Soped/Sirio

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-Kiya-
00mercoledì 26 marzo 2008 21:50
Su un tsto accademico (pertanto da ritenersi attendibile), scritto da Maria Sole Croce e dal titolo "Osiride, concezione originaria del dio culminante", ho letto che la stella Soped, ovvero Sirio, fu assimilata ad Iside soltanto agli inizi del Nuovo Regno, mentre prima identificava Horus.

Se così davvero fosse, potrei aver trovato la motivazione per cui Orione/Osiride ha lo sguardo volto all'indietro... ma questo lo leggerete più avanti [SM=x822714]

chi sa dirmi qualcosa in merito?
antonio crasto
00giovedì 27 marzo 2008 11:22
Da Robet Bauval “Il Codice Egizio” pag. 67-69

Nel 1994 l’egittologa francese Natalie Beaux, in collaborazione con l’egittologa americana Virginia L. Davis, notò che nei Testi delle Piramidi comparivano sia il nome Spd che il nome Spd-t.
Secondo le ricercatrici ciò poteva far pensare a due personaggi e due differenti entità stellari. Spd-t corrisponderebbe a Iside – Cane Maggiore, mentre in Spd andrebbe visto suo figlio Horus.
Le due ricercatrici propongono che, almeno in un certo periodo dell’Antico Regno, Spd – Horus fosse visto nella stella Sirio, mentre la madre Spd-t – Iside nell’intera costellazione, identificata in una Vacca Celeste.

Ritengo possibile che questa interpretazione sia valida per identificare il figlio di Iside durante la sua gravidanza, mentre Horus, nato da Iside, sia stato visto, così come riportato nel mio libro, in una grande costellazione del Falco, sovrapposta alla via Lattea (attuale costellazione dell’Auriga e la parte occidentale della costellazione dei Gemelli).

L’identificazione di Horus con Sirio e Iside con la Vacca Celeste non giustifica ovviamente il fatto che Osiride - Orione guardi all’indietro.

Rimango dell’idea che il mito rappresenti la distruzione della civiltà egizia a causa del Diluvio Universale del 5500 a.C. e la sua rinascita miracolosa.

Horus rappresenta la nuova civiltà del Basso Egitto, rinata dopo il prosciugamento delle acque del grande allagamento, che in qualche modo potrebbero essere considerate le acque dell’utero di sua madre.

Osiride guarda al tempo passato, alla civiltà dei semidei.
-Kiya-
00giovedì 27 marzo 2008 15:27
Re:
antonio crasto, 27/03/2008 11.22:

Da Robet Bauval “Il Codice Egizio” pag. 67-69

Nel 1994 l’egittologa francese Natalie Beaux, in collaborazione con l’egittologa americana Virginia L. Davis, notò che nei Testi delle Piramidi comparivano sia il nome Spd che il nome Spd-t.
Secondo le ricercatrici ciò poteva far pensare a due personaggi e due differenti entità stellari. Spd-t corrisponderebbe a Iside – Cane Maggiore, mentre in Spd andrebbe visto suo figlio Horus.
Le due ricercatrici propongono che, almeno in un certo periodo dell’Antico Regno, Spd – Horus fosse visto nella stella Sirio, mentre la madre Spd-t – Iside nell’intera costellazione, identificata in una Vacca Celeste.

Ritengo possibile che questa interpretazione sia valida per identificare il figlio di Iside durante la sua gravidanza, mentre Horus, nato da Iside, sia stato visto, così come riportato nel mio libro, in una grande costellazione del Falco, sovrapposta alla via Lattea (attuale costellazione dell’Auriga e la parte occidentale della costellazione dei Gemelli).

L’identificazione di Horus con Sirio e Iside con la Vacca Celeste non giustifica ovviamente il fatto che Osiride - Orione guardi all’indietro.

Rimango dell’idea che il mito rappresenti la distruzione della civiltà egizia a causa del Diluvio Universale del 5500 a.C. e la sua rinascita miracolosa.

Horus rappresenta la nuova civiltà del Basso Egitto, rinata dopo il prosciugamento delle acque del grande allagamento, che in qualche modo potrebbero essere considerate le acque dell’utero di sua madre.

Osiride guarda al tempo passato, alla civiltà dei semidei.




