Shopping in tempo di crisi

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giuggyna
00giovedì 19 febbraio 2009 19:21
(S)cambi di stagione e acquisti comuni
Basta rovistare un po' nell'armadio e nei cassetti, scegliere un po' di vestiti, riempire il borsone e portare tutto in uno dei Swap Party che, man mano stanno conquistando anche l'Italia. E' la ricetta anti-crisi delle inguaribili fashion addicted alle prese con la recessione. Scambiarsi gli abiti che non si usano più, per non buttare via niente e rinnovare un po’ il guardaroba, senza dover per forza chiedere un mutuo in banca.

A New York gli Swap Party sono una moda già da qualche tempo: a Londra la scambio mania ha contagiato anche modelle e designer. E in Italia i primi party del baratto hanno registrato un vero e proprio successo. In tempi di crisi insomma le donne si organizzano, riscoprendo antiche abitudini e approfittando di nuove iniziative. Fare shopping è diventato troppo costoso? E allora via libera al baratto, a siti dove noleggiare borse trendy, cooperative di amiche con la stessa taglia che fanno acquisti in comune, ma anche corsi di taglio e cucito.



C'è chi si dedica al 'Dress Crossing', un nuovo trend nato in Inghilterra e che ha subito trovato proseliti in Italia. Si tratta di mettere in comune un piccolo budget per fare shopping in comitiva. Tre o quattro amiche con la stessa taglia, gusti simili in fatto di abbigliamento e voglia di vestire alla moda comprano insieme gli abiti e poi li indossanoa turno.

Chi preferisce gli 'Swap Party', che i non anglofoni chiamano 'Festa del Baratto' e i più simpatici 'scambio di stagione'. Chi noleggia sul web, per pochi euro, la borsetta dei sogni; chi riscopre un'arte dimenticata come il taglio e cucito e chi opta per gli acquisti di seconda mano. 'Il vero lusso è cambiare' si legge sul sito myluxury.biz, lanciato dalla serie tv cult delle fashionistas, 'Sex and the city'. Come Louise, l'assistente di Carrie Bradshaw, sul portale di e-commerce si possono affittare borse firmate, tra le più desiderate da chi segue la moda, per prezzi che vanno da 15 euro a 150 euro a settimana.

Per chi vuole cambiare look ogni giorno, senza spendere una fortuna, a Brescia è nato il primo 'Guardaroba ecologico organizzato' (Ego), che funziona molto semplicemente pagando un abbonamento annuale di 99 euro e una quota mensile di 96, che dà diritto di scegliere sette capi a settimana tra 120 diversi modelli.

E se il portafogli "piange davvero" e si è disposte a rinunciare all'ultimo grido stilistico, invece, quasi ogni città propone corsi di taglio e cucito dove imparare piccoli e antichi segreti di ago e filo come rammendare, fare orli e persino cartamodelli. Piccole abilità perdute, che sempre più donne cercano di recuperare tanto.

Se invece taglio e cucito non sono proprio il vostro forte, rimangono sempre i vestiti "second hand", acquistabili sia in negozi specializzati, che nulla hanno a che fare con le deprimenti botteghe stile esercito della salvezza, sia online su diversi grandi portali come E-Bay. Il risparmio, in questo modo è addirittura "ecologically correct", visto che la parola d'ordine è non sprecare e non buttare via nulla. Proprio come si faceva una volta.
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