Simply Red

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mrathlon900
00mercoledì 26 ottobre 2005 09:55
Simply Red
SIMPLIFIED
Simplyred.com (CD)

“Sophisti-pop”. No, questa definizione – terribile, davvero – non me la sono inventata; è la descrizione che un noto archivio di dati musicali in rete dà della musica dei Simply Red, e che il malcapitato recensore si è trovato davanti, durante la diligente ricerca di dati prima di scrivere le sue (inutili) riflessioni su questo disco.
Definizione terribile, epperò con un senso: la fortuna del rosso è sempre stata, fin dagli esordi di fare un pop di qualità, piacevole ma non piacione. Un equilibrismo notevole, in questo senso, che ha permesso ai Simply Red di scalare le classifiche, pur mantenendo una loro dignità. Il gioco è riuscito con l’ultimo “Home” (il primo disco pubblicato totalmente da indipendenti, e distribuito attraverso singoli accordi nazionali di licenza, finendo con il vendere quasi tre milioni di copie). Il gioco riesce anche in questo “Simplified”.
Che è un disco strano, nel concetto. Non è un unplugged, come può indurre a pensare il titolo. Parte da lì, nel senso che propone canzoni che sono perlopiù ballate con arrangiamenti “leggeri”. Le canzoni sono vecchie e nuove: alcuni classiconi come “Something got me started” o “Holding back the years”, a cui si uniscono tre inediti (tra cui due versioni del primo singolo “Perfect love”) e una cover (“A song for you” di Leon Russel). Anche nello stile il disco è un mix di latino, pop orchestrale e swing (bella “Smile”, dove Hucknall gioca a fare il Sinatra).
Nonostante questa doppia scelta inconsueta, che rende il disco uno strano ibrido più concettualmente che nei fatti, “Simplified” scivola via piacevolmente e tutto sommato in modo omogeneo. Alcune rivisitazioni sono notevoli (su tutte la versione quasi bossanova di “Holding back the years”), i pezzi nuovi sono dignitosi (tranne forse la prima versione dell singolo, che sembra in realtà una brutta cover dell’ultimo Santana: è il punto più basso del disco); e la voce di Hucknall e sempre calda ed espressiva.
Ma, visto che l’anno prossimo uscirà un disco gemello (“Amplified”, con 8 canzoni nuove più altre rivisitazioni, accomunate dai ritmi più veloci) non aveva più senso accoprare tutto questo materiale in modo diverso, magari un disco di inediti e uno di rivistazioni?

(Gianni Sibilla)


TRACKLIST:
“Perfect love”
“Something got me started”
“Holding back the years”
“More”
“A song for you”
“Your Mirror”
“Fairground”
“My perfect love”
“Smile”
“Sad old red”
“For yor babies”
“Everytime we say goodbye”

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Massimo rispetto per i Rossi del POP!

Voi che ne pensate?
Vi piacciono? Commenti?
mariusko
00mercoledì 26 ottobre 2005 23:40
Da quello che ho potuto ascoltare di sfuggita a RMC, ho l'impressione che i Simply Red stiano tentando il salto di qualità. Ho acquistato il disco. Prima di commentarlo, come sempre, voglio ascoltarlo per benino.

[Modificato da mariusko 30/10/2005 0.31]

mariusko
00lunedì 31 ottobre 2005 12:52
Vi dico subito che questo disco me lo sono proprio goduto.
Il motivo di tanto piacere non sta' nell'aver scoperto e rivalutato i Simply Red, ma nell'esatto contrario. Proprio perche' conoscevo le loro canzoni e le apprezzavo ho potuto calarmi meglio nello spirito di questo disco, di fatto un Greatest Hits, ma non solo.

Cosa ha dunque di tanto speciale questo disco? cerco di spiegarlo.
In un epoca dove la manipolazione sonora, i bassi pompati, effetti speciali, elettronica e quant'altro dominano nelle produzioni piu' osannate, Mick Hucknall e soci scelgono di andare controcorrente.
Le assi di legno di un palco, un pianoforte, un sassofono, una nuvola di fumo che avvolge il cantante illuminato dal cono di luce del riflettore di un vecchio teatro, forse di un ritrovo, laggiu' in citta'. Il mestiere del musicista insomma. Non pensate a qualcosa di improvvisato, ad un unplugged live con relative imprecisioni, imperfezioni e rumori vari.
Tutto e' invece perfetto nella sua immacolata semplicita'. Fatta di professionismo pero'.
Dio, quanto manca tutto cio' alla musica!
Un disco senza tempo, ben suonato, ben cantato. Con alcuni brani rivisti ed interpretati con sensibilita' e raffinatezza, piu' autentiche piccole perle di romantico lirismo.
Sono d'accordo con Gianni Sibilla nel dire che il brano di apertura, Perfect Love sembra una brutta cover dell’ultimo Santana e che è il punto più basso del disco.

