Seveso, 30 anni dopo

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cane...sciolto
00lunedì 10 luglio 2006 10:00
SEVESO: 30 ANNI FA LA DIOSSINA SULLA BRIANZA

ROMA - Ore 12,37 di sabato 10 luglio 1976: nel reparto ''B'' dello stabilimento Icmesa di Meda, dove avviene la distillazione del triclorofenolo, la temperatura di un reattore balza vertiginosamente sopra il limite di sicurezza di 175 gradi centigradi. La valvola di sicurezza entra in funzione e rilascia all'esterno, per circa mezz'ora una ''nuvola bianca'' contenente circa due chilogrammi di diossina, una sostanza estremamente tossica, che il vento spinge in direzione del vicino abitato di Seveso.

Sono passati 30 anni e da allora la vita del comune, una cittadina brianzola tra Milano e Como, e' stata sconvolta. Quel 10 luglio del '76 fu il primo choc ambientale. Quattro i comuni coinvolti Seveso, Cesano Maderno, Desio e Meda.

Il primo segnale della tragedia furono alcune pecore morte, poi malesseri alla popolazione. Solo dopo giorni l'azienda ammise che si era verificato un guasto agli impianti con fuoriuscita di una sostanza, che da allora divento' famosa, la diossina.

Scatto' immediatamente l'allarme, ma l'incidente non aveva precedenti, nessuno sapeva bene cosa fare. Per precauzione vennero sgomberate tutte le case nei pressi della fabbrica, la citta' divisa in zone, A, B, secondo il grado di pericolosita' ambientale, recintate e chiuse . Spuntarono i cartelli ''Attenzione, zona pericolosa'', ''Zona inquinata''. Ci furono i primi casi di cloracne, una malattia della pelle di cui alcuni non sono mai guariti. Il rischio maggiore, secondo gli esperti, quello dei tumori ma anche delle malformazioni al feto.

In quei giorni terribili di luglio soffia un vento che diffonde la diossina fino a sei chilometri di distanza. Passano cinque giorni e vengono segnalati i primi casi di cloracne ma fino a quel momento le autorita' italiane non hanno notizia della presenza di Tcdd. Presenza confermata il 19 luglio grazie alle analisi del laboratorio chimico provinciale di Milano ed e' solo allora che l'azienda ammette l'incidente. Il 24 agosto 1976 gli abitanti della zona piu' inquinata vengono fatti evacuare.

Le colture vengono distrutte cosi' come abbattuti gli animali da cortile. Un anno dopo i casi accertati di dermartite devastante sono piu' di 200. Nell''81 gli impianti Icmesa vengono abbattuti e nell'84 nella zona A nasce un parco urbano.

Ora in quei comuni solo la voglia di riscatto e di guardare al futuro.


www.ansa.it

Ho visto un filmato in tv, c'è gente che ancora adesso, porta i segni sulla pelle!! [SM=x751531] [SM=x751531]

[Modificato da cane...sciolto 10/07/2006 10.26]

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