Mah , io francamente non riesco a spiegarmi come si possa parlare di dischi Litfibiani da Pirata in poi.
I dischi della trilogia erano tutt'altra cosa, c'era un modo diverso di suonare, la chitarra non aveva il ruolo dominante e rombante che ha avuto dagli anni 90 in poi!!
Quel ruolo lo ha sempre avuto il basso, la chitarra aveva un ruolo diverso, più soft, più melodico e latino, le tastiere dettavano le atmosfere oltre a sfornare fior fiore di composizioni (vedi Istanbul e Pierrot e la luna, per esempio)!!
Anche in "3", che è il disco più duro della trilogia, la raffinatezza della chitarra non mancava mai, vedi Lousiana.
Nei dischi post marok/Ringo, Ghigo ha cambiato modo di suonare, ha dato più spazi al "rombo" degli accordi, le tastiere son venute meno....altra storia, altro modo di suonare, altre strategie.
Nei Litfiba la mano di Marok, in quello stile di composizione, era troppo evidente e necessaria, fuori lui il suono è stato completamente rivoluzionato.
Forse non a caso trovavo più "Litfibano" il modo di comporre dei Csi che quello di Ghigo.
Non so se riesco a farmi capire, per me i Litfiba avevano un'asse composto da Marok/Ringo/Aiazzi, Ghigo si intrometteva alla grande con le sue molodie.
Forse l'unico album che non aveva perso del tutto le radici dei Litifba è stato El Diablo, ma da lì in poi di Litfibano non c'è proprio nulla.....anzi mi fa incazzare parecchio sentire accostare sempre i nuovi lavori a quelli degli anni 80, quasi dovesse esserci un richiamo dei vecchi fan!!
Stessa cosa vale per Piero, ogni album che fa lo paragona a 17re...mah...
Zakk, sia chiaro che non è una polemica nei tuoi confronti, ho soltanto espresso una mia grossa perplessità motivandola con un mia sensazione......magari poi ho scritto un mucchio di stronzate.
Spero che lo zio risponda al tuo post, sono curioso di sapere che ne pensa.