Or dunque non serve rigirami
e rigirarmi
nel mio letto
nel mio regno dei sogni
il mio spirito inquieto
non trova pace
ora che il tuo respiro
non incede per me nella notte
nulla ho
tutto mi manca
di te
il tuo calore
il tuo modo di cercarmi
quando il freddo
pungente dell'ora terza
ti destava
come l'inverno
gelido
su un manto erboso
tutto mi manca di te
e il mio spirito inquieto
indomito non si placa
senza la fragranza del tuo profumo
senza la nudità del tuo seno
un travaglio
quest'alba attenderà
un sogno che da anni
cala implacabile
su ogni mia notte
come un aquila solitaria
solca il cielo
così devono essere le mie notti
tutto mi manca di te
quel tuo modo
di sapermi prendere con un sorriso
quel tuo modo
di coccolare questo mio intrepido
cuore
di guerriero bambino
tutto mi manca di te
al tal punto
che ogni mio respiro
è prolungato
quanto un melanconico autunno
da quanti giorni
da quanti mesi
da quanti anni
il mio spirito inquieto
implacabile
non viene più
confortato
dal tuo spirito carnale
d'amante
eterna?