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CharlyJackson97
00lunedì 2 gennaio 2012 13:25
Ciao ragazze!
Negli ultimi tempo sto leggendo un sacco di FF e ho deciso di cominciare anche io. Spero di continuarla anche quando tornerò in Spagna perchè lì avrò davver poco tempo.
Innanzitutto voglio dirvi che non sono una brava scrittrice però in questi giorni ho sentito il bisogno di fare qualcosa, di scrivere ualcosa riguardo a Michael e così ho inventato questa storia. Oggi ho scritto già due capitoli. Inizierò postandone uno.
Un'altra cosa...SE TROVATE QUALCHE SPUNTO PRESO DALLE VOSTRE FF MI SCUSO, NON E' MIA INTENZIONE COPIARE NESSUNO, VE LO GIURO. Può darsi che l'inizio sia uguale a quello di qualche altra FF ma spero vi piaccia lo stesso. La protagonista sono io però la differenza è l'tà perchè nella FF io ho 17 anni invece che 14.
Spero vi piaccia :)

Capitolo 1

Il salvatore

Era ormai passata la mezzanotte e Carlotta era seduta sul ciglio della strada. I suoi vestiti erano sporchi e stracciati e aveva lividi e tagli su tutto il corpo. Non aveva idea di dove si trovava. Si ricordava solamente di essere fuggita da quel posto tremendo. La strada sembrava abbandonata. Si trovava li da più di un’ora ma non aveva visto nessuna macchina. Non riusciva nemmeno a piangere, perché le lacrime erano finite. Non si aspettava che sarebbe andata così. Che senso aveva la sua vita adesso? Aveva 17 anni e non sapeva in che luogo si trovasse, non era neppure sicura di essere ancora in Italia. Quando ormai stava perdendo le speranze, vide una luce, i fari di una macchina. Si buttò subito in mezzo alla strada alzando le braccia e l’auto si fermò repentinamente a circa un metro da lei. Si avvicinò al finestrino e l’uomo all’interno del veicolo lo abbassò.
-La prego mi aiuti. Non voglio nulla, solo che mi porti lontano, altrimenti mi prenderanno, mi prenderanno di nuovo-.
-Signorina veramente, non credo di poter…-
Il discorso dell’autista fu interrotto da una voce proveniente dal sedile posteriore.
-John, che sta succedendo?-
Aveva una voce dolce e pacata, ma anche lievemente preoccupata da ciò che stava accadendo.
-Signore, c’è una ragazza che chiede un passaggio, sembra terrorizzata ed io….-
-Che aspetti John? Falla salire qui accanto a me.-
Carlotta non poteva credere di avercela fatta, di aver trovato qualcuno che la aiutasse, il suo salvatore. Ma il bello doveva ancora arrivare. L’autista scese e le aprì la portiera. Lei lo ringraziò ed entrò, ma appena vide l’uomo seduto accanto a lei, iniziò a tremare. Tutto incominciò a girare e le immagini si fecero sempre più sfocate fino a che non svenne. L’uomo si spaventò e capì che probabilmente l’aveva riconosciuto. Tentò di svegliarla scuotendola e parlandole e pochi minuti dopo Carlotta riprese i sensi.
Aprì gli occhi lentamente, quasi impaurita e ancora leggermente stordita dalla visione.
-Ma…M-ma t-tu……tu sei…-
-Michael, Michael Jackson. Sono proprio io…-
-N-Non….non ci credo….-
-Tranquilla. Piuttosto tu…tu chi sei?-
-I-Io? S-Sono Carlotta, ma puoi chiamarmi Charly-
-Charly? Mi piace…Che ti è capitato?- disse Michael tentando dimostrare un poco di tatto nelle sue parole. Lei incominciò a piangere, di nuovo, come se non lo avesse già fatto abbastanza.
-Oh, perdonami. Non volevo. Capisco che forse non hai voglia di parlarne…-
-No Michael…- disse lei asciugandosi le lacrime –Devi saperlo, anche perché mi stai aiutando….-
-Solo se te la senti, non voglio obbligarti Charly….-
Charly fece un respiro profondo e incominciò il suo racconto.
-Ok…Sono italiana e ho 17 anni. Purtroppo non ho una famiglia. I miei genitori sono morti quando avevo pochi mesi in un incidente stradale ed essendo la mia una famiglia poco allargata, nessuno si è preso cura di me dopo di loro. L’unico che ha accettato di tenermi è stato mio zio ed è con lui che ho vissuto tutti questi anni della mia vita. Mi ha sempre dato tutto ciò che poteva darmi, ma odiavo vederlo tornare tutte le sere ubriaco e sapevo che era coinvolto in affari poco puliti. Non ce la facevo più, così un giorno ho deciso di scappare.-
Mentre diceva questo quasi si vergognava e aveva paura della reazione di Michael a quelle parole, ma lui non disse niente e continuò a fissarla con uno sguardo dolce e concentrato nell’ascoltare il suo racconto.
-Mentre scappavo mi hanno rapita non mi ricordo bene. Ricordo che era notte e camminavo, quando due uomini mi presero, bendandomi e legandomi. Credo che mi diedero un sonnifero, perché mi risvegliai in una piccola stanza piena di….-

Cominciò a singhiozzare di nuovo…
-Forza Charly……- disse Michael accarezzandole dolcemente la guancia.
-Di ragazzi e bambini. Tutti minorenni, tutti buttati a terra e pieni di lividi, proprio come me. Era….era un’organizzazione credo. Ci sfruttavano, obbligandoci a lavorare tutto il giorno per loro, a spacciare droga e cose del genere. Poi ci picchiavano se non guadagnavamo quanto volevano loro.-
-Dio…non è possibile- disse Michael tentando di ricacciare indietro le lacrime che tentavano di bagnare le sue guance.
-Lo è Michael…Per fortuna sono riuscita a scappare, non so nemmeno come. Credo di essere rimasta lì per due settimane circa. Ma solo io ci sono riuscita, a scappare. Gli altri sono ancora lì, sono decine di ragazzi e bambini e devo fare qualcosa per loro.-
-Ti aiuterò, te lo prometto. Ma come ci siete finiti in America?-
-Non lo so Mike…- quella parola uscì dalla sua bocca senza che lei se ne accorgesse.
-Come mi hai chiamato?-
-Scusa, perdonami. Anzi….mi scusi. Non dovrei nemmeno darle del tu.-
-Stai scherzando? Ti prego dammi del tu e, soprattutto, chiamami Mike, ti prego.-
Entrambi sorrisero, quando Michael interruppe il silenzio.
-Ma dove hai detto che dobbiamo portarti?-
-Non lo so…Ho detto che volevo allontanarmi e poi non ho un posto dove andare al momento. Credo che il centro vada bene, poi mi arrangerò…-
-Mi prendi in giro? Non se ne parla. Sei minorenne e non ti trovi nel tuo paese. Vieni con me a Neverland, io non ti lascerò da sola. Non posso…-
-Ma Michael….Mike….Non posso. Tu sei Michael Jackson e non puoi portare un’estranea come me a casa tua. Non voglio dare fastidio a nessuno, tantomeno se si tratta del mio idolo di sempre.-
Anche questa volta non si rese conto di ciò che aveva detto, e Michael sorrise.
-Ah sì? Grazie….Ma non disturbi affatto. Non ti lascio qui da sola, te l’ho già detto. E poi non sei un’estranea e mi fido di te. Ci penso io ai contatti con la polizia per far arrestare quei…..-
-Bastardi.- disse Carlotta in tono secco e con uno sguardo pieno d’ira.
Michael odiava le parolacce specialmente dette da ragazze, ma la capiva. Immaginava ciò che aveva passato e non si sarebbe certo messo a farle la predica adesso. Charly lo sapeva, sapeva molte cose di lui, perciò si scusò.
-Mike perdonami ti prego. So che odi le parolacce, ma solo pensare a quei….malviventi…..mi fa arrabbiare.-
-Tranquilla, ti capisco. Adesso scendiamo, siamo arrivati-
-Grazie Michael…..di tutto-
-Hei….ma posso chiederti una cosa?-
-Certo- rispose Carlotta mentre scendevano dall’auto.
-Com’è che parli americano perfettamente?-
-Ho frequentato una scuola americana di Milano. Te l’ho detto, mio zio mi faceva vivere bene.-
Michael non rispose. Si fermarono davanti al cancello di Neverland.
-Ti piace?-
-E’ la seconda cosa più bella che abbia mai visto in vita mia-

Foxy1975
00lunedì 2 gennaio 2012 15:41
Brava! E' interessante!
Com'é che devi tornare in Spagna?!
Foxy
(StreetWalker )
00lunedì 2 gennaio 2012 15:57
Brava è bella
CharlyJackson97
00lunedì 2 gennaio 2012 18:19
Ehi ragazze grazie mille per le risposte!
Stasera posterò il capitolo due ;)
Per quanto riguarda la Spagna ti spiego subito xD
Io sono italiana ma gioco a tennis ed è da settembre
Che vivo da sola a Barcellona in un'accademia
Di tennis. Sono qui per le vacanze ma domenica tornerò
In Spagna :)
Felice che vi sia piaciuto il primo capitolo :)
CharlyJackson97
00lunedì 2 gennaio 2012 20:02
Capitolo 2
Neverland

