Spagna, vescovi dicono sì al condom

Per molti è una svolta epocale
La Conferenza Episcopale Spagnola si dichiara a favore dell'utilizzo del preservativo nell'ambito della prevenzione contro l'Aids. La dichiarazione d'apertura verso quello che finora era considerato assolutamente da bandire, arriva dal segretario generale Martinez Camino che ha citato una pubblicazione della rivista scientifica The Lancet in cui si avalla la tesi dell'astensione e della fedeltà compatibile però con l'uso del preservativo.


La chiesa, che in passato aveva sempre e solo fatto riferimento ai primi due metodi, ha invece sorpreso molti accettando l'impiego del profilattico come valido strumento di difesa contro l'Aids, sostenendo che è in grado di svolgere una importante funzione all'interno di una "strategia integrale e globale" contro questa malattia.

L'intervento della Conferenza episcopale spagnola desta ancora più stupore se si pensa che da sempre, la Chiesa iberica è conosciuta ovunque per le sue posizioni tradizionalmente conservatrici ; solo qualche mese fa, il progetto del governo catalano di installare macchine distributrici di preservativi nelle scuole era stato duramente bocciato e criticato dalla Chiesa. A convincere gli alti prelati spagnoli che forse era il caso di "ammorbidire" le proprie posizioni sulla questione del condom devono essere stati i numeri della progressiva diffusione del virus Hiv su scala planetaria, purtroppo in costante aumento.

La speranza di molti (soprattutto di coloro che si trovano in prima linea nella lotta all'Aids) è che l'esempio della Chiesa spagnola venga ora seguito da altri paesi e che lo stesso Vaticano riconosca definitivamente il valore del profilattico come arma di difesa dalla "peste del secolo" che quotidianamente continua a mietere vittime in tutto il mondo.

La smentita è arrivata puntuale il giorno dopo