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Gli ex obiettori saranno Vigili
Massimo Franchi
Fino ad oggi lo Stato italiano faceva "pagare" l'obiezione di coscienza. Agli oltre 800 mila ragazzi che all'allora servizio militare obbligatorio avevano preferito il servizio civile era impedita la possibilità di fare qualsiasi lavoro avesse a che fare con la sicurezza. Una sorta di ripicca contro il "pacifismo", una serie di norme previste nella legge 230 del 1998, pare consigliate dai militari, che vietavano agli obiettori di presentarsi ai concorsi per tutte una serie di figure professionali: in primis il Vigile urbano, ma anche guardiaparco, direttore di cave, fuochini addetti a giochi pirotecnici, direttori di cave e miniere, appartenenti alle forze dell'ordine, tecnici di polizia scientifica e persino atleti nei gruppi sportivi delle forze di polizia e produttori di air bag.
Contro questa discriminazione si batte da anni l'Associazione Tutela Diritti Ex-Obiettori di Genova. Dopo aver vinto parecchie cause giudiziarie negli anni scorsi (le sentenze prevedevano che se i Vigili non erano armati anche gli ex obiettori potevano partecipare ai concorsi) la questione è arrivata in Parlamento.
E mercoledì è stata approvata definitivamente in Commissione Difesa del Senato una proposta di legge che attenua le discriminazioni sul lavoro per chi ha svolto servizio civile sostitutivo della leva militare obbligatoria.
Il testo approvato definitivamente in sede deliberante con voto bipartisan modifica un articolo della legge 230/98 sull'obiezione di coscienza. Vengono così riformati i generici ed anacronistici divieti che proibivano vita natural durante agli ex-obiettori la partecipazione a concorsi, o l'esercizio di professioni anche in campo civile, che abbiano qualunque attinenza col possesso di licenze di pubblica sicurezza, con la detenzione di arma per difesa personale o con la produzione/uso di dispositivi esplodenti a scopo civile.
Dopo il via libera, l'associazione «plaude allo sforzo di civiltà giuridica per rimuovere vincoli vessatori e anacronistici a carico di cittadini che hanno prestato servizio civile alternativo di utilità sociale nel periodo della leva obbligatoria sino al 2004».
Pubblicato il: 25.07.07