Sfida in Terra Ligure: Blu-Emiliano® Vs Nero-Grigua®

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grigua
00giovedì 15 maggio 2014 23:53

Domenica 11 Maggio

E' con una mail del tutto inaspettata che Emiliano mi annunciava il programma di un suo giro ligure per domenica.
Ovviamente fuori discussione riuscire a seguirlo per l'intero giro, ma l'occasione di accompagnarlo almeno per un tratto era troppo ghiotta.
Così, dopo aver un poco ritoccato l'itinerario che lui stesso aveva già ottimamente disegnato, solo per aggiungere qualche variante che meritava l'onore del passaggio dell'Aquila delle Vette Alpine [SM=g27987] , l'unica vera incognita rimanevano le previsioni meteo, che davano cielo coperto e perfino possibilità di pioggia, tanto più che il tracciato avrebbe toccato i Piani di Praglia, la Madonna della Guardia e il Faiallo, notoriamente tutti luoghi "attira nuvole".
A dir la verità, anche se a malincuore perché sapevo che la sua fitta agenda ciclo-montanara difficilmente avrebbe dato un'altra chance, avevo cercato di scoraggiare Emiliano dal venire giù, ma non c'è stato niente da fare.

E così eccomi ad aspettarlo a Geo, la località alla base della più nota delle ascese alla Madonna della Guardia. Con puntualità svizzera (merito della maglia crociata che indossa?) lo vedo scendere dopo che in cima lui ci è già arrivato dall'altro versante, quello di Torbi. Partito da Ovada, ha già nelle gambe una settantina di km. e un bel po' di salita (Monte Lanzone, Capanne di Marcarolo e Piani di Praglia e la già citata Madonna della Guardia).
Il commento al cielo di piombo viene ancora prima dei saluti.
"Hai preso acqua?" gli chiedo vedendogli l'antivento raggrinzito e appiccicato addosso come una buccia.
"No, ma l'ho fatta tutta nella nebbia" E manco a dirlo in quel momento cadono quattro gocce di pioggia a dargli il benvenuto [SM=g27994] , tanto per confermare la mia sempre più consolidata fama... [SM=g27986]
Scherzandoci su, iniziamo la pedalata insieme. Mi spiace che l'unico tratto di città che ci troviamo a lambire sia quello più squallido e periferico, spero che non pensi che Genova sia tutta così!


Emiliano spunta al termine della discesa della sua prima Guardia




La salita alla Madonna della Guardia da Sestri Ponente via Scarpino era una delle modifiche che avevo inserito al suo tracciato originario, con la lunga serpentina di tornanti che tagliano la montagna regalando ad ogni piega un pezzo in più di panorama innalzandosi sulla città. Ma le nuvole ci inghiottono a soli 200 m. di quota, nascondendo tutto: altro che panorama, è già tanto riuscire a seguire la strada! Saliamo in un'atmosfera ovattata e umida, facendoci "guidare" dal guard-rail e dalla striscia bianca di bordo strada.
"E sì che il meteo annunciava nuvole basse, ma non avrei immaginato che da voi in Liguria questo significasse... COSI' BASSE!!" [SM=g27991]
Eh, caro Emiliano, noi le cose mica le diciamo così per dire! E mi viene in mente la tua sorpresa di due anni fa, quando la scoperta di allora fu l'inconsueta accoppiata nebbia-vento sul Faiallo: stai per diventare un esperto di meteorologia ligure!
In una fugace apertura si riesce ad indovinare la distesa del mare e uno scorcio di città con l'aeroporto, ma non vale certo ciò che avrei voluto per fare gli onori di casa! Non si vede neanche il Santuario del Monte Gazzo, che pure è proprio lì di fronte a noi e a volte sembra di toccarlo con un dito! [SM=g27992]
Siamo a 3/4 della salita, il rombo sommesso di un'auto ci supera nell'ovatta: Emiliano nota favorevolmente stupito "sbaglio o è la prima macchina che incontriamo?" [SM=g27991] Non ne troveremo altre fino in cima, e sono 14 i Km. totali fino al Santuario.
La salita, tutto sommato abbastanza morbida, ha un "sussulto" velenoso dopo aver costeggiato in piano la discarica di Scarpino, fortunatamente oggi "invisibile per nebbia" [SM=g27987] , anche se Emiliano stava comunque per finirci dentro se non l'avessi richiamato mentre stava per varcarne il cancello reso evanescente dall'ovatta!! [SM=g27989]
Giunti al doppio strappo al 18-20% di cui avevo informato il mio compagno, logico vederlo sparire nella nebbia dopo due sole pedalate. La mia testa invece ha abdicato subito (non mi sentivo in gran giornata, poi la nebbia, l'umidità sulla strada, una velata soggezione nei confronti del "maestro" Emiliano") e l'ho fatta a piedi [SM=g27995] , rimontando in sella poco dopo. Ci siamo ritrovati al Santuario, io ho rinunciato anche a cimentarmi sulla rampa finale in pavé, per non attardare troppo il mio compagno nella prosecuzione del giro: per me non cambia nulla, è una della salite di casa, quest'anno l'ho già fatta tre volte e altre ce ne saranno!
Ridiscendiamo, questa volta lungo il versante che ci porterà a Pegli, ancora una volta nella più assoluta assenza di traffico.
Di nuovo in città, irrinunciabile, data l'eccezionalità dell'evento, una seppur breve sosta sul lungomare. Da notare che l'altimetro "alpino" di Emiliano si rifiutava di segnare quota 0, probabilmente non lo riteneva possibile! [SM=g27987]