-Ti piace?-
-E’ la seconda cosa più bella che abbia mai visto in vita mia-
Così Carlotta aveva realizzato un sogno. Aveva incontrato il suo idolo, del quale era pazza e tutto era successo grazie a una disgrazia.
-La seconda? Hai visto qualcosa di più bello della mia Neverland?- disse Michael fingendo di essere offeso. Charly diventò completamente rossa, come un pomodoro. Aveva fatto un’altra figuraccia. Davanti a lui le parole uscivano così, senza che le potesse controllare, e non capiva il perché.
-Sì….beh no. Non importa- disse ancora più imbarazzata di prima.
-Ora me lo dici….- ribatté Michael insistendo e sorridendole.
-Non posso…..Michael sul serio. Dimenticalo….-
Lui stava per ribattere di nuovo ma fortunatamente per lei la conversazione fu interrotta da John che chiese di seguirlo. Entrarono in casa….
-Non ci credo…..ma che spettacolo!- affermò Carlotta in italiano.-
-Come dici?- chiese Michael che in italiano sapeva dire solamente “ciao”.
-Dico che è fantastica questa casa!-
-Grazie- disse Michael sorridendo compiaciuto.
-Vieni che ti faccio vedere la tua stanza- aggiunse.
Salirono le scale e si trovarono davanti a due porte. Michael aprì quella a sinistra e gliela mostrò. Le fece vedere che c’erano dei vestiti nell’armadio che poteva usare e le disse di fare come fosse a casa sua. Poi la accompagnò fuori e aprì la porta a destra, la sua stanza. Dopo una breve visita si ricordarono che era davvero tardi e l’una di notte era ormai passata.
-Ok, facciamo così…Tu fai una doccia e prenditi il tempo che vuoi perché è davvero tardi. Se vuoi domani ti chiamo un dottore per le ferite. Che ne dici?-
-Per la doccia va bene, ma il dottore no, ti supplico. Non ce n’è bisogno. Sono solo lividi e non sono malata.-
-Mh, ok mi hai convinto. Ti aspetto in sala così mangi qualcosa. So che sei stanca ma di sicuro quei…..hai capito……non ti avranno dato molto da mangiare.-
-In effetti ho fame, ma non sono stanca. Mi preoccupo per te Michael. Non restare sveglio per me, davvero non voglio.-
-Ora sei con me e sono io che ho deciso di portarti qui. Vivo in una casa enorme ma sono solo, tremendamente solo. Ho trovato un’amica e potrei stare sveglio anche tutta la notte. Sono stanco della mia solitudine. Ti voglio aiutare.-
Michael iniziò a piangere. Parlare della sua situazione gli faceva un male tremendo. Carlotta lo sapeva, lo conosceva. Non aveva mai creduto a ciò che si diceva su di lui, sulla storia della pelle e tutto il resto, ma sapeva che lui era solo. Istintivamente lo abbracciò. Lui tolse le mani dal viso e la strinse…
-Grazie Charly. Non so come farei senza di te.-
-Pensa dove sarei io adesso senza di te Michael….Grazie.-
Si sciolsero imbarazzati da quell’abbraccio.
-Ti aspetto in salotto allora.-
-Ok, cerco di fare in fretta.-
Carlotta entrò di nuovo in quella camera e non poteva credere che fosse la sua. Probabilmente sarebbe rimasta solo quella notte perché non voleva disturbare Michael. Prese un accappatoio dall’armadio ed entrò nel bagno. Sotto la doccia, mentre l’acqua calda le scivolava sul corpo, pensò a tutto quello che le era capitato. Forse quel liquido poteva lavare via lo sporco, ma non avrebbe cancellato i lividi e i ricordi, mai. Era passata da “vita con uno zio ubriaco e fuorilegge” a “rapita e sfruttata costretta a spacciare” a “Neverland con Michael Jackson”. Era stato il destino, sicuramente. Ancora non ci poteva credere, ma forse le sue sfortune e disgrazie erano state ripagate così. Si accorse che nonostante non vedesse Michael da una quindicina di minuti, già le mancava. Le mancava il suo viso, il suo sorriso, la sua voce. Come poteva staccarsi a lui? Uscì dalla doccia e si vestì in fretta, per poi scendere le scale.
-Hei, non ci hai messo molto-
-Potevo essere più veloce- disse Charly sorridendo guardandolo. Ci fu un silenzio inquietante per oltre un minuto e lei non si accorse di passare quell’arco di tempo fissandolo, in piedi, come una scema. Lui non fu da meno e la guardò divertito finchè non decise di rompere quel silenzio.
-Che hai da guardare? Sono spettinato?-
Charly sembrò risvegliarsi dal mondo dei sogni.
-I-Io? No no, non sei spettinato. E’ tutto ok, almeno credo.-
-Non mi convinci, sai?-
Lei sorrise imbarazzata, ma fu lui a provvedere a cambiare discorso accorgendosi della situazione.
-Credo sia meglio mangiare qualcosina adesso, no?-
-Oh certamente Michael. Che hai di buono?-
-Vieni con me…-
Entrarono in cucina, era enormemente grande. Michael non era un golosone, ma aveva dolci e schifezze di ogni genere dato che molto spesso ospitava bambini nella sua Neverland.
-Allora….Ho un sacco di cose perché i bambini che ospito sono golosissimi. Posso offrirti dei biscotti, un sandwich, caramelle,…-
Michael continuava con il suo enorme elenco di golosità, ma Charly non sembrava prestare molta attenzione a ciò che diceva. Si era persa un’altra volta nei suoi occhi. Ci fu una breve pausa.
-Quindi che cosa hai scelto? Ah, dimenticavo che dovrei avere anche del gelato.-
-Ah sì. Vada per il gelato.- disse Carlotta che non aveva capito nulla del resto del discorso.
Michael aprì il freezer e ne estrasse un barattolo enorme di gelato al cioccolato, poi prese un cucchiaio da un cassetto.
-Tu non ne vuoi un po’?- chiese Charly.
-Beh, veramente ho già cenato. Quando ci siamo incontrati ero proprio di ritorno da una cena. Però non ho mangiato molto, quindi accetto volentieri.-
Michael prese un altro cucchiaio e le chiese di seguirlo in salotto. Si accomodarono sul divano e lui accese la televisione, come sempre sul canale dei cartoni animati. Carlotta era quasi commossa. Un bambinone di oltre 30 anni che guardava i cartoni animati. Era tenerissimo.
Mangiarono il gelato dallo stesso barattolo, e ogni tanto i loro cucchiai si scontravano emettendo suoni fastidiosi, ma che facevano sorridere entrambi. La magia continuò anche dopo questo “spuntino”. Michael riportò il gelato in cucina e tornò sul divano. Le mise una mano attorno al collo e restarono in silenzio, insieme, a guardare quei cartoni animati. Michael era buffissimo e ogni tanto imitava i personaggi facendo facce stupide e battute divertenti. Carlotta si rese conto solamente in quel momento che qualcosa era cambiato. Era una sensazione strana che non provava da tanto tempo, o che forse non aveva mai provato. Era la felicità.
Quella notte si addormentarono sul divano abbracciati. Carlotta aveva la testa appoggiata sulla sua spalla e dormivano entrambi tranquilli e con il sorriso sulla bocca. Aveva trovato un amico vero, ed era FELICE.