Mettendo da parte le considerazioni di carattere personale e quindi soggettive riporto e sottoscrivo le conclusioni del gia' citato Sibilla :

"..... un disco strano, nel concetto. Non è un unplugged, come può indurre a pensare il titolo. Parte da lì, nel senso che propone canzoni che sono perlopiù ballate con arrangiamenti “leggeri”. Anche nello stile il disco è un mix di latino, pop orchestrale e swing.
Nonostante questa doppia scelta inconsueta, che rende il disco uno strano ibrido più concettualmente che nei fatti, “Simplified” scivola via piacevolmente e tutto sommato in modo omogeneo....."

Omette pero' di dire che nella traccia numero 10, "Sad old red", si cimentano con il Jazz. E pure con buoni risultati.

Avviso per i metallari: questo disco non vi piacera'.




PS
Ho letto che Hucknall ha acquistato un pezzo di terra in provincia di Catania allo scopo di produrre vino. Il che me lo rende ancora piu' simpatico....

[Modificato da mariusko 31/10/2005 18.11]

mariusko
00venerdì 9 febbraio 2007 16:18
Simply Red a Londra per nuovo cd
"Sanremo, se mi invitano perché no?"
Al club Ronnie Scotto di Londra i Simply Red di Mick Hacknall hanno presentato il nuovo disco "Stay" la cui uscita internazionale è prevista per il 12 marzo. I nove brani inediti sono al sintesi di energia rhythm and blues e atmosfere soul. Mick e i suoi hanno eseguito la cover "Debris" dei Faces di Rod Steward. E su Sanremo dice: "Se mi invitassero a gareggiare ci andrei, sarebbe divertente! Certo, dovrei cambiare le parole in italiano...".

La scaletta dello showcase è iniziata con il brano "The World and you tonight", è proseguita con il singolo "So not over you" ed ha avuto un'autentica impennata di ritmo con i brani "Ho! What a girl" e "Good times have done me wrong".

Il cantante di "Money's too tight to mention" e "Stars" è entusiasta di questo nuovo album: "Avevamo finito di registrare a dicembre, quando sono venute fuori tre nuove canzoni, Stay, Good Times Have Done Me Wrong e The World and You Tonight. La session in cui le abbiamo registrate è stata particolarmente forte, rappresentativa dal punto di vista musicale, e ha cambiato l'album. Tra l'altro, in quel momento stavo correggendo le bozze della mia biografia (If you don't know me by now, scritta con Brian Southall, in uscita alla fine dell'anno), e leggevo della mia vita, della mia musica, di come ci vedono i fan, e la stampa, di chi sono i Simply Red... alla fine ero stravolto, come alla fine di una lotta, e questo mi ha consentito di focalizzarmi al massimo su quel che volevo fare, ed ha coinciso con quella straordinaria registrazione".

Una biografia, la prima ufficiale, che forse chiarirà le molte cose non vere che su di lui sono state scritte negli anni: "Come quando lessi che vivevo a Milano con moglie e due figli... ma io non ho bambini nè sono mai stato sposato. Oppure quando ho letto che fumavo 60 sigarette al giorno", racconta.

Stay, nelle parole di Mick, "è un po' la continuazione di Home, l'album precedente, e un po' un ritorno alle origini, ma con qualche novità. Per me, fare musica è essenzialmente suonare strumenti, trovare melodie e passaggi interessanti. Non guardo la musica che mi sta intorno in questo momento, in cui lo stile è più importante della sostanza. Per me la tecnologia è solo un complemento. Io sono uno influenzato da jazz, dal soul e dal rhythm and blues, questo e' il mio stile''.

da www.tgcom.mediaset.it

Tracklisting
"The World And You Tonight"
"So Not Over You"
"Stay"
"They Don't Know"
"Oh! What A Girl!"
"Good Times Have Done Me Wrong"
"Debris"
"Lady"
"Money TV"
"The Death Of The Cool"
"Little Englander"

Singles
Oh! What A Girl!
So Not Over You


[Modificato da mariusko 09/02/2007 16.24]

=mz87=
00giovedì 10 maggio 2007 19:55
Il mio album preferito rimane "Picture Book",sicuramente il migliore per originalità...

[Modificato da =mz87= 10/05/2007 19.57]

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