Sostanze stupefacenti al fronte!?

Spoon.sr
00venerdì 30 maggio 2014 10:40
Salve,
qualcuno sa se è vero che venivano somministrate sostanze stupefacenti ai soldati in trincea prima dell' assalto?
C'è chi sostiene tale tesi proprio per spiegare gli innumerevoli assalti "suicidi" "alla baionetta" da parte dei soldati italiani verso trincee A.U. gremite di "nidi di mitragliatrici".
Ci sono storie (da verificare e prendere con le molle) in cui sembra che i soldati A.U. in alcuni casi si "rifiutavano" di sparare al nemico in queste situazioni.
C'è un fondo di verità oppure è solo una delle tante bufale?

viking-77
00venerdì 30 maggio 2014 10:41
via dell alcool...credo non ci fosse null altro di vero
Roberto.1943
00venerdì 30 maggio 2014 15:16
Dai racconti del mio nonno mi risultano solo Cognac e Anice,segnale sicuro di un assalto imminente,per questo temuti e odiati.Per quanto riguarda il rifiuto di sparare sul nemico,di entrambi gli schieramenti, mi permetto di esprimere forti dubbi... [SM=g7285]
viking-77
00venerdì 30 maggio 2014 15:36
Dugan, sotto lo jof di montasio, individuata con la sua pattuglia degli italiani nn fece aprire il fuoco, poiché egli ritenne che solo il suo amico di arrampicate Pesamosca potesse aver condotto quegli italiani su quella isolata cengia.
Nn é proprio un episodio alla "uomini contro", ma mi andava di oarlarne!
Roberto.1943
00venerdì 30 maggio 2014 16:57
Ciao Emanuele,conosco l'episodio da te citato ed hai fatto bene a raccontarlo.Naturalmente ci sono state delle eccezioni come questa,ma in generale la pieta' in guerra...Un saluto. [SM=g7285]
Lagoscuro
00lunedì 2 giugno 2014 21:42
Non ricordo in quale capitolo, ma nel volume "I diavoli dell'Adamello" di Luciano Viazzi si menziona il Capitano degli Alpini Marco Elter, che in piena azione si iniettava attraverso la giubba una sostanza stupefacente. La descrizione dell'avvenimento prosegue confermando che fosse risaputo da molti tale "abitudine" dell'Elter.
Appena trovo la pagina ve la posto.
Non mi risultano episodi in cui la truppa fosse drogata per andare all'assalto.

Fabrizio

Lagoscuro
00martedì 3 giugno 2014 15:15
Ecco la pagina in questione,
Fabrizio

Spoon.sr
00martedì 3 giugno 2014 20:52
Si tratta quindi solo di pochissimi singoli casi isolati e non di "sperimentazioni" più o meno di massa.
Lagoscuro
00martedì 3 giugno 2014 21:56
Re:
Spoon.sr, 03/06/2014 20:52:

Si tratta quindi solo di pochissimi singoli casi isolati e non di "sperimentazioni" più o meno di massa.



Credo sia come dici tu, non ho mai letto o sentito di casi allargati alla truppa.
Fabrizio


Antonello(65)
00mercoledì 4 giugno 2014 19:48
L'uso di droghe in guerra è una pratica diffusa da quando l'uomo combatte e l'alcool è una delle tante sostanze usate, pensate ai mitici guerrieri Berserker della mitologia nordica che sotto l'effetto di droghe psicotrope (funghi) combattevano anche se gravemente feriti o menomati. Nel caso specifico di cui sopra visto il periodo storico dovrebbe trattarsi di morfina che era molto diffusa e si reperiva facilmente, unico problema che creava una forte dipendenza e con l'aumentare delle dosi un offuscamento della mente ed il rallentamento delle funzioni corporee. La cosa curiosa è che questa sostanza fu creata a sua volta per combattere gli effetti dell'oppio enormemente usata nel 1800. Esistevano persino sciroppi e pastiglie in vendita nele farmacie, famosa la dipendenza della regina Vittoria che prendeva due cucchiai di sciroppo oppiaceo al giorno, per la tosse diceva lei. Per controbattere la dipendenza da morfina i chimici tedeschi inventarono la diacetilmorfina che comparve sul mercato col nome di eroina (heroisch) su questa sostanza che veniva usata per alleviare la tosse nei malati di tubercolosi aveva come effetto di non abbassare troppo l'attività corporea ma anzi di aumentarla e di non avvertire fatica.  Fu subito preferita alla morfina in quanto ne occorreva una quantità minore. Di questa esiste una vasta documentazione del suo uso nei teatri di guerra anche recenti. Ma come ben si sa anche questa sostanza creò con l'uso frequente fattori di dipendenza allora i militari tedeschi crearono un'altra sostanza per controbattere la dipendenza dall'eroina e inventarono la Dolofina da Adolf Hitler che venne però ritirata quasi subito in quanto dopo poco tempo creava una dipendenza anche maggiore ma essa è giunta fino ai giorni nostri come sostanza antieroina ed usata erroneamente ancora oggi col nome di metadone.

E' un argomento molto vasto e delicato che richiederebbe molte pagine posso però consigliarvi un libro di facile lettura che credo si trovi ancora in libreria: Antonio Escohotado, Piccola storia delle droghe dall'antichità ai giorni nostri - Universale Donzelli
lucallo78
00giovedì 10 luglio 2014 15:22
- Ormai mancavano pochi minuti: e le salmerie, appena arrivate,scaricavano in fretta il rancio caldo, col desiderio di partirsene al più presto. Insieme al rancio, dieci litri di grappa, come surrogato del coraggio. Dieci litri per 50 uomini.

Ma c'era chi amava più la vita della DROGA.

"io quella roba non la prendo. Taglia le gambe e fa perdere la bussola."
"e chi se ne frega delle gambe e della bussola. Con o senza bussola all'inferno ci arriveremo lo stesso" -

Mario Silvestri Isonzo 1917

Alla fine sempre di droga si parla ...
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