Il residuo di condensa deve aver giocato qualche scherzo alla messa a fuoco dell'obiettivo, ma non potevo non testimoniare questa rarità




L'impatto col traffico cittadino (seppure di periferia) a confronto col silenzio dei km. precedenti è ubriacante.
A Voltri ci salutiamo: il programma del mio ospite va ben oltre le mie possibilità. Per lui la "tremenda" Cannellona ed un nuovo tuffarsi nella nebbia: le nuvole gravitano sempre a quota 200 m., forse anche meno, il Passo del Faiallo, sua prossima meta, è a 1060 m. ...Fate un po' voi!! [SM=g27993] E anche dopo questa non crediate che il menu non preveda altre salite! Delle imprese alpine di Emiliano abbiamo sempre elogiato le "gambe" (e le splendide foto), ma qui c'è qualcosa di più. Ci vuole del coraggio e tanta, tanta forza di volontà a sparire per ore in un mare umido di nebbia che tutto nasconde, su strade mai percorse prima d'ora. Questo ha reso più grande la sua impresa, più dei numeri altisonanti!

Rimasta sola, io salgo invece per il Turchino classico, "godendomi" a mia volta la mia razione di nebbia, e transitando per la prima volta nella nuova galleria (c'era la nebbia perfino lì dentro!). Scendendo poi a Rossiglione, i primi segni dell'annunciato miglioramento pomeridiano: si aprono finalmente squarci di cielo azzurro. [SM=g27990]
Risalgo la Val Gargassa con l'idea di incrociare nuovamente Emiliano nella parte terminale del suo "mostruoso" giro. Arrivo quindi a Tiglieto e mi fermo ad aspettarlo lungo il "canyon" della valle dell'Orba, sotto un bel sole caldo e il cielo azzurro, autentici miraggi solo questa mattina. Ricevo un sms da Emiliano: anche lui adesso sta finalmente pedalando al sole! [SM=g28002]


Il ponte medievale di Tiglieto




Lasciata Tiglieto entro nella Valle dell'Orba










Eccolo spuntare infine, impossibile scorgere qualsiasi segno di stanchezza, eppure ha fatto qualcosa alla portata di non molti ciclisti, e in più in condizioni a dir poco avverse, considerando che 4/5 del giro se li è fatti con la nebbia nelle ossa!


Ci si rivede! Mi ero messa ad aspettarlo alla fine del tratto sterrato, tanto per raccogliere le sue impressioni "a caldo"




La valle dell'Orba nel tratto più spettacolare




(by Emiliano)




Saliamo insieme a Tiglieto e dopo pochi chilometri ci salutiamo definitivamente, lui in direzione Ovada, io di nuovo verso il Turchino e Genova: valeva la pena questo secondo incontro, in fondo ho tenuto a battesimo il nuovo record di distanza del mitico Emiliano, e un po' me ne sento "colpevole", dal momento che le modifiche che avevo apportato al percorso originario da lui disegnato avevano aggiunto proprio quella manciata di chilometri.


Laggiù le stesse nuvole in cui siamo stati immersi per buona parte del giro




La salita a Tiglieto e su fino al Passo della Crocetta è l'ultimo impegno per Emiliano




E chiudo il giro come era iniziato: nella nebbia (qui in cima al Turchino)!




Emiliano è un grande, non c'è che dire, non solo per i suoi numeri "stratosferici", ma per la sua discrezione nel non far pesare la sua evidente superiorità, anche quando al suo fianco pedala una "lumachina lenta" come me. Non abbiamo fatto grandi chiacchierate, non è da lui, anzi spero di non averlo stordito io con troppe "note sul percorso", ma anche nei momenti di silenzio non c'è mai stato "vuoto".

Ma adesso fammi un piacere, Emiliano: la prossima volta vieni in una bella giornata di sole, sono stufa di raccontarti cosa avresti visto oltre la cortina di nuvole! [SM=g27987] [SM=g27987]


Questi i miei numeri:

- distanza km. 159,63
- dislivello m. 2526
- media 18,84 Km./h
- consumo 3734 Kcal
- battiti medi 134 bpm/max 179 max
- tempo 8h:28':15"


Quelli di Emiliano, "normalmente" eccezionali.... chiedeteli a lui, ma vi posso anticipare senz'altro che sono almeno due i record battuti: quello della distanza [SM=g28002] e.... quello del giro più nebbioso della sua vita!! [SM=g27986]
E inoltre una riprova in più che anche l'Appennino sa regalare un bel po' di dislivello a chi ha voglia di pedalare.... vero?!? [SM=g27988]


Ciao!


[SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

geobach
00venerdì 16 maggio 2014 08:05
Complimenti per il giro, o meglio il viaggio, e per il racconto come sempre molto avvincente [SM=g28002] [SM=g28002]
Adesso però siamo anche curiosi di conoscere i dati record del "mitico", soprattutto quelli attinenti al maggior tempo di percorrenza in bici con visibilità azzerata e umidità monsonica.
-Emiliano-
00venerdì 16 maggio 2014 10:15
Grazie!

Innanzi tutto ringrazio grigua per le parole ben spese nei miei confronti (si è solo dimenticata di sottolineare la mia somiglianza con Brad Pitt e poi mi avrebbe descritto alla perfezione... [SM=g27989] ), ed ovviamente per la compagnia eccezionale e il tracciato che mi ha proposto.

Questo il mio percorso (ho seguito al millimetro quanto suggerito dalla mia compagna d'avventura): http://www.openrunner.com/index.php?id=3587177
Alla fine sono risultati 210,5km con 5175m di dislivello: un giro niente male, ma tutto sommato sui miei standard primaverili.

Sembra uno scherzo del destino, ma la nuvole mi hanno accompagnato esclusivamente per tutta la provincia di Genova: hanno cominciato 5km prima ed hanno terminato 5km dopo; a Savona ed Alessadria (come testimoniano le foto) c'era un gran sole!
Quindi, indicativamente, dal 30°km al 125°km; anche se in realtà la nebbia "fittissima" era solo oltre i 500m slm (posso così affermare di aver pedalato con visibilità inferiore ai 30m per circa 54km!!! [SM=g27994] ). Mi sarò fermato almeno una decina di volte per pulire gli occhiali (i miei sono anche da vista... [SM=g27992] ) dall'umidità.
Insomma: una bella avventura.

Conclusa con la foratura finale lungo il tratto sterrato (Elena: nel finale ho deciso di cambiare la camera d'aria, dato che in ogni caso la mia avrei dovuto ripomparla ogni 5 minuti...).

Nel pomeriggio proverò ad inserire qualche foto...

Emiliano
pierole1
00venerdì 16 maggio 2014 10:54
Bellissimo resoconto dell'incontro dell' "Aquila delle Vette Alpine" con la FotoCicloNarratrice ufficiale del Forum; tutto sommato la nebbia è un compromesso tra il Blu-Emiliano e il Nero-Grigua. [SM=g27985]
Sorprendente la capacità di Emiliano nel programmare questi giri in zone non proprio usuali per lui: ha centrato alcuni tra i percorsi più belli dell'Appennino [SM=g28002] e anche Elena non ha scherzato! [SM=g27988]
CaSe63
00venerdì 16 maggio 2014 12:49
Eh, il BLU-Emiliano non è più quello di una volta... me ne ero accorto già il giorno prima! [SM=g27988]
Scherzi a parte, complimenti a tutti e due! Che bei ricordi rivedendo il ponte di Tiglieto e la Val Gargassa! Nostalgia!
Ciao.
Sergio
-A n d r e a-
00venerdì 16 maggio 2014 16:13
Sfida in Terra Ligure: Blu-Emiliano® Vs Nero-Grigua®
Bel racconto Grigua continua cosi!
MirkoBL
00venerdì 16 maggio 2014 16:51
Re: Grazie!
-Emiliano-, 16/05/2014 10:15:


Alla fine sono risultati 210,5km con 5175m di dislivello: un giro niente male, ma tutto sommato sui miei standard primaverili.




Pensate a quelli estivi...


Deduco che quindi la sfida tra azzurro-Emiliano e nero-Grigua sia finita in un salomonico pareggio.
b-baggjins
00venerdì 16 maggio 2014 17:11
complimenti a entrambi!
La Liguria è sempre fantastica, e le vostre foto le rendono onore!
aresius_
00domenica 18 maggio 2014 22:22
Complimenti ad entrambi!

X Elena: forse con altri ritmi rispetto ad Emiliano, ma sono certo che anche tu sei in grado di compiere imprese simili. In pochi riescono a divorare km e metri di dislivello come te!
gise-go.
00mercoledì 21 maggio 2014 17:05
Non credo proprio Blu-Emiliano possa battere Nero-Grigua....in Terra Ligure poi [SM=g27988]
Complimenti Elena per il coinvolgente racconto, le belle foto di strade che ho avuto anche io la fortuna di percorrere e per i km macinati. [SM=g28002]
...naturalmente i complimenti anche al nostro Emiliano [SM=g27988]
Ciao wilma
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