Ragazze so che non è il massimo ma spero vi piaccia!!! Scrivo malissimo :S [SM=g27813]

CharlyJackson97
00lunedì 2 gennaio 2012 22:47
Non ho resistito e ho appena finito anche il terzo ma lo posterò domani....sempre se ci saranno commenti.
(StreetWalker )
00lunedì 2 gennaio 2012 23:34
Carlotta con Michael dimentica la brutta vita che doveva passare con suo zio ubriaco e il rapimento. L'ultima parte è dolcissima perchè ha trovato in Michael un vero amico
CharlyJackson97
00martedì 3 gennaio 2012 00:04
Re:
(StreetWalker ), 02/01/2012 23.34:

Carlotta con Michael dimentica la brutta vita che doveva passare con suo zio ubriaco e il rapimento. L'ultima parte è dolcissima perchè ha trovato in Michael un vero amico



So beh in realtà nel prossimo capitolo vedrete che suo zio con lei non era affatto cattivo ma lei non sopportava l'idea che fosse un truffatore....
Per Michael si è capito che lei è un po' cotta di lui ma non conosce ancor il vero Michael e per ora ci sarà solo profonda amicizia che aiuterà entrambi. I problemi non mancheranno e Charly dovrà affrontare suo zio.
[SM=g27827]
Michela Jackson 95
00martedì 3 gennaio 2012 00:49
Mi piace...continua continua....aspetto il terzo domani. :)
CharlyJackson97
00martedì 3 gennaio 2012 09:50
Sono felice che ti piaccia anche se io diciamo che non sono la J.K. Rowling della situazione xD
CharlyJackson97
00martedì 3 gennaio 2012 10:05
Ok.....capitolo 3! Non ho resistito a postarlo....Intanto inizio a lavorare sul 4. Questo è un pò più lungo degli altri, spero vi piaccia.
Buona lettura :)

Capitolo 3
La svolta della vita

Carlotta si sveglio che il sole era già sorto. Si accorse della situazione e divenne rossa in viso. Aveva dormito con Michael Jackson, milioni di ragazze avrebbero voluto strozzarla in quel momento. Lei lo sapeva, ci era passata anche lei. Non era niente di male in fondo, anche se lei aveva paura. Aveva paura che qualcuno avrebbe scoperto che lei aveva passato la notte a Neverland e che conosceva Michael. Si sarebbero inventati sicuramente stupide storielle su di loro e non gli avrebbero dato più pace. Era una minaccia per la vita di Mike e doveva andarsene presto. Non le interessava se avrebbero detto cose su di lei, ma non sopportava il fatto che avrebbero attaccato Michael. Lui, intanto, stava ancora dormendo tranquillamente. Charly lo guardò e notò la sua bellezza, i contorni del suo viso, il suo nasino a punta, i suoi riccioli che, timidi, gli cadevano davanti agli occhi, divinamente chiusi. Non voleva svegliarlo, perciò non si mosse e rimase in quella posizione a guardarlo per oltre un’ora, finchè anche lui aprì timidamente gli occhi.
-Buongiorno! Oh cavolo….- disse ridacchiando –Ci siamo addormentati qui?-
-Pare di sì…..- rispose lei sorridendo.
-Poco male….Dormito bene?-
-La notte migliore della mia vita direi.-
-Addirittura? A che ora ti sei svegliata?-
-Più o meno un’ora fa….-
-E che ci facevi ancora qui accanto a me! Potevi mangiare qualcosa- disse dolcemente.
-Non volevo svegliarti Mike-
-Beh….grazie- affermò imbarazzato –Ma la prossima volta fallo-
-Non credo che ci riuscirò….Sei così sereno quando dormi-
-Peccato che accada raramente. Non dormo molto….-
-Pensi a loro, vero?- disse Carlotta, rimangiandosi subito le parole espresse con poco tatto.
-Oh Mike scusami…..non volevo dirlo così. Il problema è che ci penso anche io, ogni notte, ogni giorno. Penso a quello che ti fanno e, beh, mi viene da piangere. Probabilmente dirai che sono una stupida che pensa ai problemi degli altri e non ai miei, ma….-
-No, non lo penso. Grazie..-
Michael si avvicinò a lei e la abbracciò forte.
-Per cosa Michael? Ti ho solo ferito….-
-Non lo hai fatto e hai ragione, è per questo che non dormo. Sono ovunque e se non li vedo con i miei occhi, li sogno. E’ terribile e tu non dovresti condividere questa sofferenza con me…-
-Voglio farlo. Si dice che i problemi si affrontino meglio in due e il dolore se diviso diminuisce. Michael…..sei più forte di loro-
-Non lo sono, il mondo mi odia. Tu…..tu sei un angelo.-
-No Michael. Il mondo non ti odia. I tuoi fan, milioni di persone sparse per tutto il pianeta, ti amano. E loro….quei ficcanaso….non ti odiano. Sono invidiosi di te Mike. Tu hai molto denaro, tantissimi fans, un talento incredibile e sei AMORE allo stato puro, basta vedere ciò che fai per i bambini in tutto il mondo. Sono soltanto gelosi.-
-Grazie piccola….- sussurrò lui stringendola a sé ancora di più.
-C-Come mi hai chiamato?-
-Hai ragione, scusami. Non pensare male. Piccola perché, insomma, ti voglio proteggere. Sei la mia piccola amica, ti ho incontrato per caso, ti ho aiutato e tu hai fatto lo stesso con me. Comunque se ti infastidisce non ti chiamerò più così. Mi è uscito spontaneo…-
-Michael, come potrebbe infastidirmi? Chiamami così ti prego….-
-Lo farò se è quello che vuoi, lo farò sempre.-
-Forza Mike, andiamo a fare colazione.-
-Hai ragione, andiamo-
Sciolsero l’abbraccio e fecero colazione insieme. Poco dopo Charly chiese a Michael se poteva usare il suo computer e lui la accompagnò in una stanza. Doveva essere lo studio di Michael ed era molto grande ed accogliente.
-Ehm….Scusami per il disordine ma non sono molto ordinato. Il computer è lì, usalo quanto vuoi, non c’è problema.-
-Tranquillo, anche io non sono la persona più ordinata del mondo. Per quanto riguarda il computer volevo vedere se c’erano notizie della mia scomparsa di due settimane fa dalla casa di mio zio. L’Italia mi starà cercando..-
Michael annuì ma il suo volto si dipinse velocemente di colori tristi. Non voleva lasciarla.
-Oddio, proprio come pensavo!- esclamò Charly.
-Che succede?-
Ecco cosa dicevano i titoli dei giornali:
“Lecchese scomparsa, fuga o rapimento? La polizia indaga.”
“Sulle tracce di Carlotta, la diciassettenne in fuga.”
“Ragazza minorenne scompare e lo zio si dispera.”
Carlotta tradusse a Michael i titoli e leggendo l’ultimo, una lacrima scese dal suo viso.
-Piccola, vieni qui….-
Michael la strinse di nuovo a sé. Era la sua piccola, doveva proteggerla ed aiutarla ad ogni costo, anche a costo della sua vita.
-Michael io….non mi sono pentita di essere fuggita da mio zio. Non avrei nemmeno incontrato te se non l’avessi fatto. Solo che lui forse non lo meritava. Sono arrabbiata per il suo lavoro e non posso sopportare di vivere con una persona che non fa altro che truffare la gente, ma lui con me è sempre stato come un padre e mi ha dato tutto ciò che potessi desiderare. Gli rinfaccio il fatto che non abbia mai smesso di lavorare con truffatore o, perlomeno, di ubriacarsi ogni sera. Non sopportavo di vederlo così. Lui sarà in pensiero per me ed io non dico che devo tornare da lui, anzi, vorrei rimanere qui in America lontana dall’Italia per sempre, ma devo almeno dirgli che sto bene e raccontargli tutto riguardo alla fuga e al rapimento-
-Piccola, se è questo quello che vuoi che aspetti. Chiamalo….-
-Questo è il problema….Non ne ho il coraggio-
-Vuoi….vuoi che ci parli io?-
-Ma che dici, stai scherzando? Lo devo affrontare io, solo che non so cosa inventarmi quando mi chiederà dove e con chi mi trovo ora-
-Se ti puoi fidare di lui digli la verità-
-Sicuro Mike? Non credo che spiffererà tutto ma…..-
-Ecco, allora diglielo- disse lui sorridendo.
-Aspetta…..si ok lo chiamo adesso. E’ tardi in Italia ma lui sarà sicuramente sveglio, magari per ubriacarsi-
Il telefono squillò più volte, finchè una voce dall’altro capo rispose. Sembrava triste.
-Pronto?-
-Zio, sono Charly….-
-C-Charly? Ma sei proprio tu? Non è uno scherzo?-
-No zio, che dici. Sono io..-
-Oh Dio mio, grazie! Sono così felice di sapere che stai bene, perché stai bene non è così?-
-Sì sto bene, benissimo. Ma tu non sei arrabbiato con me?-
-Certo che no, adesso mi importa solo che tu stia bene. A proposito...dove sei?-
-Oh beh, non ci crederai. Ho tante cose da raccontarti…..-
Carlotta spiegò tutto per filo e per segno finchè non arrivò al momento dell’incontro con Michael. Fissò il suo nuovo amico ancora indecisa sul dire la verità o no e lui, capendo il motivo di quello sguardo, fece cenno di sì con la testa.
-Beh…Come ti ho detto ero sul ciglio della strada e indovina chi mi ha salvato-
-Oh beh….Sai che non sono bravo in queste cose. Dimmelo tu-
-Michael….Jackson-
-Che??? Quel Michael Jackson? Quello degli zombie e tutto il resto?-
-Proprio lui…- disse Charly guardando Michael divertita.
-Quindi fammi capire….sei da sola a Los Angeles a casa di Michael Jackson?-
-Beh….sì-
-Tornerai da me?-
-Ecco…..di questo ti volevo parlare….Tra poche settimane compio 18 anni e ho deciso che rimarrò qui. Ti prometto che ti verrò a trovare magari anche con Michael. Mi raccomando questa storia non raccontarla a nessuno-
-Pensi che sia stupido? Sarà il nostro piccolo segreto. Sono felice che hai deciso di allontanarti da me….Potrei influenzare il tuo futuro e non voglio vederti nei miei panni. Vivi la tua vita in America e vienimi a trovare. Ci penserò io ad avvisare la polizia ed i giornali. Ti voglio bene….-
-Anche io zio!-
La telefonata di concluse lì…..Charly pensava che sarebbe andata diversamente, ma sapeva che nonostante suo zio fosse uno sporco truffatore, quando si trattava di famiglia si scioglieva come un ghiacciolo al sole. Michael la guardò con tono interrogativo ma sapeva già che era andata bene vedendo il sorriso sul volto di Carlotta.
-Allora? Che ha detto? Era arrabbiato?-
-Che tu ci creda o no….non lo era. Figurati che mi ha detto che ho fatto bene ad allontanarmi da lui perché avrebbe potuto influenzare il mio futuro-
-Ti vuole un gran bene….nonostante il suo lavoro-
-Lo so…..ma non me ne vuole abbastanza per rinunciare all’alcool e alle sue truffe-
-Oh, non dire così…..Ma allora hai deciso cosa farai?-
-Rimarrò qui. Tra meno di tre settimane sarò maggiorenne e cercherò di trovarmi un lavoro per pagarmi una casa-
-No, non lo farai….-
-Perché no?-
-Starai da me….-
-Oh….no no no no. Michael non se ne parla nemmeno. Ti ho già creato troppi problemi e non voglio che la gente pensi che mi approfitto di te, perché non è così-
-La gente non lo saprà e poi caso mai i problemi me li hai solo risolti. Sei qui da meno di 24 ore e sei riuscita a farmi dormire come non mi capitava da mesi. Sei speciale e non credo di potermi allontanare da te tanto facilmente. Ti….TI VOGLIO BENE-
-Mike…..anche io. TI VOGLIO BENE anche io. Promettimi che sarà una cosa temporanea la storia dell’ospitalità-
-Te lo prometto….-
Foxy1975
00mercoledì 4 gennaio 2012 08:59
Charly, non é vero che scrivi malissimo! Perché? Anzi..brava..
Foxy
CharlyJackson97
00mercoledì 4 gennaio 2012 10:33
Re:
Foxy1975, 04/01/2012 08.59:

