Sperimentazioni letali su figli di analfabeti

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AbbaZuzzU
00lunedì 21 maggio 2012 22:14

Glaxo Smith Kline - Sperimentazioni letali su figli di analfabeti
All'inizio del 2012, il colosso farmaceutico GSK (Glaxo Smith Kline) è stato condannato da un tribunale aregentino ad una ridicola sanzione economica per aver sperimentato farmaci e vaccini, in diversi casi letali, su neonati figli di genitori analfabeti.

Dalle testimonianze di diversi operatori in servizio presso alcuni ospedali argentini, raccolte in seguito all'avvio dell'inchiesta, emerge come GSK reclutasse membri del personale medico affinché costringessero genitori analfabeti a firmare i moduli per il consenso alla sperimentazione sui propri figli.

La scelta di effettuare questi test letali in Argentina, dove almeno 14 neonati sono morti e degli effetti su un numero imprecisato di altri non si sa nulla, è stata probabilmente dettata dal fatto che negli Stati Uniti questo genere di sperimentazioni sugli umani sono illegali; di certo anche in Argentina la legge non consente esperimenti coatti su neonati, ma la condanna è stata certamente molto leggera: 400.000 pesos (circa 93.000 dollari), una sanzione irrisoria per il colosso farmaceutico.

I dipendenti degli ospedali pubblici che hanno scelto di testimoniare, raccontano come sin dal 2007, Glaxo Smith Kline abbia iniziato a reclutare personale medico con l'unico scopo di convincere genitori poveri e analfabeti, a firmare documenti apparentemente insignificanti, in cui si consentiva la sperimentazione di farmaci e vaccini potenzialmente letali sui propri figli. Una volta estorta la firma, i "pazienti" sparivano e venivano trasferiti in un0'altra struttura supervisionata da personale medico della multinazionale farmaceutica

In quel periodo, la pediatra Ana Marchese era in servizio presso l'ospedale Eva Peron di Santiago del Estero. Nella sua testimonianza racconta: "Questi medici approfittavano di molti pazienti analfabeti che si recavano in ospedale per curare i propri figli, li pressavano e costringevano a firmare questi moduli di consenso di 28 pagine per inserire i bambini nei programmi di pserimentazione".

Tuttora non si conosce il numero esatto di neonati, molti sotto l'anno di età, sui quali il personale medico di Glaxo Smith Kline ha sperimentato vaccini come il Gardasil e altri farmaci potenzialmente letali.
Alcune fonti parlano di oltre 15.000 bambini. "Certe cose non si possono fare negli Stati Uniti o in Europa, così vengono a farle nel terzo mondo" conclude Ana Marchese.

http://www.informa-azione.info/glaxo_smith_kline_sperimentazioni_letali_su_figli_di_analfabeti
AbbaZuzzU
00lunedì 21 maggio 2012 22:15

Homo homini lupus
AbbaZuzzU
00martedì 22 maggio 2012 14:16
La morte di 49 bambini durante alcuni esperimenti clinici in uno dei più prestigiosi centri pubblici dell'India ha imposto l'apertura di un indagine sulle denunce secondo cui le multinazionali farmaceutiche si approfittano delle facilitazioni che offre questo Paese per utilizzare la sua popolazione come "cavia".

Almeno 49 bambini sono morti dal gennaio 2006 in 42 esperimenti effettuati dall'Istituto Indiano di Scienze Mediche (AIIMS, in inglese) su un totale di 4.142 bambini, dei quali 2.728 minori di un anno. L'AIIMS ha fornito questi dati in risposta a una richiesta dell'ONG Uday Fundation, il cui presidente, Rahul Verma, ha dato l'allarme che ha portato il Ministero della Sanità a chiedere otto giorni fa un'indagine su queste morti. Alla denuncia di Verma si è aggiunto l'esperto farmaceutico Chandra Gulhati, editore dell'Indice delle Specialità Mediche, che ha rilevato lacune e opacità nella risposta dell'AIIMS.

Bambini di un anno

Gulhati ha messo l'accento sulle prove, effettuate su bambini, di due medicamenti contro l'ipertensione dell'impresa svizzera Novartis. "Queste medicine, Valsartan e Olmersantan, si prescrivono a persone maggiori di 18 anni; sono controindicate per i bambini", ha assicurato il farmacologo. "Come possono provarle su bambini di un anno? Non solo non è etico ma anche inaudito", ha denunciato. Gulhati si è chiesto se per caso l'ipertensione "è un problema comune nei bambini dell'India". "Perché, se non lo è, per quale motivo fare le prove in India e mettere i suoi bambini in pericolo senza beneficio alcuno? perché i bambini indiani sono utilizzati come cavie?"
I sospetti di Gulhati si fondano sul fatto che per i farmaci sperimentati già ci sono generici indiani e non si possono brevettare in questo Paese, dove gli esperimenti clinici sono infinitamente meno cari che in Occidente e il consenso di genitori analfabeti più facile da ottenere.

Povertà e ignoranza

"E' ovvio che questi esperimenti si fanno (in India) per prorogare i brevetti in Occidente senza nessun beneficio per l'India", ha concluso. Le compagnie straniere, ha aggiuntò, "si stanno semplicemente approfittando della povertà e dell'ignoranza che c'è in India".
Alla polemica hanno contribuito la vaghezza delle risposte dell'AIIMS a domande su quali segmenti di popolazione sono stati impiegati nelle prove, quali informazioni hanno ricevuto i genitori, quali disturbi lamentavano i bambini che vi hanno partecipato o se erano stati ottenuti i permessi necessari per effettuarle.
"Se i genitori non sanno leggere e scrivere, vi aspettate che capiscano le implicazioni di questi esperimenti?", ha protestato Verma. L'AIIMS ha anche negato di aver scelto pazienti di classi inferiori che ricorrono a questo grande centro pubblico, uno dei pochi di Delhi. Mentre si attende il risultato ufficiale dell'indagine, Verma ha detto di aver portato la sua denuncia alla Commissione Nazionale per i Diritti Umani "perché accertino se ci siano state violazioni dei diritti umani".

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