694] [SM=x147694]


MauriAsti
00martedì 12 febbraio 2008 14:37
Re: Re: Re: Re: ci penso da tempo.....
matteo.im, 12/02/2008 14.28:




l'idea è bella [SM=g27811] ma, secondo me, il pubblico potenziale a cui ti riferisci tu è primariamente un pubblico di adolescenti [SM=g27811] , quindi per definizione non dotati di automezzo [SM=x147694] ........secondo me infatti snowboarders più "maturi" opterebbero per località più blasonate [SM=g27818] , con maggiori attrattive, ecc [SM=g27820] ....sarebbe un'ottima idea quella di avere una stazioncina ridotta all'osso come spese [SM=x147665] , in pratica un grande snowpark e un paio di piste, magari il tutto servito dallo stesso impianto più una manovia o un tapis-roulant [SM=g27820] [SM=g27811] ; costi bassi=prezzi bassi [SM=g27811] quindi sarebbe un'attrazione fantastica per tutti i giovanissimi appassionati di snowboard [SM=g1377164] . ma a viola come ci arrivano [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833] , è veramente in@@@@ta [SM=g27816] [SM=g27816] in fondo alla val mongia.........ci vorrebbee anche un bel servizio bus o simile, magari dalla stazione FS di ceva, così i giovani potenziali clienti non devono stracciare i maglioni ai genitori per farsi portare a viola [SM=x147694] [SM=x147694] e ci arrivano con le loro gambette [SM=g27811] [SM=g27811] aumentando così il potenziale della località, altrimenti, ahimè ormai tagliata fuori [SM=x147694] [SM=x147694] [SM=x147694] anche per lo snowboard......prato è vicinissima, e vale mooooolto di più [SM=x147694] [SM=x147694] [SM=x147694]






Conosco degli automezzi che si adatterebbero : sono molto alti (vantaggio per far stare in piedi i tavolari così ce ne stanno di più [SM=x147658] ), in genere di colore blu scuro, hanno l'autista e pure la scorta su dei seggiolini posteriori [SM=x147658] [SM=x147658]

PS dimenticavo che si fanno riconoscere da lampeggianti blu, quindi gli lasciano pure le strade libere [SM=g27828] [SM=x147693] [SM=x147692] [SM=x147691]


maccarma
00martedì 12 febbraio 2008 15:17
A parte la già riscontrata "tavolafobia" ACUTA dei "soliti noti"....
Posso dire che son stato a LAAX in Svizzera l'anno scorso.
E' una stazione dedicata principalmente ai boarders (ho detto PRINCIPALMENTE e non ESCLUSIVAMENTE!!!)....
E' raggiungibile da Zurigo in autobus e la cosa fantastica (a parte lo snowpark davvero PAPALE dove si svolge ogni anno il BURTON EUROPEAN OPEN - per gli "ignoranti" o i "fobici" trattasi della manifestazione europea più importante nel campo dello snowboard freestyle) è che c'è un bellissimo albergo dedicato agli snowboarders (o ski-freeriders)....si chiama RIDERS PALACE.
Questo è il sito www.riderspalace.ch/en/
E' un Hotel dal design avveniristico, fatto da un famoso architetto.
Con club, sala concerti e persino playstation e xbox nei gabinetti!!!!
MITICO!
matteo.im
00martedì 12 febbraio 2008 15:36
Re:
maccarma, 12/02/2008 15.17:

A parte la già riscontrata "tavolafobia" ACUTA dei "soliti noti"....
Posso dire che son stato a LAAX in Svizzera l'anno scorso.
E' una stazione dedicata principalmente ai boarders (ho detto PRINCIPALMENTE e non ESCLUSIVAMENTE!!!)....
E' raggiungibile da Zurigo in autobus e la cosa fantastica (a parte lo snowpark davvero PAPALE dove si svolge ogni anno il BURTON EUROPEAN OPEN - per gli "ignoranti" o i "fobici" trattasi della manifestazione europea più importante nel campo dello snowboard freestyle) è che c'è un bellissimo albergo dedicato agli snowboarders (o ski-freeriders)....si chiama RIDERS PALACE.
Questo è il sito www.riderspalace.ch/en/
E' un Hotel dal design avveniristico, fatto da un famoso architetto.
Con club, sala concerti e persino playstation e xbox nei gabinetti!!!!
MITICO!




mitico!!!!!!!!!!!!!

vedo che anche tu fai notare la presenza di un servizio di mezzi [SM=x147672] , proprio per venire incontro alla clientela potenziale che sarebbe in buona parte costutuita da ragazzi senza auto [SM=g27820] [SM=g27811] , secondo me questo sarebbe FONDAMENTALE per un'operazione di questo tipo [SM=g27811] , magari con prezzo compreso nel giornaliero [SM=x147658] , un paio di corse la mattina e un paio la sera non sarebbero certo troppo onerose; poi ovvio che potrebbe essere aperto anche a sciatori [SM=g27811] , ma credo che una località così organizzata attirerebbe di più gli snowboarders [SM=x147694] .

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