Francesco Logrande, detto Ciccio. Cinquantadue anni, poliziotto, ispettore capo presso il Quarto Reparto mobile, caserma «Nino Bixio» a Monte di Dio. «Un professionista, un uomo di grande esperienza», sussurranno i suoi superiori. Un celerino pronto a salire sui mezzi blindati per guidare i colleghi più giovani negli stadi di tutta Italia per gestire le partite a rischio, quelle come Cavese-Juve Stabia, il derby finito in guerriglia. Ciccio, i baffi grigi, buono e generoso, attento a tutti i particolari nel suo lavoro, appassionato di calcio, è stato colpito allo stadio «Lamberti». La sua foto è finita in prima pagina: disteso per terra, le chiazze di sangue sulla gradinata dov’era stato centrato dalle pietre. Cadendo, ha colpito con il mento il gradino dei Distinti. Da quattro giorni Ciccio è in un letto del reparto di neurochirurgia d’urgenza dell’Ospedale Cardarelli, diretto dal professor Giovanni Profeta. «Iperestensione del collo e contusione midollare a livello cervicale», la diagnosi dei medici che assistono l’ispettore Logrande, che ha ricevuto la visita dei colleghi del Reparto mobile, comandato da Maurizio Piccolotti, un dirigente sempre in prima linea, negli stadi come nelle manifestazioni di piazza. Bloccato a letto, la schiena e gli arti doloranti, accanto la premurosa moglie, Ciccio ha rivissuto i drammatici momenti di Cava de’ Tirreni, quando s’è scatenata la furia dei teppisti, vista da tutti ma non sanzionata dal giudice sportivo della Lega di C. Logrande avrebbe potuto riportare danni più gravi. Entro venti, al massimo trenta giorni, il professor Profeta deciderà se sottoporre l’ispettore ad un intervento chirurgico. Dipende dai progressi che vi saranno in queste settimane, anche perché il poliziotto soffre di artrosi, acuita dai danni riportati domenica. Il ministro degli interni, Pisanu, e i suoi collaboratori sono in contatto con i funzionari del Reparto mobile per notizie su Logrande. Dal Viminale, poco prima che cominciasse la riunione dell’Osservatorio sugli eventi sportivi, anticipata anche per i gravissimi fatti accaduti a Cava de’ Tirreni, è partito l’ordine a non rilasciare dichiarazioni su quanto accaduto domenica. Solo una comunicazione: «Le condizioni di Logrande sono in lieve miglioramento, ma non si esclude l’intervento chirurgico per la rimozione della protusione discale a livello cervicale». Parole che sembrano fino ad un certo punto confortanti. Il comandante Piccolotti e i colleghi di Logrande fanno la spola tra la stanza dell’Ospedale Cardarelli e gli uffici della caserma, al Monte di Dio. In quelle stanze si parla del pomeriggio di follia al «Lamberti», dove s’erano verificati incidenti. I ragazzi della «Nino Bixio» si sono ritrovati spesso a Cava de’ Tirreni, c’era anche Ciccio. Il poliziotto che non ha avuto mai paura dei teppisti da stadio: ne aveva visti tanti, dava suggerimenti ai più giovani, non pensava che andasse così domenica. f.d.l.
"da Il Mattino 14-04-2005"
Non aggiungo altro, auguro solo una buona guarigione all'Ispettore Logrande.
Soldatoblu