E proprio ai Testi delle Piramidi volevo arrivare...

credo che in essi si trovino molte delle risposte a riguardo di Osiride e, se mi confermi che Soped si riferisse a divinità maschile, prima del Nuovo Regno, nello specifico a Horus (di Sopedet, come controparte femminile avevo già individuato qualcosa), allora forse c'è anche lo spunto a riguardo della particolare posizione in cui Osiride è rappresentato.

Aggiorno stasera... ora mi stanno col fiato sul collo...


pizia.
00giovedì 27 marzo 2008 20:10
Bisognerebbe conoscere l'iconografia di Osiride, per sapere se anche l'immagine che noi conosciamo in cui egli guarda all'indietro non sia caratteristica del Nuovo Regno.
Non ricordo esempi più antichi con questo aspetto.
Nulla toglie che nelle dichiarazioni ad esempio, dei testi delle piramidi possa esservi accenno ad uno "sguardo rivolto all'indietro".
-Kiya-
00giovedì 27 marzo 2008 20:24
Infatti c'è, cara Pizia [SM=g999103]

ed è per questo che, aldilà dell'iconografia pervenuta fino a noi, possiamo affermare che lo sguardo volto all'indietro di Osiride risale, quanto meno, al tardo Antico Regno, ovvero alla V dinastia, stessa epoca in cui è possibile ritenere il mito di Osiride acquisì rilevanza.
C'è da aggiungere un altro aspetto, però... non si può sorvolare su un elemento fondamentale. Si direbbe non vi siano attestazioni egizie di Osiride precedenti a quell'epoca...

Sto approfondendo a riguardo delle origini di questa divinità. Sto "scoprendo" informazioni interessanti che lo inquadrerebbero, contro ogni mia aspettativa, a una divinità creata posteriormente. Forse Osiride, insieme all'Enneade, fu una sorta di "legante" necessario per dare unità ad un Credo che, fino a quel momento, era frammentato (eredità ovvia di un Paese nato da piccole unità....)
pizia.
00venerdì 28 marzo 2008 12:55
Sull'esistenza del mito di Osiride siamo d'accordo, potrebbe essere anche molto antico.
E' quel modo di rappresentarlo che mi sembra legato a decisioni prese nel Nuovo Regno o poco prima, mentre nell'Antico Regno Osiride non viene raffigurato in quel modo, sulla barca, passo avanti, braccio disteso e braccio piegato, testa sempre di profilo ma rivolta all'indietro.
-Kiya-
00sabato 29 marzo 2008 23:48
Dalla Stele di Metternich, IV dinastia:



La protezione di Horus è l’Aldilà, il paese dove i visi sono rivolti indietro, dove le cose sono invisibili.




chi saprebbe dirmi di più a riguardo di questa stele? So che è conservata al Metropolitan Museum di New York e che il suo è un contenuto magico, un incantesimo per salvaguardarsi dal veleno. Ma credo ci sia dell'altro...
iakopo
00lunedì 31 marzo 2008 02:58


[da: fonte]



Caratteristiche: Realizzata in un unico blocco di pietra di colore verde oscuro, con un'altezza di 83.5 cm.
Tipo: Stele protettiva e mitologica.
Localizzazione: Metropolitan Museum (NY) (MMA 50.85)
Epoca: Regno di Nectanebo II, 360 - 343 a.C., XXX Dinastia.
Provenienza: Sconosciuta. Fu scoperta l'anno 1828 ad Alessandria. Deve il suo nome al Principe Klemens Meternich, Cancelliere dell'Austria a cui fu affidata dal Vicere d'Egitto Muhammad Ali Pasha.

Informazioni addizionali:
Questo tipo di stele, conosciute come "Cippi di Horus" furono molto frequenti come talismani protettivi delle case contro serpenti, scorpioni o rettili in generale e come metodo contro le loro punture. Si realizzavano in pietra, con la parte superiore arrotondata ed appoggiate su una base. Nella parte frontale della stele si rappresentava a Horus Bambino, in piedi su due coccodrilli, che afferra con le mani serpenti, scorpioni ed altri animali pericolosi. Sulla testa il dio Bes, genio protettivo della casa e della famiglia. Il resto della stele si incideva con immagini allusive a leggende mitologiche ma soprattutto testi ed incantesimi contro i morsi. Nonostante l'appartenenza a tarda epoca, le idee che esprimono queste steli sono molto più antiche.

