Pensieri e parole...
Proprio oggi, in una giornata che men che mai riesce a celebrare degnamente la ritrovata unità del popolo italiano e sul quale, da sempre, nutrivo delle riserve...mi fa piacere che Danilo abbia riesumato il "thread" denominato
"Una nuova Destra Italiana", nemmeno così vecchio, perchè esso mostra come, al di là di considerazioni un po' troppo frettolose o malintesi con interlocutori talora amichevolmente surriscaldati oppure privi di idee proprie..
, il vecchio doc non abbia viceversa mutato la propria linea con lo scorrere del tempo.
In quel momento (primavera 2012), in effetti avversavo il sostegno alla junta fiscale montiana dal connubio PdL-PD, plaudendo alle "Camicie Verdi", nè più nè meno come, dopo un anno circa (e per la stessa quantità di tempo!) provai ad illudermi che i "Nuovi Mille" formato Cinque Stelle...potessero riuscire in una spallata innovatrice...che ora 8probabilmente...) non riuscì per un 10-12% di consensi in meno del necessario!
Fatto sta che, in entrambi i casi...la rivoluzione non fu e non è stata cosa: dunque, se il danno ad un Paese già sufficientemente povero e,
ripeto povero perchè questa è la vera, unica ed ineludibile priorità...
Dicevo, se il danno al Paese dovuto allo stallo politico-istituzionale diveniva maggiore dei benefici dello stallo medesimo, allora bisognava ripiegare sul reale o, se preferiamo, sul male minore per il popolo italiano e sulla riacquisizione di un minimo di credibilità nazionale ed internazionale.
Bene, dunque, la ri-elezione di Napolitano;
Bene, dunque, la designazione di Enrico Letta a Premier;
Bene, il tentativo cauto di formare un governicchio che, forte come invoca/impone Alfano, di certo non potrà essere.
Se non proprio balneare, ben che vada, sarà
un governo di servizio (come ora lo definisce non impropriamente Letta) e non di inciucio, che farà il minimo di quelle riforme che attendono nel polveroso cassetto della negligenza e ci porterà alle urne fra un annetto, forse.
Come un anno fa,
da un punto di vista strettamente politico-ideologico, non plaudo certo al sodalizio PD-PdL+ex-juntisti. Ma, a differenza di un anno fa, ho alcuni motivi per esser meno rabbuiato (
solo politicamente parlando, s'intende!):
1) Lo sgretolamento di un polpettone di CS di prodiana memora:
meglio una Sinistra schietta, dura e pura, da 18-20% dei consensi...il triplo della vecchia RC, in sostanza.
Un avversario degno, insomma, non più un termitaio mezzo talare, con falce alla sinistra ed ostensorio alla destra (!);
2)
Una parte delle cariatidi, dei falsi puristi e dei traditori di se stessi, dei corrotti e dei cialtroni della II Repubblica, è stato defenestrato dagli elettori e, sugli scranni delle Camere, già l'aria è un poco più pulita;
mi pare valente anche l'attuale neo-presidente della Camera... senza paragoni col precedente...
3)
Lo sbando totale di chi aveva creduto nei valori della Destra, ritrovandosi poi immerso nella zuppa del PdL, trova oggi un riferimento, modesto ma tenace, nella pattuglia dei Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che, coerentemente, non ha dato il voto a Napolitano ed oggi sta all'opposizione. Potrebbe esser tatticismo ma, voglio conceder fiducia a questa giovane romana che, a suo modo, sostituisce in chiave un poco più lustra il Buontempo di cui si parlava ieri. In futuro, se non nuovamente calamitata dalle sirene berlusconiane, potrà rinascere un qualcosa che, vagamente ma più di AN, ricordi il vecchio MSI.
4) Quello che accadrà nell'arco parlamentare che va dalla destra dell'ex PD ai montiani e PdL + Lega, salvo il mettere in piedi una reggenza transitoria...
è fuori dalle mie corde...ovvero, starò alla finestra ma, come da un'opposizione responsabile e fattiva, col fucile spianato sul nome e l'operato di ogni singolo ministro.
5) Ultimo appunto: si votasse domani, Grillo perderebbe almeno il 30% dei consensi, il 25% dei quali andrebbero alla Sinistra ed il 5% a Fratelli d'Italia.
Perchè, oggi, la Destra italiana ideologica, a mio avviso è quella e non ce n'è altra.
Buona festività a tutti gli amici e lettori del Forum!
Gianni S.