Charly, non é vero che scrivi malissimo! Perché? Anzi..brava..
Foxy



Grazie Foxy però ho letto le altre FF e sono straordinarie...
vabbè magari più avanti migliorerò....ho solo 14 anni xD
Sto lavorando sul capitolo 4 ed è abbastanza lungo Credo che lo posterò più tardi o, magari, stasera. Comunque lo posterò sicuramente oggi.
Baci,
Charly
CharlyJackson97
00mercoledì 4 gennaio 2012 21:48
Mi dispiace ma non so se riuscirò a postare oggi...
vedo che posso fare. Baci
(StreetWalker )
00mercoledì 4 gennaio 2012 21:58
Ricredo su suo zio perchè quando gli ha detto che non andrà in Italia e rimarrà a vivere con Michael non si è arrabbiato
CharlyJackson97
00mercoledì 4 gennaio 2012 22:08
Beh in realtà le ha solo detto che troverà da sola una casa dato che compirà 18 anni xD
Ma in che senso ricredi???
CharlyJackson97
00mercoledì 4 gennaio 2012 22:09
Anzi..... nel testo non ho specificato però intendevo questo xD
(StreetWalker )
00mercoledì 4 gennaio 2012 23:08
Nel senso quando gli ha telefonato per dirgli che rimarrà da Michael non tornado in Italia e di tenere veramente al suo futuro dicendole di restare in America .
CharlyJackson97
00giovedì 5 gennaio 2012 09:49
Re:
(StreetWalker ), 04/01/2012 23.08:

Nel senso quando gli ha telefonato per dirgli che rimarrà da Michael non tornado in Italia e di tenere veramente al suo futuro dicendole di restare in America .



Ahhhhhh! Ok ok ;)
Comunque sì.....nonostante il lavoro suo zio ci tiene sul serio e alla fine le vuole un mondo di bene :)


