Sito ASL Italia/Tia

Paolo Cariolato
00venerdì 27 ottobre 2017 12:58
Ciao a tutti

A due anni dall'esperimento possiamo dire che è stato mezzo fallimento.
Riguardo al TIA le partite le registrano sempre gli stessi (pochi) e il sito non è diventato quell'aggregatore che speravamo per altro tipo di contenuti.


I nuovi mezzi di comunicazione (facebook, whatsapp), il declino inesorabile di questo forum, la mancanza di nuove leve e di ricambio, sono tutti elementi che hanno contribuito, nonostante l'impegno profuso da Mario.


Comunque avvicinandosi il termine di rinnovo del sito (gennaio 2018) io e Mario non vediamo alcun motivo di spendere soldi per mantenerlo e neppure di chiederli alla comunità per lo stesso motivo. Ne' Mario ha intenzione di smazzarsi ulteriormente per mantenerlo.


Salvate quello che vi interessa perché dall'8 gennaio non sarà più operativo.

Grazie a tutti quelli che all'epoca hanno contribuito.
sgt.essig
00sabato 28 ottobre 2017 23:23
Grazie a Paolo per tutta la collaborazione!

ci si vede sui tavoli da gioco.

a presto!
oxpinguin
00domenica 29 ottobre 2017 13:02
Comunque grazie!

Avete fatto bene a promuovere l'iniziativa del TIA, ogni contributo alla comunità aggiunge qualcosa. Grazie per il tentativo

Un'iniziativa deve essere coerente con il tempo che impegna e i risultati, io mi limito a tenere aperto openground e a fare un aggiornamento ogni due anni, tipo, perché ho pochissimo da dedicargli

Che il forum sia meno attivo che dieci anni fa è normale, le tecnologia e i cd social hanno aggiunto molteplici canali ma ci sono aspetti negativi di frammentazione dell'informazione e dissipazione delle energie ludiche

Bisogna vedere la cosa sul lungo periodo: credo di poter dire che giochiamo più di dieci anni fa e che abbiamo nuove leve - a Roma di sicuro.

saluti a tutti



Paolo Cariolato
00lunedì 30 ottobre 2017 16:13
Il sito voleva essere qualcosa più del TIA (che comunque non ha funzionato), ma produrre contenuti è sempre la cosa più complicata, quando poi non c'è seguito ne' feedback, diventa semplicemente frustrante.

Una riflessione io la farei sul fatto che in questo momento storico, particolarmente favorevole al gioco da tavolo, sempre meno persone si avvicinano-riavvicinano ad ASL.

Questa riflessione mi porta a ragionare su due aspetti:

1) capacità del gioco IN SE di generare seguito;

2) capacità della comunità italiana di aggregare nuovi giocatori;

Se in Cina i nuovi ASLers sono tutti under 30 o appena over 30 mentre qui no. A cosa lo dobbiamo?

andrea pagni
00lunedì 30 ottobre 2017 16:19
Secondo me ASL sparirà praticamente con la nostra generazione. Attualmente ci sono un sacco di prodotti che escono perchè i giocatori invecchiano ed hanno più tempo e soldi da dedicare.


ciao




ecz
00lunedì 30 ottobre 2017 18:17
vedo che l'ottimismo si spreca. [SM=g27964]

sulla Cina mi pare che ci siano pochi dati attendibili per commentare seriamente.
in ogni caso lì l'età media è ben sotto i 40 anni quindi ammesso che il dato sull'età media dei giocatori sia giusto non mi pare sorprendente. L'europa ed in particolare l'Italia ha un'età media della popolazione di circa 10 anni superiore a quella cinese.

detto questo, e parlando di cose a noi più vicine, mi pare che in Italia ci sia una sensibile ripresa del gioco, che però non coinvolge ASL, dove purtroppo non ci sono schiere di nuove leve.

Quindi se si discute in generale, mi pare di poter dire che viviamo in un momento particolarmente favorevole al gioco, con tantissime persone che comprano e giocano (sopratutto online).

se si fa riferimento all'ASL le cose invece ristagnano, almeno qui in Italia. Lo stesso NON può dirsi per il resto d'Europa o per gli US dove, sembra, le vendite hanno costanti incrementi ed i tornei sono sempre più affollati, seppure da gente mediamente ogni anno più vecchia.

