Sono uscito dal letargo...

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aygelus
00sabato 13 marzo 2010 13:51
Rieccomi dopo l'intenso gelo invernale, alla faccia dell'effetto serra e di tutte le cretinate che ci raccontano!
Ho letto quello che è capitato a Miriteo e rinnovo un mio vecchio invito: quando te la senti di riaffrontare la Ferrari io ci sono!
Ho ritrovato un Fedipos fuori dal tunnel del de-reset e questo mi confesso che non mi fa passare la voglia di tornare sul forum, semmai a scoraggiare sono tutte le "zanzare marzoline" che creano quel fastidioso ronzio ad ogni suo "starnuto"...
Certo che se per avere accesso agli insegnamenti del suddetto Fedipos Miriteo s'è dovuto incrinare una costola... Una bottiglia di grappa non era meglio?
A proposito, quest'anno sto provando a creare qualche nuovo gusto di grappa in vista del più classico pino mugo: si accettano cavie!
Un saluto anche a tutti gli altri che ho visto rispuntare da sotto la neve come dei crochi tenaci!!!

Un saluto e che la primavera vi porti tanta montagna!!!

p.s. (x Miriteo) il libro "a piedi nel Veneto" che sfogliavo per sbaglio l'altro giorno la Ferrari è così liquidata (ad uso e consumo del turista lettore): "presenta alcuni salti rocciosi abbastanza brevi, agevolati da scalette metalliche e da qualche cavo."
Invito tal Eugenio Cipriani, autore della suddetta guida, a dirci qui pubblicamente se:
a) ha fatto la Viali confondendola con la Ferrari,
b) l'ha fatta sotto effetto di un nuovo gusto di grappa,
c) non l'ha mai fatta, ma con spirito goliardico si sente di consigliarla liberamente a chiunque sappia leggere e possieda quelle 12,40€ giuste giuste per comprare sta guida, anche se non ha mai visto un sentiero.
arteriolupin
00sabato 13 marzo 2010 23:25
Ciao Aygelus,

bentornato a scrivere.

Mi permetto solo farti notare che Eugenio Cipriani è uno stimatissimo conosciutore della zona, che da decenni produce guide se non eccelse, sicuramente di ottima fattura.

Definire una ferrata in un modo piuttosto che in un altro, a volte, dipende anche dal contesto e dal tipo di target.

Ti faccio un esempio: ferrate che, in un ambito di puri "ferratisti" vengono considerate come "difficili", vengono descritte come "comode e facili vie di discesa" per gli arrampicatori.

Non conosco il libro da te citato, anche se credo di aver capito a quale ti riferisca. Mi pare oltremodo strano che Cipriani si lasci andare a giudizi così "veloci" e sbrigativi su un sentieor attrezzato/via ferrata che può presentare, come tale, problemi per il semplice escursionista.

In ogni caso, non voglio difendere il Cipriani (la sua biografia e dil suo curriculum parlano, almeno per hci conosce la montagna, chi la frequenta e chi la descrive).
Mi pare, tuttavia, esagerato definire "Un tale Eugenio Cipriani" una persona che tanto ha fatto per la consocenza delel montagne del Veronese e non solo.

Per quanto riguarda il libro da te citato, vedrò di darci un occhio...

P. S. Se ti servono cavie per veriificare il risultato con le grappe, ci sono!

Luca
aygelus
00domenica 14 marzo 2010 07:32
ecco la guida "incriminata"... Sicuramente può essergli sfuggito qualcosa (descrivere tutte le montagne del veneto in 252 pagine è un'impresa impossibile per chiunque), però se certe cose bisogna stare attenti a lasciarsele sfuggire su un forum, figuriamoci su una guida, che spesse volte viene confusa con la guida in carne, ossa e scarponi...
Mi piacerebbe tanto avere una risposta dall'autore e magari salirci la ferrata in questione, la mia ironia era puramente provocatoria in tal senso (anche perchè non ho altri modi di contattarlo direttamente).

www.iteredizioni.it/catalogo-on-line/trekking-e-escursionismo-a-piedi-in-italia/a-piedi-ne...
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