CharlyJackson97
00giovedì 5 gennaio 2012 20:59
Capitolo 4
Migliori amici

Finita la colazione Michael disse a Carlotta che avrebbe avuto la giornata libera, senza lavoro. Pensò di portarla a vedere il resto della casa che lei non aveva ancora visto, così magari ne avrebbe approfittato per conoscerla meglio.
-Che ne dici di andare a fare un giro? Ti faccio vedere il parco divertimenti e tutto il resto-
-Certamente Mike, andiamo!-
Uscirono in giardino e si incamminarono. Michael le mostrò le enormi distese d’erba che circondavano la sua casa, poi arrivarono al parco divertimenti.
-Vuoi provare qualcosa Charly?-
-Se non è un problema accetto volentieri….-
-Quale problema! E’ da molto che non uso queste attrazioni-
-Ok…Allora da dove vuoi iniziare?-
-Direi dagli autoscontri…li adoro!-
Detto questo Michael cominciò a correre verso quelle piccole auto gridando.
-Io voglio quella rossa!-
-Michael te la cedo volentieri! Prendo la blu!-
Anche Carlotta gli corse dietro ed iniziarono la loro guerra tra macchinine. Lei riuscì vincere e Michael fece il finto offeso.
-Hai barato ammettilo! Non puoi battermi, io sono il campione di autoscontri!-
-Volevi dire l’ex campione Mike!-
Nel sentire quelle parole Michael la guardò con un sorrisetto malvagio e iniziò a rincorrerla. Lei se ne accorse subito e scattò via, senza nemmeno sapere dove stava andando. Era allenata bene perché era una sportiva, ma anche Michael non scherzava. Dopo qualche minuto si voltò e non lo vide più, provando senso di paura…Conosceva Michael e sapeva che non si era certamente arreso. Proprio in quel momento lui uscì da dietro un albero con un’enorme canna pronta a scagliarsi contro di lei.
-Charly! Voltati, sono qui!-
Lei si voltò senza pensarci e Michael girò una maniglia che fece schizzare acqua ovunque.
-In questo sarò sempre io il migliore, piccola!-
Charly cominciò a ridere e correre allo stesso tempo e lui la seguì come prima bagnandola a più non posso. Alla fine cadde a terra esausta e totalmente fradicia.
-Me la pagherai Mike!-
-Sul serio? E come?-
-Mi inventerò qualcosa…-
Lui le si avvicinò e le tese la mano per aiutarla a rialzarsi. Lei accettò e ne approfittò per vendicarsi. Strinse la sua mano e la tirò. Proprio come immaginava, lui cadde a terra addosso a lei e scoppiarono in una risata collettiva.
-Sarebbe questa la tua vendetta? Potevi fare meglio….-
-Era solo un assaggio…
-Uh…..ho paura!-
-Ehi!- disse lei dandogli un colpetto al gomito.
-Vieni con me-
Si alzarono insieme e Michael la portò ai piedi di un enorme albero che Charly riconobbe. Era il suo albero, quello che più amava. Lui iniziò ad arrampicarsi abilmente, essendone abituato. Lei sembrava un po’ spaventata.
-Mike io…ecco…non sono molto brava ad arrampicare e in più soffro di vertigini-
-Andiamo piccola! Ti aiuto io…-
Michael le spiegò su che rami avrebbe dovuto mettere i piedi per non cadere e lentamente lei arrivò a sedersi accanto a lui, su un grosso ramo.
-Michael, che bello qui!-
-Dovresti vederlo al tramonto…..ora non abbiamo tempo, ma ti va di tornarci più tardi?-
-Certo Mike e beh….grazie-
-Grazie a te piccola-
-Adesso è ora di pranzo e sarebbe meglio rientrare altrimenti le tue guardie e la cuoca penseranno che siamo scomparsi-
Detto questo scesero entrambi facendo attenzione e si incamminarono di nuovo verso l’edificio principale.
-Dimmi un po’….non pensare male è? Tu hai per caso una ragazza o ti piace qualcuna?-
-Ehi! Mi conosci da poche ore e mi fai queste domande? Sei una diavoletta…..- disse Michael apparentemente convinto, ma Charly notò che le sue guance erano infuocate dall’imbarazzo.
-Hai ragione, scusa. Ma tra amici queste domande non sono vietate…o sbaglio?-
-Non amo parlare di queste cose, ma se proprio lo vuoi sapere….non sono fidanzato…-
Charly a quelle parole si accese in volto, ma cercò di non farlo notare a Michael.
-Oh beh….se sei imbarazzato perché non hai una ragazza non ti preoccupare nemmeno io ho un ragazzo. Voglio trovare la persona giusta, non basta l’attrazione fisica. Mi fidanzerò quando….quando amerò la persona in questione, sempre che l’amore sia corrisposto ovviamente-
-La penso esattamente come te e bacerò una donna quando sarò sicuro di amarla, ma mai per farle un piacere, a meno che non sia una fan….-
-Oh beh….le tue fan non resistono mai alla tua bellezza! Ho visto dei video durante i tuoi concerti che fanno venire la pelle d’oca….-
-E tu?-
-Io cosa?- rispose Carlotta un po’ preoccupata.
-Tu sei una mia fan, giusto? Mi resisti?- disse Michael in tono fiero e malizioso.
-Che domande sono queste….e poi dai a me dell’indiscreta!-
-Beh, scusami….-
Proprio in quel momento arrivarono alla porta di casa e si diressero in cucina dove la cuoca, Liza, li aspettava da diversi minuti.
-Perdonami Liza, sono in ritardo-
-Non importa Michael, è tutto pronto-
Charly rimase intenerita ma anche abbastanza sorpresa dal fatto che la cuoca dava del tu a Michael. Tra tutti i suoi dipendenti lei era l’unica a farlo. Pensò che avessero un ottimo rapporto che andasse ben oltre quello professionale. Liza era una donna sulla sessantina con i capelli corti rossi, era abbastanza in carne ed aveva sempre un grosso sorriso stampato sulle labbra. Si capiva che era una gran brava donna.
-Ma chi è questa bella ragazza accanto a te?-
-Lei è…Carlotta, ma chiamala Charly se vuoi-
Liza le tese la mano e Charly accettò il gesto, facendo lo stesso. La giovane poté udirla sussurrare qualcosa a Mike.
-E’ bellissima, non fartela scappare Michael-
Charly, che aveva udito quelle parole, si fece rossa in viso. Sapeva di essere una ragazza accettabile, ma non si era mai trovata bella, anche per la mancanza di fiducia in sé stessa. Liza si accorse del disagio e disse, questa volta ad alta voce:
-Tranquilla non ti imbarazzare, è solo la verità! Se sei una bella ragazza perché non dirlo….vero Michael?-
Lui era ancora più imbarazzato di lei, ma riuscì a rispondere timidamente.
-Sì….sì certamente-
Ci fu un momento di pausa che fu interrotto di nuovo da Liza.
-Forza ragazzi a tavola!-
Si sedettero e mangiarono senza rivolgersi molte parole, entrambi ancora imbarazzati da quanto successo prima. Alla fine ringraziarono Liza per il pranzo ed uscirono di nuovo.
-Che vuoi fare piccolina?-
-Sei tu Michael Jackson, non io. Scegli tu!-
-Ti prego…io per te voglio essere solamente Michael. Non chiamarmi per nome e cognome. Mi sento distante e diverso….-
-Hai ragione scusami….però rimane il fatto che la decisione la lascio a te!-
Lui cedette e le regalò un sorriso, lei rimase folgorata da quel gesto.
-Che hai? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Non guardarmi così ti prego! Mi metti in imbarazzo….-
-Nulla nulla….scusami. Mi piace quando sorridi, mi fai sentire bene-
Lui abbassò lo sguardo e si mordicchiò un labbro nervosamente.
-G-Grazie…..sarà meglio andare adesso-
-Dove mi porta Apple Head?-
-Nooooo! Come sai di questo soprannome?-
-Segreto….- disse lei sorridendo maliziosamente.
-Lo sai che me lo dirai…altrimenti ti ucciderò con il mio super solletico!-
-Oh, non lo faresti! E comunque non cederò….-
-Sicura di sé la ragazza!- esclamò divertito.
Detto questo si lanciò addosso a lei e le fece il solletico ovunque. Era un’immagine bellissima. Due persone provenienti da due mondi diversi, che si conosceva da pochissimo tempo, distese su un prato, ridendo assieme come mai avevano fatto.
-Basta Mike ti prego!-
-Me lo dirai?-
-Sì, te lo dirò…ma ti prego lasciami!-
Lui si staccò da lei smettendo di infastidirla e aspettando la rivelazione di quel segreto.
-L’ho letto su internet…-
-Tutto qui?- e risero di nuovo insieme.
-Che ti aspettavi?-
-Qualcosa di più emozionante….comunque non importa perché tanto finirai in piscina, lo sai questo vero?-
Charly non fece in tempo ad alzarsi per correre via che Michael la prese in braccio e si mise a correre verso un’enorme vasca.
-Non ne hai il coraggio Mike! Non puoi farlo! Mi hai già bagnata una volta!- disse lei quasi piagnucolando.
-Ragazza bagnata, ragazza fortunata!-
La lanciò in acqua e si mise a ridere come un matto. Quando riemerse anche Charly fu contagiata da quella dolce risata. Uscì dall’acqua e guardò Michael.
-Mike! Ti ho mai detto quanto ti voglio bene? Fatti abbracciare!-
Si fiondò verso di lui e lo strinse, riuscendo nel suo intento che era quello di bagnarlo. Rimase solo stupita dal fatto che lui non oppose resistenza, anzi, la strinse ancora di più.
-M-Michael…-
-Grazie piccola…..era da tanto, troppo tempo che non mi divertivo così tanto-
-Grazie a te….per me è lo stesso-
Ci fu un attimo di silenzio e si sciolsero dall’abbraccio.
-Vieni sulla ruota panoramica?-
-Certo Mike, che bella idea!-
Una volta arrivati salirono insieme e poterono ammirare tutta Neverland dall’alto.
-E’…meraviglioso….-
-Lo so….-
I minuti passarono e loro se ne stavano lì, uno accanto all’altra, come se fosse l’unica cosa di cui avessero bisogno. Michael le raccontò a storia di quel mondo, della sua Neverland, e di come si divertiva con i bambini che venivano a giocarci. Lei lo fissava ammirata, senza perdersi una singola frase, ascoltandolo attentamente. C’era qualcosa in lui, che lo rendeva irresistibile. Forse erano i suoi occhi scuri, dolci e profondi, oppure il suo nasino a punta. Che invece fosse il suo immenso amore? Charly non lo sapeva, ma orai doveva ammetterlo. Prima era innamorata di Michael Jackson la superstar, adesso aveva conosciuto Michael e le piaceva. Non poteva dire di esserne innamorata, non ancora. Una volta scesi dalla ruota passarono il pomeriggio sempre all’aperto. Michael le fece visitare anche lo zoo personale che aveva e Charly conobbe così i suoi animali. Il tramonto era vicino, perciò tornarono indietro, al grande albero.
-Credevi me ne fossi dimenticato?-
-No Mike, e nemmeno lo speravo ad essere sincera…..-
-Saliamo, ti aiuto io-
Arrivarono in cima, sullo stesso ramo sul quale si erano seduti la mattina stessa.
-Non ci credo Mike…questo posto è magico!-
-Lo penso anche io sai? Quando sono qui mi sento bene, libero. Purtroppo a volte anche tremendamente solo, ma ormai ci sono quasi abituato-
-Non sei solo Michael…ci sono io adesso-
-Grazie piccola…io non sono bravo a parlare e lo sai bene però voglio ringraziarti per ciò che hai fatto per me. Tu pensi che sia stato io a salvarti, ma tu hai fatto per me una cosa ancora più grande…mi hai salvato dalla mia solitudine. Non ho mai avuto un’amica come te, di solito gli unici amici i quali mi diverto così tanto sono i bambini. Sai….è strano. Solo poche ore fa ti ho conosciuto, ma tutto sembra essere cambiato. Non voglio che tu te ne vada, sei importante. Perciò voglio che tu resti a Neverland nelle prossime settimane-
-Michael se tu davvero sei felice non posso che esserlo anche io. Ti capisco per la storia dei bambini. Loro sono gli unici che non giudicano, che ti accettano, che sono sempre puri e sinceri-
-Sei come me…penso esattamente la stessa cosa. Non mi hai detto nulla riguardo alla storia della casa. Resterai vero?-
-Io non voglio disturbarti, ma se ci tieni tanto rimarrò….solo fino a quando non trovero un lavoro e una casa però-
-Puoi rimanere quanto vuoi piccola, le porte per te saranno sempre aperte-
-Grazie Mike…fino a ieri eri solo un sogno lontano per me e adesso sei...il mio migliore amico. Io non ci credo…che ho fatto di così buono per meritarmi di essere con te?-
-Hai affrontato situazioni terribili fino adesso e ti meriti ogni cosa bella che riceverai. Anche tu sei la mia migliore amica piccola-
-Grazie…non so come farei senza di te-
In quel momento si abbracciarono e lunghe lacrime salate iniziarono a rigare le guance di Carlotta.
-Perché piangi piccola? Mi rendi triste…-
-Piango perché…perché sono felice-
Michael le schioccò un bacio sulla guancia e la tranquillizzò per poi aiutarla a scendere dall’albero.
-Andiamo piccola-
Michael la prese sottobraccio e si incamminarono insieme.


