Similitudini inquietanti e contrasti nelle autopsie di grandi personaggi

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Diego Verdegiglio
00lunedì 20 gennaio 2003 03:57
-AUTOPSIA DI NAPOLEONE, da Octave Aubry, "La mort de l'Empereur", Cap. I, VI parte, Parigi, Flammarion, 1935:

"Quest'autopsia brutale [vi assistevano 18 persone], con discussioni accanite dinnanzi al cadavere aperto, mentre un aiuto chirurgo perorava, nel sezionare, come su un banco da macellaio, le viscere di Napoleone... terminò verso le quattro. Antonmarchi, ormai su questa strada e non frenato da alcun rispetto, avrebbe voluto procedere ad un esame del cervello. Bertrand e Montholon glielo proibirono: il loro animo abbattuto non vi vedeva che un'inutile profanazione".

-AUTOPSIA DI MUSSOLINI: da L'EUROPEO, 3-3-1966 p. 55 (G. Urgnani):
"Trafugato e scomparso dopo l'autopsia il cervello di Mussolini"

Demonfly
00lunedì 13 ottobre 2003 09:49
Re:

Scritto da: Diego Verdegiglio 20/01/2003 3.57

-AUTOPSIA DI MUSSOLINI: da L'EUROPEO, 3-3-1966 p. 55 (G. Urgnani):
"Trafugato e scomparso dopo l'autopsia il cervello di Mussolini"




Leggenda urbana vuole che il cervello di JFK sia nella sede di una certa associazione con sede a Yale...
Diego Verdegiglio
00lunedì 13 ottobre 2003 15:25
Appunto: fino a prova contraria, resta una leggenda urbana.DV
Appunto: fino a prova contraria, resta una leggenda urbana.DV
!presidente!
00venerdì 7 aprile 2006 17:05
E' sempre così quando ci sono omicidi politici: ci possono anche essere misteri, ma a volte si va a cercarli insistentemente, come se si inseguisse chissà che cosa....
carmelo pugliatti
00venerdì 7 aprile 2006 17:14
Beh,ai tempi di Napoleone la chirurgia sconfinava nella macelleria;figurarsi un pò cosa doveva essere l'anatomia patologica! Tornando a Kennedy,credo che le sue spoglie siano state trattate con rispetto dai medici di Bethesda,nei limiti di una autopsia che è sempre un intervento cruento.Circa il cervello,il mistero è stato risolto da tempo.Nel 1966 fu consegnato al fratello,il Senatore Robert Kennedy,che con ogni probabilità lo depose ai piedi del sarcofago quando la bara fu trasportata nella nuova e definitiva camera sotterranea.
!presidente!
00lunedì 10 aprile 2006 14:30
Bob Kennedy non ha mai voluto parlare troppo della vicenda del fratello, e ciò si può anche capire. Ho letto una sua dichiarazione riferita ai tempi dell'inchiesta Garrison, poco prima che lo stesso Bob venisse assassinato: secondo lui, le conclusioni del Rapporto Warren erano inattaccabili.
!presidente!
00mercoledì 7 giugno 2006 18:29
Bob Kennedy all'epoca dei fatti venne considerato come "abbindolato" da Warren e L.Johnson, che secondo la critica complottistica più accesa avevano trovato il sistema di fargli credere nella colpevolezza di Oswald. E' chiaro che lui, come altri membri della famiglia Kennedy, ha potuto vedere le foto dell'autopsia che non tutti gli appassionati, ancora oggi nel 2006 hanno visto, ed è chiaro che si sarà informato fino in fondo sulla morte del fratello. Difficile pensare che uno della sua personalità abbia accettato le conclusioni senza documentarsi: lo avrà fatto, e avrà scoperto che non c'erano poi chissà che misteri. Va a finire che è più misteriosa la sua morte che quella del fratello John....
Demonfly
00venerdì 9 giugno 2006 11:56
Re:

Scritto da: !presidente! 07/06/2006 18.29
Difficile pensare che uno della sua personalità abbia accettato le conclusioni senza documentarsi: lo avrà fatto, e avrà scoperto che non c'erano poi chissà che misteri.



Non potrebbe essere che i misteri c'erano, ma che in qualche modo se li avesse resi noti ne avrebbe pagate lui le conseguenze? Tipo che aveva firmato un documento in base al quale...? Non lo sapremo mai.
!presidente!
00venerdì 9 giugno 2006 18:17
Possiamo credere che i misteri c'erano, possiamo credere tutto, anche se bisognerebbe sapere come far saltare fuori ipotesi alternative al solo Oswald. Credo sia difficile che Bob Kennedy avesse chissà che filmato...non è mai saltato fuori niente da tutti i familiari di JFK.....
carmelo pugliatti
00venerdì 9 giugno 2006 23:11
Re: Re:

Scritto da: Demonfly 09/06/2006 11.56


Non potrebbe essere che i misteri c'erano, ma che in qualche modo se li avesse resi noti ne avrebbe pagate lui le conseguenze? Tipo che aveva firmato un documento in base al quale...? Non lo sapremo mai.

La tesi di James Elroy nel suo "American Tabloid"? No,non credo.Qualche anno fa si sarebbe potuto prendere in considerazione,in linea teorica,l'ipotesi che Bobby potrebbe aver avuto paura che se i killer del fratello fossero stati inviati dalla mafia le indagini avrebbero potuto far saltare fuori anche i contatti tra i Kennedy ed il "sindacato",e l'aiuto dato da quest'ultimo alle elezioni del 1960,screditando la memoria di JFK,cancellando ogni possibilità politica per la famiglia e danneggiandol'immagine degli Stati Uniti nel mondo.Oggi le accuse di collusione Kennedy-mafia (tramite Joe Kennedy e Frank Sinatra)sembrano notevolmente ridimensionate.Molte "rivelazioni",tra le quali quelle dell'ex amante di Kennedy e del boss Sam Giancana Judit Campbell Exner sono state smontate dall'indagine di giornalisti e storici (che hanno scoperto nel racconto contraddizioni ,inesattezze,incontri tra personaggi rivelatisi poi da tutt'altra parte in quelle date,ecc).Circa la leggenda di Nixon derubato dell'elezione poi si veda: http://www.slate.com/id/91350/.In conclusione non credo propio che Robert Kennedy avesse deciso di tacere,o che l'avrebbe fatto se avesse avuto prove o riscontri su un complotto per assassinare il fratello.
!presidente!
00sabato 10 giugno 2006 09:40
Se ci fosse stato veramente complotto, dovrebbe esser saltato fuori qualcosa se lo sapeva addirittura Bob Kennedy...ad un così alto livello politico qualche "talpa" che avrebbe parlato, a mio avviso ci sarebbe stata...era troppo succosa la vicenda per tacere per tutti questi anni: avere delle rivelazioni spaventose poteva portare anche ad un premio Pulitzer. Qualcuno, primo o poi, avrebbe parlato, ma con delle prove certe, non solo con supposizioni.
Diego Verdegiglio
00lunedì 12 giugno 2006 14:38
Per testimonianza diretta, posso solo ripetere quello che mi disse personalmente a Roma la sorella del Presidente e di Bob, Jean Kennedy Smith. Alla mia domanda se il senatore avrebbe riaperto le indagini sulla morte del Presidente nel caso fosse andato alla Casa Bianca, la signora ha risposto con un deciso "No, assolutamente no". DV
!presidente!
00lunedì 12 giugno 2006 14:59
Bob Kennedy non era uno sprovveduto, come ho già detto, vista la sua personalità politica comunque importante, e quindi avrebbe saputo che fare se avesse scoperto un complotto.
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