Contenuto:
La leggenda di Iside ed i Sette Scorpioni.

---
Questo sinteticamente è quanto ho trovato e tradotto da questo sito:
www.egiptologia.org

per approfondire il contenuto ci sono in inglese:
E.A. Wallis Budge, Legends of the Gods, intr. VIII
E.A. Wallis Budge, The Literature of the Ancient Egyptians



-Kiya-
00lunedì 31 marzo 2008 13:39
Re:
iakopo, 31/03/2008 2.58:



[da: fonte]






Grande iakopo!!! [SM=g999097]

è semplicemente meravigliosa... immaginate cosa si debba provare nello scoprire un tale reperto... [SM=x822706]
iakopo
00mercoledì 2 aprile 2008 20:59
Re:
-Kiya-, 29/03/2008 23.48:

Dalla Stele di Metternich, IV dinastia:



La protezione di Horus è l’Aldilà, il paese dove i visi sono rivolti indietro, dove le cose sono invisibili.


...


Kiya questa citazione mi incutiorisce però nom mi torna la datazione della stele e non l'ho trovata contenuta da una traduzione veloce dei testi in inglese

mi posso fidare che ci sia proprio scritto? [SM=x822741]
-Kiya-
00mercoledì 2 aprile 2008 21:06
non ho consultato un testo specifico, ma l'ho tratta dalla rete...

tu hai tradotto velocemente il testo integrale in essa contenuto?
iakopo
00giovedì 3 aprile 2008 03:14
il problema che il testo della stele in quei libri del Budge è .."raccontato" ..la parte interessata dovrebbe essere questa


[c'è Horus bambino morto avvelenato e Thoth si appresta a guarirlo]

Poi Thoth disse ad Isis di non temere, di mettere via ogni ansia dal suo cuore, per lui era venuto, a guarire il suo bambino, e lui le disse che Horus era protetto pienamente perché lui era l'Abitante nel suo Disco, ed il Figlio Primogenito del Cielo, ed il Grande Nano, e l'Ariete Possente, ed il Grande Falco, ed il Sacro Coleottero, ed il Corpo Ignoto, ed il Governatore dell'Altro Mondo, e il Sacro Uccello Benu, e dagli incantesimi di Isis e dai nomi di Osiris e dal pianto di sua madre e fratelli, e dal suo proprio Nome e Cuore. Girandosi verso il bambino Thoth cominciò a recitare a memoria i suoi incantesimi e disse "Sveglati Horus! La protezione è stabilita. ...



però ho trovato un altra pagina web dove "sembra" ci sia una versione più letterale della traduzione
[qui]

ma qui mi fermo (cioè ci sarebbero alcune cose che non mi tornano della trama tra il racconto del Budge con quest'ultima che non vorrei sia una versione 'assemblata' da altri testi ma per eliminare dubbi ci vorrebbero delle traduzioni + "sicure" [SM=x822708] )
-Kiya-
00giovedì 3 aprile 2008 12:12
ho sfogliato il volume della Bresciani ("Letteratura e poesia dell'Antico Egitto") nella speranza di trovarlo, ma questa stele nemmeno è citata...

segnalerò anche questo topic a FrAnkh, il nostro caro amico Filologo. Di certo lui se ne sarà occupato ;)
-Kiya-
00mercoledì 9 aprile 2008 21:47
In merito alla Stele Metternich, ho interpellato FrAnkh, il quale mi ha risposto esattamente questo:



Quanto alla stele di Metternich, ahi,...ahi,...qui ci addentriamo nella
magia, e il compito di capirci qualcosa non è facile....Il lavoro
filologico è secondario al fattore magico e, allora tutti possono dire
tutto.... ahi...ahi...ahi....




attualmente FrAnkh è alle prese con un progetto assai impegnativo, tuttavia mi ha promesso che, appena si libera, tornerà.

Gli riproporremo l'argomento, che si prospetta assai interessante... [SM=x822713]
roberta.maat
00mercoledì 9 aprile 2008 22:14
Bene ......benissimo.......appuntamento a dopo la conferenza di FrAnkh !
-Kiya-
00lunedì 14 aprile 2008 20:53
temo che l'attesa sarà più lunga, Roby.... FrAnkh è impegnato con la stesura del libro, almeno fino a gennaio e poi ci sarà il lancio...

confidiamo tuttavia, di rileggerlo presto ;)
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