Scusate ancora il ritardo [SM=x47975]
Ora inizio a scrivere il quinto perchè sto ascoltando Michel e mi da un sacco di aspirazione :)
In questo momento "You are my life" [SM=x47928] la adoroooooo
Baci,
Carlotta
CharlyJackson97
00giovedì 5 gennaio 2012 21:58
Ho finit il quinto....non avete idea di che colpi di scena! hahahahahahahahahha
CharlyJackson97
00sabato 7 gennaio 2012 10:23
Eccomi, scusate. Avrei dovuto postare ieri ma ho avuto problemi di connessione così ho iniziato anche a scrivere il sesto.
Questo capitolo non so se vi convincerà.

Capitolo 5
I miracoli esistono
Quella sera cenarono insieme e si addormentarono di nuovo davanti alla TV. Ormai per loro era come una routine, un’abitudine. Charly restò a casa di Michael per due settimane durante le quali il loro rapporto non fece altro che migliorare. Lui si dedicò un po’ più al lavoro, ma trovò anche del tempo per la sua ospite, ormai ufficialmente migliore amica. Quando Michael non c’era lei non era quasi mai indaffarata. Ogni tanto usciva, oppure si faceva un bagno in piscina. Un’altra attività che le piaceva molto era il disegno. Aveva accennato qualcosa a Mike riguardo a questo passatempo, ma non gli aveva mai mostrato nulla di concreto, anche se lui insisteva ogni giorno per vedere qualche sua opera. Lei si vergognava anche perché era lui il soggetto della maggior parte di quei piccoli capolavori.
Durante le due settimane a Neverland non ci furono assolutamente conflitti tra loro. Sembravano perfettamente in sintonia. Ma i problemi iniziarono quando, un giorno, Charly si trovò ad affrontare Michael per una piccola decisione. Stavano guardando tranquillamente la televisione quando lei, a sorpresa di lui, prese il telecomando e la spense.
-Mike, devo parlarti un momento-
-Certo piccola, dimmi tutto quello che vuoi-
-Ecco…nelle ultime settimane mi sono successe molte cose come tu già sai, ma stavo pensando di andare a trovare mio zio qualche giorno. Insomma Mike, devi cercare di capirmi e di capire lui. L’ultima volta che mi ha visto era prima che scappassi di casa e, anche se mi ha dato ragione, mi piacerebbe fargli una piccola sorpresa tornando anche solo per 3 o 4 giorni-
Michael non se lo aspettava minimamente. Sapeva che un giorno sarebbe andata a trovarlo, ma non pensava che quel giorno sarebbe arrivato così presto. Era un po’ preoccupato perché in quelle due settimane tra loro si era creato un legame speciale e non era sicuro di poterla abbandonare facilmente. Le sarebbe mancata….terribilmente.
-Michael, tutto bene? Lo so che potresti non essere d’accordo ma….-
Michael la fermò.
-No, hai ragione. Hai perfettamente ragione. Resti qui due settimane e mi illudi che tra noi possa crearsi un grande rapporto di amicizia e poi mi molli subito per tornare in Italia…..-
-Ma Michael…si tratta di 3 giorni! Io non ti ho illuso proprio di nulla! Non sai quanto tengo a te Mike, non te lo immagini nemmeno! Ma si tratta della mia famiglia, di uno zio dal quale sono scappata un mese fa e non mi sono fatta più vedere, non lo capisci questo?-
-Hai ragione, ma puoi andare a trovarlo più avanti. Sono passate solo due settimane e non puoi tornare in Italia ogni 15 giorni per vedere il tuo zietto. Questo significa che non sei pronta per vivere da sola dall’altra parte dell’oceano! Accettalo!-
-Non ci andrò ogni 15 giorni! Michael, come è possibile che uno come te, che mette al primo posto la famiglia, non capisca una cosa del genere! Avrei potuto lasciarci le penne con quegli stronzi che mi hanno rapita e devo vedere mio zio! E poi anche se volessi tornare ogni due giorni, è la mia vita e tu non la comandi!-
-Non dire parolacce in mia presenza e, soprattutto, in casa mia! Fai come vuoi, vai da tuo zio! Lasciami qui da solo…di nuovo. Proprio come prima!-
Detto questo una lacrima scivolò sulle sue guance. Carlotta non se lo aspettava, ma aveva capito. Michael non ce l’aveva per la storia dello zio, aveva semplicemente paura di rimanere solo di nuovo. Michael, intanto, continuava a piangere, con maggiore intensità tanto che adesso si copriva il viso con le mani per non farsi vedere. Lei, che durante l’accesa conversazione si era alzata manifestando la sua ira verso il comportamento di Mike, si avvicinò a lui lentamente e gli si sedette accanto.
-E’ per questo Mike? Hai paura di rimanere solo di nuovo?-
-S-Sì….non puoi lasciarmi….- disse lui singhiozzando.
-Devo farlo Michael….sono solo 3 giorni. Anche tu mi mancherai da morire ma ci sentiremo per telefono. E’ una visita troppo importante per me e per mio zio. Lui ha bisogno di vedermi, e anche io ho bisogno di vedere lui. Ti prego…prova a capirmi….-
-Giurami che parleremo al telefono piccola…..giuramelo-
-Lo giuro, anche tutta la notte se vorrai-
-Quando parti?-
-Dopodomani….-
-Userai il mio jet privato, giusto?-
-Oh no….non se ne parla nemmeno, e poi ho già i biglietti…Michael ti prego non insistere-
-Non lo farò…è una scelta tua piccola…..-
Detto questo si abbracciarono. Mike aveva ceduto. Era strano per uno come lui che otteneva tutto ciò che voleva. Ma ciò che nessuno di loro sapeva era che alla fine, in qualche modo, Michael avrebbe avuto di nuovo la meglio.
Due giorni più tardi, aeroporto
Erano le 8 del mattino all’aeroporto di Los Angeles. Michael aveva accompagnato Charly di persona, correndo tutti i rischi possibili. Ovviamente, si era mascherato. Nessuno avrebbe potuto riconoscerlo travestito in quel modo. Indossava pantaloni beige un po’ strappai con scarpe da ginnastica e un maglione pesante sopra. A tutto questo aggiunse una parrucca, n naso finto, e un paio di lunghi baffi. Michael era anche riuscito ad ottenere il permesso di accompagnarla fino alla scaletta dell’aereo per stare con lei il più a lungo possibile.
Ormai era giunto il momento di dividersi. Era strano. Si conoscevano da meno di 20 giorni ma per loro dividersi era come ricevere un colpo di pistola al piede: non era letale, ma dolorosissimo. E questo valeva per entrambi.
-Piccola…promettimi che farai la brava e che manterrai la promessa-
-Certo Mike, farò entrambe le cose. Anche tu però dovrai comportarti bene, capito?-
-Mi mancherai…..- disse lui abbracciandola forte.
-Tu di più….molto di più-
-Uhm…non credo sia possibile, sai? Non vedo l’ora che ritorni piccola mia!-
-Invece lo è….Mike ora devo andare, mi stanno aspettando. Ci sentiamo appena atterro come promesso, qualunque sia l’ora in Italia. Ti voglio un mondo di bene….- disse lei con le lacrime agli occhi.
-Non piangere piccola. Te ne voglio anche io-
Detto questo le schioccò un sonoro bacio sulla fronte e si divisero. Charly iniziò a salire la scaletta con il suo piccolo bagaglio stretto in mano, quando una voce la chiamò.
-Charly! Aspetta, torna indietro un momento!-
Lei, indecisa sul da fare, guardò l’hostess perplessa e le disse di aspettare un secondo. Scese da Michael che aveva una faccia terribilmente preoccupata.
-Non….non puoi salire su quell’aereo-
-Mike, sei impazzito? Che ti succede? Io devo andare, si stanno innervosendo tutti!-
Lui la tirò per un braccio e la trattenne.
-Ascoltami…non è un modo per non farti partire ma mi devi ascoltare. Non mi è mi successo prima in vita mia ma c’è qualcosa che mi blocca, un bruttissimo presentimento. Non ci salire se ci tieni a me, ti prego. Parti un altro giorno, anche domani se vuoi. Ti darò il mio jet privato, ma ti prego, non salirci. Ho una sensazione strana, non so cosa sia. Ti prego ascoltami, ascoltami!-
-Signorina si dia una mossa per favore!- gridò la hostess che stava iniziando a scendere le scale per raggiungerla.
-Michael….ne sei sicuro? Non è una scusa?-
-Ti giuro di no….ti presterò il jet, tutto quello che vuoi. Ma se salirai là sopra…..-
Lei non sapeva più cosa pensare ma non poteva lasciare Michael in quello stato e partire.
-Non….salire…..- disse lui piangendo.
-Quante me ne combini piccolo diavoletto….- disse a lui e poi si rivolse all’hostess:
-Mi dispiace signorina, non parto. Ho avuto un imprevisto troppo importante!-
Michael rimase totalmente senza parole. Gli aveva creduto e questo per lui era fondamentale, perché significava che aveva la sua piena fiducia. Ma ciò che gli era successo continuava a preoccuparlo. Non aveva mai provato una sensazione del genere.
16.00 Neverland
Michael e Charly erano seduti sul divano, lui la circondava con il braccio come sempre. Stavano cercando dei cartoni animati quando si fermarono sul canale del telegiornale.
“Notizia dell’ultim’ora. Un aereo in partenza da Los Angeles è precipitato nell’oceano poco dopo aver lasciato il continente americano. Sembra che si tratti di un volo diretto a Milano Malpensa, Italia. Si attendono ancora informazioni ufficiali, mentre la polizia ha già iniziato le ricerche in mare e i motivi per i quali l’aereo è precipitato”
In quel momento, Charly stava sorseggiando una cola dietetica, ma tutto il liquido finì per spargersi sul tappeto all’udire la notizia.
-Che….che cosa? Dimmi che non è vero!-
Michael non aveva parole, ma scoppiò a piangere rendendosi conto di ciò che era successo. Aveva avuto uno strano presentimento e l’aereo era caduto. Non ci poteva credere. Carlotta iniziò a piangere a sua volta stringendosi a lui, in quel contatto che presto si era trasformato in un vero e proprio abbraccio.
-Tu…..mi…..mi hai salvato la vita Mike! Non saprò mai ripagarti abbastanza-
-Io….io non capisco. Non pensavo in una cosa del genere e tu…. Tu non sei salita. Ti sei fidata del mio stupido presentimento e….-
-Grazie Michael…..sei un dono di Dio……sei un angelo vero e questo me lo ha dimostrato….I MIRACOLI ESISTONO-