Se questa è la fotografia della situazione possiamo limitarci a fare due cose:
1) analizzarla
2) cercare di cambiarla

non essendo nè un produttore di materiale ASL né un divulgatore il punto 2 mi interessa fino ad un certo punto e quindi mi asterrò da ogni commento.

sulle cause che lasciano "ingessata" la situazione a livello nazionale l'ASL, in contrasto con quanto invece avviene per altri prodotti dello stesso settore, ecco la mia analisi, per quanto semplicistica fino al Pagnesco, se si vuole:

I cosiddetti "Wargamers" Italiani sono storicamente sempre stati pochissimi ed in più oggi si vanno estinguendo. Abbiamo tantissimi cosiddetti "collezionisti", ma costoro non giocano abbastanza, oppure giocano troppo (fanno una partita di ogni gioco che capita, che provano e poi magari rivendono), e quindi non hanno chances non solo di competere, ma neanche apprezzare un gioco come l'ASL che richiede specializzazione e tempi lunghi. Ed una soddisfacente conoscenza dell'Inglese, aggiungerei. E sotto questo ultimo aspetto siamo indietro rispetto agli altri europei.

In tutti i giochi c'è una differenza tra coloro che giocano un titolo con passione e costanza e coloro che giocano tanto per provare. Ma per ASL (o per altri wargames di complessità molto elevata come WiF, AWAW o certi napoleonici) è una voragine: o ci si dedica anima e cuore, o automaticamente si preferisce stare alla larga, tanto più che oggi ci sono tantissime proposte ben più allettanti e redditizie contando i tre fondamentali parametri a)costo b) tempo per l'apprendimento c)possibilità/facilità di giocare in modo soddisfacente con avversari stesso livello.

conclusioni?
per vedere le cose in modo più ottimistico basta ragionare in termini meno ristretti e non guardare solo all'Italia. Le risorse non hanno nazionalità, per me un olandese, un italiano o un tedesco col quale giocare ad ASL FtF o via VASL od avere scambio di opinioni è indifferente.






Paolo Cariolato
00lunedì 30 ottobre 2017 19:33
Re:
Enrico

Le voci che ci parlano dei giocatori cinesi sono 3/4 e le conosciamo, non vedo motivo di dubitare di quello che scrivono, anche se mancano dati precisi.

L'età media cinese (36 anni) è di poco inferiore a quella statunitense (37), l'età media italiana è invece 45.

Dovremmo quindi trovare anche giovani giocatori statunitensi, che però all'orizzonte proprio non vedo.

I motivi devono quindi trovarsi altrove.





ecz, 30/10/2017 18.17:



sulla Cina mi pare che ci siano pochi dati attendibili per commentare seriamente.
in ogni caso lì l'età media è ben sotto i 40 anni quindi ammesso che il dato sull'età media dei giocatori sia giusto non mi pare sorprendente. L'europa ed in particolare l'Italia ha un'età media della popolazione di circa 10 anni superiore a quella cinese.





sgt.essig
00lunedì 30 ottobre 2017 21:39
faccio il punto analitico della situazione a mio parere:
solo nei dintorni di MIlano, ovvero a 60 minuti di auto da Carimate, ci sono circa 15/18 giocatori.
Di questi 6/8 vengono ai due appuntamenti di carimate.
ovvero i wargamer sono pigri.

A Cleveland sono circa 150 giocatori, qui può aiutarmi il Pagni, ma il bacino è più ampio, con molti giocatori in più, e abituati a viaggiare tanto.


Credo quindi che in italia si sia in media mondiale.

Rassegnamoci.

[SM=g27971]

oxpinguin
00venerdì 3 novembre 2017 22:16

Gli ingredienti per il gioco sono il tempo libero e i soldi, la passione per la storia e la voglia di studiare i regolamenti

La gente non è tutta uguale e non tutta ha lo stesso accesso agli ingredienti, basta considerare la grande differenza che c'è tra Nord e Sud, una situazione di divario sempre esistita anche negli anni d'oro dell'esagono

Godiamoci quello che c'è e facciamo quello che riteniamo utile per il nostro mondo

saluti

M

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