MIKE NON HA IL PRESENTIMENTO PERCHE' è UN VEGGENTE O UN FENOMENO DA CIRCO,MA SEMPLICEMENTE NON E' PRONTO A LASCIARLA E SENZA VOLERLO HA QUESTO PRESENTIMENTO CHE POI SI RIVELA FORTUNATO.
NON VOGLIO FARE DEI MIEI CAPITOLI FANTASCIENZA O ROBA DEL GENERE :D
SPERO VI PIACCIA!
(StreetWalker )
00sabato 7 gennaio 2012 14:10
Contenta che non sia partita perchè è nel suo destino restare con il suo Michael.
WalkerDady
00sabato 7 gennaio 2012 15:06
Hey!
Sono una tua nuova lettrice!
Mi piace la tua FF!! E' molto carina!! Inizialmente, quando parlavi del rapimento, pensavo a qualcosa di peggio [SM=g27825] fortunatamente è andata nel verso migliore [SM=g27822]
Il fatto che Michael l'abbia salvata fa pensare che il loro legame sia davvero molto forte. Spesso questi presentimenti ce li hanno i genitori o, soprattutto, le mamme....sai quando ti dicono che non puoi fare una cosa e magari tu ci rimani male ma poi vieni a sapere che tua madre ti ha fatto agire nel modo giusto perchè se avessi fatto quella cosa ne avresti pagato delle conseguenze o saresti nei guai. Quel presentimento è dato dal forte legame che unisce la mamma al figlio e, se Michael ha avuto questa sensazione, vuol dire che prova qualcosa di forte nei confronti di Charly [SM=x47928]
Sono contenta che tu abbia preso l'impegno di scrivere un'FF con serietà perchè sei brava!
Spero che posterai presto il prossimo capitolo perchè non vedo l'ora di leggere!!!! [SM=g27836] [SM=g27836]
Dady [SM=g27838]
CharlyJackson97
00sabato 7 gennaio 2012 20:32
Re:
WalkerDady, 07/01/2012 15.06:

Hey!
Sono una tua nuova lettrice!
Mi piace la tua FF!! E' molto carina!! Inizialmente, quando parlavi del rapimento, pensavo a qualcosa di peggio [SM=g27825] fortunatamente è andata nel verso migliore [SM=g27822]
Il fatto che Michael l'abbia salvata fa pensare che il loro legame sia davvero molto forte. Spesso questi presentimenti ce li hanno i genitori o, soprattutto, le mamme....sai quando ti dicono che non puoi fare una cosa e magari tu ci rimani male ma poi vieni a sapere che tua madre ti ha fatto agire nel modo giusto perchè se avessi fatto quella cosa ne avresti pagato delle conseguenze o saresti nei guai. Quel presentimento è dato dal forte legame che unisce la mamma al figlio e, se Michael ha avuto questa sensazione, vuol dire che prova qualcosa di forte nei confronti di Charly [SM=x47928]
Sono contenta che tu abbia preso l'impegno di scrivere un'FF con serietà perchè sei brava!
Spero che posterai presto il prossimo capitolo perchè non vedo l'ora di leggere!!!! [SM=g27836] [SM=g27836]
Dady [SM=g27838]



Grazie mille sono contenta che ti piaccia [SM=g27823]
Domani torno in Spagna e là non avrò tantissimo tempo per scrivere perciò non riuscirò ad aggiornare ogni giorno ma spero di poterla mandare avanti abbastanza frequentemente. Il nuovo capitolo tanto è già pronto :) Lo posterò domani.
Baci,
Charly

P.S. GRAZIE ANCHE PER LA FOTO, E' SEMPLICEMENTE [SM=x47928]


CharlyJackson97
00sabato 7 gennaio 2012 21:48
Un'altra cosa....mi è appena venuto un dubbio. Io non ho mai specificato il tempo di questa storia, però è ambientata negli anni '90 e mi scuso se alcune cose possono farvi pensare il contrario ma dovete capirmi.....insomma ho 14 anni e per me scrivere di cose successe prima che io nascessi non è facile :) Spero di non avervi confuso.
CharlyJackson97
00sabato 7 gennaio 2012 21:49
Un'altra cosa....mi è appena venuto un dubbio. Io non ho mai specificato il tempo di questa storia, però è ambientata negli anni '90 e mi scuso se alcune cose possono farvi pensare il contrario ma dovete capirmi.....insomma ho 14 anni e per me scrivere di cose successe prima che io nascessi non è facile :) Spero di non avervi confuso.
CharlyJackson97
00lunedì 9 gennaio 2012 11:53
Eccomi con il nuovo capitolo :)
Pessimo ma spero comunque vi piaccia :(
Enjoy :)

Capitolo 6
Happy Birthday
Dopo quella notizia le loro vite erano cambiate. Carlotta iniziò ad apprezzare di più la sua esistenza nonostante si sentisse in colpa per essere stata così fortunata…nessun passeggero era sopravvissuto, e lei avrebbe potuto essere tra loro, mentre grazie ad un angelo, aveva sventato la strage. Inoltre, aveva rinviato la partenza per l’Italia perché la situazione l’aveva scossa parecchio e aveva avuto lo stesso effetto su Michael.
Compleanno di Carlotta, ore 11.00 del mattino, nella sua stanza.
Carlotta aprì lentamente gli occhi e se li stropicciò. Ci mise qualche minuto per realizzare che quello non era un giorno come gli altri, ma era il suo compleanno. Avrebbe finalmente compiuto 18 anni e sarebbero successe migliaia di cose positive, ma anche cose negative. A breve, infatti, avrebbe dovuto lasciare Neverland. Al solo pensiero una lacrima si impossessò del suo viso. Lo amava, ormai ne era sicura. Si era convinta definitivamente dopo ciò che era successo con il volo. Non perché l’avesse salvata, ma perché si fosse preoccupato per lei tanto da inginocchiarsi chiedendole di non partire. L’attrazione fisica c’era sempre stata, anche quando era semplicemente una fan, ma adesso aveva capito di esserne innamorata, e che per lui avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Compleanno di Carlotta, ore 11.00 del mattino, stanza di Michael.
-E’ tutto pronto? La torta è a posto?-
-Sì Michael, è tutto ok. Gli invitati sono arrivati tutti?-
-Sono tutti qui-
-Perfetto, a dopo-
-A dopo Jake-
Michael scese le scale dove gli invitati attendevano Charly. La cosa divertente era che lei non li conosceva, non conosceva nessuno. Non era assolutamente una grande festa, anche perché Michael non voleva metterla troppo in imbarazzo con gente completamente sconosciuta. Tuttavia, non voleva nemmeno festeggiare da solo con lei, perciò decise di invitare perlomeno tutta la sua famiglia, approfittandone per far conoscere a tutti la sua nuova amica.
Controllò che tutto fosse al suo posto e disse alla famiglia di nascondersi, poi salì di nuovo le scale e bussò alla porta di Charly.
Toc toc
-Avanti!- rispose lei ancora in tono assonnato.
-Buongiorno dormigliona!- disse lui entrando nella sua stanza –Sono le undici passate, che aspetti a vestirti?-
Lei rimase interdetta.
-Vestirmi per cosa?-
-Oggi devo andare al lavoro e stavo pensando di accompagnarti per farti vedere un po’ di cose interessanti, che ne dici?-
-Sì….sì certo-
-Avanti preparati, ho fretta!-
Detto questo Mike lasciò la stanza.
Lo ha dimenticato….non ci posso credere. Non ci voglio credere. Ora che ci penso non gli ho nemmeno mai detto la data esatta.
Charly, avvolta nei suoi pensieri e piena di delusione, si vestì in fretta e furia. Non sapeva cosa indossare, ma pensò di vestirsi in maniera abbastanza elegante dato che sarebbe dovuta andare con Michael e non voleva fargli fare brutta figura. Dopo 3 minuti Michael bussò di nuovo.
-Sei pronta? Farò tardi cavolo!-
Lei uscì quasi sbattendogli la porta addosso mentre tentava di infilarsi la seconda scarpa il più velocemente possibile. Michael rimase per un attimo ad ammirare la sua bellezza, ma tentò di non farsi scoprire e non disse nulla. Scesero i primi scalini quando….
-Buon compleanno!!!-
-Tanti auguri!-
-Auguri!-
Tutta la famiglia si mise ad urlare ed usare trombette. Charly si voltò verso Michael e mise le mani al viso, totalmente imbarazzata.
-Non lo hai dimenticato allora…..-
-Credevi potessi dimenticarlo, piccola? Buon compleanno, ti voglio un mondo di bene- le sussurrò lui abbracciandola.
I familiari li lasciarono un istante nel loro speciale momento e poi ripartirono con le urla. Alcuni dei suoi fratelli iniziarono addirittura a fare fischi di apprezzamento, ma furono fulminati dagli occhi di Mike. Tutti le andarono incontro complimentandosi e anche presentandosi. L’unico che sembrava essere distaccato era Joe, il padre. Lei se ne accorse e, data la sua buona educazione, si diresse verso l’angolo dove si era posizionato e si presentò.
-Piacere signor Jackson, io sono Carlotta- disse lei tendendogli la mano.
Lui, che stava scrivendo qualcosa con il cellulare, alzò lo sguardo.
-Piacere mio, so chi è lei. Mio figlio ce ne ha parlato-
-Dovrebbe esserne fiero, ha un figlio fantastico-
Lui iniziò ad irritarsi, ma il suo tono rimase impassibile.
-Che intenzioni hai con lui?-
-In che senso, scusi?-
-Cosa vuoi da mio figlio? I suoi soldi? Fama? Tanto siete tutte così….-
-Non voglio nulla, non sono mica sua moglie. Non mi interessano i soldi e tantomeno la fama. Voglio la sua amicizia-
-Se lo dici tu….stai attenta con mio figlio-
Detto questo Joe se ne andò, mentre Charly rimase lì in piedi finchè fu trascinata in una mischia di parenti che le facevano ogni genere di domanda o le suonavano trombette nelle orecchie. Le piacquero quelle attenzioni ma il suo viso non lo dimostrava dato che era ancora sconvolta per la conversazione con Joe. In quel momento arrivò Michael.
-Piccola che è successo? Hai una faccia…..non sei felice?-
-Michael io sono felicissima, grazie per questa festa, ti adoro!-
-Hai conosciuto Joe, non è così?-
-Beh…sì-
-So già quello che può averti detto. Non fargli caso, non ascoltarlo-
-Ok Mike….grazie-
La festa proseguì con un grande pranzo in famiglia che si concluse con un’enorme sorpresa: la torta.
-Entrate!- gridò Michael.
In quel momento arrivarono degli uomini con un carrello enorme sul quale era posizionata una torta strabiliante, che lasciò tutti a bocca aperta. Era un busto di Charly, una statua a grandezza naturale che la raffigurava solo dal seno in su.
-Non….non ho parole Mike! Come hai fatto….come…..- disse lei totalmente commossa.
-E’ per te piccola….i 18 anni sono importantissimi e li dobbiamo festeggiare al meglio-
Jermaine prese la macchina fotografica e scattò decine di foto alla torta oltre che alla Charly originale. Tutti gli altri la guardavano estasiati chiedendo di poterla assaggiare a tutti i costi. Michael e Carlotta la tagliarono insieme e fu un enorme successo. Lei si divertì moltissimo e poco prima di cena, gli invitati lasciarono la casa complimentandosi di nuovo con lei. Tutti tranne uno, o meglio dire una. Janet Jackson rimase con loro nel tentativo di conoscere meglio la nuova amica del suo fratello preferito. Mentre Michael non era presente, ne approfittò per farle qualche domanda.
-Scusami Charly, puoi venire un momento?-
-Certamente Janet-
-Siediti pure accanto a me- disse indicandole il divano.
-Ok….-
-Buon compleanno di nuovo, innanzitutto-
-Oh, grazie mille-
-Sai…mi sembri una ragazza davvero perbene, forse diventeremo amiche!-
-Oh grazie. Lo spero!-
-Mike mi ha parlato benissimo di te. Mi ha raccontato di come vi siete conosciuti e di ciò che hai dovuto passare. Mi ha anche parlato di ciò che è accaduto all’aeroporto….-
-Lui è fantastico, mi ha salvato la vita. Due volte…..-
-Non hai idea di come parla di te, anche se questo sarebbe meglio non te lo dicessi. Lo hai salvato dalla solitudine…non lo lasciare se davvero tieni a lui-
-Non lo lascerò mai, anche se tra poco credo che dovrò lasciare Neverland….-
Proprio in quel momento Michael fece il suo ingresso nella stanza.
-Oh…vedo che avete fatto amicizia!-
-Sì…tua sorella è straordinaria!-
Janet si imbarazzò lievemente e Michael annuì per mostrare il fatto che fosse completamente d’accordo con lei.
-Sai, ho una sorpresa per te piccolina…..-
-Che cosa? Mi sembra che di sorprese me ne hai già fatte abbastanza!-
-Quella era la festa, ma non ti ho ancora dato il regalo-
-Regalo?-
-Sì….beh a dire il vero non so se ti piacerà ma…-
-Mi piacerà di sicuro Mike…..-
-Ok beh….non è una cosa materiale. Te lo posso dire a voce-
Janet intanto, che sapeva già di cosa si trattava, guardava la scena attentamente, studiando ogni mossa di Michael e Charly.
-Perfetto allora…beh dimmi-
-Ecco….ehm….stavo pensando che…..forse sembrerò egoista ma…..ti regalo la possibilità di vivere qui, senza bisogno di pagare affitto e cose del genere-
-Ma…Mike….io non voglio approfittarmi di te…non posso accettare-
Lui si inginocchiò, mentre Janet sorrise.
-Ti prego ti prego, ti prego! Ti giuro che non ti darò mai pace, ma rimani con me qualche mese ancora, ti prego!-
-Fossi in te accetterei o ti assillerà a vita!- suggerì Janet.
-E va bene…..ma non so per quanto tempo-
A sentire quelle parole Michael le saltò al collo e la abbracciò. Lei lo strinse a sé, il suo amore. Ma sapeva che Michael non provava le stesse cose. Lui aveva solo bisogno di amicizia.
Janet si mise a ridere.
-Janet che hai da ridere in quel modo? E’ una cosa seria per noi- disse Michael rimproverandola.
-Scusa fratellino hai ragione ma mi fate ridere….non potete stare lontani nemmeno due secondi. Vi ho osservato bene anche durante la festa ed eravate sempre alla ricerca degli occhi dell’altro….-
-Janet! Siamo amici e nulla di più quante volte te lo devo ripetere?-
-Sarà….ma secondo me dovreste aprire gli occhi-
-Janet, puoi venire un attimo di là?-
-Come vuoi tu….-
Nell’altra stanza…
-Sorella, mi metti in imbarazzo! Che ti salta in mente?-
-Sei pazzo di lei, smettila di nasconderlo!-
-E anche se fosse? Lei non lo è….-
-La ami Mike? Che aspetti! Lei ti adora! E’ persa per te!-
-Che dici!-
-Ma non vedi come ti guarda? Sei un cieco Mike…. Io ora me ne vado ma tu parlale, baciala, fai qualcosa. Me lo prometti?-
-Promesso…..-
-Andiamo di là-
Tornati da Carlotta…..
-Ehi goditi i tuoi 18 anni, io purtroppo devo andare-
Si scambiarono due baci sulle guance e Janet se ne andò.
-C’è qualche problema Mike?-
-N-No…..o forse sì-
-Che succede?-
-Vieni con me…-
(StreetWalker )
00lunedì 9 gennaio 2012 15:00
Cosa risponderà quando dirà di amarla?
WalkerDady
00lunedì 9 gennaio 2012 21:32
Janet ha capito tutto...è un genio!! [SM=x47932] [SM=x47975] Stima assoluta per la sorella su cui Michael ha sempre potuto contare [SM=x47963] [SM=g27836]
Ti prego...non tenerci sulle spine..voglio sapere cosa le dirà!!! [SM=x47930]
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